Problematiche concernenti l’origine del bulge: formazione ed evoluzione Paola Mazzei Osservatorio Astronomico di Padova & Anna Curir Osservatorio Astronomico di Torino 1 Problematiche generali 1. 2. 3. Condizioni fisiche del gas diverse dalle attuali: temperatura media maggiore ed inefficacia del raffreddamento: bulge più vecchio del disco? popolazioni stellari metal-poor? Instabilità del disco; nascita di una barra stellare: • genera il bulge dalla sua stessa dissoluzione • concentra il gas e la formazione stellare • Bulge di età non superiore al disco. Quale è il ruolo di un black hole (massa pari al 30% di quella del bulge) nella sua formazione? 2 Approccio al problema Modelli ab initio ricorrono a notevoli semplificazioni per seguire la formazione delle galassie poiche’ il processo di formazione stellare e la sua dipendenza dall’ambiente non e’ ancora del tutto chiara. Per gettar luce proprio sulla dipendenza del tasso di formazione stellare dalle proprieta’ globali del sistema abbiamo effettuato simulazioni SPH seguendo il collasso di sistemi isolati con aloni triassiali e campo di velocità anisotropo 3 Mazzei & Curir (ApJ 2003 in press) hanno analizzato il collasso isolato di sistemi triassiali, inizialmente composti di materia oscura non dissipativa (DM) e gas, con campo di velocità anisotropo e spin allineato con l’asse corto del sistema (a>b>c). La geometria del sistema e’ definita dal parametro = (a2-b2)/(a2-c2) (Warren et al. 1992) in modo che se <0.3: oblato 0.66>>0.3: triassiale >0.66: prolato Lo spin, =Jtot|Etot|0.5/GMtot5/2, ove J e’ il momento angolare, E l’energia e M la massa totale dell’alone, e’ 0.06 (Barnes ed Esftathiou, 1988) ma sono stati considerati anche gli effetti di valori piu’ piccoli (0.03) e piu’ grandi (0.15). 4 Il sistema in collasso ha sempre la stessa densità iniziale e quindi lo stesso tempo di collasso. Tutte le simulazioni includono effetti gravitazionali, di pressione, riscaldamento da shocks, viscosita’artificiale, processi di raffreddamento, formazione stellare e feedbacks. Le simulazioni sono state implementate con modelli EPS chemo-fotometrici in grado di prevedere la SED dall’ UV fino ad 1 mm (mappe di brillanza superficiale dall’ÚV fino ad 1 mm, con diversa risoluzione e contrasto di brillanza; Curir & Mazzei 1999). Analizziamo le proprietà della galassia risultante dopo 15 Gyr nel rest-frame al variare dei parametri che caratterizzano il sistema iniziale ed il feedback (la IMF). 5 Risultati Il tasso di formazione stellare dipende dalla massa totale, Mtot del sistema. • I sistemi più massici hanno più stelle di quelli meno massicci, sono piu’ luminosi, con rapporti Mstars/LB più elevati, colori più rossi ed una maggior frazione di gas caldo residuo in nubi ad alta latitudine galattica. Per Mbar/Mtot=0.1 le Spirali sono favorite nei sistemi meno massicci, con M<1012m, le E nei più massicci. 6 1. 2. 3. Andamento del tasso di formazione stellare al variare di: Mtot, numero di part. (linee a tratteggio) i parametri della IMF (B1: Miller e Scalo, B2: Salpeter, B3 Salpeter con ml=0.01 ) 7 Dopo 15 Gyr i colori e le metallicita’ delle simulazioni effettuate al variare dei parametri sono consistenti con le proprieta’ osservate delle galassie locali 8 La geometria iniziale e lo stato dinamico dell’ alone oscuro influenzano il sistema barionico risultante: sistemi oblati (<0.3) sono più favorevoli dei prolati (>0.66) nell’ indurre attiva formazione stellare e sistemi con spin () più elevato per ridurla e ritardarla. Inoltre in sistemi prolati il supporto rotazionale e’ fortemente ridotto. Variando Mbar/Mtot : la formazione di dischi richiede ~0.1; per valori >0.1 prevalgono le E per quelli <0.1 le dE o dI. 9 Mbar/Mtot=0.1 10 Le figure successive mostrano le isofote B (sopra) e K (sotto) in y-z ed a due tempi successivi, 15.0 (sinistra) e 15.4 Gyr (destra), delle tre simulazioni le cui proprieta’ rotazionali sono state evidenziate dalla figura precedente. Variando la geometria iniziale del sistema appaiono Spirali con diverso rapporto B/D ( in B) : 1, 1.2, 0.6 11 =0.45 15 kpc 12 =0.84 13 =0.54 14 Abbiamo in progetto simulazioni cosmologiche per verificare questo scenario 15