LA DESCRIZIONE DEI FENOMENI
COLLETTIVI
In questa presentazione non ci proponiamo di fornire un utile strumento d’approfondimento e
studio, ma semplicemente di riassumere i tratti fondamentali di questo capitolo, così da
infondere in maniera rapida e generale i concetti esplicati nel capitolo del libro da cui traiamo
le informazioni.
Argomenti trattati:
FENOMENI
METODO STATISTICO
UNITA’ STATISTICA
DATI STATISTICI
INDAGINE STATISTICA
TABELLE STATISTICHE
DISTRIBUZIONI DI FREQUENZA
Fasi dell’indagine
Ogni indagine statistica si svolge seguendo i passi sotto indicati per fornire un chiaro e
professionale metodo con cui affrontare un lavoro tanto delicato.
Pianificazione: focalizzazione degli obiettivi dell’indagine,
dell’oggetto della rilevazione ed il metodo (modo) in cui portare
avanti la raccolta dati.
Raccolta: raccolta materiale dei dati raccolti nei metodi indicati
nella fase di pianificazione.
Spoglio: Organizzazione dei dati raccolti secondo le modalità
più opportune nei riguardi di un più semplice raggiungimento
dell’obiettivo.
Rappresentazione: Rappresentazione visuale dei dati raccolti
tramite tabelle e grafici che possano evidenziare i caratteri più
rilevanti.
Elaborazione: Applicazione di procedimenti matematici atti ad
identificare ed isolare efficacemente i caratteri richiesti dagli
obiettivi.
Interpretazione: A seguito di un attento studio dei risultati
ottenuti si può dare una interpretazione dei dati raccolti al fine di
poter determinare se gli obiettivi sono stati raggiunti e per
rendere chiaro il significato dei dati raccolti.
Limiti dell’indagine
Ogni indagine deve seguire dei precisi vincoli per evitare inutili sprechi di risorse e per
raggiungere efficacemente l’obiettivo prefisso nella fase di pianificazione.
Oggetto dell’indagine: il fenomeno che viene preso in esame
nel corso dell’indagine statistica.
Di tempo: vincolo temporale imposto nel corso di una indagine
statistica, che può essere presente per studiare ad esempio
comportamenti in un dato orario, giorno, mese o anno, oppure per
privare l’indagine dell’arco di tempo indicato.
Di spazio: limiti materiali imposti su di una rilevazione statistica,
si riferiscono ad ogni tipo di vincolo geografico
Modalità di rilevazione
Come possono essere raccolti i dati statistici che interessano?
Automatica: i dati vengono raccolti poiché il campione stesso
fornisce spontaneamente i dati richiesti, spesso in virtù di leggi
esistenti.
Riflessa: rilevazione fatta direttamente da organi preposti a
tale scopo, privati o pubblici che siano.
Durata della rilevazione
Ecco gli intervalli di tempo in cui si può svolgere una rilevazione statistica.
Continua: rilevazioni continue, che non subiscono interruzioni.
Periodica: rilevazioni attuate in precisi intervalli di tempo
prestabiliti nella fase di pianificazione di un’indagine.
Occasionale: rilevazioni effettuate saltuariamente, spesso
esclusivamente quando ve ne è effettivo bisogno.
Organi della rilevazione
Quali sono gli enti preposti allo svolgimento delle indagini statistiche? Brevemente…
Privati: ente privato di rilevazioni dati (Doxa, Abacus,
Eurisko,...)
Pubblici: L’ISTAT (Istituto Centrale di Statistica) è l’unico ente
pubblico, al diretto servizio del consiglio dei ministri, che
opera su tutto il territorio nazionale e si occupa delle più vaste
ed impegnative rilevazioni statistiche.
Mezzi di raccolta dei dati
Credevate che i dati venissero segnati su Post-It da svogliati impiegati? Anche io, ed invece
guardate un po’ cosa non si inventano…
Registri: registri in cui i dati vengono archiviati secondo ordine
cronologico od alfabetico.
Questionari: Moduli prestampati da compilare spesso in
maniera semplice ed immediata, utilizzati nelle rilevazioni
riflesse.
Schede: Moduli che contengono tutte le informazioni relative ad
una singola unità statistica.
Estensione della rilevazione
Perché quelle domande le stanno facendo proprio a voi?
Totale: Estesa a tutti gli elementi di una popolazione statistica.
Per campione: Effettuata esclusivamente su alcuni elementi
della popolazione selezionati secondo precisi criteri.
Censimento: consente di rilevare contemporaneamente su tutto
il territorio nazionale la consistenza numerica della popolazione,
la sua distribuzione per sesso, età, stato civile, titolo di studio,
professione e così via
Spoglio dei dati
Lo spoglio dei dati avviene secondo le seguenti modalità, ordinate in senso cronologico:
Enumerazione: schede, moduli o questionari vengono contati e
controllati, così da poter fornire un primo dato sull’estensione
della rilevazione.
Classificazione: In questa fase i dati vengono raggruppati
secondo i criteri indicati.
Spoglio materiale: si effettua riportando i dati in prospetti
chiamati tabelle di spoglio:
-Manuale: effettuato a mano in
tabelle apposite (modalità, frequenze)
-Automatico: le tabelle vengono
generate da un elaboratore elettronico.
Tabelle statistiche
Ecco ora una rapida panoramica sulle tipologie di tabelle con cui organizzare i propri dati
raccolti:
A semplice entrata: costituita da due colonne, la prima
riporta le modalità del carattere qualitativo, o le intensità del
carattere quantitativo, la seconda riporta le frequenze o i valori
rilevati.
Serie: successione di dati di carattere qualitativo.
Seriazione: successione di dati di carattere quantitativo.
ANNI
AUTOVETTURE
1986
1987
1988
1989
1990
23.495.460
24.320.167
25.290.250
26.267.431
27.415.828
Tabelle
statistiche 2
A doppia entrata: Tabelle in cui i dati rilevati sono in
relazione a due o più caratteri. Le tabelle a doppia entrata
rappresentanti distribuzioni di frequenza possono essere:
Contingenza: caratteri entrambi qualitativi (mutabile
statistica doppia).
Correlazione: caratteri entrambi quantitativi (variabile
statistica doppia).
Miste: un carattere quantitativo e l’altro qualitativo.
ETA’
MASCHI
FEMMINE
TOTALI
Fino a 13 anni
14 – 17
18 – 24
25 – 44
45 – 64
Oltre a 65 anni
13
33
252
874
928
1008
4
15
55
228
297
412
17
48
307
1102
1225
1420
Totali
3108
1011
4119
Tabelle
statistiche 3
Composte: Tabelle a più colonne che si riferiscono a varie
caratteristiche di uno stesso fenomeno, anche senza legame
fra esse. Consentono ad esempio di confrontare modalità
diverse riferitesi però alla stessa popolazione statistica.
ANNI
FAMILIARE
PRO
CAPITE
FAMILIARE
PRO
CAPITE
%
CONSUMO
SU
REDDITO
1980
1981
1982
1983
1984
943
1111
1310
1458
1641
294
347
409
483
544
854
1005
1174
1269
1417
267
314
367
421
469
90.6
90.4
89.7
87.1
86.3
REDDITO
SPESA
Distribuzioni di frequenza
Una distribuzione di frequenza è una distribuzione in cui a ogni modalità del carattere è
associata una frequenza.
Variabile Statistica: viene definita dall’insieme dei valori
osservati di un carattere quantitativo e dalle frequenze a
essi associate.
Mutabile Statistica: definita dall’insieme delle modalità
osservate di un carattere qualitativo e dalle frequenze a
esse associate.
Frequenze relative: frequenze assolute divise singolarmente per
la loro somma.
Frequenze relative cumulate: associano ad ogni valore della
variabile discreta (o a ogni classe della variabile continua) la
somma della rispettiva frequenza relativa con le frequenze dei
valori precedenti.
Distribuzione di frequenze relative cumulate: insieme delle
modalità del carattere con le corrispondenti frequenze relative
cumulate.
Frequenze percentuali: frequenze relative moltiplicate per 100
risultano in una distribuzione di frequenze percentuali (o di
frequenze cumulate percentuali).
Dati statistici
Iniziamo a capire di cosa si parla
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Prima di definire i dati statistici definiamo l’unità statistica.L’unità
statistica è il più piccolo elemento sul quale si effettua
un’osservazione.L’unità statistica si divide in semplice e
composta.
Semplice se corrisponde a una singola persona o a un oggetto.
Composta se è formata da un insieme di elementi.
Il dato statistico è il risultato di una operazione compiuta sulle
unità statistiche.
Popolazione statistica,secondo F. Ricci:un insieme finito di dati
statistici tra loro omogenei per quanto riguarda una o più
caratteristiche.
Universo,sempre secondo F.Ricci,è una popolazione statistica
composta da un numero infinito di elementi,mentre un campione
è un complesso di osservazioni effettive sugli elementi di una
popolazione o universo.
Fenomeni tipici, atipici e collettivi
Se pensavate che i fenomeni fossero al Real…
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In genere con fenomeno si intende tutto ciò che capita intorno a
noi o che noi stessi provochiamo.Numerosi sono i fenomeni, dai
naturali a quelli riprodotti in laboratorio ,e molti altri ancora.Alcuni
sono caratterizzati da uniformità nel loro comportamento e altri che
tramite poche osservazioni ci permettono di individuarne tutte le
caratteristiche.Ognuno di noi sa che qualsiasi corpo abbandonato
ad una certa altezza cade verso il basso a causa della forza di
gravità terrestre.Perciò si giunge a conclusione che tutti i fenomeni
che si presentano costantemente con le stesse caratteristiche sono
chiamati fenomeni tipici.
Esistono anche fenomeni che si manifestano ogni volta con
caratteristiche diverse e per i quali è difficile fare delle previsioni sul
loro comportamento.Si può pensare ad esempio ai fenomeni
meteorologici,che non sempre permettono di fare delle previsioni
sicure sulle condizioni del tempo nei giorni successivi,quindi si
possono definire fenomeni atipici.
Metodo Statistico
Ecco i due metodi con cui si effettuano le ricerche
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I metodi per la ricerca delle leggi scientifiche sono
essenzialmente due:
-metodo induttivo.
-metodo deduttivo.
Partendo dall’osservazione di fatti singoli e si risale ai
principi o alle leggi di carattere generale relativi ai fatti
studiati,si adopera il metodo induttivo.
Se invece attraverso il ragionamento,se ne ricavano le
possibili conseguenze,si adopera il metodo deduttivo.
Frequenza Intensità
Le grandezze dei dati statistici
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I dati statistici possono presentare due specie di
grandezze diverse:una che assume la frequenza e una
l’intensità.
Frequenza:se esprimono il numero delle volte in cui il
fenomeno si è verificato in relazione ad un determinato
periodo di tempo.
Intensità:se rappresentano una media,o una somma di
misure effettuate sulle unità statistiche.
Carattere e modalità
Anche le unità statistiche hanno un loro carattere
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Le unità statistiche vengono studiate secondo uno o più caratteri
comuni che rappresentano gli aspetti che si vogliono mettere in
evidenza e successivamente vengono divisi rispetto alle varie
modalità con cui tale carattere si manifesta.
Le modalità qualitative sono espresse da numeri risultanti da
misurazioni o da enumerazioni,e si possono essere continue o
discrete:
Continue,se sono espresse da numeri reali e possono assumere
tutti i valori di un intervallo.(altezze,pesi)
Discrete,nel caso contrario(numero dei vani delle
abitazioni,numero degli addetti in un settore industriale).