Napoleone

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Napoleone
1769-1821
Napoleone al servizio del Direttorio
La campagna d’Italia
1796-1797
La campagna d’Egitto
contro la Gran Bretagna (1798)
• L’Egitto era sotto il governo dell’impero turco
ma era di grande importanza per le rotte
commerciali degli inglesi verso l’Oriente.
Colpo di Stato del 1799
• D’accordo con alcuni membri del Direttorio
Napoleone prende i pieni poteri ed assume il
titolo di primo console.
• 1800-1802 Intervento militare contro la
coalizione antifrancese (Austria, Russia, Regno
di Napoli, Turchia). Trattato di Luneville 1801
Riorganizzazione della Francia
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Dopo la vittoria sui rivali europei, Napoleone si dedica
alle questioni interne.
Censura, arresto oppositori politici, apparato di polizia.
Risanamento delle finanze ed organizzazione di un
efficiente sistema bancario.
Istruzione superiore per la formazione della futura
classe dirigente
Codice civile, codice penale e codice di commercio.
Concordato con la Chiesa cattolica (papa Pio VII)
Napoleone imperatore
2 dicembre 1804
Fine della Repubblica francese, viene restaurata la monarchia ereditaria
L’Europa sotto l’egemonia francese
• 1805-1809 serie di clamorose vittorie di
Napoleone contro tre diverse coalizioni europee:
Austerlitz, Jena, Wagram
• 1810-1812 massima estensione della potenza
francese. Numerose dinastie regnanti furono
spodestate e sostituite da membri della famiglia
Bonaparte
• 1810 Napoleone sposa in seconde nozze la figlia
dell’imperatore Francesco I d’Austria, Maria Luisa
d’Asburgo (per motivi politici lascia il suo grande
amore, Giuseppina Beauharnais).
L’impero napoleonico
Unico ostacolo:
La Gran Bretagna
Da sempre nemico e temuto avversario.
A Trafalgar (1805) la flotta inglese distrugge
quella francese.
Napoleone tenta di isolare economicamente la
Gran Bretagna imponendole l’embargo. La
Russia non accetta e rivendica la propria
indipendenza economica quindi Napoleone si
muove contro la Russia
La disastrosa campagna di Russia 1812
• Giungo 1812. Un esercito di 600.000 uomini,
reclutati in tutti i paesi europei varca il confine
russo. E’ il più grande esercito della storia.
• Il nemico più forte: L’INVERNO RUSSO
• L’impresa fallisce. L’esercito è ridotto a meno
di 100.000 uomini.
Fine dell’impero Napoleonico
• 1813 battaglia di Lipsia contro sesta coalizione
(Gran Bretagna, Austria, Prussia, Russia, Svezia).
Sconfitta.
• 1814 Napoleone è costretto ad abdicare. Viene
relegato all’isola d’Elba. Sul trono di Francia
tornano i Borboni con Luigi XVII (fratello del re
ghigliottinato).
• Ultimo disperato tentativo. Sconfitta di Waterloo
giugno 1815. Esilio a Sant’Elena (muore 5 anni
dopo).
La fine
Napoleone a Verona
• 1° giugno 1796 l’esercito napoleonico occupa Verona
con 12.000 uomini. La città contava meno di 50.000
abitanti, sotto il dominio della Repubblica di Venezia.
• A Verona soggiornava il fratello del re di Francia Luigi
XVI, decapitato dai giacobini. Si era autoproclamato re
con il nome di Luigi XVIII, tenendo i contatti con le
altre potenze europee. Dapprima ospite dell’albero
Due Torri, gli viene messo poi a disposizione il Villino
Gazzola, in via del Fante. Scappa da Verona nell’aprile
1796. Napoleone non vedeva di buon grado i veronesi
proprio per questa ospitalità data al re di Francia.
Arrivano i francesi
• Dopo aver conquistato Milano, Napoleone incontra a
Peschiera il provveditore della Repubblica di Venezia,
Foscarini, e lo minaccia di bruciare la città. Verona gli
serve per il ponti sull’Adige. Foscarini torna a Verona e
comunica che i francesi stanno arrivando.
• Foscarini dà ordine di chiudere tutto fuorché osterie,
caffè e negozi di alimentari. Chi può fugge a Vicenza e
Venezia, via terra, o nel Polesine, via Adige (dalla
Dogana).
• 1° giugno 12.000 uomini sfilano da porta San Zeno.
Le chiese diventano ospedali e caserme
• Sant’Eufemia, San Tomaso e San Bernardino
accolgono i feriti delle battaglia di Borghetto
contro gli austriaci. San Zeno e san Francesco
sono adibite a caserme.
• Napoleone prende alloggio a Palazzo Emilei,
oggi Palazzo Forti.
• Gli ufficiali dell’esercito prendono alloggio
presso i palazzi, lasciati liberi dai nobili in fuga.
Proclama
• Appena arrivato Napoleone stese un proclama nel
quale dichiarava che avrebbe rispettato il Governo, la
religione, le vite e gli averi dei cittadini. In realtà i
soldati, entrando in città, avevano fatto man bassa
nelle case e nei palazzi in cui erano riusciti ad entrare.
• In pochi giorni le truppe francesi accampate a Verona
raggiunsero i 30.000 uomini. Al Governo veneto
venivano richieste 50.000 razioni quotidiane perché si
pensasse che i francesi erano quasi il doppio. Continuo
movimento di truppe alle porte in entrata ed uscita,
per far confusione sul numero.
Arrivano gli austriaci, ma per poco
• A fine luglio, dopo de mesi, le truppe francesi
lasciano la città, gettando in Adige tutto ciò che
non riescono a trasportare. Nella notte escono
con il suono di trombe e tamburi da Porta San
Zeno. In città si festeggia. Ma dopo poche ore a
Porta Vescovo si presentano gli austriaci
“liberatori”.
• Il 7 agosto gli austriaci si ritirano e rientrano i
francesi a Verona. Il 30 settembre in città ci sono
14.500 francesi di cui 7.000 ospitati presso le
case, 4.000 negli ospedali e 3.500 nelle caserme.
Ritorna Napoleone
• Il 22 ottobre 1796 Napoleone ritorna a Verona
accompagnato dalla moglie Giuseppina. Il ViceProvveditore ordina di organizzare delle feste in loro
onore e riapre il teatro Filarmonico.
• A metà novembre Napoleone è accerchiato dagli
austriaci. Lascia un piccolo presidio ed esce in silenzio
da Porta Nuova, diretto verso Arcole.
• Battaglia di Arcole. 3 giorni di battaglia (15-16-17
novembre 1796) tremenda contro gli austriaci, nei
quali Napoleone rischia anche di morire.
• Battaglia di Rivoli (gennaio 1797). Napoleone vince e
spinge gli austriaci a 160 km da Vienna
La città contro Napoleone
• Nella primavera del 1797 i veronesi non
sopportano più la situazione . Riunione
segreta di alcuni notabili tra i quali il Conte
Emilei, che aveva sempre dovuto ospitare
Napoleone.
• 17-25 aprile 1797 PASQUE VERONESI
• 17 ottobre 1797 Trattato di Campoformio tra
Austria e Francia. Venezia passa all’Austria,
compresa Verona.
Verona divisa in due
• Trattato di Luneville 1801. L’Adige diventa il
confine tra francesi e austriaci. A destra i
francesi e a sinistra gli austriaci. Sui ponti veri
e propri sbarramenti. Veronetta termine
dispregiativo per indicare la parte austriaca.
La città rimane divisa fino al 1805.
• I francesi lasciano definitivamente Verona nel
1814 dopo oltre 17 anni.
Quel che ha lasciato
• Dal 1801 illuminazione pubblica (dal 1796 dovevano
provvedere i privati)
• Biblioteca civica
• Ospedale di Borgo Trento
• La città è divisa in 8 rioni e vengono apposti i numeri
civici (anche agli arcovoli dell’Arena perché ben 33
erano abitati)
• Cimiteri fuori dalle mura della città
• Soppressione ghetto ebraico
• Soppressione 55 monasteri
• Parrocchie ridotte da 47 a 14
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