BLAISE PASCAL (1623-1662) a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia Biografia Blaise Pascal nacque a Clermont Ferrand nel 1623, ma trascorse la maggior parte della sua vita a Parigi. Uno scienziato Genio precoce, Pascal compone a 11 anni un piccolo trattato sull’acustica, a 12 anni riscopre da solo la geometria euclidea, a 16 anni pubblica un trattato sulle coniche. A 18 anni egli concepisce e realizza la macchina aritmetica, l’antenata della calcolatrice. Da allora egli diventa uno scienziato affermato: frequenta i circoli degli scienziati e corrisponde coi più illustri di essi. Scrive ancora un trattato sul vuoto e, negli ultimi anni della sua vita, risolve il problema della cicloide (una curva matematica). Tra giansenismo e mondanità Subendo l’influenza di due gentiluomini giansenisti che curavano suo padre malato, Pascal diventa giansenista e trascina nella devozione anche sua sorella Jacqueline. Ma la perdita di suo padre nel 1651, e l’allontanamento di sua sorella, la quale decide di entrare a Port-Royal, lo portano per un po’ di tempo a fare una vita mondana. Dal 1651 al 1654, Pascal frequenta i salotti colti, incontra persone brillanti, raffinate, ma spesso indifferenti e libertine in a cura della prof.ssa materia religiosa. Maria Elena Auxilia Il senso della vita Per Pascal il problema dell’esistenza è il solo al quale l’uomo deve interessarsi e tentare di risolvere. Nelle sue meditazioni filosofoche egli passa in esamina le possibili soluzioni per capire quale sia quella giusta. Non so chi mi abbia messo al mondo, né che cosa sia il mondo, né che cosa sia io stesso. Sono in un’ignoranza spaventosa di tutto. Non so che cosa siano il mio corpo, i miei sensi, la mia anima e questa parte di me che pensa quel che dico, che medita sopra di tutto e sopra se stessa, e non conosce sé meglio del resto. Vedo quegli spaventosi spazi dell’universo, che mi rinchiudono; e mi trovo confinato in un angolo d questa immensa distesa, senza sapere perché sono collocato qui piuttosto che altrove, né perché questo po’ di tempo che mi è dato da vivere mi sia assegnato in questo momento piuttosto che in un altro di tutta l’eternità che mi ha preceduto e di tutta quella che mi seguirà. Da ogni parte vedo soltanto infiniti, che mi assorbono come un atomo e come un’ombra che dura un istante, e scompare poi per sempre. Tutto quel che so è che debbo presto morire; ma quel che ignoro di più è, appunto, questa stessa morte, che non posso evitare (pensieri, 194) (¹) a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia divertissement divertissement Pascal utilizza questo termine col significato filosofico di oblio e stordimento di sé nella molteplicità delle occupazioni quotidiane e degli intrattenimenti sociali. a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia Esso è una fuga da sé. Il concetto di ennui (noia) è strettamente legato a quello di divertissement. Infatti, l’ennui rivela l’insuffucienza dell’uomo a se stesso. Di conseguenza il pregio di tutte le occupazioni risiede proprio nel distrarre l’uomo dalla considerazione di sé e della sua considerazione. l’uomo non cerca le cose, ma la ricerca delle cose. Ma poiché il divertissement non genera felicità esso non è l’alternativa propria e degna dell’uomo. L’uomo non deve chiudere gli occhi di fronte alla propria miseria, ma deve saper accettare, lucidamnte la propria condizione e tutto ciò a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia Il senso della vita divertissement scienza a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia Essi sono l’esperienza e i principi primi. La prima è un difetto poiché è sciolta dalle leggi della ragione; La scienza presenta alcuni limiti strutturali. i secondi sono difetti per la loro indimostrabilità, dovuta al fatto che essi sono stati scelti con metodi arbitrari. a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia Tuttavia la scienza mostra i suoi più grossi difetti quando tenta di occuparsi dell’uomo l’esprit de géométrie e l’esprit de finesse. Ha per oggeto le realtà fisiche e gli enti astratti della matematica Procede in modo discorsivo e dimostrativo Ha per oggetto specifico l’uomo e le realtà morali e religiose Si fonda sul cuore, sul sentimento e sull’intuito a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia Limiti della Scienza Per Pascal l’esprit de finesse è superiore a quello de géométrie. diviene consapevole dell’impossibilità di risolvere scientificamente i problemi esistenziali; di conseguenza la sua ricerca diventa esasperata e tormentosa. Egli non è in grado di trovare la soluzione giusta, ma solo quella ipoteticamente più appropriata. a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia La scienza di fronte agli interrogativi umani è impotente proprio come il divertissement. La Scienza non dà senso alla vita dell’uomo Il senso della vita divertissement filosofia scienza a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia La filosofia da sempre studia i massimi problemi esistenziali umani, ovvero: ETICA UOMO DIO a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia Pascal introduce la dottrina del “Deus absconditus”: Se il mondo esistesse per istruire il mondo intorno a Dio, la divinità vi splenderebbe dappertutto in maniera incontestabile… quel che in esso appare non indica né un’esclusione totale, né una presenza manifesta della divinità, ma la presenza di un Dio che si nasconde (ivi, 556) Egli non ritiene valide tutte le dimostrazioni razionali che tendono a provare l’esistenza di un essere superiore. Di conseguenza la filosofia non è in grado di dimostrare se Dio esiste o no. a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia Per Pascal la sola ragione non è in grado di stabilire delle regole universali del comportamento. Nulla si vede di giusto o d’ingiusto che non muti qualità col cambiar del clima. Tre gradi di latitudine sovvertono tutta la giurisprudenza; un meridiano decide delle verità; nel giro di pochi anni le leggi fondamentali cambiano; il diritto ha le sue epoche… Singolare giustizia, che ha come confine un fiume! Verità di qua dei Pirenei, errore di là… il furto, l’incesto, l’uccisione dei figli o dei padri, tutto ha trovato posto tra le azioni virtuose. Si può dar cosa più spassevole di questa: che un uomo abbia il diritto di ammazzarmi solo perché abita sull’altra riva del fiume e il suo sovrano è in lite con il mio, sebbene io non lo sia con lui? (ivi, 294) I cosiddetti principi universali del comportamento non sono altro che frutto di convenzione, abitudine, storia, interesse, forza e arbitrio. La giustizia è quel che è stabilito (ivi, 312); Non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte, si è fatto in modo che quel che è forte fosse giusto (ivi, 298) Poichè le norme etiche sono particolari e extrarazionali la filosofia non è in grado di legiferare in materia etica. a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia L’uomo di Pascal occupa una posizione mediana nell’ordine delle cose. Infatti, egli è: a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia Per questa duplice natura dell’uomo Pascal introduce la metafora della a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia Canna pensante L’uomo è solo una canna, la più fragile della natura; ma è una canna che pensa. Non occorre che l’universo intero si armi per annientarlo; un vapore, una goccia d’acqua bastano a ucciderlo. Ma, quand’anche l’universo lo schiacciasse, l’uomo sarebbe sempre più nobile di quel che lo uccide, perché sa di morire, e conosce la superiorità che l’universo ha su di lui, mentre l’universo non ne sa nulla. Tutta la nostra dignità sta, dunque, nel pensiero. In esso dobbiamo cercare la ragione per elevarci, e non nello spazio e nella durata che non potremmo riempire (ivi, 347) Ma la filosofia non è stata in grado di comprendere perché negli uomini coesistono questi due caratteri opposti. a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia ETICA UOMO DIO a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia La filosofia non dà senso alla vita dell’uomo Il senso della vita Cristianesimo filosofia divertissement scienza a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia Pascal, riconoscendo i limiti propri dell’uomo si affida alla religione cristiana, che è in grado di sciogliere i nodi esistenziali che la ragione da sola non può sciogliere. a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia Solo la religione cristiana, con la dottrina del peccato originale, risulta in grado di spiegare la simultanea grandezza e miseria dell’uomo. Per Pascal essa è una religione ragionevole Il Cristianesimo dà senso alla vita dell’uomo Anzi, pur essendo una fede e non una filosofia, il cristianesimo è così aderente alla ragione da essere in grado si chiarire ciò che essa non chiarisce, sollecitando, da parte dell’intelletto, un’autonoma sottomissione. La ragione non si sottometterebbe mai se non giudicasse che ci son casi in cui si deve sottomettere (ivi, 270) a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia Pascal ritiene che, sebbene la ragione decida liberamente di sottomettersi al Cristianesimo, la fede si possa ottenere solo per volontà divina. Essa è un dono di Dio. La fede è un dono di Dio. Non crediate che diciamo che è un dono del ragionamento (ivi, 279). Nonostante ciò l’apologia conserva il suo valore giacché secondo Pascal potrebbe rientrare nei piani divini che taluni ottengano la fede tramite prove e apologie. a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia Secondo Pascal l’uomo deve scegliere tra il vivere come se Dio ci fosse e il vivere come se Dio non ci fosse. Dato che la ragione non può aiutarlo tanto vale che egli consideri qual è la scelta più conveniente. a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia E’ più conveniente scommettere su Dio a cura della prof.ssa Maria Elena Auxilia