CORSO FAD CONE BEAM: risorsa diagnostica e vincoli normativi Modulo D APPLICAZIONI DELL’IMAGING MULTIPLANARE CBCT NELLE DIVERSE SITUAZIONI CLINICHE: indicazioni, performance, limiti. Responsabile scientifico: Dott. Gian Paolo Damilano Relatore : Prof. Silvio Diego Bianchi - Dott.ssa Caterina Chiara Bianchi OBIETTIVI L’obiettivo di questo modulo è di fornire criteri, basati sull’esperienza maturata nell’ambito clinico radiologico specifico, suffragata dai dati della letteratura e delle linee guida internazionali, circa le indicazioni delle applicazioni dell’imaging multiplanare nelle principali situazioni cliniche ed operative: • Ortodonzia, ortochirurgia e chirurgia orale • Traumatologia • Patologia dell’ATM • Endodonzia • Parodontologia • Implantologia • Tumori e pseudotumori dei mascellari La crescente diffusione della CBCT e la constatazione di una progressiva tendenza a un eccessivo ricorso a questa metodica, in assenza molto spesso di conoscenze adeguate e di criteri di selezione eticamente e clincamente corretti, hanno sollecitato l’attenzione e la preoccupazione degli ambienti scientifici e delle istituzioni. L’appropriatezza e l’esigenza di istituire linee guida sono stati argomento di dibattiti congressuali e materia di pubblicazione scientifica confluiti poi in documenti da parte di diverse organizzazioni. Tutorial on CMI 17th Computed Maxillofacial Imaging Congress Towards effective use guidelines for maxillofacial cone-beam computed tomography Allan G Farman, BDS, PhD, MBA, DSc, (USA) Silvio Diego Bianchi, MD, (I) University of Torino, Italy PREMESSA In linea generale vanno tenute presenti, nelle diverse applicazioni, le caratteristiche delle apparecchiature già delineate nel modulo B. La loro conoscenza in fase di acquisto e di utilizzo, così come la padronanza dei protocolli procedurali, è indispensabile per l’ottimizzazione delle varie applicazioni. In particolare, valgono i principi generali relativi alla modalità di realizzazione nel rispetto dei principi di giustificazione e ALARA che per la CBCT si concretizzano nell’impedirne l’uso indiscriminato (per scopi ludici e commerciali), utilizzando sempre le metodiche tradizionali a minor dose, quando sufficienti, e impiegando volumi e valori di dose, per quanto possibile, ridotti compatibilmente con l’obiettivo diagnostico, regola quest’ultima che è imperativa nel caso di pazienti pediatrici. * Questi concetti sono più estesamente riportati nelle Clinical recommendations regarding use of cone beam computed tomography in orthodontics. Position statement by the American Academy of Oral and Maxillofacial Radiology del 2013. * Cionondimeno l’impiego in campi di applicazione dove è richiesta una elevata risoluzione comporta la disponibilità e l’impiego di apparecchiature e software di alta qualità specifica. AAOMR 2013 Recommendation 1.1. The decision to perform a CBCT examination is based on the patient’s history, clinical examination, available radiographic imaging, and the presence of a clinical condition for which the benefits to the diagnosis and/or treatment plan outweigh the potential risks of exposure to radiation, especially in the case of a child or young adult. Recommendation 1.2. Use CBCT when the clinical question for which imaging is required cannot be answered adequately by lower-dose conventional dental radiography or alternate non-ionizing imaging modalities. Recommendation 1.3. Avoid using CBCT on patients to obtain data that can be provided by alternate non-ionizing modalities (e.g., to produce virtual orthodontic study models). Recommendation 1.4. Use a CBCT protocol that restricts the field of view (FOV), minimizes exposure (mA and kVp), the number of basis images, and resolution yet permits adequate visualization of the region of interest. Recommendation 1.5. Avoid taking a CBCT scan solely to produce a lateral cephalogram and/or panoramic view if the CBCT would result in higher radiation exposure than would conventional imaging. VOLUMI DI ACQUISIZIONE - FOV (Field Of View) LARGE Ampio campo comprendente ATM e punti anatomici necessari per valutazione quantitativa cefalometrica e/o valutazione per le vie aeree con un volume sferico o cilindrico con diametro/altezza ≥ 15 cm. MEDIUM Campo che include da un’arcata a entrambe le arcate con un volume sferico o cilindrico con diametroaltezza >10 ≤ 15 cm. SMALL Campo limitato a pochi denti sino a un quadrante o a porzione di due arcate con un volume sferico o cilindrico con diametroaltezza ≤ 10 cm. PREMESSA Si può far riferimento per quanto riguarda i campi di acquisizione e i livelli di dose a criteri ispirati a: • American College of Radiology. ACR Appropriateness Criteria. Radiation Dose Assessment Introduction; 2011 • Clinical recommendations regarding use of cone beam computed tomography in orthodontics. Position statement by the American Academy of Oral and Maxillofacial Radiology; 2013 Stime dell’attribuzione dei livelli relativi di radiazione per soggetti di età pediatrica (< 18 anni) e adulti nell’imaging ortodontico 0 1 2 3 4 Per quanto riguarda specificamente l’ORTODONZIA, oltre all’ampiezza dei campi di acquisizone, ai livelli di dose di riferimento e alle raccomandazioni circa i criteri di selezione dell’imaging che identificano diversi livelli di appropriatezza delle indicazioni (opportuna, possibile, sconsigliata nella maggior parte delle situazioni) in relazione alle diverse situazioni cliniche (tipo e gravità della patologia, situazione pre, intra e post trattamento) considerando anche l’ampiezza del FOV, è opportuno fare riferimento al Position statement dell’American Academy of Oral and Maxillofacial Radiology del 2013. Le stime dosimetriche riportate in letteratura per la CBCT sono gravate da un ampio range di variabilità. Tale variabilità agisce talora da supporto ad una giustificazione superficiale al ricorso indiscriminato alla CBCT nelle applicazioni ortodontiche specie in età pediatrica (per scarsa conoscenza dei dati o purtroppo, talora, per eccessiva superficialità, talora in malafede). In generale, se in casi selezionati si può considerare giustificato l’impiego di campi piccoli per anomalie dentali e, specie nel giovane e nell’adulto quello di campi grandi per malconformazioni di una certa entità, l’impiego di campi grandi per valutazioni cefalometriche routinarie, specie nei bambini è da proscriversi, anche per la necessità di effettuare controlli nel tempo che moltiplicano il già sensibile incremento di dose in CBCT rispetto all’approccio convenzionale. 2 1 2 1 2 2 2 2 Da questa tabella si desume che un protocollo di imaging convenzionale con panoramica e cefalogramma laterale, che comporta una dose efficace totale di 47,2 µSv corrisponde a un livello 2 in ambito pediatrico e a un livello 1 per gli adulti. Esso rimane in ambito pediatrico a livello 2 sia che si aggiunga una CBCT a campo piccolo sia una CBCT a campo grande, mentre per l’adulto diviene di livello 2 solo aggiungendo una CBCT a campo grande. L’apparente stazionarietà nel livello di dose 2 (< 300 µSv) in ambito pediatrico, pur aggiungendo una CBCT, in realtà corrisponde a una variazione da 47 a 249 µSv, ovverosia una dose rispettivamente di circa 2 (CBCT campo piccolo) e 5 (CBCT campo grande) volte superiore al protocollo convenzionale. CONCLUSIONI Le raccomandazioni previste per l'uso della CBCT in ortodonzia non sono né linee guida rigide nè rappresentano una standardizzazione dei protocolli di cura. Questo position paper ha lo scopo di aiutare il medico nel processo decisionale. Questo position paper sostiene e afferma la posizione dell’ American Dental Association Council on Scientific Affairs, secondo la quale la scelta dell’imaging CBCT deve essere basata sulla valutazione clinica iniziale e deve essere giustificata in base alle esigenze individuali. I benefici percepiti o effettivi per il paziente devono superare i rischi indotti dalle radiazioni. L'esposizione dei pazienti alle radiazioni ionizzanti non deve mai essere considerata "routine ". E' importante eseguire un esame clinico approfondito prima di eseguire o prescrivere qualsiasi studio radiologico. Questo position paper fornisce 4 linee guida per l'uso della CBCT nella pratica ortodontica: 1)Imaging condotto in modo appropriato, applicando le raccomandazioni di selezione dell’imaging, 2) valutare il rischio di dose indotto dalle radiazioni 3) Ridurre al minimo l'esposizione alle radiazioni 4) Mantenere competenza professionale nello svolgimento e nell’interpretazione degli studi CBCT. Linee guida europee Commento degli Autori La CBCT può essere indicata per la valutazione (che tenga conto del riassorbimento di un dente adiacente) mirata di un dente incluso dove il metodo consueto di scelta dell’ imaging è la radiografia dentale convenzionale e quando l'informazione non possa essere ottenuta in modo adeguato con la radiologia convenzionale a bassa dose. Nell’opinione personale quando l’informazione è necessaria, vi è una significativa giustificazione al ricorso alla CBCT, se si dispone di apparecchiatura adeguata applicando protocolli corretti. Per la valutazione mirata di un dente incluso (che tenga conto del riassorbimento di un dente adiacente), dovrebbe essere selezionato il volume della dimensione più piccola compatibilmente con la situazione clinica in modo da ridurre la dose di radiazioni. L' utilizzo di CBCT con campo grande (CBCT cranio-facciale) richiede un’attenta giustificazione ed è generalmente sconsigliato. Commento degli Autori Dove la modalità di imaging consueta per la valutazione della labiopalatoschisi sia la msCT, l’uso della CBCT può essere preferito se la dose di radiazione è inferiore. Per ridurre la dose dovrebbe essere selezionato il più piccolo volume compatibile con la situazione patologica. Anche questa raccomandazione nell’opinione personale è datata e inopportuna, in quanto non vi è più indicazione per l’impiego della msCT soprattutto in campo ortodonticopediatrico, compresa la documentazione delle labiopalatoschisi. Commento degli Autori L’utilizzo della CBCT non è normalmente indicato per la pianificazione del posizionamento di dispositivi di ancoraggio temporanei in ortodonzia. In effetti, benchè l’utilizzo della CBCT per questo scopo stia trovando di recente un certo credito, vi sono, oltre a quelle dosimetriche, alcune considerazioni (per esempio problemi relativi al trasferimento dallo scenario CBCT a quello clinico) che possono giustificare la persistenza di alcune perplessità. Una giustificazione al riguardo potrebbe tuttavia essere rafforzata dalla necessità-opportunità di ottenere con la stessa unica esposizione, contemporaneamente, altre utili informazioni (anomalie dentarie, rapporti topografici degli elementi dentari con le strutture limitrofe etc.) Commento degli Autori La CBCT con volume ampio non dovrebbe essere utilizzata di routine per la diagnosi in ortodonzia. Questa tendenza, che sta trovando un credito crescente in ambiente ortodontico, anche come “moda”, dovrebbe essere osteggiata, ovviamente con un supporto di giustificate argomentazioni che devono essere comprese e recepite dagli ortodontisti. Per i casi complessi di anomalie scheletriche, in particolare per quelli che richiedono un trattamento combinato ortodontico/chirurgico, può essere giustificato l’utilizzo della CBCT con volume grande per la pianificazione della procedura, in particolare dove la msCT sia la modalità di imaging di scelta. Commento degli autori Questa raccomandazione nell’opinione personale è datata e inopportuna, in quanto la msCT non può più essere considerata modalità di imaging di scelta. Ulteriori ricerche sono necessarie per definire una solida guida nella selezione dei casi da sottoporre a CBCT con volume grande in ortodonzia facendo riferimento alla quantificazione dei benefici relativamente alle risultanze terapeutiche. Un’interessante lavoro del 2012 prende in considerazione numerose opinioni correnti, perlopiù non giustificate (Miti), commentandone, quando è il caso l’infondatezza, (Fatti) con ben documentate giustificazioni. Di seguito sono riportati i miti, mentre per i fatti si rimanda al testo 2012 • La CBCT espone i pazienti ortodontici a bassa dose di radiazioni. Poiché la radiazione di fondo giornaliera è di 8 microSv, ogni acquisizione CBCT sarebbe giustificata perché ha l'effetto di soli pochi giorni di radiazione di fondo. • Dobbiamo disporre di analisi cefalometriche 3D con CBCT totalmente nuove che sostituiscano analisi standard 2D. • La CBCT può sostituire le impronte per ortodonzia ed essere ugualmente precisa. • La rappresentazione volumetrica 3D (volume rendering) è sufficiente per visualizzare il riassorbimento di una radice esterna. • La CBCT cambia il risultato finale del trattamento ortodontico. • I boards di Ortodonzia potranno adottare la CBCT per tutti i casi e per il confronto comparativo dei risultati del trattamento. • La CBCT è sufficiente ed è la migliore modalità di imaging per esaminare le articolazioni temporo-mandibolari (ATM). • Se la CBCT è prescritta, l'ortodontista è a rischio di responsabilità per qualsiasi patologia compresa nei dati acquisiti • La CBCT è fondamentale per incrementare l’attività ortodontica. Infine alcuni riferimenti alla sensibilizzazione circa il problema dell’eccessivo impiego della CBCT negli Stati Uniti portato alla luce da un interessante e documentato articolo del New York Times del 2010 e alla campagna di sensibilizzazione circa l’uso moderato, cosciente e appropriato dell’imaging in età pediatrica. www.imagegently.org ORTOCHIRURGIA La CBCT è indicata quando sia necessario disporre dei dati tridimensionali dello scheletro cranio facciale per la pianificazione dell’intervento ortochirurgico. CHIRURGIA ORALE Commento degli Autori La CBCT è indicata laddove la radiologia convenzionale suggerisca una relazione diretta tra l’ottavo e il canale mandibolare e quando debba essere presa una decisione circa l’estrazione. E’ opportuno precisare che l’imaging mediante CBCT dell’ottavo incluso fornisce molte altre informazioni utili e, talora, molto importanti, quali la distanza esatta tra il versante distale della corona del settimo e il profilo anteriore del ramo mandibolare, i rapporti con il settimo (a volte complessi), l’anatomia delle radici, i rapporti di queste con le strutture limitrofe, la topografia dello spazio pericoronale, la presenza di eventuali deformità e lo spessore della corticale linguale. CHIRURGIA ORALE Commento degli Autori La CBCT può essere indicata nella valutazione pre-chirurgica di un dente incluso in casi selezionati, laddove la radiologia convenzionale non possa fornire informazioni adeguate. E’ opportuno precisare che nell’imaging mediante CBCT dei denti inclusi, specie nei casi più complessi, è bene che vengano eseguite riformattazioni orientate secondo l’asse anatomico del dente incluso ed eventualmente dei denti contigui, ad alta risoluzione. TRAUMATOLOGIA (fratture dento alveolari, traumi maxillo facciali) La CBCT a volume ridotto e ad alta risoluzione può essere indicata nella valutazione dei traumi dentali (sospetta frattura radicolare) in casi selezionati, quando le radiografie endorali forniscono informazioni inadeguate per la pianificazione del trattamento. Commento degli Autori Per la valutazione delle fratture maxillo-facciali, dove le riformattazioni transassiali sono ritenute necessarie, la CBCT può essere indicata come modalità di imaging alternativa alla msCT per la dose di irradiazione inferiore e quando la valutazione delle parti molli non sia necessaria. Si ritiene che, qualora non vi siano motivazioni specifiche per lo studio delle parti molli, la CBCT con apparecchiatura adeguata, anche al riguardo delle dimensioni del volume di acquisizione, possa sostituire soprattutto nei controlli a distanza la msCT con un notevole guadagno dosimetrico. ATM PREMESSA La CBCT, se effettuata con opportuna apparecchiatura e protocolli, offre ottime immagini delle componenti mineralizzate dell’ATM, di qualità superiore con dosi inferiori rispetto alla msCT, assai suggestive nella patologia degenerativa. A dispetto del largo uso che ancora viene fatto delle metodiche di imaging multiplanare, e in particolare della CBCT, se si fa eccezione per le fratture e per necessità particolari di dimostrazione di patologia di questo distretto (sospetto di tumori primitivi o secondari, diagnosi differenziali, inquadramento in presenza di gravi quadri clinici, malconformazioni etc…) che sono assai ben dimostrati dalla CBCT…, la reale utilità della CBCT nello studio dell’ATM deve tener conto delle considerazioni espresse di seguito. In generale la letteratura è estremamente scarsa a riguardo di contributi che correlino i rilievi della CBCT con la sintomatologia dell’ATM e l’attitudine della CBCT a modificare i risultati terapeutici. In particolare, Palconet et al (DMFR 41: 126-130; 2012) hanno dimostrato l’assenza di correlazione tra i rilievi morfologici CBCT nell’osteoartrite e il dolore. Il lavoro metanalitico di Peterson (Oral Rehabilitation 37: 771-778; 2010) ha rilevato che non vi sono studi attendibili sull’efficacia ai fini terapeutici della diagnostica TC (e anche RM). Al riguardo anche le osservazioni e le conclusioni, peraltro analoghe, del documento SEDENTEXCT sono alquanto scarne. Commento degli Autori Laddove la modalità di imaging per la valutazione dell’ATM sia la msCT, la CBCT è indicata come alternativa in relazione alla dose di irradiazione inferiore. Questa raccomandazione nell’opinione personale è datata e inopportuna, in quanto la msCT non può più essere considerata modalità di imaging di scelta qualora si disponga di idonea apparecchiatura CBCT. ENDODONZIA PREMESSA Recentemente si è sviluppata una rilevante sollecitazione ad un estensivo ricorso alla CBCT in AMBITO ENDODONTICO sino a proporla come alternativa all’imaging endorale. Nell’opinione personale, al di là delle considerazioni che verranno espresse di seguito nell’ambito delle valutazioni effettuate da organismi internazionali e di quella che potrà essere la valutazione futura anche in relazione all’evoluzione tecnologica, al momento riteniamo di poter sottolineare che l’impiego della CBCT soprattutto nei casi complessi, che sono quelli in cui è maggiormente riconosciuta la giustificazione all’utilizzo della CBCT, richiede la disponibilità di mezzi hardware e software che consentano una documentazione ad altissima risoluzione. Questo comporta l’impiego di parametri di esposizione relativamente elevati che aumentano la dose benchè questa sia complessivamente contenuta a motivo della ridotta dimensione del volume indagato. Non è vera comunque l’affermazione che la dose in CBCT è analoga a quella della radiologia convenzionale. Non è possibile avere bassa dose con apparecchiature di bassa qualità e alta risoluzione se non per valutare reperti grossolani. E’ da rilevare inoltre che la millantata pretesa di sostituire completamente l’imaging endorale con la CBCT si scontra pesantemente con gli artefatti presenti laddove vi siano materiali iperdensi complanari. In particolare, nell’esperienza personale, la millantata (anche in letteratura) capacità di identificare fratture radicolari verticali non trova riscontro, se non in quei casi in cui l’entità della dislocazione dei frammenti e/o la presenza di segni clinici e radiologici collaterali consentirebbero la diagnosi anche con metodi convenzionali. Questa difficoltà diagnostica è determinata dagli artefatti dovuti al materiale endocanalare e alla totale assenza di dislocazione dei frammenti di frattura proprio in quei casi in cui la CBCT potrebbe fornire una valutazione dirimente utilissima ai fini della decisione di conservare o estrarre l’elemento dentario. Nella realtà, a dispetto della crescente diffusione della CBCT nella pratica clinico-radiologica in ENDODONZIA e delle applicazioni riconosciute dalle linee guida della Comunità Europea e dalle prese di posizione dell’American Academy, che vengono di seguito riportate e che sono pressochè completamente condivise nell’opinione personale sulla base di comprovate esperienze specifiche in casi complessi, non vi sono rilevanti evidenze scientifiche documentate da lavori eseguiti con metodologia inappuntabile, circa le ricadute in termini di efficacia terapeutica, come è stato rilevato dagli studi metanalitici di Kruse et Al (International Endodontic Journal 48:815.828;2015) e Rosen et Al (J Endod 41:1008–1014; 2015). Tra le ragioni di tale difficoltà a dimostrare la correlazione tra i rilievi CBCT e la realtà anatomica/patologica vi è la preponderanza di studi solo clinici o su materiale ex vivo o su specimen di osso essicato o di cadavere o su animali determinata dalla difficoltà/impossibilità per ragioni etiche di trovare riscontri attendibili nei pazienti in vivo. Linee guida europee La CBCT non è indicata come modalità di imaging di routine nell’identificazione della patologia periapicale. La CBCT a volume ridotto e ad alta risoluzione può essere indicata per la valutazione periapicale, in casi selezionati, in cui le radiografie convenzionali diano un risultato negativo in presenza di segni ambigui di positività clinica. Nelle CBCT che comprendano le strutture alveolo dentarie, occorre segnalare nei referti radiologici e nelle relazioni clinico radiologiche l’eventuale presenza di lesioni periapicali. La CBCT non è indicata come modalità di imaging di routine nella dimostrazione dell’anatomia del canale radicolare. La CBCT a volume ridotto e ad alta risoluzione può essere indicata in casi selezionati quando i radiogrammi endorali forniscano informazioni sull’anatomia del canale radicolare equivoche o inadeguate per la pianificazione del trattamento, soprattutto nei denti pluriradicolati. La CBCT a volume ridotto e ad alta risoluzione può essere indicata in casi selezionati durante la pianificazione di procedure endodontiche chirurgiche. La decisione dovrebbe essere basata su fattori che condizionano potenziali complicanze, quali la vicinanza di importanti strutture anatomiche. La CBCT a volume ridotto e ad alta risoluzione può essere indicata in casi selezionati di sospetto o accertato riassorbimento radicolare di natura flogistica o di riassorbimento interno in cui è altamente probabile che l’informazione tridimensionale possa modificare la gestione o la prognosi del dente. La CBCT a volume ridotto e ad alta risoluzione può essere indicata in casi selezionati quando il trattamento endodontico risulti complicato da fattori concomitanti, quali riassorbimento, lesioni endoparodontali, perforazioni, anatomia atipica della polpa. Nel 2013 l’American Association of Endodontics (AAE) e l’American Academy of Oral and Maxillofacial Radiology (AAOMR) hanno realizzato un documento congiunto successivamente aggiornato nel 2015 Diagnosi RACCOMANDAZIONE 1: i radiogrammi endorali dovrebbero essere considerati la modalità di imaging di scelta nella valutazione del paziente endodontico. RACCOMANDAZIONE 2: CBCT con volume ridotto dovrebbe essere considerata modalità di imaging di scelta per la diagnosi in pazienti che presentano segni clinici contraddittori o non specifici e sintomi associati a denti non trattati in precedenza o trattati endodonticamente. Trattamento iniziale Pre-operatorio RACCOMANDAZIONE 3: la CBCT con volume ridotto dovrebbe essere considerata la modalità di imaging di scelta per trattamento iniziale di denti con potenziali canali accessori e con sospetta morfologia complessa… Intra-operatorio RACCOMADAZIONE 4: nel caso in cui non sia stata effettuata una CBCT preoperatoria, una CBCT con volume ridotto dovrebbe essere considerata come modalità di imaging di scelta per l’identificazione e la localizzazione estemoporanea di canali non pervi. Post-operatorio RACCOMADAZIONE 5: i radiogrammi endorali dovrebbero essere considerati la modalità di imaging di scelta nell’immediato post operatorio. Ritrattamento non chirurgico RACCOMADAZIONE 6: la CBCT con volume ridotto dovrebbe essere considerata la modalità di imaging di scelta se la valutazione clinica e il radiogramma endorale sono inconcludenti nel rilevare una frattura radicolare verticale. (vd commento precedentemente espresso dagli Autori del presente modulo) RACCOMADAZIONE 7: la CBCT con volume ridotto dovrebbe essere considerata la modalità di imaging di scelta nella valutazione della mancata guarigione del precedente trattamento endodontico per contribuire a determinare la necessità di ulteriori trattamenti (chirurgia, non chirurgia, estrazione). RACCOMADAZIONE 8: la CBCT con volume ridotto dovrebbe essere considerata la modalità di imaging di scelta per ritrattamenti non chirurgici, per identificare complicanze del trattamento endodontico, come la fuoriuscita di materiale endodontico dal canale radicolare, la presenza di frammenti di strumenti endodontici e l’identificazione di perforazioni. Ritrattamento chirurgico RACCOMADAZIONE 9: la CBCT con volume ridotto dovrebbe essere considerata la modalità di imaging di scelta nella pianificazione pre-chirurgica per localizzare apici radicolari e per valutare i rapporti con le strutture anatomiche contigue. Condizioni particolari Posizionamento di impianti RACCOMANDAZIONE 10: la CBCT con volume ridotto dovrebbe essere considerata la modalità di imaging di scelta per il posizionamento chirurgico di impianti. Condizioni traumatiche RACCOMANDAZIONE 11: la CBCT con volume ridotto dovrebbe essere considerata la modalità di imaging di scelta per la diagnosi e il trattamento di limitati traumi dento-alveolari, fratture radicolari, lussazioni e/o dislocazioni di denti e fratture alveolari circoscritte, in assenza di altre alterazioni maxillo-facciali o dei tessuti molli che possano richiedere una modalità di imaging avanzato. Difetti di riassorbimento RACCOMANDAZIONE 12: la CBCT con volume ridotto dovrebbe essere considerata la modalità di imaging di scelta per la localizzazione e la differenziazione di difetti di riassorbimento esterni o interni e per la determinazione del trattamento e della prognosi appropriati. PARODONTOLOGIA Commento degli Autori La CBCT non è indicata come modalità di imaging di routine nella valutazione del supporto osseo periodontale La CBCT a volume ridotto e ad alta risoluzione può essere indicata in casi selezionati di difetti intraossei e lesioni della forcazione quando i radiogrammi endorali non forniscono le informazioni necessarie per la gestione In realtà vi è una certa sollecitazione anche in letteratura ad esaltare le performance della CBCT nella documentazione delle lesioni parodontali, specie delle lesioni della forcazione. L’opinione personale è che in assenza di supporti scientifici significativi e al di là delle descrizioni generiche e anedottiche, oltre che del reale apporto aggiuntivo che la CBCT può fornire nei confronti della clinica e dell’imaging convenzionale, è indubbio che la rappresentazione alquanto suggestiva in CBCT di lesioni che sfuggano alla bidimensionalità dell’imaging convenzionale, impone che la loro descrizione compaia costantemente nei referti radiologici e nelle relazioni clinico radiologiche. IMPLANTOLOGIA PREMESSA Per quanto riguarda l’impiego della CBCT nell’IMAGING IMPLANTOLOGICO, le indicazioni di base sono sempre le stesse (tra l’altro le medesime in vigore quando era disponibile la TC convenzionale), con un progressivo incremento dell’estensione in relazione alla maggiore sensibilità nei confronti dell’ottimizzazione delle procedure implantologiche e delle possibilità di impiego dell’implantologia, ormai praticamente illimitate, estese anche alle condizioni estreme per la disponibilità delle procedure di incremento/rigenerazione delle strutture mineralizzate. In particolare, le applicazioni piu recenti sono correlate alle varie modalità di chirurgia guidata e di programmazione olistica e alla ricerca di valutazioni predittive del successo implantologico correlate con la misura della densità dell’osso. Le sfide più recenti riguardano le valutazioni post-implantari anche in relazione all’incremento costante delle problematiche relative alla diagnosi e alla terapia delle periimplantiti. Inoltre, in generale, vale la regola che più è sofisticata la richiesta di precisione nelle valutazioni metriche e strutturali e più vi è necessità di procedure/apparecchiature ad alta risoluzione. Si sottolinea la necessità di: -evitare l’impiego di acquisizione/documentazione standard e, quindi, di garantire l’assoluta coerenza dell’orientamento delle riformattazioni multiplanari con quello della direzione secondo la quale verrà inserita la fixture e/o effettuato un eventuale prelievo di strutture ossee (direzione presunta in base a criteri clinici o indicata da appositi reperi) -indicare in modo preciso nel referto (oltre che nella documentazione digitale o stampata) i parametri di esecuzione soprattutto per quanto riguarda l’intervallo e lo spessore delle fette oltre che la loro inclinazione in modo da facilitare la correlazione tra scenario dell’imaging e quelllo reale anatomo clinico. Si raccomanda inoltre di comprendere, quando necessario, nel campo di acquisizione le strutture rinosinusali e le sedi limitrofe nelle quali vi sono indicazioni, sulla base di dati clinici o della documentazione anche radiologica disponibile, di patologie o di problematiche di vario genere. Commento degli autori La CBCT con riformattazioni transassiali è indicata nella valutazione pre implantare come alternativa alle altre metodiche di rappresentazione transassiale esistenti quando è evidente che la dose erogata in CBCT è minore. Il ricorso alla CBCT nella valutazione preimplantare è ormai divenuto uno standard in alternativa alla msCT, che è opportuno venga sostituita costantemente dalla CBCT, quando le necessità cliniche di programmazione implantare richiedano l’imaging multidimensionale. Infatti il rapporto qualità-dose è di gran lunga superiore nella CBCT, soprattutto se questa è praticata con apparecchiature idonee, anche perché abitualmente il software in dotazione alla CBCT è assai più versatile di quello delle dotazioni standard della msCT, la quale inoltre comporta inevitabilmente volumi ampi e quindi è da proscriversi in casi di valutazioni preimplatari su settori limitati. Per l’imaging transassiale effettuato prima del posizionamento di un impianto, il vantaggio della CBCT con volumi variabili, rispetto alla msCT, diventa maggiore quando la regione oggetto di interesse è una parte localizzata del mascellare/mandibola. TUMORI E PSEUDOTUMORI Dove è probabile che venga richiesta la valutazione dei tessuti molli come parte della valutazione radiologica del paziente, la metodica di imaging appropriata dovrebbe essere la msCT o RM, piuttosto che la CBCT. La CBCT a volume ridotto e ad alta risoluzione può essere indicata per la valutazione dell'infiltrazione ossea mandibolare/mascellare da parte di un carcinoma orale quando l'iniziale modalità di imaging utilizzato per la diagnosi (MR o msCT ) non fornisca informazioni soddisfacenti. GRAZIE PER L'ATTENZIONE