Copyright © 2008 Zanichelli editore CAPITOLO 16 16.1 Un equilibrio dinamico si stabilisce quando le velocità di due processi opposti sono uguali 16.2 L'equazione chimica bilanciata di una reazione consente di ottenere una legge che mette in relazione le concentrazioni all'equilibrio 16.3 Le leggi dell'equilibrio per le reazioni gassose possono essere espresse in termini di concentrazioni o pressioni 16.4 All’equilibrio, il valore di K indica se una miscela è ricca in prodotti o in reagenti 16.5 Un sistema all'equilibrio che viene perturbato reagisce in modo da opporsi alla perturbazione 16.6 Le Dalle concentrazioni all'equilibrio si possono prevedere le costanti di equilibrio e viceversa 16.7 Un sale indisciolto è in equilibrio con la soluzione che lo circonda 16 • EQUILIBRIO CHIMICO: CONCETTI GENERALI 16.1 Un equilibrio dinamico si stabilisce quando le velocità di due processi opposti sono uguali Quando un sistema è all’equilibrio la reazione diretta e la reazione inversa procedono alla stessa velocità. Copyright © 2008 Zanichelli editore Le concentrazioni di tutte le specie rimangono costanti nel tempo ma entrambe le reazioni, diretta e inversa, continuano a procedere. L’equilibrio è indicato da una doppia freccia (⇌ ) o dal segno uguale (=). Copyright © 2008 Zanichelli editore 16 • UN EQUILIBRIO DINAMICO SI STABILISCE QUANDO LE VELOCITÀ DI DUE PROCESSI OPPOSTI SONO UGUALI Decomposizione di N2O4(g) in NO2(g). Le concentrazioni di N2O4 e NO2 variano piuttosto rapidamente all’inizio. Col passare del tempo variano sempre più lentamente fino a diventare costanti quando viene raggiunto l'equilibrio. 16 • UN EQUILIBRIO DINAMICO SI STABILISCE QUANDO LE VELOCITÀ DI DUE PROCESSI OPPOSTI SONO UGUALI Equilibrio tra N2O4 e NO2 Copyright © 2008 Zanichelli editore La composizione di una miscela all'equilibrio non dipende dal fatto che la reazione abbia inizio dai reagenti o dai prodotti. N2O4 è un gas incolore mentre NO2 è di colore bruno. Il colore ambra della miscela all’equilibrio indica che sono presenti entrambe le specie. Il sistema all'equilibrio alla fine ha la stessa composizione, indipendentemente dal fatto che si inizi con NO2 puro o con N2O4 puro, purché la quantità totale di azoto e ossigeno che si ripartisce fra le due sostanze sia la stessa. Copyright © 2008 Zanichelli editore 16 • UN EQUILIBRIO DINAMICO SI STABILISCE QUANDO LE VELOCITÀ DI DUE PROCESSI OPPOSTI SONO UGUALI Reversibilità della reazione per l'equilibrio N2O4(g) ⇌ 2NO2(g) Se la composizione totale del sistema è la stessa, partendo da una direzione o da quella opposta la composizione della miscela all'equilibrio è sempre la stessa. 16 • EQUILIBRIO CHIMICO: CONCETTI GENERALI 16.2 L'equazione chimica bilanciata di una reazione consente di ottenere una legge che mette in relazione le concentrazioni all'equilibrio Nei sistemi all'equilibrio, esiste una semplice relazione fra le concentrazioni molari dei reagenti e quelle dei prodotti. Questa relazione viene detta espressione dell'azione di massa. Copyright © 2008 Zanichelli editore Il suo valore numerico viene chiamato quoziente di reazione ed è indicato con la lettera Q. Consideriamo la reazione in fase gassosa fra idrogeno e iodio per formare ioduro di idrogeno: H2(g) + I2(g) ⇌ 2HI(g) 16 • L'EQUAZIONE CHIMICA BILANCIATA DI UNA REAZIONE CONSENTE DI OTTENERE UNA LEGGE CHE METTE IN RELAZIONE LE CONCENTRAZIONI ALL'EQUILIBRIO Copyright © 2008 Zanichelli editore Quantità diverse di reagenti e prodotti vengono mescolate in quattro recipienti di reazione da 10,0 l, alla temperatura di 440°C. I vapori di iodio sono violetti mentre gli altri gas sono incolori All'equilibrio, ciascun recipiente contiene quantità diverse di reagenti e prodotti che corrispondono a differenti concentrazioni all'equilibrio. 16 • L'EQUAZIONE CHIMICA BILANCIATA DI UNA REAZIONE CONSENTE DI OTTENERE UNA LEGGE CHE METTE IN RELAZIONE LE CONCENTRAZIONI ALL'EQUILIBRIO Copyright © 2008 Zanichelli editore Concentrazioni all’equilibrio ed espressione dell’azione di massa 16 • L'EQUAZIONE CHIMICA BILANCIATA DI UNA REAZIONE CONSENTE DI OTTENERE UNA LEGGE CHE METTE IN RELAZIONE LE CONCENTRAZIONI ALL'EQUILIBRIO La frazione usata per calcolare i valori nell'ultima colonna viene detta espressione dell'azione di massa per la reazione H2(g) + I2(g) ⇌ 2HI(g) All’equilibrio, a 440 °C, il quoziente di reazione Q è molto vicino allo stesso valore di 49,5: Copyright © 2008 Zanichelli editore [HI] 2 49 ,5 [H2 ][I2 ] Questa relazione è chiamata legge dell'equilibrio del sistema. 16 • L'EQUAZIONE CHIMICA BILANCIATA DI UNA REAZIONE CONSENTE DI OTTENERE UNA LEGGE CHE METTE IN RELAZIONE LE CONCENTRAZIONI ALL'EQUILIBRIO La costante 49.5 è chiamata costante di equilibrio, Kc La legge dell'equilibrio può quindi essere scritta nel seguente modo: Copyright © 2008 Zanichelli editore [HI] 2 Kc 49 ,5 [H2 ][I2 ] (a 440 o C) In una miscela di reazione l'equilibrio chimico si stabilisce quando il quoziente di reazione Q è uguale alla costante di equilibrio Kc. 16 • L'EQUAZIONE CHIMICA BILANCIATA DI UNA REAZIONE CONSENTE DI OTTENERE UNA LEGGE CHE METTE IN RELAZIONE LE CONCENTRAZIONI ALL'EQUILIBRIO Per una reazione generica: dD + eE ⇌ fF + gG gli esponenti dell'espressione dell'azione di massa corrispondono ai coefficienti stechiometrici dell'equazione bilanciata. All’equilibrio: [F ]f [G]g d e Copyright © 2008 Zanichelli editore [D] [E] Kc Le concentrazioni molari dei prodotti sono sempre poste al numeratore e quelle dei reagenti al denominatore. 16 • L'EQUAZIONE CHIMICA BILANCIATA DI UNA REAZIONE CONSENTE DI OTTENERE UNA LEGGE CHE METTE IN RELAZIONE LE CONCENTRAZIONI ALL'EQUILIBRIO Quando invertiamo il senso di una reazione, la nuova costante di equilibrio è il reciproco di quella originale. PCl 3 Cl 2 PCl 5 Copyright © 2008 Zanichelli editore PCl 5 PCl 3 Cl 2 [PCl 5 ] Kc [PCl 3 ][Cl 2 ] [PCl 3 ][Cl 2 ] 1 Kc [PCl 5 ] Kc ' 16 • L'EQUAZIONE CHIMICA BILANCIATA DI UNA REAZIONE CONSENTE DI OTTENERE UNA LEGGE CHE METTE IN RELAZIONE LE CONCENTRAZIONI ALL'EQUILIBRIO In una reazione omogenea (o in un equilibrio omogeneo), tutti i reagenti e i prodotti sono nella stessa fase. Quando in una miscela di reazione esiste più di una fase, si dice che è una reazione eterogenea. Un esempio è la decomposizione termica del bicarbonato di sodio che avviene quando la sostanza viene sparsa sul fuoco: 2NaHCO3(s) → Na2CO3(s) + H2O(g) + CO2(g) Copyright © 2008 Zanichelli editore Le reazioni eterogenee raggiungono l'equilibrio come quelle omogenee. 16 • L'EQUAZIONE CHIMICA BILANCIATA DI UNA REAZIONE CONSENTE DI OTTENERE UNA LEGGE CHE METTE IN RELAZIONE LE CONCENTRAZIONI ALL'EQUILIBRIO Se NaHCO3 viene posto in un recipiente chiuso i gas e i solidi giungono in una condizione di equilibrio eterogeneo: 2NaHCO3(s) ⇌ Na2CO3(s) + H2O(g) + CO2(g) La legge dell'equilibrio è: [Na2CO3(s)][CO2(g)][H2O(g)] Copyright © 2008 Zanichelli editore [NaHCO 3(s)] 2 K La legge dell'equilibrio di reazioni che coinvolgono liquidi e solidi puri può essere, però, scritta anche in forma più semplice. 16 • L'EQUAZIONE CHIMICA BILANCIATA DI UNA REAZIONE CONSENTE DI OTTENERE UNA LEGGE CHE METTE IN RELAZIONE LE CONCENTRAZIONI ALL'EQUILIBRIO Per un qualsiasi liquido o solido puro, il rapporto fra quantità e volume di sostanza è costante. Copyright © 2008 Zanichelli editore La concentrazione di una sostanza allo stato solido è costante. Raddoppiando il numero di moli raddoppia il volume, ma il rapporto fra moli e volume si mantiene costante. 16 • L'EQUAZIONE CHIMICA BILANCIATA DI UNA REAZIONE CONSENTE DI OTTENERE UNA LEGGE CHE METTE IN RELAZIONE LE CONCENTRAZIONI ALL'EQUILIBRIO Le concentrazioni di NaHCO3 e di Na2CO3 sono costanti. La legge dell'equilibrio presenta adesso tre costanti, K e le concentrazioni dei due solidi. È possibile combinare insieme tutte le costanti numeriche: Copyright © 2008 Zanichelli editore [CO2 (g)][H2O(g)] K[NaHCO 3(s)] 2 Kc [Na2CO3(s)] La legge dell'equilibrio di una reazione eterogenea non comprende le concentrazioni dei solidi e dei liquidi puri. 16 • SOLUZIONI 16.3 Le leggi dell'equilibrio per le reazioni gassose possono essere espresse in termini di concentrazioni o pressioni La concentrazione molare di un gas è proporzionale alla sua pressione parziale, come stabilisce la legge dei gas ideali. Copyright © 2008 Zanichelli editore PV nRT n P RT (concentrazionemolare)RT V L’espressione dell’azione di massa per le reazioni fra gas può essere scritta in termini di molarità o di pressioni parziali, Kp 16 • LE LEGGI DELL'EQUILIBRIO PER LE REAZIONI GASSOSE POSSONO ESSERE ESPRESSE IN TERMINI DI CONCENTRAZIONI O PRESSIONI La legge dell’equilibrio per la reazione di sintesi dell'ammoniaca: N2(g) + 3H2(g) ⇌ 2NH3(g) può essere scritta nei seguenti modi: Copyright © 2008 Zanichelli editore [NH3 ]2 Kc [N2 ][H2 ]3 oppure KP 2 PNH 3 PN2 PH32 La conversione fra KP e Kc si basa sulla relazione che lega la pressione parziale e la molarità KP = Kc (RT)Δng dove Δng = (moli di prodotti gassosi) – (moli di reagenti gassosi) 16 • SOLUZIONI 16.4 All’equilibrio, il valore di K indica se una miscela è ricca in prodotti o in reagenti Copyright © 2008 Zanichelli editore La grandezza della costante di equilibrio, sia essa Kc o KP, ci fornisce un’indicazione del grado di avanzamento della reazione quando si è raggiunto l’equilibrio: • K molto grande: la reazione va quasi a termine, la posizione dell’equilibrio è nettamente spostata dalla parte dei prodotti. • K ≈ 1: le concentrazione dei reagenti e dei prodotti all’equilibrio sono praticamente uguali, la posizione dell’equilibrio è circa a metà fra reagenti e prodotti. • K molto piccola: si formano quantità minime di prodotti, la posizione dell’equilibrio è nettamente spostata dalla parte dei reagenti. Copyright © 2008 Zanichelli editore 16 • ALL’EQUILIBRIO, IL VALORE DI K INDICA SE UNA MISCELA È RICCA IN PRODOTTI O IN REAGENTI K >> 1, la miscela di reazione all'equilibrio contiene un grande quantità di prodotto e pochissimo reagente: l'equilibrio è spostato a destra. K ≈ 1, sono presenti all'equilibrio circa le stesse quantità di reagente e prodotto. K << 1, la miscela di reazione all'equilibrio contiene una grande quantità di reagente e pochissimo prodotto: l'equilibrio è spostato a sinistra. 16 • SOLUZIONI 16.5 Un sistema all'equilibrio che viene perturbato reagisce in modo da opporsi alla perturbazione Copyright © 2008 Zanichelli editore Il principio di Le Châtelier afferma che: se un equilibrio viene perturbato dall’esterno, il sistema risponde in modo da opporsi alla perturbazione cercando di ristabilire, se possibile, l’equilibrio. Esaminiamo quali tipi di “perturbazione” possono influenzare gli equilibri chimici con l’aggiunta di un reagente o di un prodotto: • l’equilibrio si sposta in modo da eliminare i reagenti o i prodotti che sono stati aggiunti; • l’equilibrio si sposta in modo da rigenerare i reagenti o i prodotti che sono stati allontanati. 16 • UN SISTEMA ALL'EQUILIBRIO CHE VIENE PERTURBATO REAGISCE IN MODO DA OPPORSI ALLA PERTURBAZIONE Copyright © 2008 Zanichelli editore Studiamo, come esempio, l’equilibrio fra due ioni del rame: Cu(H2O)42+(aq) + 4Cl-(aq) ⇌ CuCl42-(aq) + 4H2O(l) blu giallo La soluzione al centro, una miscela di ioni Cu(H2O)42+ e ioni CuCl42-, mostra una colorazione verde-azzurra. Sulla destra, la stessa soluzione dopo l'aggiunta di HCl. Il colore è verde intenso perché l'equilibrio si è spostato verso CuCl42-. Sulla sinistra, la soluzione iniziale dopo l'aggiunta di acqua. Il colore è blu perché l'equilibrio si è spostato verso Cu(H2O)42+. 16 • UN SISTEMA ALL'EQUILIBRIO CHE VIENE PERTURBATO REAGISCE IN MODO DA OPPORSI ALLA PERTURBAZIONE Variazioni di volume nelle reazioni gassose Una riduzione del volume di una miscela di reazione gassosa spinge sempre la reazione a ridurre, se possibile, il numero di molecole di modeste variazioni di pressione non hanno praticamente effetto sulle reazioni che coinvolgono soltanto liquidi e solidi. L’equilibrio N2(g) + 3H2(g) ⇌ 2NH3(g) risponde a una diminuzione di volume spostandosi verso destra. Copyright © 2008 Zanichelli editore La variazione del volume di reazione non ha alcun effetto sull’equilibrio invece H2(g) + I2(g) ⇌ 2HI(g)+. 16 • UN SISTEMA ALL'EQUILIBRIO CHE VIENE PERTURBATO REAGISCE IN MODO DA OPPORSI ALLA PERTURBAZIONE Copyright © 2008 Zanichelli editore Variazioni di temperatura: • Un aumento di temperatura spinge la reazione nella direzione che produce una variazione endotermica (assorbimento di calore). • Una diminuzione di temperatura spinge la reazione nella direzione che produce una variazione esotermica (liberazione di calore). I catalizzatori non influenzano l’equilibrio: • I catalizzatori non spostano la posizione dell’equilibrio del sistema, perché agiscono allo stesso modo sulle reazioni diretta e inversa. L’unico effetto del catalizzatore è quello di portare più velocemente la reazione all’equilibrio. 16 • UN SISTEMA ALL'EQUILIBRIO CHE VIENE PERTURBATO REAGISCE IN MODO DA OPPORSI ALLA PERTURBAZIONE Effetto della temperatura sull’equilibrio: Copyright © 2008 Zanichelli editore Cu(H2O)42+ + 4Cl- ⇌ CuCl42- + 4H2O. Quando la soluzione viene raffreddata in ghiaccio (a sinistra), l'equilibrio si sposta verso Cu(H2O)42+, di colore blu. Se, invece, viene riscaldata in acqua bollente, l'equilibrio si sposta verso CuCl42-, di colore verde. Questo comportamento indica che la reazione diretta è endotermica. 16 • SOLUZIONI 16.6 Dalle concentrazioni all'equilibrio si possono prevedere le costanti di equilibrio e viceversa Copyright © 2008 Zanichelli editore I calcoli all’equilibrio possono essere divisi in due grandi categorie: 1. Calcolo delle costanti di equilibrio da concentrazioni o pressioni parziali note all’equilibrio 2. Calcolo di una o più concentrazioni o pressioni parziali all’equilibrio per mezzo dei valori noti di Kc o KP 16 • DALLE CONCENTRAZIONI ALL'EQUILIBRIO SI POSSONO PREVEDERE LE COSTANTI DI EQUILIBRIO E VICEVERSA Come calcolare la Kc dalle concentrazioni all’equilibrio Consideriamo la decomposizione di N2O4 N2O4(g) ⇌ 2NO2(g) Copyright © 2008 Zanichelli editore se poniamo 0,0350 mol N2O4 in un recipiente di 1 litro, all’equilibrio avremo [N2O4] = 0,0292 mol/l e [NO2] = 0,0116 mol/l. La Kc della reazione sarà: [NO2 ] 2 ( 0,0116 )2 Kc 4,61 103 [N2O4 ] ( 0,0292 ) 16 • DALLE CONCENTRAZIONI ALL'EQUILIBRIO SI POSSONO PREVEDERE LE COSTANTI DI EQUILIBRIO E VICEVERSA Le concentrazioni all’equilibrio possono essere calcolate dalla Kc L’acetato di etile è prodotto a partire da acido acetico e etanolo in base alla seguente reazione: CH3CO2H(l) + C2H5OH(l) ⇌ CH3CO2C2H5 (l) + H2O(l) A 25°C, Kc=4,10. Se poniamo 0,100 moli di acetato di etile e 0,150 moli di acqua in un recipiente da 1,00 l, quali saranno le concentrazioni di tutte le specie all’equilibrio? Copyright © 2008 Zanichelli editore Analisi: Per rendere più semplice l’analisi, dobbiamo costruire una tabella delle concentrazioni sotto l’equazione chimica. 16 • DALLE CONCENTRAZIONI ALL'EQUILIBRIO SI POSSONO PREVEDERE LE COSTANTI DI EQUILIBRIO E VICEVERSA Per costruire la tabella delle concentrazioni è fondamentale comprendere che la variazioni di concentrazione delle varie sostanze stanno nello stesso rapporto indicato dai coefficienti dell’equazione bilanciata: Copyright © 2008 Zanichelli editore • nella prima riga scriviamo le concentrazioni molari iniziali dei reagenti e dei prodotti (CI). • nella seconda riga le variazioni di concentrazione, con il segno positivo se la concentrazione aumenta e negativo se la concentrazione diminuisce (VC) • nella terza riga le concentrazioni molari all’equilibrio (CE). I dati riportati nella tabella sono tutte concentrazioni molari e non moli. 16 • DALLE CONCENTRAZIONI ALL'EQUILIBRIO SI POSSONO PREVEDERE LE COSTANTI DI EQUILIBRIO E VICEVERSA Soluzione: Indichiamo con x il numero delle moli per litro di H2O che reagiscono che saranno, in base alla stechiometria della reazione, uguali a quelle delle altre specie chimiche. Copyright © 2008 Zanichelli editore Sostituiamo le concentrazioni all’equilibrio nell’espressione dell’azione di massa: Kc CH3CO2C2H5 H2O CH2CO2H C2H5OH 4,10 (0 ,100-x)( 0,150-x) x2 16 • DALLE CONCENTRAZIONI ALL'EQUILIBRIO SI POSSONO PREVEDERE LE COSTANTI DI EQUILIBRIO E VICEVERSA Risolvendo l’equazione e disponendo i termini secondo l’ordine consueto per un’equazione di secondo grado otteniamo: 3,10 x2 + 0,250 x – 0,0150 = 0 da cui otteniamo, adoperando la risolvente x1= - 0,121 valore non accettabile x2 = + 0,0401 Copyright © 2008 Zanichelli editore Le concentrazioni all’equilibrio risultano: [CH3CO2H] = + x = 0,0401 M [C2H5OH] = + x = 0,0401 M [CH3CO2C2H5] = 0,100 - x = 0,060 M [H2O] = 0,150 - x = 0,011 M 16 • SOLUZIONI 16.7 Un sale indisciolto è in equilibrio con la soluzione che lo circonda Nessuno dei sali descritti come insolubili nel capitolo 5 è, in realtà, completamente insolubile. Per esempio, se il cloruro di argento, AgCl, viene posto in acqua, se ne discioglie una piccolissima quantità e si raggiunge il seguente equilibrio: AgCl(s) ⇌ Ag+(aq) + Cl-(aq) Copyright © 2008 Zanichelli editore Kps = [Ag+] [Cl-] La costante di equilibrio, Kps, è chiamata prodotto di solubilità. La solubilità dei sali varia con la temperatura e il valore di Kps deve quindi essere sempre riferito ad una data temperatura. 16 • UN SALE INDISCIOLTO È IN EQUILIBRIO CON LA SOLUZIONE CHE LO CIRCONDA Il prodotto delle concentrazioni molari degli ioni disciolti, viene detto prodotto ionico. Nelle soluzioni sature il prodotto ionico diventa un valore costante, Kps; solo in questo caso il prodotto ionico è uguale al prodotto di solubilità. Copyright © 2008 Zanichelli editore La concentrazione molare del sale nella sua soluzione satura viene chiamata solubilità molare ed è pari al numero di moli di sale disciolte in un litro di soluzione satura. La solubilità molare può essere utilizzata per calcolare Kps, assumendo che tutto il sale disciolto sia dissociato al 100 % negli ioni che compaiono nella sua unità formula. 16 • UN SALE INDISCIOLTO È IN EQUILIBRIO CON LA SOLUZIONE CHE LO CIRCONDA Esempio: La solubilità molare di PbF2 a 25°C è 2,15×10-3 mol l-1. Calcola la Kps Analisi: Scriviamo l’equazione all’equilibrio, l’espressione della Kps e la tabella delle concentrazioni. Copyright © 2008 Zanichelli editore Soluzione: PbF2(s) ⇌ Pb2+(aq) + 2 F-(aq) Kps= [Pb2+] [F-]2 PbF2(s) ⇌ Pb2+(aq) + 2 F-(aq) Sostituiamo le concentrazioni e otteniamo: Kps= [Pb2+] [F-]2 = (2,15×10-3 )(4,3 10-5)2 = 3,98 × 10-8 16 • UN SALE INDISCIOLTO È IN EQUILIBRIO CON LA SOLUZIONE CHE LO CIRCONDA L'abbassamento della solubilità di un composto ionico in presenza dello ione comune è noto come effetto dello ione comune. Qual è la solubilità molare di PbI2 in una soluzione NaI 0,10 M? Kps = 7,9 × 10-9 Copyright © 2008 Zanichelli editore PbI2(s) 10-9 CI (M) VC (M) CE (M) + 2x ⇌ Pb2+(aq) + 2I-(aq) PbI2(s) / / / ⇌ Kps = [Pb2+] [I-]2 = 7,9 Pb2+(aq) 0 +x x + 2I-(aq) 0,10 +2x 0,10 16 • UN SALE INDISCIOLTO È IN EQUILIBRIO CON LA SOLUZIONE CHE LO CIRCONDA Sostituendo i valori all'equilibrio nell'espressione di Kps otteniamo: Il piccolo valore di Kps per PbI2 indica che si scioglie una piccolissima quantità di sale e che x (e quindi 2x) ha un valore molto basso. Copyright © 2008 Zanichelli editore Possiamo porre 0,10 + 2x ≈ 0,10 e semplificare l’equazione ottenendo: Kps = (x) (0,10)2 = 7,9 10-9 da cui x = 7,9 10-7 M La solubilità molare di PbI2 in una soluzione di NaI 0,10 M è pertanto 7,9 10-7 M. 16 • UN SALE INDISCIOLTO È IN EQUILIBRIO CON LA SOLUZIONE CHE LO CIRCONDA Copyright © 2008 Zanichelli editore La Kps indica se si forma un precipitato in soluzione