linee guida per la redazione dei piani di spostamento casa

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LA MOBILITA’ SOSTENIBILE, ED IL MOBILITY
MANAGEMENT
La Mobilità Sostenibile
Così come per lo sviluppo sostenibile la “Mobilità
Sostenibile” si può definire quella “Mobilità in grado di
soddisfare i bisogni di spostamento delle generazioni
attuali senza compromettere la possibilità che le
generazioni future soddisfino i loro bisogni di
spostamento”.
In concreto l'esercizio del diritto alla mobilità di ogni
cittadino deve essere tale da non gravare eccessivamente
sul sistema sociale in termini delle seguenti esternalità:
• inquinamento atmosferico
• inquinamento acustico
• congestione veicolare
• incidentalità
Queste esternalità hanno un costo sociale che grava su
tutti e possono essere rimosse soltanto con una adeguato
sistema di mobilità alternativa ecocompatibile.
Il Mobility Management
La necessità di intervenire sull'organizzazione e la gestione
della mobilità urbana nasce:
• dai noti problemi di congestione urbana
• dalle rilevanti problematiche ambientali
legate ai livelli di inquinamento acustico
ed atmosferico.
Il Mobility Management non si occupa della modifica della
rete stradale con la creazione di nuove infrastrutture, bensì
si concentra sullo studio e sulla gestione della domanda;
Esso sviluppa ed implementa strategie volte ad assicurare il
trasporto delle persone e delle merci in modo efficiente, con
riguardo a scopi sociali, ambientali e di risparmio energetico.
ORIGINE DEGLI INTERVENTI DI MOBILITY MANAGEMENT
Gli interventi di Mobility Management iniziano ad affermarsi
agli inizi degli anni ’90 negli USA e in alcuni Paesi europei
(Belgio, Inghilterra, Olanda Svizzera) attraverso interventi di
mobilità sostenibile, adottati in ambito aziendale, che hanno
comportato notevoli benefici ai territori interessati.
Il Mobilty Management è una realtà in crescita
ESPERIENZE DI MOBILITA’ SOSTENIBILE DI ALTRI PAESI EUROPEI
Inghilterra
 Campagna di promozione all’acquisto di biglietti stagionali del TPL;
 Campagna di informazione e comunicazione nelle Aziende;
Risultati ottenuti:
• Aumento del 9% dell’uso del trasporto pubblico;
• Alto livello di soddisfazione dell’utenza.
Olanda
 225 Aziende private (il 6% di tutte le aziende olandesi con più di
50
dipendenti) hanno applicato pratiche di Mobility
Management.
Risultati ottenuti:
• Nel 37% dei casi i risultati sono stati positivi nel senso che si è
migliorata notevolmente la circolazione veicolare con alto indice
di gradimento da parte dei dipendenti;
Svizzera
Introduzione di un abbonamento al TPL riservato alle aziende con
numero di dipendenti compreso tra 3.000 e 10.000 unità
Campagna di promozione dell’uso della bicicletta.
Risultati ottenuti:
• Incremento di utilizzo del TPL compreso tra il 4% e il 12% ;
• Incremento del numero di pendolari ciclisti da 500 a 4.630 unità.
INTRODUZIONE DELLE POLITICHE DI
MOBILITY MANAGEMENT IN ITALIA
Decreto del 27/3/1998 "Mobilità sostenibile nelle aree
urbane", emanato dal Ministero dell'Ambiente, di concerto
con i Ministeri dei Lavori Pubblici, della Sanità e dei
Trasporti
e
successivo
Decreto
del
20/12/00.
I Decreti prevedono l'istituzione di due nuove
figure professionali:
• il Mobility Manager di Area
Territoriale Urbana.
• il Mobility Manager Aziendale.
COMPITI DEL MOBILITY MANAGER DI AREA
• fornisce un importante supporto
tecnico per i Mobility Managers
aziendali
• svolge azioni di coordinamento ed
intermediazione tra le differenti
parti coinvolte: Aziende private,
Amministrazione Comunale e
Aziende di Trasporto Pubblico.
AZIONI DEL MOBILITY MANAGER DI AREA
Le misure del Mobility Manager sono definite "soft" cioè non prevedono la
realizzazione di nuove infrastrutture ma sono basate essenzialmente su iniziative di:
PERSUASIONE - azioni di informazione e comunicazione volte a
creare la consapevolezza del problema e a modificare
positivamente le abitudini di vita quotidiane. Rientrano in questa
categoria gli interventi di comunicazione, divulgazione, campagne
di sensibilizzazione, etc..
CONCESSIONE - iniziative per l'incremento dell'offerta di servizi
di trasporto collettivo e degli altri modi di trasporto sostenibili,
attraverso agevolazioni e promozioni dei sistemi attualmente
disponibili (es. erogazioni di contributi per l’acquisto di
abbonamenti al TPL, erogazione contributi per l’acquisto di mezzi
elettrici, etc).
RESTRIZIONE - azioni di disincentivazione all'utilizzo dell'auto
privata, quali, ad esempio, le limitazioni alla circolazione, la
chiusura del centro storico (ZTL), le isole pedonali (ZP), ma
anche le politiche di tariffazione della sosta, la riduzione della
disponibilità di spazi per la sosta all’interno dei centri urbani e i
pedaggi d'accesso (road pricing) etc.
COMPITI DEL MOBILITY MANAGER AZIENDALE
• Razionalizzare ed ottimizzare
gli spostamenti sistematici del
personale mediante l'adozione
di un Piano degli Spostamenti
Casa-Lavoro
(PSCL),
promuovendo forme innovative
di trasporto sostenibile che
puntino
a
ridurre
l'uso
individuale dell'auto privata.
PIANO DEGLI SPOSTAMENTI CASA-LAVORO
Il Piano è uno strumento che permette al
responsabile aziendale la gestione della mobilità
dei dipendenti.
Esso si articola in diverse fasi, ciascuna delle
quali consta di più attività.
OBIETTIVI DEL PSCL
 promozione del Mobility Management;
 riduzione dell'uso individuale delle auto
private;
 promozione e potenziamento
trasporto collettivo;
del
 riduzione dei livelli di inquinamento;
 introduzione di servizi per la mobilità
integrativi ed innovativi e miglior
organizzazione
degli
spostamenti
sistematici (promozione del car-pooling,
della bicicletta ecc.)
FASI DEL PSCL
1. Fase d'indagine e di analisi;
2. Fase di progettazione;
3. Fase di confronto;
4. Fase di comunicazione e attuazione;
5. Fase di aggiornamento e monitoraggio
Fase d'indagine e di analisi
• Compilazione
di
un
questionario con i dati
dell’Azienda
• Compilazione
di un
questionario da parte di
ogni dipendente
In questa prima fase, attraverso la raccolta e l'analisi
di tutti i dati e le informazioni disponibili, si
definiscono gli obiettivi del Piano per la specifica
azienda e si stimano i benefici che da esso potranno
risultare.
Fase di progettazione
• Scelta dei possibili interventi da attuare, al fine di
raggiungere gli obiettivi stabiliti.
Fase di confronto
Questa fase è composta da due attività in parte
parallele:
1.
il confronto tra le possibili
alternative
di ciascuna
misura considerata.
2.
il confronto con le altre
parti in causa (Comune di
Catania e le Aziende di
trasporto nella persona
del Mobility Manager di
Area).
Fase di attuazione e comunicazione
Il PSCL è oggetto di un accordo di programma tra il
Comune e le Aziende, estremamente dettagliato negli
obiettivi, nelle attività, nei costi e nelle risorse da
impiegare.
Con l'Accordo di Programma, il Piano degli
Spostamenti diventa un provvedimento ufficiale e il
Comune rappresenta il garante della sua applicazione.
Fase di aggiornamento e monitoraggio
L’aggionamento ed il monitoraggio dovrà essere di tipo
continuo per poter intervenire con eventuali
aggiustamenti, inevitabili in un settore estremamente
dinamico e mutevole in quanto legato a scelte di tipo
soggettivo.
Tale attività di aggiornamento permetterà inoltre di
individuare i punti di forza del Piano, che saranno i
capisaldi necessari alle successive revisioni.
IL SUCCESSO DEL PSCL DIPENDE:
• dalla sensibilità individuale e collettiva ai problemi
ambientali;
• dalla disponibilità all’uso del TPL;
• dalla disponibilità all’interscambio modale e all'uso
collettivo dell'auto propria (promozione del carpooling);
• dalla disponibilità all'uso della bicicletta;
• dalla disponibilità dell'azienda a stipulare convenzioni
relative alle tariffe (parcheggi e mezzi pubblici);
• dalla disponibilità alla realizzazione di servizi di
autobus aziendali.
RISULTATI CHE SI PREVEDE DI OTTENERE
Benefici per il Dipendente
• minori costi di trasporto;
• riduzione dei tempi di spostamento;
• possibilità di premi economici;
• diminuzione del rischio di incidenti;
• maggiore regolarità nei tempi di trasporto;
• minori stress psicofisici per la guida nel traffico;
• aumento delle facilitazioni e dei servizi per
coloro che già utilizzano modi alternativi;
• socializzazione tra colleghi.
Benefici per l’Azienda
• regolarità nell'arrivo dei propri dipendenti;
• possibilità di creare una condizione di maggiore
socializzazione tra i dipendenti, con probabili guadagni
in termini di sinergie nell'attività lavorativa;
• possibilità di offrire un servizio utile ai propri dipendenti,
con eventuali vantaggi, seppure indiretti, in termini di
dedizione al lavoro;
• riduzione dei piazzali di sosta dedicati a parcheggio per i
dipendenti e possibilità di riutilizzo per altre funzioni
aziendali;
• introiti per tassazione aree parcheggio;
• aumento dell'accessibilità aziendale;
• rafforzamento dell'immagine e della visibilità Aziendale
anche attraverso apposite pubbliche menzioni.
Benefici per la collettività
• Riduzione dell'inquinamento atmosferico ed
acustico;
• Riduzione del numero di incidenti;
• Riduzione della congestione stradale;
• Riduzione dei tempi di trasporto
TEMPISTICA SULLE SCADENZE PREVISTE
• 15 marzo termine ultimo per la presentazione a cura delle Aziende
dei questionari personalizzati.
• 15 aprile termine per la presentazione pubblica del questionario
standardizzato.
• 15 giugno termine per la consegna alle Aziende del data-base per
l’inserimento dei dati del questionario.
• 01 settembre termine per la restituzione del data-base contenente i
dati inseriti a cura delle Aziende.
• 31 ottobre termine per l’elaborazione, a cura del Mobility Manager
di Area, dei dati ricevuti dalle Aziende.
• 31 dicembre termine ultimo per la presentazione del PSCL delle
Aziende.
• 01 marzo stipula degli accordi di programma.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Lo staff dell’Ufficio del Mobility Manager di Area del
Comune di Catania
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