BATTERI E VIRUS I BATTERI LE PIÙ ANTICHE FORME DI VITA, COMPARSE SULLA TERRA PIÙ DI 3 MILIARDI DI ANNI FA, SONO CARATTERIZZATE DA UN’ORGANIZZAZIONE CELLULARE PROCARIOTE. TRA ESSE CI SONO I BATTERI LA CELLULA PROCARIOTE I PROCARIOTI HANNO PICCOLE DIMENSIONI (DA 1 A 10 µM) NON PRESENTANO ORGANULI CIRCONDATI DA MEMBRANA POSSIEDONO UNA PARETE CELLULARE CHE LI PROTEGGE DALLA LISI OSMOTICA DISPONGONO DI MATERIALE GENETICO POSTO NEL NUCLEOIDE E COSTITUITO DA UN CROMOSOMA CHE CONTIENE DNA OLTRE AL DNA CROMOSOMICO, LA MAGGIOR PARTE DEI PROCARIOTI CONTIENE ALTRE MOLECOLE DI DNA CHIAMATE PLASMIDI CLASSIFICAZIONE DEI BATTERI I BATTERI SONO CLASSIFICATI IN DUE DOMINI DERIVATI DA UNA CELLULA ANTENATA COMUNE: QUELLO DEGLI ARCHEA E QUELLO DEGLI EUBACTERIA (*) Cianobatteri, batteri verdi e alcuni batteri purpurei sono fotosintetici CARATTERISTICHE DEGLI ARCHEOBATTERI GLI ARCHEOBATTERI SONO I PROCARIOTI PIÙ ANTICHI E HANNO UNA STRUTTURA PECULIARE CHE LI DISTINGUE DAGLI EUBATTERI: POSSIEDONO ENZIMI CARATTERISTICI HANNO UNA PARETE CELLULARE COMPOSTA DA PROTEINE, POLISACCARIDI O MOLECOLE DI GLICOPEPTIDI L’IMPALCATURA DELLE LORO MEMBRANE CELLULARI È COSTITUITA DA LIPIDI CONTENENTI GLICEROLO E ISOPRENOIDI POSSIEDONO UN PIGMENTO SENSIBILE ALLA LUCE ROSSA, LA ALORODOPSINA (MOLTO SIMILE ALLA RODOPSINA, PRESENTE ANCHE NELLA RETINA DEI VERTEBRATI) POSSONO VIVERE NEGLI AMBIENTI PIÙ INOSPITALI, COME LE SALINE O LE SORGENTI TERMALI CARATTERISTICHE DEGLI ARCHEOBATTERI NELLE MEMBRANE CELLULARI DEGLI EUBATTERI E DEGLI ORGANISMI EUCARIOTI SONO PRESENTI FOSFOLIPIDI COSTITUITI DA GLICEROLO UNITO CON LEGAMI ESTERE A DUE ACIDI GRASSI E A UN ACIDO FOSFORICO NEGLI ARCHEOBATTERI IL GLICEROLO È UNITO CON LEGAME ETERE A DUE ISOPRENOIDI. GLI ISOPRENOIDI SONO LIPIDI COSTITUITI DA UNITÀ RIPETUTE DI 5 ATOMI DI CARBONIO (ISOPRENE), CHE FORMANO LUNGHE CATENE SATURE Habitat degli archeobatteri Grotte Lago salato Geyser Saline EUBATTERI: MORFOLOGIA GLI EUBATTERI HANNO COLONIZZATO UN’ENORME QUANTITÀ DI HABITAT: ACQUE DOLCI E SALATE, REGIONI FREDDE E REGIONI CALDE, TERRENI FANGOSI E SEDIMENTI MARINI. SI TROVANO ANCHE ALL’INTERNO DI ALTRI ORGANISMI COME INSETTI, MOLLUSCHI E MAMMIFERI IN BASE ALLA LORO FORMA SI POSSONO CATALOGARE IN: BACILLI, A BASTONCINO COCCHI, SFERICI SPIRILLI, A ELICA BACILLOCOCCHI, OVALI VIBRIONI, A VIRGOLA EUBATTERI: PARETE LA PARETE CELLULARE DEGLI EUBATTERI CONTIENE UNO SPECIALE COMPOSTO CHIAMATO PEPTIDOGLICANO, UN GLICOPEPTIDE FORMATO DA ACIDO N-ACETIL MURAMICO (NAM) E NACETILGLUCOSAMMINA (NAG) UNITI TRA LORO DA PONTI PEPTIDICI A SECONDA DEL TIPO DI PARETE I BATTERI SI DISTINGUONO IN: GRAM POSITIVI E GRAM NEGATIVI GRAM+ LA PARETE DEI BATTERI GRAM POSITIVI È COSTITUITA PREVALENTEMENTE DA PEPTIDOGLICANO, OLTRE CHE DA ACIDI E PROTEINE GRAMLA PARETE DEI GRAM NEGATIVI È FORMATA DA DUE STRATI: UN SOTTILE STRATO DI PETIDOGLICANO E UNO STRATO LIPOPROTEICO SIMILE ALLA MEMBRANA PLASMATICA MOLECOLE CARATTERISTICHE DEI GRAM– SONO I LIPOPOLISACCARIDI, DOTATI DI POTERE TOSSICO E PIROGENO COME SI DISTINGUONO I GRAM+ DAI GRAMNEL 1884 IL MEDICO DANESE HANS JOACHIM CHRISTIAN GRAM MISE A PUNTO UN METODO DI COLORAZIONE CHE PERMETTE DI DISTINGUERE I BATTERI IN BASE ALLA QUANTITÀ DI PEPTIDOGLICANO CONTENUTO NELLA LORO PARETE CELLULARE GRAM + GRAM - COLORAZIONE DI GRAM I BATTERI CHE RESTANO COLORATI DI VIOLA SONO I GRAM POSITIVI, MENTRE QUELLI CHE NON TRATTENGONO IL COLORANTE E DIVENTANO ROSSI SONO I GRAM NEGATIVI COLORAZIONE DI GRAM COLORAZIONE DI GRAM ECCEZIONE COLORAZIONE DI GRAM ECCEZIONE: MYCOBACTERIUM SPP. PARETE CELLULARE COLORAZIONE DI ZIEHL NEELSEN MYCOBACTERIUM SPP. SPORE QUANDO LE CONDIZIONI AMBIENTALI DIVENTANO SFAVOREVOLI, MOLTI BATTERI GRAM+ SONO IN GRADO DI RICOPRIRE LA PROPRIA ZONA NUCLEARE CON UNA STRUTTURA PARTICOLARMENTE RESISTENTE, FORMANDO UNA SPORA LE SPORE POSSONO RESISTERE PER CENTINAIA DI ANNI IN UNO STATO METABOLICAMENTE INATTIVO. QUANDO LE CONDIZIONI RITORNANO OTTIMALI LA SPORA SI DIFFERENZIA IN CELLULA BATTERICA E IL CICLO VITALE RICOMINCIA I BATTERI SONO MOBILI I BATTERI POSSONO ESSERE: chemieterotrofi eterotrofi → decompositori patogeni fotoeterotrofi utili chemioautotofri autotrofi autotrofi fotoautotrofi SIMBIOSI BATTERICA MUTUALISMO COMMENSALISMO PARASSITIVISMO BATTERI SIMBIONTI DELL’UOMO • NELL’INTESTINO UMANO VIVONO CIRCA 300-500 DIFFERENTI SPECIE DI BATTERI (LA “FLORA BATTERICA INTESTINALE”) SIA ANAEROBI (COME BIFIDOBACTERIUM) SIA AEROBI (COME L’ESCHERICHIA E L’ENTEROBACTER) • LA FLORA BATTERICA INTESTINALE SVOLGE IMPORTANTI FUNZIONI: PROTEGGE L’ORGANISMO DALL’ATTACCO DEI MICRORGANISMI NOCIVI SCINDE LE SOSTANZE ALIMENTARI SFUGGITE ALLA DIGESTIONE E ALL’ASSORBIMENTO NELL’INTESTINO TENUE, RENDENDO DISPONIBILI PER IL NOSTRO ORGANISMO VITAMINE, SALI MINERALI E ALTRI MICRONUTRIENTI PRODUCE LA VITAMINA K, IMPORTANTE PER LA CORRETTA COAGULAZIONE DEL SANGUE, IL BUON FUNZIONAMENTO DEL FEGATO E LA CALCIFICAZIONE DELLE OSSA PRODUCE LA VITAMINA B12, IMPORTANTE PER LA RIPRODUZIONE DELLE CELLULE E PER LA SINTESI DELL’EMOGLOBINA ANTIBIOTICI NEL 1929 ALEXANDER FLEMING, UN MEDICO SCOZZESE RICERCATORE PRESSO IL ST. MARY'S HOSPITAL DI LONDRA, SCOPRÌ LA PENICILLINA: LA PRIMA SOSTANZA CONOSCIUTA E STUDIATA CAPACE DI COMBATTERE I BATTERI E DI SCONFIGGERE MALATTIE PRECEDENTEMENTE MORTALI. LA PENICILLINA FU IL CAPOSTIPITE DI UNA FAMIGLIA DI FARMACI AD AZIONE ANTIBIOTICA Attualmente con il termine antibiotico si indica un farmaco, di origine naturale o di sintesi, in grado di rallentare o fermare la proliferazione dei batteri Gli antibiotici si distinguono in: • • batteriostatici (che bloccano la riproduzione del batterio, impedendone la scissione) battericidi (che uccidono il microrganismo) La penicillina impedisce l’azione dell’enzima che catalizza la formazione dei legami trasversali durante la sintesi del peptidoglicano costituente la parete batterica: senza parete i batteri vanno incontro alla lisi osmotica e muoiono RIPRODUZIONE BATTERICA ASSESSUATA Scissione binaria Gemmazione Frammentazione (actinomiceti) SESSUATA Coniugazione Trasformazione Trasduzione RIPRODUZIONE BATTERICA ASESSUATA SCISSIONE BINARIA LA DIVISIONE DI UN PROCARIOTE COMPORTA LA DUPLICAZIONE DEL CROMOSOMA BATTERICO E LA MIGRAZIONE DELLE DUE MOLECOLE AI LATI OPPOSTI DELLA MEMBRANA: QUANDO LA CELLULA SI ALLUNGA, I CROMOSOMI SI TROVANO ANCORATI ALLA MEMBRANA DA PARTI OPPOSTE AL TERMINE DEL PROCESSO DI ALLUNGAMENTO LA MEMBRANA E LA PARETE SI RIPIEGANO AL CENTRO FORMANDO DUE CELLULE FIGLIE PERFETTAMENTE IDENTICHE ALLA CELLULA MADRE RIPRODUZIONE BATTERICA ASESSUATA GEMMAZIONE Nella gemmazione, si ha una normale divisione del nucleo della cellula madre per mitosi, che a causa di una distribuzione ineguale di citoplasma durante la citocinesi, da origine ad una cellula figlia più piccola. La cellula più piccola può subito separarsi dalla cellula madre o rimanere per qualche tempo legata ad essa ed andare incontro ad ulteriori divisioni RIPRODUZIONE BATTERICA ASESSUATA FRAMMENTAZIONE Propria degli ACTINOMICETI Le pareti cellulari si accrescono all’interno della cellula che viene scissa in numerose cellule di nuova costituzione RIPRODUZIONE BATTERICA SESSUATA • LA CONIUGAZIONE, OVVERO IL TRASFERIMENTO • • DIRETTO DI DNA DA UN BATTERIO ALL’ALTRO MEDIANTE PLASMIDI LA TRASFORMAZIONE, MEDIANTE CUI UNA CELLULA CATTURA FRAMMENTI DI DNA DALL’AMBIENTE CIRCOSTANTE LA TRASDUZIONE, CIOÈ IL PASSAGGIO TRA CELLULE DI MATERIALE GENETICO BATTERICO MEDIANTE VIRUS CONIUGAZIONE LA CONIUGAZIONE È IL PROCESSO IN CUI IL DNA DEL PLASMIDE È TRASFERITO DA UN BATTERIO DONATORE A UN RICEVENTE ATTRAVERSO UN PONTE CITOPLASMATICO, FORMATO DA APPENDICI DETTE PILI. LE CELLULE F- (RICEVENTI) SONO PRIVE DI PLASMIDE, QUELLE F+ (DONATRICI) LO CONTENGONO TRASFORMAZIONE LA TRASFORMAZIONE SI VERIFICA QUANDO UN BATTERIO CATTURA DALL’AMBIENTE EXTRACELLULARE UN FILAMENTO DI DNA APPARTENUTO A UN ALTRO BATTERIO MORTO IL DNA ESTRANEO SI INSERISCE NEL CROMOSOMA BATTERICO MODIFICANDONE IL PATRIMONIO GENETICO POSSONO COMPIERE LA TRASFORMAZIONE SOLO QUEI BATTERI CHE POSSEGGONO SPECIALI PROTEINE, DETTE FATTORI DI COMPETENZA, CHE FACILITANO LA CATTURA, L’INGRESSO E L’INSERIMENTO DEL DNA ESTRANEO TRASDUZIONE LA TRASDUZIONE AVVIENE QUANDO UN VIRUS, CHE HA INFETTATO UN BATTERIO E HA ACQUISITO PARTE DEL SUO GENOMA, PENETRA IN UN SECONDO BATTERIO INSERENDOVI IL MATERIALE GENETICO DERIVANTE DAL PRIMO BATTERIO INFETTATO I VIRUS Virus del Mosaico del tabacco DMITRI IVANOWSKY 1892 MARTINUS BEIJERINCK 1898 Adenovirus (virus dell’influenza) ALTRI ESEMPI DI VIRUS Batteriofago T4 IDENTIFICAZIONE CAPSIDE RIVESTIMENTO PROTEICO (FINO AL 90% DEL VIRIONE) FORNISCE PROTEZIONE ALL'ACIDO NUCLEICO È IMPORTANTE RECETTORIALI) PER L’INFETTIVITÀ (STRUTTURE ANTI- DAL MOMENTO CHE IL GENOMA VIRALE HA UN NUMERO LIMITATO DI GENI, IL CAPSIDE È COSTITUITO DALLA ASSOCIAZIONE DI SUBUNITÀ PROTEICHE IN PROTOMERI RIPETUTI (CAPSOMERI) COLLEGATI DA LEGAMI TRA GRUPPI CHIMICI PRESENTI SULLA SUPERFICIE E AUTO ASSEMBLANTI CAPSIDE IL CAPSIDE PUÒ: ESSERE COSTITUITO DA UN’UNICA PROTEINA CHE SI RIPETE PIÙ VOLTE O DA PROTEINE DIVERSE AVERE SULLA SUPERFICIE GLICOPROTEINE CHE SERVONO A RICONOSCERE LE CELLULE BERSAGLIO • LE FORME PIÙ COMUNI SONO: ELICOIDALE, COME QUELLA DEL MOSAICO DEL TABACCO ICOSAEDRICA, COME QUELLA DEL VIRUS DEL RAFFREDDORE PERICAPSIDE • IL CAPSIDE PUÒ ESSERE AVVOLTO DA UN RIVESTIMENTO LIPOPROTEICO, DETTO PERICAPSIDE (O ENVELOPE), CHE DERIVA DALLA MEMBRANA DELLA CELLULA OSPITE ED È COMPOSTO DA UN DOPPIO STRATO DI FOSFOLIPIDI INTERVALLATI DA NUMEROSE GLICOPROTEINE GENOMA VIRALE IL GENOMA VIRALE CODIFICA LE PROTEINE DEL CAPSIDE E UNO O PIÙ ENZIMI CHE CATALIZZANO LA SUA DUPLICAZIONE; IL GENOMA VIRALE PUÒ ESSERE COSTITUITO DA DNA OPPURE DA RNA A DOPPIO FILAMENTO O A FILAMENTO SINGOLO CON DISPOSIZIONE LINEARE O CIRCOLARE CLASSIFICAZIONE DI BALTIMORE LA FUNZIONE DEI RIVESTIMENTI ESTERNI 1) PROTEZIONE DEL FRAGILE GENOMA DA DANNI FISICI, CHIMICI, ENZIMATICI. -I CAPSIDI SONO FORMATI DA UN CERTO NUMERO DI UNITÀ PROTEICHE UGUALI. -IL DANNO AD UNA RENDE QUELL’UNA NON FUNZIONALE, MA DIFFICILMENTE DANNEGGIA L’INTERA PARTICELLA. -QUESTO FA DEL CAPSIDE UN’EFFICACE BARRIERA. 2)CONFERIMENTO DELLA CAPACITÀDI RICONOSCIMENTO CON IL RECETTORE CELLULARE. LA FUNZIONE DEI RIVESTIMENTI ESTERNI 3)PENETRAZIONE DEL GENOMA VIRALE NELLA CELLULA IN UNA CONFORMAZIONE CON LA QUALE PUÒ INTERAGIRE CON LE STRUTTURE CELLULARI ED INIZIARE IL PROCESSO INFETTIVO - IN ALCUNI CASI QUESTO È UN PROCESSO FACILE CHE CONSISTE SEMPLICEMENTE NEL FAR ENTRARE IL GENOMA NEL CITOPLASMA -IN ALTRI CASI INVECE, QUESTO MOMENTO È PIÙ COMPLESSO. PER ES. I RETROVIRUS CLASSIFICAZIONE DEI VIRUS I VIRUS SI POSSONO DISTINGUERE IN BASE ALL’ORGANISMO NEL QUALE SI RIPRODUCONO IN: BATTERIOFAGI (O FAGI), CHE INFETTANO I BATTERI VIRUS VEGETALI, CHE INFETTANO LE CELLULE DELLE PIANTE (COME IL VIRUS DEL MOSAICO DEL TABACCO) VIRUS ANIMALI, CHE INFETTANO LE CELLULE ANIMALI (COME HERPES VIRUS CHE PROVOCA LA VARICELLA) INGRESSO DEI VIRUS Fusione della membrana INGRESSO DEI VIRUS ENDOCITOSI CICLO LITICO E LISOGENO I PRINCIPALI GRUPPI VIRALI UTILIZZANO MECCANISMI DI RIPRODUZIONE SPECIFICI CHE SI POSSONO RICONDURRE A DUE MODALITÀ PRINCIPALI: IL CICLO LITICO IL CICLO LISOGENO CICLO LITICO NEL CICLO LITICO LA CELLULA OSPITE DIVENTA UNA “FABBRICA” DI VIRUS: DOPO L’INGRESSO NELLA CELLULA OSPITE, L’ACIDO NUCLEICO E LE PROTEINE VIRALI SONO PRODOTTI RAPIDAMENTE SFRUTTANDO LE STRUTTURE E L’ENERGIA DELLA CELLULA LA CELLULA OSPITE SI ROMPE E LE PARTICELLE VIRALI SONO LIBERATE ALL’ESTERNO CICLO LISOGENO NEL CICLO LISOGENO IL GENOMA VIRALE SI INTEGRA NEL CROMOSOMA OSPITE IL GENOMA VIRALE SI DUPLICA DURANTE IL PROCESSO DI DUPLICAZIONE DELLA CELLULA OSPITE. QUANDO QUESTA SI DIVIDE, QUINDI, TRASMETTE ALLE CELLULE FIGLIE ANCHE IL DNA VIRALE (CHE PERÒ NON È ESPRESSO) DOPO MIGLIAIA DI DIVISIONI CELLULARI, IL DNA VIRALE PUÒ ATTIVARSI, STACCANDOSI DAL CROMOSOMA E DANDO INIZIO A UN CICLO LITICO Il genoma virale integrato è chiamato profago, se la cellula ospite è un batterio, o provirus, se la cellula ospite è eucariote FASI DEL CICLO VIRALE ENTRAMBI I CICLI RIPRODUTTIVI SONO CARATTERIZZATI DA CINQUE FASI: ATTACCO PENETRAZIONE REPLICAZIONE MATURAZIONE LIBERAZIONE CICLO RIPRODUTTIVO DEI VIRUS: ATTACCO L’ATTACCO (O ADSORBIMENTO) CONSISTE NELLA FORMAZIONE DI UN LEGAME SPECIFICO TRA MOLECOLE (IN GENERE GLICOPROTEINE) PRESENTI SULLA SUPERFICIE VIRALE E MOLECOLE PROTEICHE RECETTRICI PRESENTI SULLA SUPERFICIE DELLA CELLULA OSPITE IN TAL MODO SOLO ALCUNI TIPI DI CELLULE VENGONO INFETTATE DA UN PARTICOLARE VIRUS: IL VIRUS DEL RAFFREDDORE, PER ESEMPIO, ATTACCA SOLO LE CELLULE DELLA MUCOSA NASALE CICLO RIPRODUTTIVO DEI VIRUS: PENETRAZIONE QUASI TUTTI I VIRUS UMANI ENTRANO NELLA CELLULA CON IL CAPSIDE INTATTO IN PRESENZA DEL PERICAPSIDE, QUESTO SI FONDE CON LA MEMBRANA CELLULARE; ALTRIMENTI IL VIRUS PUÒ ENTRARE PER ENDOCITOSI CICLO RIPRODUTTIVO DEI VIRUS: REPLICAZIONE LA REPLICAZIONE CONSISTE NELLA DUPLICAZIONE DEL MATERIALE GENETICO VIRALE UTILIZZANDO LE RISORSE ENERGETICHE E GLI ENZIMI DELLA CELLULA OSPITE LA REPLICAZIONE DELL’ACIDO NUCLEICO PUÒ AVVENIRE CON IL MATERIALE GENETICO VIRALE SEPARATO DA QUELLO DELLA CELLULA OSPITE (COME SI VERIFICA NEL CICLO LITICO) O INSERITO NEL DNA DELLA CELLULA OSPITE (COME SI VERIFICA NEL CICLO LISOGENO) CICLO RIPRODUTTIVO DEI VIRUS: MATURAZIONE DURANTE LA MATURAZIONE SONO SINTETIZZATI I COMPONENTI STRUTTURALI DEL VIRUS (CAPSIDE, ENZIMI VIRALI) NEL CICLO LITICO QUESTA SINTESI AVVIENE SUBITO DOPO L’INFEZIONE, MENTRE NEL CICLO LISOGENO IL VIRUS PUÒ RIMANERE “LATENTE” (DUPLICARSI SENZA PRODURRE NUOVE COMPONENTI STRUTTURALI DEL VIRUS) ANCHE A LUNGO CICLO RIPRODUTTIVO DEI VIRUS: LIBERAZIONE LA LIBERAZIONE DEI VIRUS DALLA CELLULA PUÒ AVVENIRE PER GEMMAZIONE O PER LISI CELLULARE I VIRUS CARATTERIZZATI Fuoriuscita per gemmazione DALLA PRESENZA DEL PERICAPSIDE FUORIESCONO PER GEMMAZIONE (ES. VIRUS EBOLA), I VIRUS SENZA PERICAPSIDE PER LISI CELLULARE LATENZA I VIRUS CHE INTEGRANO I LORO GENI ALL’INTERNO DEL DNA DELLA CELLULA OSPITE SONO DI DUE TIPI: VIRUS A DNA E RETROVIRUS A RNA UN ESEMPIO DI VIRUS A DNA CHE ALTERNA LUNGHI PERIODI DI LATENZA A BREVI PERIODI RIPRODUTTIVI È L’HERPES SIMPLEX CHE VIENE ATTIVATO DA FATTORI LEGATI A STRESS FISICO O EMOTIVO UN ESEMPIO DI RETROVIRUS A RNA È IL VIRUS HIV CHE PROVOCA LA COSIDDETTA IMMUNODEFICIENZA UMANA, IN QUANTO COLPISCE LE CELLULE IMMUNITARIE (LINFOCITI T) RETROVIRUS L’INTEGRAZIONE DI UN VIRUS A RNA IN UN CROMOSOMA COSTITUITO DA DNA PUÒ AVVENIRE GRAZIE A UN IMPORTANTE ENZIMA VIRALE: LA TRASCRITTASI INVERSA LA TRASCRITTASI INVERSA COPIA L’RNA VIRALE IN UN FILAMENTO SINGOLO DI DNA COMPLEMENTARE (CDNA) DAL CDNA SI ORIGINA UNA MOLECOLA DI DNA A DOPPIO FILAMENTO CHE SI INSERISCE NEL CROMOSOMA DELLA CELLULA OSPITE E SI REPLICA CON ESSA VIROIDI I viroidi sono i più piccoli agenti patogeni conosciuti e agenti causali di malattie delle piante. La forma extracellulare del viroide consiste semplicemente di molecole di RNA nude, ovvero non racchiuse da un rivestimento proteico protettivo; tali agenti infettanti non codificano infatti neppure per una singola proteina. Un viroide è quindi solo una piccola molecola di RNA circolare arrotolata su se stessa a creare un esteso segmento a doppio filamento PRIONI il prione, è altamente insolito in quanto non contiene acidi nucleici, ma è composto interamente da una proteina la più nota patologia degenerativa cerebrale è stata la cosiddetta “malattia della mucca pazza”, ma ci sono anche altre manifestazioni cliniche simili, come la malattia di Creutzfeldt-Jakob (CJD) negli esseri umani e lo scrapie nelle pecore. Queste malattie sono denominate nel loro insieme encefalopatie spongiformi perché formano fori nel cervello, che fanno assumere al tessuto cerebrale un aspetto a spugna. Le proteine prioniche si aggregano in fibrille traslucide cerose dette amiloidi, che inducono la morte programmata delle cellule. Il termine “encefalopatia spongiforme” si riferisce all’aspetto spugnoso del tessuto cerebrale che consegue alla estesa necrosi cellulare. Le malattie da prioni mostrano sempre uno sviluppo lento nel tempo; è opportuno sottolineare che la funzione della forma normale dei prioni è ancora sconosciuta TAKE HOME MESSAGE ENTITÀ BIOLOGICHE SUBCELLULARI PARASSITI ENDOCELLULARI OBBLIGATI POSSIEDONO UN SOLO TIPO DI ACIDO NUCLEICO (DNA O RNA) HANNO DIMENSIONI PICCOLISSIME (SONO FILTRABILI) POSSIEDONO UN INVOLUCRO PROTEICO (CAPSIDE) E, A VOLTE, UN INVOLUCRO LIPOPROTEICO(PERICAPSIDEO PEPLOS) PRESENTANO IN SUPERFICIE STRUTTURE PROTEICHE (ANTIRECETTORI) CHE SI ANCORANO A SPECIFICI RECETTORI DELLA CELLULA BERSAGLIO TAKE HOME MESSAGE NON SONO ESSERI VIVENTI PER ESISTERE IN NATURA DEVONO ESSERE INFETTANTI DEVONO UTILIZZARE I MECCANISMI DELLA CELLULA OSPITE PER PRODURRE I PROPRI COMPONENTI (MRNA VIRALI, PROTEINE E COPIE IDENTICHE DEL GENOMA) DEVONO CODIFICARE PROPRIE PROTEINE SPECIFICHE PER OGNI PROCESSO DA LORO RICHIESTO E NON EFFETTUABILE DALLA CELLULA LA PRODUZIONE DI NUOVI VIRIONI AVVIENE PER ASSEMBLAGGIO DELLE COMPONENTI VIRALI GRAZIE PER L’ATTENZIONE