VALUTAZIONI ANATOMICHE CON RM 3T IN PAZIENTI CONTINENTI ED INCONTINENTI DOPO INTERVENTO DI ADVANCE MALE SLING. D. Pistolesi, V. Zampa, C. Gozzi, L. Faggioni, F. Viggiani, A. Morelli, C. Bartolozzi, C. Selli (Pisa) Scopo del lavoro Lo sling retrouretrale trans-otturatorio (RTS) è un recente dispositivo utilizzato per il trattamento dell’incontinenza urinaria da sforzo maschile dopo chirurgia della prostata. E’ stato considerato il primo trattamento chirurgico funzionale dell’incontinenza urinaria maschile lieve e/o moderata. I successi riportati in letteratura con tale metodica variano dal 54-80%, tuttavia è riportata una percentuale di fallimento del 20-45%. Lo scopo dello studio è stato quello di analizzare e correlare le differenze anatomiche percepibili con esame RM tra pazienti continenti e non dopo RTS nel tentavo di cogliere fattori determinati il diverso outcome clinico. Materiali e metodi Su 11 pazienti (età 63-84 anni) trattati con advance male sling dopo prostatectomia, 6 risultavano clinicamente continenti (nessun utilizzo di pad) mentre 5 presentavano incontinenza persistente. Gli esami RM sono stati eseguiti con un magnete a 3T utilizzando la bobina phased-array 12 canali; il protocollo includeva sequenze 3D T2 pesate (CUBE) e studio dinamico con sequenza FIESTA. Nelle immagini T2w sono state calcolate in una workstation indipendente: la lunghezza della porzione del bulbo posteriore allo sling e la distanza della benderella rispetto a una linea parallela alla sinfisi pubica. Risultati La lunghezza della porzione del bulbo posteriore allo sling è risultata significativamente inferiore nei pazienti incontinenti (10mm, range 10-15mm; test di Mann-Whitney a due code, p=0.008). Lo sling risultava inoltre localizzato 1cm (range 8.5-13.5mm) posteriormente alla linea parallela alla sinfisi pubica nei pazienti incontinenti, mentre era quasi coincidente in quelli continenti (p=0.036). Discussione AdVance male sling è una mesh che viene posizionata nella parte prossimale del bulbo con lo scopo di riposizionare l’uretra posteriore, il cui sollevamento determina un miglioramento funzionale dell’attività sfinterica per il trattamento dell’incontinenza urinaria dopo prostatectomia radicale. Il nostro studio è stato focalizzato alla valutazione delle differenze dei reperti morfologici RM nei pazienti incontinenti e continenti dopo trattamento con advance. In base ai nostri risultati, la lunghezza del bulbo uretrale posteriormente allo sling sembra correlarsi con lo stato di continenza. Conclusioni La valutazione dei reperti anatomici visibili con RM nei pazienti incontinenti dopo posizionamento della mesh, potrebbe essere di utile informazione al chirurgo nella pianificazione dell’intervento. Inoltre in base al nostro studio, sebbene debba essere confermato con casistica più ampia, nei pazienti con incontinenza persistente in cui lo sling risulti correttamente posizionato nell’ esame RM, la strategia terapeutica dovrebbe essere indirizzata verso una tecnica compressiva piuttosto che il posizionamento di un secondo sling.