Ciao a tutti, sono Cesarino, l’imperatore di tutti i topi romani, e oggi voglio raccontarvi la storia di consoli e imperatori, da mio zio Cesare fino a Diocleziano!!! 50 a.C. VIOLENZA Democrazia nella repubblica romana sempre più in crisi STATO PROSSIMO ALL’ANARCHIA -100 a.C.....(alla nascita di Giulio Cesare) non è più la famiglia ricca e potente di una volta. -Giulio Cesare vuole ridonare alla sua famiglia la gloria e la posizione di comando che, secondo la legenda, i suoi avi avevano avuto. -65 a.C.,a 35 anni Cesare, è ormai un soldato esperto. 65 a.C. inviato nella provincia di Spagna per sconfiggere una banda di ribelli DA’ PROVA DI GRANDE CORAGGIO, DESTREZZA E CAPACITA’ MILITARI SPAGNA ROMA E’ PROPRIO CON QUESTA SPEDIZIONE CHE CESARE INIZIA A COSTRUIRE LA SUA REPUTAZIONE MILITARE. Che comporterà Cesare sfrutta la sua popolarità per cercare di vincere le elezioni per il consolato GRANDE PERSUASORE: SAPEVA CONVINCERE IL POPOLO DELLE SUE IDEE CON IL SEMPLICE PARLARE. VOLEVA A TUTTI I COSTI OTTENERE IL GOVERNATORATO DELLA GALLIA SCOPO: GUADAGNARE SOLDI DALLA VENDITA DEI PRIGIONIERI COME SCHIAVI E DAL BOTTINO CONQUISTATO ORGANIZZA UN INCONTRO CON I DUE UOMINI PIU’ POTENTI DELLA REPUBBLICA: POMPEO & CRASSO -UN VECCHIO AMICO -IL PIU’ RICCO DI ROMA -GLI HA FINANZIATO TUTTE LE CAMPAGNE ELETTORALI LI CONVINCE AD ALLEARSI CON LUI GENERALE MOLTO AMATO NON E’ NE’ RICCO QUANTO CRASSO NE’ ABILE MILITARMENTE QUANTO POMPEO, MA HA QUEL QUALCOSA CHE GLI ALTRI DUE NON HANNO. PER VINCERE LE ELEZIONI E CONTROLLARE IL SENATO 60 a.C. Accordo privato • I 3 uomini (trium viri) sono in grado di dispensare incarichi a piacimento. CONSEGUENZA • Limitare la libertà dell’aristocrazia. Crasso e Pompeo manipolano il sistema, si assicurano potere immenso grazie a sgravi fiscali e concessioni terriere. Cesare diventa console e viene inviato alla conquista della Gallia. Giulio Cesare riceve un mandato di 5 anni per non una, ma due “I soldatigovernare lanciando dall’alto i loro province in Gallia, al di là giavellotti, facilmente delle quali c’è un territorio enorme conquistare. spezzavano ladafalange nemica. Molti barbari decisero di Mentre si sta dirigendo in abbandonare glicon scudi Gallia il suoeesercito combattere scende allo scoperto, dal nord un così gran i numero di le barbari Romani, sfoderate spade ( 300.000 uomini), gli caricarono ilElvezi, nemico.” Le il pronti ada invadere guerre galliche territorio romano. Con un’imboscata costringono Cesare a combattere. Quando la situazione volge a favore dei romani, questi non si fanno scrupoli e cercano di sterminarli. E’ il primo a dirigersi in Britannia e Germania, attraversando il Reno e la Manica. INVIANDO A ROMA L’AVVINCENTE RESOCONTO DELLE SUE IMPRESE NON TUTTI LO AMMIRANO E APPROVANO LE SUE DECISIONI: I senatori temono un grande accrescimento di potere da parte di Cesare. Temono che si rivolga direttamente al popolo senza consultarli. Ciò non avrebbe più garantito le loro ricchezze e privilegi. Il pupillo di Cesare. Tra le parole di Cesare legge avidità e ambizione smisurata. E’ molto preoccupato per la sua posizione politica: UN CESARE PIU’ POTENTE SIGNIFICA UN’ARISTOCRAZIA PIU’ DEBOLE. Riesce a fermare i nemici di Cesare con la corruzione, inoltre riceve anche un altro anno di consolato. (Tutelato dalle sue grandi ricchezze della politica) Sognando la gloria si dirige a est per invadere il regno dei Parti, invece morirà in una battaglia contro di questi. Ha così perso il suo principale protettore a Roma. Un altro protettore è Pompeo, che inoltre è il suo stesso genero, poiché Giulia, la figlia di Cesare, gli è stata data in sposa col formarsi del triumvirato. In questo stesso periodo 53-54 a.C Giulia muore di parto. Il figlio muore due giorni dopo. Pompeo è disperato e non riuscendo a separare le forti emozioni dalla vita politica rompe l’accordo del triumvirato con Cesare. I DUE CONDOTTIERI E POLITICI ROMANI DIVENTANO NEMICI IN QUESTA SITUAZIONE LO SCONTRO FINALE E’ CERTO L’ANARCHIA E IL TERRORE DILAGANO: I SOSTENITORI DELL’UNO E DELL’ALTRO SI AFFRONTANO ANCHE PER STRADA. ROMA E’ IN SUBBUGLIO La rivolta di Vercingetorige Re degli Alverni, è un carismatico condottiero che ha raccolto le truppe galliche per combattere contro l’invasore romano. Il piano: bruciare tutte le riserve di provviste compreso il foraggio per gli animali e poi nascondersi nelle cittadelle fortificate per attirare i Romani. COSI’ LE POSSIBILITA’ PER CESARE SONO 2: A) RESTARE E MORIRE DI FAME Cerca di distruggere la logistica dell’esercito romano impedendogli di sfamarsi. Più Cesare si addentra in Gallia più è lunga la strada per l’arrivo degli approvvigionamenti, più è facile per i Galli tagliarli. B) RITIRARSI MA CESARE NON SI ARRENDE MAI E ATTACCA VERCINGETORIGE!! … cerca di assumere più potere per controbilanciare la grande potenza di Cesare, e lo fa tessendo alleanze politiche con l’ ARISTOCRAZIA. Si allea inoltre con i conservatori e si allontana una volta per tutte da Cesare. Cesare insegue Vercingetorige e il suo esercito fino alla città fortificata di Alesia e ordina ai suoi uomini di scavare un doppio vallo: uno per non fare uscire i Galli, un altro per non fare arrivare loro i rinforzi. Nella prima linea i Romani piantano gli STIMULI e nella seconda i GIGLI. Le provviste scarseggiano e Vercingetorige e i suoi precipitano nella disperazione. MA QUANDO I GALLI STANNO PER ARRENDERSI … La Gallia intera è pronta a difendere gli assediati, 200.000 guerrieri barbari marciano contro i Romani. Per combattere il nemico, Cesare deve combattere su 2 fronti: all’interno e all’esterno. Le possibilità sono 2 : sopravvivere e uccidere o essere ucciso e quindi morire. Da “De Bello gallico” Né i bastioni nè le trincee avrebbero trattenuto l’attacco furioso dei Galli, sapevo che sarebbe arrivato il momento per un’azione risolutiva. NEI CAMPI FUORI ALESIA MUORE IL SOGNO DI INDIPENDENZA DEI GALLI. VERCINGETORIGE SI ARRENDE A CESARE, CONSEGNANDOGLI UNA BUONA PARTE DELL’EUROPA SETTENTRIONALE. CON 1 MILIONE DI MORTI E UN ALTRO MILIONE DI ABITANTI RIDOTTI IN SCHIAVITU’ LA GALLIA DIVENTA UNA PROVINCIA ROMANA. CESARE HA COSI’ PORTATO L’ORIZZONTE DEL MONDO ROMANO OLTRE IL MEDITERRANEO. DOVE TROVA MOLTI RIVALI INVIDIOSI E ARRABBIATI CON LUI POICHE’ SONO STATI DA LUI POSTI NELL’OMBRA. MOLTI VOGLIONO E PRETENDONO CHE TORNI A ROMA COME UN PRIVATO CITTADINO. IL SENATO VUOLE CHE DEPONGA IL GOVERNO DELLA GALLIA. CESARE DECIDE DI ATTRAVERSARE IL RUBICONE, UN FIUMICIATTOLO CHE SEPARA LE PROVINCE DA ROMA. CIO’ SIGNIFICA L’INIZIO DI UNA NUOVA GUERRA CIVILE. Pompeo e i suoi seguaci lasciano Roma e la penisola e giungono in Grecia per guadagnare tempo. Quando Cesare giunge in Grecia, Pompeo ha già assemblato un grande esercito. GUERRA CIVILE: l’esercito di Pompeo è 2 volte quello di Cesare. Ma l’esercito di Cesare è composto dai cosiddetti veterani, uomini abituati a combattere. Questi distruggono l’esercito di Pompeo, ma il generale riesce a fuggire. Cesare lo segue in Egitto, ma arriva troppo tardi: il re Tolomeo, tradendo lo stesso Pompeo, lo fa uccidere e decapitare. La testa viene consegnata a Cesare. Plutarco scrive: “Quando la testa di Pompeo gli fu recapitata, Cesare non volle guardarla, poi prese l’anello con il sigillo dell’alleato di un tempo e si commosse.” Non volendo dividere il suo potere con nessun altro MA SI TEME CHE REVOCHI: IL DIRITTO DI VOTO LA LIBERTA’ DI OPINIONE LA LIBERTA’ DI PAROLA UNA VOLTA RE Uomo complesso, favorito nella carriera dallo stesso Cesare ma non accetta mai di essere in secondo piano rispetto a Cesare. Si sente così per la prima volta leader quando capeggia la congiura. IN NOME DELLA LIBERTA’ 40 CONGIURATI DECIDONO DI PASSARE ALL’AZIONE, GUIDATI DA BRUTO E DAL SUO ALLEATO CASSIO, FAVOREVOLI ALLA REPUBBLICA. Svetonio scrive: “E così fu trafitto da 23 pugnalate emettendo un solo gemito al primo colpo senza una parola. Alcuni però hanno raccontato che a Bruto che gli si avventava contro egli disse in greco: Anche tu, figlio mio.” Le Riforme & Vittorie del grande Cesare • Molti dei suoi cavalieri vengono da lui nominati senatori • Arricchisce Roma con grandi beni artistici • Distribuisce le terre ai suoi fedeli veterani • Istituisce un nuovo calendario: il calendario giuliano Dalla morte di Cesare non si riafferma la Repubblica, come sperato dai congiurati, ma l’anarchia e la violenza. Uno dei suoi sostenitori, quindi un cesariano, è Marco Antonio, che ha tutti i presupposti per diventare erede del potere assoluto. Ma al funerale di Cesare viene letto il suo testamento, nel quale il dictator nominava suo erede e successore il pronipote: Figlio della nipote di Cesare, Azia, Ottaviano è ben diverso da suo zio: chiuso, riservato, timido e dalla salute cagionevole. Vive sui Colli Albani. Ha già affiancato Cesare in molte guerre vincenti, un esempio è la guerra in Gallia. Ottaviano soffre di un’allergia: l’eczema solare. Per alleviare questo prurito usa cospargersi di olio e poi ripulirsi con lo stridile, che non fa altro che irritarlo ulteriormente. “La tua vita è in pericolo: Cesare ti ha nominato nel suo testamento. Ti uccideranno!” All’ età di 19 anni Gaio Ottavio è davanti alla svolta della sua vita, lasciando la Macedonia per raggiungere la grande Roma. I congiurati di Cesare scappano al Nord NON HANNO BEN PENSATO DI ELIMINARE ANCHE I SOSTENITORI DI CESARE RIVENDICA L’EREDITA’ SPIRITUALE SI PRESENTA AI SENATORI COME IL PALADINO DELLE ISTITUZIONI ROMANE. AL POPOLO COME L’EREDE DEL DIVINO CESARE. “IO DEVOLVERO’ LA META’ DELLA MIA EREDITA’ AL POPOLO DI ROMA” RITIENE DI ESSERE IL VERO E LEGITTIMO SUCCESSORE DI CESARE PARTE PER LA GALLIA, SENZA CONSENSO DEL SENATO E ABBANDONANDO LA SUA CARICA DI CONSOLE, PER UCCIDERE DECIMO, UNO DEGLI ASSASSINI DI CESARE. GRANDE POTENZA MILITARE: ARRUOLA I VETERANI DI CESARE E SI CREA UN PROPRIO ESERCITO. OTTAVIANO CONSOLE Patto vero e proprio: una vera MAGISTRATUA, dura 5 anni. Scopo principale: uccidere gli uccisori di Cesare e i suoi nemici. Comincia una spietata caccia ai nemici interni, attraverso le LISTE DI PROSCRIZIONE. Chi ha il suo nome scritto in queste liste viene ucciso, i suoi beni sequestrati e la sua testa portata al Foro e appesa alla Tribuna degli oratori. UCCISI: 300 senatori e 2000 cavalieri. Fra cui anche Cicerone. Ottaviano affronta le truppe di Bruto, ma ne esce sconfitto e rischia anche di essere catturato . Antonio prima sconfigge Cassio, che si suicida, poi attacca Bruto che, abbandonato dalle truppe, si uccide. A 2 anni e mezzo dalla morte, a Cesare viene fatta giustizia, questo grazie a Antonio. Cesare, innalzato tra gli dei, diventa il Divo Giulio IL SENATO DONA COSI’ AL TRIUMVIRATO IL PIENO POTERE. (Macedonia) GOVERNO DELLE PROVINCE D’ AFRICA RIMANE A ROMA. ORIENTE: REALIZZARE L’ULTIMO DESIDERIO DI CESARE, CONQUISTARE IL REGNO DEI PARTI CONQUISTA L’ARMENIA (STATO CUSCINETTO), MA VIENE CACCIATO DAI PARTI. L’IMPERO SI STA DIVIDENDO IN DUE: AUGUSTO IN OCCIDENTE CONTRO ANTONIO IN ORIENTE LEPIDO NON RIESCE A FARE ABBONDANTI RACCOLTI IN AFRICA CARESTIA A ROMA AUGUSTO CHIEDE AIUTO AD ANTONIO, CHE PERO’ SI FA CONVINCERE DA CLEOPATRA A NON PROVVEDERE, MA AD ATTACCARE E SCONFIGGERE PER SEMPRE AUGUSTO. I soldati riconoscono i loro amici, i loro fratelli e sono stanchi di combattere. Ottaviano propone un’alleanza a Antonio: META’ DEI SUOI UOMINI PER SCONFIGGERE I PARTI DATO CHE ANTONIO NON VUOLE, PREFERISCE SPOSARE UNA DONNA ROMANA COME SIMBOLO DELL’ALLEANZA, NON LASCIANDO PERO’ CLEOPATRA. OTTAVIANO GLI PROPONE SUA SORELLA ANTONIA. LASCIARE CLEOPATRA, VERA NEMICA DI ROMA. Antonio sposa Cleopatra, per farlo deve però ripudiare Ottavia. E’ l’occasionE chE ottaviano aspEtta pEr convincErE il senato a dichiarare guerra a Antonio, che si è alleato con la grande nemica di Roma. La moglie di Ottaviano, Livia, gli procura il testamento di Antonio, rivelatosi un vero scandalo: “Io Marco Antonio lascio in eredità a mia moglie Cleopatra, sacerdotessa di Iside e regina d’Egitto, il mio intero patrimonio terreno. Io Marco Antonio dichiaro i miei figli, figli di Cleopatra, i miei unici eredi” Antonio: forze superiori sia in mare che in terra, ma non le sfrutta e commette molti errori. Le sue 500 navi sono più pesanti di quelle romane e difficili da manovrare, e restano bloccate nel golfo. L’esito della battaglia è incerto, ma dopo mezzogiorno la nave di Cleopatra abbandona l’area dello scontro per dirigersi verso sud. 60 navi egiziane la seguono, ma la reazione di Antonio è ancora più inspiegabile perché invece di combattere abbandona i suoi uomini per seguire la regina. La flotta di Antonio si arrende e l’Egitto diventa una provincia romana. Antonio si suicida in Alessandria. Così anche Cleopatra. • Augustus = degno di venerazione • • • • • Princeps = il primo E’ il primo a esprimere il suo voto Convocare assemblee Far votare plebisciti Porre il veto sulle leggi dei magistrati e del senato = COMANDANTE DELL’ESERCITO VITTORIOSO Ottiene anche l’IMPERIUM PROCONSULARE MAIUS ET INFINITUM = il potere dei proconsoli a vita. PREFETTI (NUOVE CARICHE AMMINISTRATIVE SCELTE ALL’INTERNO DELL’ORDINE EQUESTRE) • • • • Prefetto urbano: amministrazione di Roma Prefetto dell’annona: approvvigionamento del cibo Prefetto dei vigili: vigilanza notturna e spegnimento incendi Prefetto del pretorio: guardia personale dell’imperator PROVINCE: • SENATORIE: non richiedono amministrazione militare, già pacificate, gestite dal senato. • IMPERIALI: richiedono presenza militare, poste sotto il diretto controllo dell’imperator. LA MOGLIE DI AUGUSTO, LIVIA, VUOLE A TUTTI COSTI SUO FIGLIO TIBERIO COME SUCCESSORE. AUGUSTO NON E’ D’ ACCORDO: PREFERISCE LASCIARE IL SUO POTERE NELLE MANI DEI NIPOTINI, FIGLI DELLA FIGLIA GIULIA, ANCORA PERO’ TROPPO PICCOLI. CONVINTOSI, CONVINCE A SUA VOLTA GIULIA A SPOSARSI CON TIBERIO, UNENDO COSI’ LA GENS GIULIA ALLA GENS CLAUDIA. SCOPO METTERE AL SICURO ROMA, LA FIGLIA E I SUOI NIPOTINI I NIPOTI MUOIONO ENTRAMBI GIOVANISSIMI, INOLTRE AUGUSTO E’ COSTRETTO A BANDIRE GIULIA DA ROMA PER CATTIVA CONDOTTA. Nel 4 d.C. è adottato da Augusto, assune così il nome di Tiberio Giulio Cesare Augusto, riceve dal Senato la potestà tribunizia e il comando sulle legioni delle province. Livia, la madre, è la prima donna nella storia a divenire “”Madre della Patria”. Celebrati funerali eccezionali; Proclamato Divus (dio); Gli viene eretto un tempio. • • • • • • Uomo tranquillo, studioso e fisicamente poco imponente, sgraziato, zoppo, malaticcio e balbuziente. Per la prima volta, con lui, chi sceglie l’imperatore sono le truppe e non il Senato. Riprende rapporti di collaborazione con il Senato. Opere pubbliche:l’acquedotto Claudio, il prosciugamento del lago del Fucino, porto a Ostia. Conquista la Britannia del sud e la trasforma in provincia. Avvelenato dalla moglie Agrippina con un piatto di funghi velenosi. • • • • • Figlio di Agrippina, sostenuto e incoraggiato anche da Burro e Seneca. Uccide il fratellastro Britannico, figlio di Claudio e la mamma, che non approva la sua relazione con Poppea. Istituisce i Neronia: giochi olimpici, sulla base di quelli greci. Fa costruire la Domus Aurea. Successi in Britannia e in Oriente. Dopo una sconfitta in Gallia, dopo esser fuggito a causa di ciò e dopo esser stato dichiarato dal Senato nemico pubblico, si uccide. “PANE E GIOCHI CIRCENSI” In due parole tutto ciò che richiede il popolo. Facendo doni in denaro o in altri beni i ricchi si guadagnano il titolo di Evergeti= “benefattori”. I ricavati dei campi sono tutti in mano dei più ricchi e il reddito ricavato serve loro per costruire monumenti. I contadini liberi autogestiti prendono il nome di coloni (colono = schiavo: situazione). Il colono è schiavo della terra che deve coltivare = servo della gleba. I più poveri( humiliores) fanno di tutto per diventare più benestanti ( honestiores). Cancellazione di ogni ricordo (memoriae) dai monumenti pubblici. Lo mette in atto anche con la figura di suo fratello Geta. Concessione della cittadinanza romana a tutti gli uomini liberi dell’impero. L’essere cittadino romano perde di valore, non è più un bene di pochi. Muore nel 217, ucciso per una congiura di militari. Dalmazia, 247. Raggiunge le alte cariche attraverso la carriera militare. Sceglie come suo compagno e collega Massimiano e, con lo scopo di portare a Roma un certo ordine e per risolvere il problema della difesa e del potere, forma un sistema di TETRARCHIA. 1 Diocleziano 2 Valerio Galerio 1 Massimiano = Augusti 2 Flavio Costanzo, detto Cloro. = Cesari Diminuisce i soldati in ogni legione, ma aumenta le legioni. SCOPO: difficoltà nell’organizzarsi e creare una potenza contro l’imperatore. Tassazione: assicurare entrate sicure nell’impero = immobilismo sociale. LIMITANEI: “truppe di frontiera” -attacchi immediati. CONCOMITATENSES: “soldati accompagnatori” – aiuti situati in più punti. Aumenta le province (100), raccolte in 12 diocesi e suddivise in 4 prefetture. SCOPO: evitare il pericolo di ribellioni. Diocleziano si presenta come vero e proprio re, un dominus (= signore) con pieni poteri. Viene inoltre divinizzato, di fronte a lui ci si comporta come quasi davanti a un dio (genuflessione). • La sua politica monetaria non ha successo: per prevenire l’inflazione, fissa dei prezzi massimi, che portano però solo alla requisizione di alcuni prodotti e a rivenderli a prezzi più alti. • Nel 303 avvia una cruenta persecuzione dei cristiani, che fortunatamente fallisce. • Nel 305, dopo aver celebrato il 20 anno da dominus, si ritira a vita privata: è la prima volta che un imperatore romano lascia il suo trono senza guerre, ma pacificamente e spontaneamente. Allora come state dopo circa 50 diapositive??? Io mi sento mancare, sono stremato!! Spero almeno che vi abbia spiegato al meglio questi argomenti e che non vi siate annoiati!! Ops, adesso devo scappare, mi stanno chiamando. E’ il mio socio Plinius che mi sta chiedendo da un’ ora di andare alle terme!!! Ciaoooooo!