I CORDATI
I CORDATI sono animali bilateri, celomati, con corpo metamerico e scheletro interno.
Rispetto alla organizzazione corporea degli Invertebrati, i Cordati presentano una diversa
posizione reciproca di apparato digerente, apparato circolatorio ed apparato nervoso.
Questo phylum comprende organismi di diversa
forma e complessità, quali i Vertebrati, gli
Urocordati ed i Cefalocordati. Nonostante
questi tre gruppi mostrino delle evidenti differenze
morfologiche, tutti i Cordati, mostrano, almeno in
una fase del loro sviluppo, alcune strutture
omologhe che ne dimostrano la stretta parentela:
- una struttura dorsale di
notocorda o corda dorsale;
sostegno,
detta
- un sistema nervoso munito di un tubo
neurale dorsale;
- delle fessure branchiali nella faringe
Gli UROCORDATI
Gli Urocordati - o Tunicati - sono piccoli
organismi marini, sessili e filtratori, dotati di
larve planctoniche che, fissandosi al fondale
marino, raggiungono lo stadio adulto, sviluppando
una forma a sacco rivestito da una strato
protettivo detto tunica. La corda dorsale è
presente solo durante la fase libera. L’esempio più
rappresentativo è l'ascidia.
I CEFALOCORDATI
Sono anch'essi animali marini, simili a piccoli
pesci non sviluppati. Il più noto di questi animali
è l'ANFIOSSO. Vive nelle acque basse dei mari di
tutto il mondo. E' un animaletto lungo 7 - 8 cm,
sottile e quasi trasparente; è un abile nuotatore,
ma vive quasi sempre affondato nella sabbia
facendo fuoriuscire la regione anteriore che ne
permette l'alimentazione per filtrazione.
A differenza dei tunicati, l'anfiosso mantiene la corda per tutta la vita. Il suo
corpo è interamente percorso dalla corda dorsale, alla quale si attaccano da
ambo i lati i muscoli aventi disposizione metamerica.
I VERTEBRATI
La corda dorsale è presente solo nell'embrione,
sostituita poi da una colonna vertebrale, asse
portante dello scheletro, che racchiude il midollo
spinale.
Il corpo è suddiviso in parti ben distinte: capo,
tronco e coda. Il capo è sempre più specializzato
per il grande sviluppo degli organi cefalici. Gli
organi di senso sono molto complessi.
Le fessure branchiali permangono nelle forme
acquatiche durante tutto il ciclo vitale, e fungono da
strutture respiratorie; nei vertebrati terrestri e
anfibi, che respirano per mezzo dei polmoni,
scompaiono dopo le prime fasi dello sviluppo.
Il celoma costituisce la cavità addominale, in cui è
contenuta la maggior parte degli organi.
Dei Vertebrati fanno parte gli agnati, i pesci, gli
anfibi, i rettili, gli uccelli e i mammiferi.
GLI AGNATI o CICLOSTOMI
La superclasse degli AGNATI raggruppa tutti i
Vertebrati acquatici primitivi, privi di
mandibole e spesso con bocca rotonda (da cui
il nome di CICLOSTOMI).
Hanno corpo di forma allungata, simile a quello
delle anguille, molle e con pelle nuda, senza
squame. Hanno scheletro interno cartilagineo,
di sviluppo molto modesto, e notocorda che
persiste nell'adulto Privi di pinne pari, hanno
una sola narice mediana e uno o due occhi.
A questo gruppo appartengono le lamprede,
relativamente comuni anche nelle nostre acque e
utilizzate a scopo alimentare. Le specie più
grandi sono lunghe fino a 1 m. Sono parassiti di
pesci, ai quali si attaccano con la ventosa boccale,
raschiandone poi la cute con la lingua dentellata
per succhiarne il sangue ed i liquidi corporei.
I PESCI
I PESCI sono vertebrati acquatici a
respirazione branchiale . Non possiedono
zampe bensì pinne, che permettono loro
di muoversi nell'elemento fluido con
particolare efficacia.
In generale hanno un corpo di forma
idrodinamica, che nella maggior parte
dei casi è ricoperto di scaglie.
I pesci respirano attraverso branchie
localizzate ai lati della faringe. Le branchie
sono costituite da strutture filamentose,
fortemente vascolarizzate. Quando il pesce
assume acqua ricca di ossigeno attraverso la
bocca la fa passare attraverso le branchie a
livello delle quali avviene l'assunzione
dell'ossigeno e l'eliminazione dell'anidride
carbonica.
Nei pesci l’apparato circolatorio è semplice ed è formato da un cuore a due sole
camere (un atrio e un ventricolo), che spinge il sangue nelle branchie, quindi alla
testa e da questa al resto del corpo, attraverso un’arteria principale situata subito
sotto la colonna vertebrale. La velocità del sangue circolante è inferiore rispetto a
quella degli altri vertebrati.
La bocca dei pesci è munità di mascelle, con
una dentatura che varia da specie a specie.
linea laterale
Oltre agli organi di senso tipici dei vertebrati, i pesci ne presentano anche uno esclusivo:
la linea laterale. Essa è costituita da una serie di canalicoli che corrono lateralmente lungo
tutta la lunghezza del corpo dell'animale, collegati con l'esterno tramite piccoli pori, e ha la
funzione di percepire variazioni di bassissima frequenza o flebili campi elettrici.
I pesci si riproducono per via sessuata, con
fecondazione esterna. Sono in gran parte
ovipari, cioè producono uova che si sviluppano
all’esterno del corpo della femmina. Alcune
specie,
però,
come
gli
squali,
hanno
fecondazione interna e sono vivipari, cioè
danno alla luce forme giovanili a uno stadio di
sviluppo avanzato.
I pesci possono essere suddivisi nelle due classi dei CONDROITTI (pesci cartilaginei) e
degli OSTEITTI (pesci ossei).
CONDROITTI
Sono pesci caratterizzati da scheletro
costituito da cartilagine.
Le scaglie che rivestono il corpo sono
simili a microscopici dentelli, che
rendono la loro pelle ruvida.
Le fessure branchiali sono scoperte e
ben visibili.
Manca la vescica natatoria.
L’individuo maschio è dotato di un
organo copulatore che permette la
fecondazione interna.
Ai condroitti
appartengono quasi
esclusivamente
specie marine e
carnivore
predatrici, come gli
squali e le razze.
OSTEITTI
Sono pesci dotati di uno scheletro osseo o
parzialmente osseo.
Presentano la vescica natatoria, una specie di
sacco ripieno di ossigeno che consente al pesce di
regolare il galleggiamento ed equilibrare la
pressione esterna al variare della profondità. In
alcune specie, la vescica natatoria si è trasformata
in un sacco polmonare, che consente la
respirazione aerea in aggiunta alla respirazione
branchiale.
Le branchie, deputate alla respirazione, sono protette
da una struttura mobile chiamata opercolo.
I pesci ossei rappresentano la maggior parte dei pesci viventi conosciuti. Si trovano in tutte le acque
del globo, dall'antartico, a temperature di 1-2 gradi sotto zero, fino a sorgenti termali a 34°; da laghi
a 4.500 m di altezza nelle Ande, fino a 9.000 m di profondità negli oceani.
GLI ANFIBI
Gli ANFIBI comprendono animali che presentano una
duplice modalità di vita in quanto durante la fase larvale
(girino) vivono obbligatoriamente nell'acqua e, dopo aver
subito una caratteristica metamorfosi, allo stato adulto
possono passare a vivere sulla terraferma.
Allo stadio larvale sono perfettamente adattati alla vita
acquatica: respirano per mezzo di branchie, non hanno
arti ma presentano una coda con cui nuotano.
Allo stadio adulto gli Anfibi possono perdere la coda ma
hanno due paia di zampe e le branchie sono sostituite dai
polmoni.
L’adattamento alla vita terrestre degli Anfibi è
però ancora parziale, per i seguenti motivi:
- la respirazione cutanea : i polmoni non
sono molto efficienti, ed essi respirano quasi
solo con la pelle che quindi deve essere sottile
e tenuta sempre umida grazie a delle
ghiandole o con continue immersioni in
acqua;
- la riproduzione: la fecondazione è esterna e le uova sono prive di guscio e
avvolte da un materiale gelatinoso, quindi devono essere deposte in acqua.
La circolazione sanguigna è doppia (distinta in una piccola
circolazione pulmo-cutanea e una grande circolazione
sistemica) e incompleta (nel cuore si ha un parziale
rimescolamento del sangue ossigenato con quello “sporco”).
Gli anfibi sono animali a sangue freddo; quindi
la loro temperatura corporea varia in funzione di
quella ambientale. Per questo nelle regioni fredde
gli anfibi passano l’inverno in uno stato di
ibernazione.
Gli anfibi adulti sono carnivori e si nutrono
soprattutto di insetti, lumache e vermi; i girini, invece,
sono prevalentemente erbivori. Nel corso della
metamorfosi da girino ad adulto, quindi, anche
l’apparato
digerente
subisce
una
profonda
trasformazione.
La classe degli ANFIBI comprende i due ordini degli urodeli e degli anuri.
Urodeli: animali solitamente tetrapodi, molti dei quali ricordano per aspetto i sauri. Ne
fanno parte tritoni e salamandre. Gli Urodeli (o “caudati”) differiscono dagli anfibi anuri
per la presenza della coda (da cui il nome dell'ordine) e per la diversa struttura
corporea, che non prevede il salto come nelle rane e nei rospi.
Anuri: privi di coda allo stadio adulto, sono caratterizzati da
timpani esterni, occhi sporgenti che vedono in quasi tutte le
direzioni, lunghe zampe posteriori adatte al salto e piedi
palmati, che fanno di questi animali degli eccellenti nuotatori.
Appartengono a quest’ordine le rane e i rospi.
I RETTILI
I RETTILI rappresentarono il primo gruppo di vertebrati adattati ad un ambiente
strettamente terrestre.
Ciò è dovuto innanzitutto ad alcuni fondamentali adattamenti:
 il loro corpo è protetto esternamente da uno strato di squame cornee
impermeabili, talvolta ossificate, che ne impediscono la disidratazione;
 hanno i polmoni maggiormente sviluppati di
quelli degli Anfibi, a compensare l'assenza di
respirazione cutanea;
 la riproduzione avviene con fecondazione
interna e produzione di uova protette da un
guscio all’interno del quale l’embrione si può
sviluppare in ambiente subaereo. .
L’uovo amniotico rappresenta un ambiente ideale per lo sviluppo subaereo dell’embrione:
sacco vitellino
allantoide
albume
corion
camera d’aria
guscio
embrione
amnios
- il guscio calcareo permeabile all'ossigeno permette la respirazione aerea e impedisce la
disidratazione;
- il tuorlo (o sacco vitellino) fornisce le sostanze alimentari;
- l’albume gelatinoso, fornisce un'ulteriore riserva nutritiva (proteine) per l'embrione lo isola
meccanicamente, lo idrata e lo protegge dalle infezioni microbiche;
- l’allantoide, insieme al corion, fa da tramite per gli scambi gassosi con l’ambiente, e serve
ad accumulare le sostanze di rifiuto
- l’amnios, infine, delimita la camera piena di fluido in cui cresce l’embrione, protetto
dall'essiccamento, dagli urti e dagli sbalzi termici.
La circolazione sanguigna e doppia e incompleta, anche se,
rispetto agli Anfibi, i rettili presentano un cuore più efficiente, in
cui sangue arterioso e venoso si mescolano meno.
Come gli Anfibi, i Rettili sono animali eterotermi:
prendono il calore loro necessario dall’ambiente,
esponendosi ai raggi del sole, o mantenendo la più
ampia superficie corporea possibile a contatto con il suolo caldo.
Essendo legati alla temperatura esterna, i rettili che vivono nelle regioni in cui
l’inverno è freddo ibernano, mentre altre forme, che vivono in regioni
eccezionalmente calde e asciutte, vanno incontro a estivazione.
La classe dei Rettili comprende gli
ordini dei cheloni, degli squamati e
dei loricati.
Ordine dei CHELONI
Comprende tartarughe e testuggini, caratterizzate da un guscio
coriaceo che racchiude gli organi interni.
La maggior parte delle specie è adattata ad habitat terrestri o
d'acqua dolce, mentre un piccolo gruppo vive in mare.
Hanno dimensioni molto variabili, che vanno da pochi centimetri a
più di 2 metri.
La parte superiore del guscio della tartaruga,
all'interno del quale la testa, gli arti e la coda
possono essere più o meno completamente ritirati,
è chiamata carapace, mentre la parte ventrale,
tipicamente piatta, si chiama piastrone. Le due
parti del guscio sono saldate rispettivamente alle
vertebre e alle costole.
Va ricordato che, in base ad
una legge del 1993, i Cheloni
che fanno parte della fauna
italiana sono rigidamente
protetti e non se ne può più
fare commercio, nè possono
essere catturati.
Ordine dei LORICATI
Comprende rettili di taglia
grande o molto grande, come
coccodrilli, alligatori e
caimani.
I loricati hanno un corpo lungo 1,5 - 7 m, ricoperto da
una robusta corazza di placche cornee, in alcuni
punti ossificate; il muso è lungo e appiattito, le zampe
sono brevi e robuste; la bocca è provvista di 30 – 40
denti per ogni mascella, tutti uguali.
Le femmine di alcune specie si prendono cura dei piccoli
appena usciti dall'uovo.
Le cure parentali che si osservano nei loricati sono un
fatto unico nei rettili, a ulteriore conferma dell'affinità di
questo ordine con gli animali superiori, e in particolare con
gli uccelli.
Ordine degli SQUAMATI
Comprende la maggior parte dei Rettili attuali suddivisi
nei due sottordini dei sauri (o lucertole) e degli ofidi (o
serpenti). Gli squamati si caratterizzano per il
rivestimento di squame cornee, soggetto a periodica
muta, che copre tutto il corpo.
Sauri o Lucertole
Hanno corpo allungato e quattro arti pentadattili, che in alcune specie
sono ridotti o assenti. In genere sono lunghi meno di 30 cm, ma arrivano a
superare i 3 m. Tra le peculiarità di alcuni gruppi, l'autotomia, ovvero la
capacità, per ingannare il predatore, di "staccare " la coda in caso di pericolo,
generalmente con successiva ricrescita. Alcuni sauri sono in grado di
cambiare colore.
Ai Sauri appartengono lucertole, iguana, camaleonti.
Ofidi o Serpenti
Sono rettili privi di arti e con mascelle disarticolate che consentono l'ingestione di
prede di dimensioni eccezionali.
Sono animali carnivori che uccidono o paralizzano la preda con il veleno oppure la stritolano
e la inghiottono intera, a partire in genere dalla testa.
I denti sono numerosi, conici, diritti o
retrocurvi: sulla mascella superiore possono
essere presenti zanne velenifere. Alcuni
serpenti sono anche in grado di spruzzare a
distanza il veleno, mediante contrazione e
violenta espirazione dell'aria.
La lingua, biforcuta, costituisce per loro
un
importante
organo
di
senso
supplementare.
I serpenti sono in genere
ovipari, ma molti sono
ovovivipari.
GLI UCCELLI
Classe di vertebrati omeotermi, capaci (tranne in alcuni casi) di volare.
Tutto il corpo degli Uccelli presenta infatti una varietà di adattamenti
collegati al volo:
- Lo scheletro presenta numerose ossa cave, collegate a un
sistema di sacche aeree che rende la struttura corporea più
agile e leggera. Nella maggior parte degli uccelli lo sterno è
relativamente sviluppato e presenta una cresta centrale, detta
carena, che costituisce il punto d’inserzione dei potenti
muscoli pettorali del volo.
- Gli arti anteriori sono trasformati in ali. Il
corpo è ricoperto da penne e da piume: le
prime servono per il volo, le seconde fungono da
isolante termico e mantengono costante la
temperatura corporea. L’omeotermia spiega la
straordinaria diffusione di questa classe, che si
trova rappresentata a tutte le latitudini, dalle
regioni a clima torrido a quelle artiche.
Il sistema respiratorio degli uccelli è
estremamente efficiente: i polmoni sono
connessi a sacchi aerei che si estendono
all'interno delle ossa cave e ciò permette di
ottenere un grande approvvigionamento
d'ossigeno. (Questo consente ad alcune
specie di volare ad altezze inimmaginabili,
dove la concentrazione di ossigeno è
estremamente rarefatta.)
Anche la circolazione ha raggiunto la
massima efficienza, essendo doppia e
completa. Questo significa che il cuore è
perfettamente diviso e il sangue venoso non si
mescola mai con quello arterioso. La
frequenza del battito cardiaco è inoltre molto
elevata, per consentire il dispendio energetico
connesso al volo.
Per ridurre ulteriormente il peso corporeo,
gli Uccelli sono privi di denti, sostituiti da un
becco corneo, la cui struttura varia in
relazione alla dieta. Il compito di triturare il
cibo, viene svolto dal “ventriglio”, un
secondo stomaco con pareti spese in cui gli
alimenti vengono macinati insieme ai detriti
che l’uccello ingerisce insieme al cibo.
Gli uccelli hanno un sistema nervoso
notevolmente più sviluppato dei rettili. Il
loro apparato visivo è il migliore che si possa
reperire nel mondo animale: un'aquila ha un'acutezza visiva almeno otto volte superiore a
quella dell'uomo, mentre un gufo riesce a vedere perfettamente nel buio più assoluto.
Tutti gli Uccelli sono ovipari e depongono uova dal guscio calcificato che, a differenza di quelle
dei rettili, vengono covate. Le uova vengono deposte in luoghi diversi: alcuni uccelli si
accontentano di appoggiarle sul suolo, altri costruiscono nidi più o meno elaborati.
I MAMMIFERI
I mammiferi sono vertebrati che hanno colonizzato
praticamente qualsiasi ambiente, dalle calotte glaciali ai
caldi deserti: alcuni gruppi (Pinnipedi, Cetacei) sono riusciti a
colonizzare con successo anche l'ambiente acquatico,
mentre altri hanno evoluto delle ali e sono perciò in grado di
volare (Chirotteri).
Nonostante tali differenze di dimensioni ed abitudini di vita,
tutti i mammiferi sono accomunati dal fatto di essere
omeotermi, vivipari (ad eccezione dei Monotremi, che sono
ovipari) e di avere cure parentali che prevedono anche
l'allattamento della prole.
La presenza di pelo è una delle caratteristiche più importanti dei mammiferi: la maggioranza
dei mammiferi, infatti, ha il copro ricoperto per percentuali più o meno elevate di pelo, ed
anche coloro i quali ne sono apparentemente sprovvisti (come i cetacei) presentano allo stadio
embrionale degli accenni di crescita di pelo, che regrediscono poi col procedere della
gravidanza.
I peli nei mammiferi hanno numerose funzioni:
• prima di tutto servono a mantenere l'omeotermia;
• con i loro colori possono servire all’animale per
mimetizzarsi, per intimorire eventuali nemici o per
attrarre i rappresentanti dell'altro sesso;
• possono fungere da organi tattili (es. le vibrisse);
• in qualche specie (come nel riccio o nell'istrice) sono
modificati a formare delle spine, che proteggono
efficacemente l'animale da potenziali predatori.
Nella cute dei mammiferi sono presenti diverse
ghiandole specializzate:
le ghiandole mammarie, presenti in forma
completamente sviluppata in tutti i mammiferi
adulti di sesso femminile, secernono il latte per
nutrire la prole;
le ghiandole sudoripare, solitamente localizzate
alla base dei peli, importanti per la termoregolazione
e l'escrezione;
le ghiandole odorifere le cui secrezioni
allontanano i nemici e attraggono gli individui
dell’altro sesso.
I mammiferi sono dotati del sistema nervoso
più sviluppato di tutto il regno animale…..
I mammiferi hanno in genere quattro arti, attaccati al di
sotto del corpo, e non lateralmente rispetto ad esso (come
accade ad esempio nei rettili). Questa caratteristica permette
movimenti veloci anche prolungati nel tempo.
I mammiferi, così come
anche gli uccelli, hanno
una
circolazione
sanguigna doppia e
completa: ciò significa
che il cuore è suddiviso
quattro scomparti ben
distinti e che il sangue
passa due volte al suo
interno
(circolazione
polmonare e corporea).
La respirazione è polmonare ed è aiutata dal diaframma, una
struttura muscolo-membranosa, esclusiva dei Mammiferi, che divide
il celoma in una cavità toracica ed in una cavità addominale.
Tutti i mammiferi si riproducono sessualmente, per
fecondazione interna con accoppiamento.
A seconda del tipo di sviluppo dell’embrione, i mammiferi si suddividono in tre sottoclassi:
Monotremi (ovipari), Marsupiali e Placentati (vivipari).
I MONOTREMI
Sono considerati uno dei gruppi più
primitivi di mammiferi: questi animali
depongano le uova proprio come i rettili
e gli uccelli. Le uova possono essere
incubate in un nido, come nel caso
dell'ornitorinco, oppure in una
speciale borsa cutanea, come nel caso
dell'echidna.
Dopo la schiusa delle uova, i piccoli
sono del tutto inermi; poiché le
ghiandole mammarie sono prive di
capezzoli e i piccoli non hanno una
bocca adatta a succhiare, questi leccano
il latte direttamente dal pelo del ventre
materno.
Gli individui adulti non hanno denti,
ma presentano un becco corneo simile a
quello degli uccelli.
I MARSUPIALI
I piccoli di questo ordine nascono non ancora completamente
sviluppati, dalle due alle cinque settimane dopo il
concepimento.
Immediatamente dopo la nascita essi entrano nel
marsupio, una tasca esterna all’addome della madre, dove
vengono allattati e completano lo sviluppo.
I marsupiali comprendono gli
opossum americani e molti
mammiferi australiani, come i
canguri e i koala.
I PLACENTATI
I placentati danno alla luce i
piccoli a uno stadio di sviluppo
piuttosto avanzato; per questo
motivo la gestazione è molto
lunga: a seconda delle specie,
infatti, può durare dai 15 giorni
(criceto) ai 650 giorni (elefante
africano).
Quando nascono, i piccoli sono completamente coperti di
pelo e con occhi e orecchie già funzionali; possono essere
in grado di camminare e perfino di correre.
Ai placentati appartengono la maggior parte delle specie di mammiferi; tra i
principali ordini, possiamo ricordare:
insettivori : piccoli e adatti
a scavare; si nutrono di
insetti. (talpe, ricci)
roditori : hanno denti incisivi a
scalpello, a crescita continua.
(scoiattoli, topi, istrici)
lagomorfi : erbivori, con denti incisivi ad
accrescimento continuo; caratterizzati da
lunghe orecchie e labbro leporino. (conigli,
lepri)
chirotteri : hanno arti anteriori atti al volo. (pipistrelli)
artiodattili : erbivori muniti di zoccoli, con un numero pari di dita.
(suini, ippopotami, cammelli, cervi, giraffe, bovini, capre e pecore)
perissodattili : erbivori muniti di zoccoli, ma con un numero dispari di dita.(cavalli,
rinoceronti e tapiri)
cetacei : animali marini col corpo privo di
peli e arti trasformati in pinne. (balene e
delfini)
proboscidati : grande mole, labbro
superiore dell’animale fuso con il naso
a formare la proboscide. (elefanti).
carnivori : predatori, con robusta
dentatura atta a lacerare la carne e unghie
e artigli aguzzi. (felidi, canidi, ienidi,
ursidi e mustelidi). Vi appartengono
anche carnivori marini con arti
trasformati in pinne (foche, elefanti
marini)
primati : hanno mani prensili, occhi
frontali e cervello molto sviluppato;
stazione eretta o semieretta. (lemuri,
scimmie antropomorfe, e ominidi)