© P. Forster & B. Buser T&P pp. 688 … 738; AF 5.22 & 23; MN 4.10; PT 5.1 Vie respiratorie Vie respiratorie Mucosa respiratoria Tratto nasale Allergie e irritazioni delle mucosi nasali Ricettario rafreddore da fieno Dotti nasali non respiratori Sinusite Infezioni delle vie respiratorie superiori Infezioni delle vie inferiori, bronchite Ricettario bronchite Asma bronchiale 15.10.03 MmP 10.3 1 / 12 © P. Forster & B. Buser T&P pp. 688 … 738; AF 5.22 & 23; MN 4.10; PT 5.1 Vie respiratorie Le vie respiratorie hanno diverse funzioni per la preparazione dell'aria, l'olfatto, come resistenza pneumatica al lavoro del diaframma e come escretore di acqua. La preparazione dell'aria consiste maggiormente in: • pulitura da polveri, aerosoli e microorganismi • riscaldamento a ca. 35oC • umidificazione a ca. 80% a 35oC La bocca (cavità orale) oltre a fare parte del sistema digestivo è una importante via respiratoria: si può fare suoni senza usare la bocca, ma per la lingua e il canto è indispensabile. L'espirazione avviene tramite la bocca. In sforzi rilevanti si ispira anche per bocca, perché la resistenza è inferiore per questa via e ci vuole quindi meno sforzo. La maggior parte di persone sane ispirano per naso ed espirano per bocca. La radice della lingua fa da valvola. 15.10.03 MmP 10.3 Grazie alla diramazione in bronchi, bronchiole e alveole e al consecutivo allargamento della sezione, la velocità aerea diminuisce da ca. 180 cm/sec nella bassa trachea fino a 1 cm/sec nei dotti alveolari e a quasi 0 nelle alveole. I voraci che si formano, portano ogni molecola di aria vicino alle mucosi. Questo non promuove solo il riscaldamento e l'umidificazione, ma lega anche delle particelle sempre minori: da 0.06 mm nel naso fino a 0.003 mm nelle alveole. Le cilie li portano poi indietro. 2 / 12 © P. Forster & B. Buser T&P pp. 688 … 738; AF 5.22 & 23; MN 4.10; PT 5.1 Mucosa respiratoria La mucosa respiratoria è una costruzione assai complessa con le funzioni principali di: • pulire • umidificare • riscaldare l'aria inspirata. Per pulire l'aria servono il muco che trattiene aerosoli e viene prodotto da cellule "imbuto". Il muco (assieme con le particelle incastrate) viene continuamente trasportato verso la glottide da cilie dell'epitelio flagellanti. Migrano pure delle cellule immunitarie nel muco (fagociti) che divorano germi primo che possono propagarsi. 15.10.03 MmP 10.3 3 / 12 © P. Forster & B. Buser T&P pp. 688 … 738; AF 5.22 & 23; MN 4.10; PT 5.1 Tratto nasale Il naso come filtro preliminare non solo trattiene particoli superiori a 0.02 mm ma grazie a una costruzione geniale (strette con falde che provocano turbulenze) porta in contatto con le superfici olfattorie delle molecole che possiamo sentire. E' poco noto la funzione della "stretta nasale", una retrazione del canale nasale tra vestibolo e turbinati nasali. Essendo la sezione minore in ispirazione nasale, determina la resistenza ispiratoria e quindi la resistenza contro la quale deve lavorare il diaframma. Come ogni muscolo, anche il diaframma si sviluppa in funzione al lavore che deve svolgere. Persone che a lungo e abitualmente respirano "per bocca" perdono di forza diaframmatica. Si osserva spesso in enfisematici, polipi del naso, cronicamente rafreddati, Nella deviazione da naso a farige si trovano le tonsille faringee (tessuto linfatico), che assieme con le tonsille della bocca formano un "anello" di difesa immunitaria. Nel naso imboccano anche dei canali di scarico dei seni nasali, dotti lacrimali e tubi di Eustachio (orecchio medio). Sono spesso porte d'entrata di germi infettivi. 15.10.03 MmP 10.3 La discriminazione e la differenziazione di molecole "annusabili" è sorprendente: bastano qualche dozzina di molecole per identificazione. Sono differenziabili delle molecole che si distinguono solo nella geometria. Quello che percepisce il cervello e il sistema neurovegetativo è molte volte di più di quello che sentiamo coscientemente. 4 / 12 © P. Forster & B. Buser T&P pp. 688 … 738; AF 5.22 & 23; MN 4.10; PT 5.1 Allergie e irritazioni delle mucosi nasali Allergie della mucosa nasale sono molto divulgate. Si tratta di una iperreazione immunitaria: Le mastcellule sottomucotiche attrezzate di anticorpi contro determinati aerosoli (p.es. polline di salice) si attivano a contatto con l'allergene specifico. Liberano delle sostanze (p.es. istamina) che inducono una reazione infiammatoria: si gonfia (tumor) il tessuto connettivo sottomucotico e le cellule epiteliali producono smisuratamente muco (colla il naso). Molte volte non è semplice di distinguere tra allergie, irritazioni (p.es. di ozono), infezioni (rinite) o "scatti neurogeni istaminiche" (p.es. istadelia gastrica o in genere). Spesso si combinano anche le cause. Intanto le cure iniziali sono le stesse: antiinfiammatori, antiistaminici, cura della mucosa, adrenergici per rendere sopportabile i sintomi. In secondo luogo si tenta di trattare o curare le cause: desensibilizzazione in allergie, cura della mucasa in irritazioni, cure antibiotiche in infezioni e cure antiistadeliche in istadelie neurogene. In forme lievi aiutano spesso preparati omeopatici complessi (p.es. SIMILISAN) I trattamenti dei sintomi acuti sono normalmente locali per inalazioni, lavaggi o gocce/spray nasali. Trattamenti e cure di stati cronici, causali o preventivi invece sono al solito sistemici (punture, gocce o pastiglie da ingerire. Antiinfiammatori: Camomilla, Calendula, … Antiistaminici: Ol. Nigellae, Petasites, (Cannabis), Ol. Enoterae, … Cura della mucosa: Bagni del naso con acqua salata Adrenergici: Efedra, Rosmarino, … Desensibilizzazione allergica: Iniezione di 1 goccia di sangue proprio in 1 ml di soluzione isotonica (NaCl 0.9%) per sette giorni consecutivi all'inizio della "stagione allergica" (induce produzione di anticorpi contro anticorpi del sistema immunitario). Antibiotici: Aeth. Lavandulae, Melaleucae, … Antiistadelici: Calcio, Zinco (Manganese), Metionina, Vit.B6 (vedi anche "Terapia ortomolecolare di frequenti disturbi psichici" PTO 4). 15.10.03 MmP 10.3 5 / 12 © P. Forster & B. Buser T&P pp. 688 … 738; AF 5.22 & 23; MN 4.10; PT 5.1 Ricettario rafreddore da fieno Per forme lievi di rinite allergica basta spesso la Tinct. Petasiti. In forme più marcate che coinvolgono notevolmente anche gli occhi, si aggiunge un adrenergico, modulatori immunitari e un specifico oculare. In forme con sospett infettivi si aggiunge delle inalazioni. Rp. Desensibilizzazione allergica Sangue capill. proprio rec. Gutt. I Soluzione fisiologica ml 1 S. Iniettare s.c. per 7 giorni di fila all'inizio dei sintomi una volta all'anno per 2 … 3 anni consecutivi. Rp. Cura delle mucosi nasali Acqua Sale q.s S. Sciogliere tanto sale in acqua tiepida (in vaso piatto) finche sa come una minestra. Immergere il naso respirando per bocca, fino quandi si sente l'acqua collare in gola. 1 … 2 volte al dì. 15.10.03 MmP 10.3 6 / 12 © P. Forster & B. Buser T&P pp. 688 … 738; AF 5.22 & 23; MN 4.10; PT 5.1 Dotti nasali non respiratori Ce ne sono diversi dotti del cranio che scaricano delle strutture mucotiche nello spazio nasale: • i dotti senoidali che scaricano i seni nasali • due tube di Eustachio che connettono l'orecchio medio con il canale respiratorio. Servono come compensatori di pressione aerea. • due canali lacrimali che scaricano il liquido lacrimale (dopo averlo usato per la pulizia degli occhi) nel canale respiratorio Questi dotti permettono sì che si scaricano delle strutture, dall'altra parte invece sono delle porte d'entrata per germi che provocano delle infezioni come otiti o sinusiti. Spesso sono "infezioni secondari di infezioni delle vie respiratorie superiori. Consigliamo quindi in ogni anche banale infezione delle vie respiratorie di fare delle inalazioni con oli eterici antibiotici. Le migliori esperienze abbiamo fatto con i sotto descritti 15.10.03 MmP 10.3 7 / 12 © P. Forster & B. Buser T&P pp. 688 … 738; AF 5.22 & 23; MN 4.10; PT 5.1 Sinusite I seni cranici sono delle aperture nelle osse craniche. Servono a diminuire il peso dell'involucro cranico. La maggior parte di loro è rivestito di mucosa nasale e dispone di una piccola apertura come scarico verso i dotti nasali. Malauguratamente è possibile che per questa aperture possono entrare germi e sostanze allergeni nei seni, dove creano sinusite. Si può trattare di un'infiammazione allergica o di un'infezione. I sintomi sono pesantezza, impressione di ottuso, mal di testa, normalmente assieme con una rinite. L'infiammazione crea tanto muco e residui cellulari nei seni, che fanno fatica a essere smaltiti per le sottili aperture. Le cure di sinusiti usano quindi misure antibiotiche locali, mucodiluenti, antiirritativi e sgonfianti di mucosa. Conviene di applicarli come inalazioni, perché così evitano l'infezione di altre parti delle vie respiratorie. In alternanza conviene di farsi dei "lavaggi del naso" con acqua salata a 0.9% (soluzione ipotonica). 15.10.03 MmP 10.3 8 / 12 © P. Forster & B. Buser T&P pp. 688 … 738; AF 5.22 & 23; MN 4.10; PT 5.1 Infezioni delle vie superiori Le infezioni delle vie respiratorie possono essere causati da tanti germi. Oltre alle sopra citate stirpi batteriche ce ne sono anche parecchie zoonosi virali e spore micetiche che possono infettare le vie respiratorie superiori. E' obsoleto di trattare queste infezioni con degli antibiotici (sintetici), salvo in casi dove è indispensabile per rischio letale e dove è noto il germe. Con ogni impegno "di conforto" di antibiotici si arrischia di "allevare" batteri resistenti. Di malattie delle vie respiratorie superiori se no occupa L'otorinolaringoiatra (p.es. http://www.otorinolaringoiatria.it/ ) mentre le vie inferiori trata il pneumologo (p.es. http://www.lung.ch/ ). 15.10.03 MmP 10.3 9 / 12 © P. Forster & B. Buser T&P pp. 688 … 738; AF 5.22 & 23; MN 4.10; PT 5.1 Infezioni del vie inferiori: Bronchiti Come le riniti con il rafreddore, le faringiti con il mal di gola e le laringiti con mal di degluttizione, le bronchiti sono connessi con la tosse. La tosse è un tentativo impulsivo di liberare le vie respiratorie di muco, quando le cilie non ce lo fanno più senza sostegno di riportare le macerie. In delle infezioni acute, la tosse libera effettivamente notevoli quantità di sputum. Sarebbe terapeuticamente sbagliato di sopprimerlo. Se invece la tosse è "secca", irritativa, oppure psicogeno, è evidente che bisogna prevedere altre misure. Le misure terapeutiche per le diverse forme di tosse sono: - infettiva e/o con muco denso: mucodiluenti e antibiotici (naturali) - secca: mucodiluenti, emollienti, ev. antibiotici (naturali), ev. mucosaricostituenti (bronchite cronica) - irritativa: umidificanti, emollienti, antitussivi - psicogena: sedativi, antitussivi come misura immediata, chiarire la situazione psicosomatica. Nelle forme acute si usano prevalentemente delle preparazioni per fare inalazioni (ev. anche gargarismi), nelle forme croniche inoltre dei preparati sistemici. - Antiinfettivi (antibiotici): Aeth. Thymi, Rosmarini - Mucodiluenti: Aeth. Thymi, Rosmarini, … - Emollienti: Symphytum, Hedera, … - Espettoranti: Edera, Finocchio, Pino, … - Umidificanti: Vapore - Antitussivi: Hedera, Ephedra, Lobelia, Codeina - Sedativi: Lobelia, Codeina 15.10.03 MmP 10.3 10 / 12 © P. Forster & B. Buser T&P pp. 688 … 738; AF 5.22 & 23; MN 4.10; PT 5.1 Ricettario bronchite Una "classica" ricetta antibronchitica infettiva "da spalmare" che non sopprime la tosse per espettorare bene il muco e i detriti dell'infezione. Un preparato efficace contro bronchiti acute e croniche a base di mirto che combina virtù espettoranti, antibiotiche e sedative. Classica medicazione di una cronica bronchite di fumatore: l'antibronchitico contiene ingredienti emmollienti e per la rigenerazione di epitelio bronchiale e tessuto connettivo sottomucotico. Il Resyl+ invece contiene un efficace espettorante e un oppiato antitussivo: la codeina. Due ricette per enfisema / tosse causate da una leggera "silicosi". L'antitussivo serve a evitare attacchi di tosse (che peggiorano l'enfisema) mentre l'antibronchitico serve a rinforzare il tessuto connettivo sottoalveolare. 15.10.03 MmP 10.3 11 / 12 © P. Forster & B. Buser T&P pp. 688 … 738; AF 5.22 & 23; MN 4.10; PT 5.1 Asma bronchiale L'asma bronchiale è una malattia nella quale: • si contraggono trachea, bronchi e bronchiole • diventano edematici (gonfi) le mucosi • secernono muco spesso molto denso L'effetto è una marcata apnea e una respirazione torturante con tipici rumori. Il panico connesso con questo stato peggiora la situazione, che in casi estremi può finire letale. La causa di questo stato è una disregulazione neurovegetativa / ormonale non bene chiarita. Situazioni esterne come aria fredda o altri irritanti delle vie respiratorie come allergeni, forte tossi o situazioni stressanti possono far scattare il meccanismo in persone predisposte o condizionate. Indicazioni per un comportamento adatto del paziente sono descritti nella dispensa "Terapie respiratorie" MN 4.10. Dei forti asmatici fanno bene di poertare con sé sempre uno spray a base di cortisone, capace a sciogliere lo spasmo bronchiale. Nella medicina popolare si usa da tempi remoti la Datura stramonium. E' un efficace spasmolitico di muscolatura respiratoria. Bastano pochi tiri da una sigaretta fatta con la foglia di questa pianta per distendere i muscoli bronchiali. Malauguratamente la pianta è molto velenosa (come anche il tabacco) e sarà per questo motivo che non si usa quasi più. Abbiamo fatto dei preparati efficaci e poco rischiosi per terzi su questa base. Li usiamo con molto successo. La ricetta va adattato secondo il caso: Ephedra è aniallergico, Lobelia approfondisce il respiro, Symphytum e Verbascum sono espettoranti, il Timo è antiinfettivo e mucodiluente e la Datura è spsmolitico ai Mm. Respiratori. 15.10.03 MmP 10.3 12 / 12