MmP 20.1 Regolazione vegetativa Gestione dell‘organismo Regolazione vegetativa Disturbi psicoimmunitari Disturbi psicoendocrini Regolazione enterale Vegetativo centrale e periferico Neurovegetativo e mentale Neurovegetativo centrale Thalamus e sistema limbico Neurotrasmettitori centrali Neurorecettori Neurotrassmettitori e sostanze psicoattive MmP 20.1 19.5.04 © P. Forster & B. Buser 2004 1 / 12 Gestione dell'organismo Nella gestione dell‘organismo competono e collaborano i sistemi endocrini, immunitari con il sistema nervoso. Il sistema nervoso si classifica in tantissimi particolari visto la complessità e il grado di astrazione. Lo studio è difficile proprio per queste classificazioni e la corrispondente terminologia; non solo, ma anche perchè è difficilmente immaginabile la collaborazione di ca. 20 milliardi di neuroni (cellule nervose), anche se si ha interiorizzato perfettamente il funzionamento dei diversi tipi di neuroni e la trasmissione di segnali da un neurone a altri o a un muscolo o una ghiandola. Più difficile ancora di rappresentarsi funzioni come „memoria“, ... . Sensori: neuroni con origine in una „faccenda“ che trasforma circostanze ambientali in segnali elettrici. Neuroni: Cellule nervose che integrano analogamente numerosi segnali provenienti dall‘esterno e conducono „il risultato“ come segnale elettrico Nervi: „Cavi“ formati di fascie di neuroni con tessuto connettivo tramezzo. Sistema nervoso centrale SNC: Le parti del sistema che si trovano all‘interno delle meningi di cranio e spina dorsale. Sistema nervoso periferico SNP: Le parti del sistema che si trovano all‘esterno delle meningi di cranio e spina dorsale. MmP 20.1 19.5.04 © P. Forster & B. Buser 2004 2 / 12 Regolazione vegetativa La regolazione „vegetativa“ si basa su dei circuiti di regolazione automatici che adattano in continuazione il funzionamento dell‘organismo a condizioni ed esigenze interne ed esterne continuamente variabili. Le funzioni da regolare sono essenzialmente: Tra le tre funzioni essenziali ce ne sono innumerevoli conflitti: specialmente tra socioculturali e le altre due. Questo è accentuato per il fatto, che le esigenze e valori socioculturali sono argomentabili e discutibili, mentre gli altri due sono d‘impulso. Inoltre la megalomania umana ci spinge di sopravalutare fattori socioculturali e di „conrollare“ gli altri due MmP 20.1 19.5.04 © P. Forster & B. Buser 2004 3 / 12 Disturbi psicoimmunitari Dei disturbi immunitari creano evidentemente dei sintomi immuno-psichici. Si nota bene in allergie di ogni tipo e in malattie croniche autoimmunitarie. Si ipotizza che siano reazioni „indirette“ tramite dolori,, e sarà anche vero. M in quanto siano coinvolti direttamente die messaggeri immunitari non si sa (e ce ne sono tanti). Ho notato p.es. che in miei clienti sottomessi a cure di interferone ci sono chiari e distinti sintomi di alterazioni emotive, mentali e psichiche. Dei messaggeri del sistema immunitario sono i più noti le citochine (interleuchine e interferoni) come diversi fattori di crescita/stimolazione o inibizione come EGF, FGF, GM-CSF, NGF, TGF, TNF, MmP 20.1 19.5.04 © P. Forster & B. Buser 2004 4 / 12 Disturbi psicoendocrini Ogni squilibrio endocrino provoca die chiari e distinti sintomi psichici. Un psichiatra che non è afferrato in endocrinologia non ha fatto quindi i suoi compiti. Per approfondire propongo la ripetizione della „Patologia endocrinologica“. MmP 20.1 19.5.04 © P. Forster & B. Buser 2004 5 / 12 Regolazione enterale (neurogastroenterologica) La regolazione intestinale viene fatta dal „cervello enterale“ nelle pareti dell‘intestino. E‘ un sistema autonomo con recettori, neuroni integrativi e attivatori motori, secernenti e vasali. Si tratta proprio di un secondo cervello, perchè funziona anche senza nessi al cervello cerebrale (come si sa da ca. 100 anni ed è stato riscoperto da Gershon ca. 20 anni fa). Consiste di ca. 100 Mio. di neuroni gangliari (midollo spinale ca. 25 Mio.). E‘ connesso con solo qualche milla di neuroni con il sistema periferico e centrale, il che basta per garantire la coordinazione tra i „due cervelli“. Nei testi scolastici di anatomia edi fisiologia al solito non è trattato. E‘ presentato come „intramurale“ o „di parete intestinale“. Oggigiorno lavorano centinaia di istituti e case farmaceutiche sul ramo. Ogni mese si guadagna conoscenze in merito. Malauguratamente manca una „patologia“ del ramo. Per questo motivo non sapiamo niente di disturbi „psicoenterali“. Associazione per la Neurogastroenterologia: http://www.anemgi.org/ Deutsche Gesellschaft für Neuragastroenterologie: http://www.neurogastro.de/ European Society for Gastroenterology: Der kluge Bauch http://www.neurogastro.org/ Gershon, Michael CHF 18,30 ISBN 3-442-15114-7 Goldmann MmP 20.1 19.5.04 © P. Forster & B. Buser 2004 6 / 12 Vegetativo centrale e periferico Come „neurovegetativo“ si usa a nominare le tratte nervose del vegetativo che stimolano o inibiscono ghiandole e muscolatura liscia dell‘organismo. Come Mm. liscia si tratta prevalentemente di Mm. Vasali e Mm. Viscerali, come ghiandole prevalentemente di ghiandole dell‘apparato digestivo (p.es. Salivari). Inoltre fornisce segnali per diverse funzioni adiacenti nervose (p.es. Cardiache), metaboliche (pes. Fegato, Muscoli striati) e ormonali (p.es. Surreni) MmP 20.1 19.5.04 © P. Forster & B. Buser 2004 7 / 12 Neurovegetativo e mentale Come „mentale“ si intende al solito delle funzioni coscienti e „argomentabili“: cognizione, memoria, riflessione, coscienza. Tutte queste funzioni appaiono nella corteccia cerebrale e quindi in una parte minima cervellare (ordine di grandezza 10%). Tutte le altre funzioni rimangono „inconsce“. Si presume che le funzioni mentali siano proprietà di bestie e uomini. Non si capisce ancora bene, in cosa tutto si distinguono. Tra le funzioni mentali e le funzioni neurovegetative c‘è un intenso traffico informatico. In questo modo le funzioni neurovegetative inconscie influiscono le funzioni mentali (somatopsichico) come anche le funzioni mentali influiscono le funzioni neurovegetative (psicosomatico). La razza umana soffre della maegalomania di poter „controllare“ la vita. I specialisti del ramo sono i „psicologi“ che vogliono farti credere, che le Tue funzioni vegetative dipendono delle Tue attività volute mentalmente o psicologicamente. Ogni tanto si riescce ad avere una certa influenza, ma al solito è viceverso in senso che il funzionamento neurovegetativo influisce maggiormente i nostri stati mentali, emotivi e psichici. MmP 20.1 19.5.04 © P. Forster & B. Buser 2004 8 / 12 Talamo e sistema limbico Neurovegetativo centrale: Talamo e sistema limbico sono le „centrali“ integrative principali tra funzioni sensoriali da una parte, vegetative neuronali, endocrine e immunitarie dall‘altra e funzioni mentali, emotive e psichiche sulla corteccia cerebrale. Per approfondire l‘argomento consiglio di rivedere Thibodeau & Patton: Anatomia e fisiologia pp. 374 … 413. Sistema limbico si chiama al solito una costruzione di tratte nervose intorno al talamo, composto di ippocampo e amigdala, nucleo caudato e putamen. Si pensa che questa costruzione sia maggiormente responsabile per delle emozioni (su livello cognitivo / mentale) e delle risposte vegetative in merito. MmP 20.1 19.5.04 © P. Forster & B. Buser 2004 9 / 12 Neurotrasmettitori centrali Di neurotrasmettitori centrali ce ne sono tanti: al solito si raggruppano in quattro famiglie con funzioni ben distinte: - Endorfinergici: anestetici, sedativi, ipnotici, narcotici, ... schizoidanti - Melatoninergici: sedativi, ricostruttivi, sonnolenti, ... deprimenti - Serotoninergici: attivanti, motivanti, euforizzanti, ... isterizzanti - Dopaminergici: stimolanti, attivanti, allucinogeni, ... paranoizzanti Per memorizzare si abbina a delle sovraproduzioni di queste sostanze delle „patologie psichiche“. Un equilibrio psicomentale si spiega con una misurata ripartizione die quattro „ingredienti“ combinati bene con altri neurotrasmettitori centrali come istamina, GABA (acido gammaaminobutirico) e altri. MmP 20.1 19.5.04 © P. Forster & B. Buser 2004 10 / 12 Neurorecettori Neurotrasmettitori emessi dalle sinapsi di un neurone agiscono su neurorecettori sui dendriti del prossimo neurone. Un trasmettitore può agire su recettori di diverso tipo e con diverse funzioni: p.es. Neurotrasmettitore „acetilcolina“ su recettori „muscarinici“ o recettori „nicotinici“. Per motivi di economia produttiva, i neuroni riassorbono la maggior parte di trasmettitori. Una certa quantità (concentrazione) è comunque sempre in giro. Si capisce che questa concentraziione modula la trasmissione di segnali. Questo si usa in farmacologia con sostanze „inibitrici di riassorbimento“ (Reuptake inhibitors) MmP 20.1 19.5.04 © P. Forster & B. Buser 2004 11 / 12 Neurotrasmettitori e sostanze psicoattive Tanti alimentari e „sfizi“ oltre alle proprietà nutritive contengono sostanze psicoattive. Una bella parte di loro viene generato tramite le arti culinarie durante la fermentazione, cottura, tostatura, frittura, ... per alterazioni biochimiche. Così la cultura umana non solo riesce (sempre tramite la cucina) di distruggere, inerzializzare o mitigare sostanze danneggianti (e quindi ampiare il consumabile), ma anche di rendere appetitoso, „sfizioso“ degli alimentari. Il grafico sottostante tenta di rendere l‘idea per pochi alimentari e sostanze psicoattive. Malauguratamente si sa poco del tema (ad eccezione dell‘industria alimentare che ha un vitale interesse). Sull‘altra parte del grafico sono elencate diversi fattori ambientali che influiscono altretanto „la psiche“. Ricordatevi che „equilibrio psichico“ significa anche „equilibrio di sostanze psicoattive“ (e non astinenza). MmP 20.1 19.5.04 © P. Forster & B. Buser 2004 12 / 12