Il transessualismo dall`entrata in vigore della legge 164 del 1982

Master in Sessuologia Clinica
L'identità di Genere e le sue
problematiche
Essere transessuali oggi
Dott.ssa Mariateresa Molo
19 e 20 aprile 2013
Università degli Studi di Pisa
(1926-1989)
Harry
Benjamin
(1885-1986)
Cenni Storici
Il concetto di “cross-gender identity and behaviour” è
noto sin dall’antichità
Compare in civiltà e culture diverse, è diffuso in ogni
continente ed è stato integrato nelle culture secondo
una graduazione variabile di accettazione sociale.
H. Benjamin The Transsexual Fenomenon - Appendix C by
R. Green
www.crisalideazionetrans.it/Ilfenomenotransessuale_app_c.html
Variazioni di identità di genere sono presenti in mitologia
E’ un tema sviluppato in campo artistico, dalla letteratura
al teatro e al cinema
Mitologia
Eracle e la regina Onfale
Achille e Licomede
Tiresia
Stregoneria
Storia
Abate di Choisy
Cavaliere di Eon
Mahu Polinesia
Terzo sesso, trattati alla pari, considerati
Adolescenza: niente prove fisiche, guerre o
caccia, iniziazione a femminilità
Adulti: vita domestica, cura dei bambini, danze
e canti
Riconoscimento sociale, posti importanti
Non rinnegano il loro sesso
Muxe Jucatan
Omosessuali vestiti con abiti tradizionali femminili
Fortunati, prescelti, benedizione
Guadagnata una posizione in attività politiche ed
economiche riservate agli uomini
Non si sentono né uomini né donne
Ben accettati in famiglia, portano bene e si occupano
dei genitori anziani.
Hjiras India
Espulsi da casta di nascita, abbandonano la famiglia,
rinunciano a sessualità maschile, assumono nome
abbigliamento e identità femminile.
Sacerdotesse, apportano fertilità agli altri con la loro
benedizione. Vivono in case comuni, creano parentele
fittizie.
Cantano e ballano alle celebrazioni di nascite di maschi
e ai matrimoni; ricevono doni in denaro
Accettate nel contesto sociale per evitare maledizioni.
Non più prostitute «sacre»
Femminielli
Rappresentano un mondo a sé, con una peculiare
tipicità che è parte integrante della cultura partenopea,
figure in passato tollerate, amate e ben integrate
nell’arcaica economia del vicolo e nei quartieri popolari
Sono individui solo geneticamente maschili, non
considerati deviati, ma al massimo stravaganti.
L’antico rito della Candelora di Montevergine esplora il
particolare fenomeno della devozione mariana dei
tradizionali femminielli napoletani
George Sand
Una donna dissimula con un nome maschile la
propria identità di autrice letteraria per superare
la diffidenza che il pubblico medio provava nei
confronti di una donna, pregiudizialmente
ritenuta, proprio in quanto tale, artista di qualità
inferiore.
Il vestirsi da uomo, oltre a essere più economico,
era un modo per poter frequentare luoghi
interdetti alle donne.
TV e Film
Lady Oscar
Il vizietto
Msr Doubtfire
La moglie del soldato
Priscilla: la regina del deserto
Boys don’t cry
Tutto su mia madre
La mia vita in rosa
Transamerica
Filmografia trans
Documentari Prof. Valerio
Letteratura scientifica
Descritto per la prima volta da Friederich nel XIX secolo
(Wuerzburg 1831)
In seguito Metamorphosis sexualis paranoia KrafftEbing (1877)
Magnus Hirschfeld: Die Transvestiten (1910)
Havelock Ellis coniò il termine di “inversione sessoestetica” e “eonismo” (1936)
Psychopathia Transsexualis fu coniato da Cauldwell
(1949)
Laub & Fisk: Disforia di genere. Tutti gli individui che
presentano un’alterazione del ruolo di genere (1974)
Harry Benjamin, endocrinologo e sessuologo di
New York, coniò il termine Transessualismo nel
1953 e pubblicò The Transsexual Phenomenon
nel 1966.
Nel 1980 è stato adottato il termine Disturbo
dell’identità di Genere (D.I.G.)
Transgender: tutti gli individui che presentano
una alterazione dell’identità di genere
Definizione
DSM IV
DISTURBO DI IDENTITA’ DI GENERE
A - Una forte e persistente identificazione col sesso
opposto
B - Persistente malessere riguardo al proprio sesso o
senso di estraneità riguardo al ruolo sessuale del
proprio sesso
C - L’anomalia non è concomitante con una condizione
fisica intersessuale
D - L’anomalia causa disagio clinicamente significativo o
compromissione dell’area sociale, lavorativa, o di
altre aree importanti del funzionamento
Diagnosi differenziale: Anticonformismo, Feticismo di
Travestimento, Schizofrenia
Disturbo dell'identità di genere
nella fanciullezza
Desiderio dichiarato di essere del sesso opposto oppure
insistenza sul fatto di esserlo (lo diventerà da grande),
non solo nel ruolo sociale
Rifiuto persistente delle strutture anatomiche del
proprio sesso (non si svilupperanno o scompariranno)
Esordio del disturbo prima della pubertà
Disturbo identità di genere
nell’adolescenza
Presenta le stesse caratteristiche del disturbo
nell’infanzia
Non presa in considerazione l’età di insorgenza
Viene diagnosticato quale Disturbo atipico dell’Identità
di genere
ICD -10
TRANSESSUALISMO
L’individuo desidera vivere ed essere accettato come
membro del sesso opposto
L’identità transessuale è stata presente
persistentemente per almeno due anni
Il quadro non rappresenta un sintomo di un’altra
sindrome psichica e non è associato a un’anormalità
cromosomica
Criticità
da definizione di Transessualismo nel DSM III
a Disturbo dell’Identità di Genere nel DSM IV
Transessualismo nel ICD 10
In attesa di revisione
Depatologizzazione
Autodiagnosi
SAIG, Gender Incongruence
Pionieri Canada, Olanda, Regno Unito
Dopo decenni di esperienza sostengono una
terapia ormonale bloccante
In Italia non esistono Protocolli di intervento e
Linee Guida
Da qualche anno presa in carico del minore e la
sua famiglia secondo il modello della Tavistock
Clinic di Londra
Dati statistici
Circa 20%-30% dei bambini con sviluppo atipico
dell’identità di genere diventerà un adulto con disturbo
dell’identità di genere.
Spesso permane un orientamento sessuale
omosessuale.
Non esistono dati certi e aggiornati sull’incidenza del
disturbo dell’identità di genere nell’età adulta.
Le statistiche riportano 1:30.000
FtM sono 1/7 degli MtF
Cause SAIG
ricerche biologiche
Genetica (storia famiglia,
studi gemelli)
Genetica molecolare
(cromosoma Xq28)
Ormoni prenatali
Stress materno prenatale
Ordine nascita
Neuropsicologia (abilità
cognitive)
Strutture anatomiche
(asimmetria cerebrale,
area preottica ipotalamo)
Numerosità fratelli
Iperattività
Bellezza fisica
Cause SAIG
ricerche psicologiche
Assegnazione sessuale e sue
conseguenze
Preferenza prenatale per un
sesso specifico
Rinforzo sociale per
comportamento tipizzato
sessualmente
Relazione madre-bambino
(simbiosi benedetta)
Sviluppo psicosessuale
materno (desiderio essere
maschio)
Funzionamento emozionale
materno (DOC depressione
ostilità borderline)
Relazione padre-bambino
(assenza, tempo condiviso)
Funzionamento emozionale
paterno (abuso sostanze,
depressione – relazione
d’oggetto)
Teoria della Neutralità del Genere
L’Identità di Genere si sviluppa principalmente come
risultato dell’apprendimento sociale dalla prima
infanzia e può esser modificato con appropriati
interventi comportamentali
Intersesso
Bambini (maschi) assegnati al sesso femminile alla nascita e
allevati come ragazze, cambiarono in un’identità maschile
alla pubertà senza alcun intervento medico.
Esperimento della Natura che supporta l’ipotesi che gli
androgeni sono critici per la formazione dell’identità di
genere maschile, in utero e alla pubertà, superando gli
effetti dell’educazione nel determinare l’identità di genere
maschile (ermafroditismo da 5 alfa reduttasi). Imperato Mc
Ginley 1974 Papua Nuova Guinea
David Reimer/Bruce Reimer
David Reimer, nato maschio, ebbe una riassegnazione
del sesso e fu allevato come femmina dopo un
incidente chirurgico durante la circoncisione, che gli
distrusse il pene.
John Money supervisionò il caso e riferì che la
riassegnazione determinò un ottimo risultato,
conferma che l’identità di genere è appresa.
In seguito Milton Diamond riferì che Reimer non si era
mai identificato come femmina e a 15 anni aveva
cominciato a vivere come un maschio.
Reimer poi rese pubblica la sua storia per scoraggiare
simili pratiche mediche.
Dopo anni di depressione severa, problemi economici e
un divorzio, si suicidò.
Caratteristiche del bambino maschio con
SAIG
Interesse per attività
femminili
Preferenza per abiti
femminili
Capelli lunghi
Giochi femminili (bambole,
casa, mamma),
programmi TV con
personaggi femminili
Compagni di gioco femmine
Evitamento di lotta e sport
competitivi
Scarso interesse per
giocattoli maschili
(macchinine)
Desiderio di essere bambine
Urinare da seduti
Fingere di non avere il pene
Raro il disgusto per i genitali
Caratteristiche della bambina con SAIG
Reazioni negative per
l’abbigliamento
femminile (anche
evitamento di situazioni
sociali)
Capelli corti, scambiata
per un maschio
Eroi maschili (Batman,
Superman)
Giochi con i maschi
Ruoli, sogni, fantasie
Interesse per sport con
contatto fisico, giochi
violenti, giochi maschili
Disinteresse per bambole
e ruoli femminili
Urinare in piedi
Rifiuto di seno e mestruo
Avrà un pene, sarà un
uomo
Effetti di SAIG
Difficoltà di inserimento e integrazione sociale
Timore di ostracismo, prese in giro, aggressioni
Evitamento amicizie anche se desiderate
Aumento dei problemi con l’età
E’ giustificato un intervento sullo sviluppo atipico
dell’identità di genere?
Innanzi tutto è importante non patologizzare
Ci possono essere difficoltà transitorie di identità di
genere che si risolvono spontaneamente.
Solo un rifiuto forte e persistente del proprio genere
richiede di esser preso in considerazione
Intervenire nei confronti del disagio che ne
consegue è un compito primario che coinvolge tutti
Considerazioni
(dagli Standard ONIG)
Avendo rilevato un considerevole incremento di
problematiche relative all’identità di genere in soggetti
in età evolutiva, si ritiene rilevante dedicare particolare
attenzione a tale tematica e promuovere adeguati
interventi di formazione-informazione non solo per i
familiari degli utenti, ma anche per il personale delle
istituzioni scolastiche e di altre agenzie/enti coinvolti.
Considerazioni
Pochi i dati di follow-up per poter valutare l’efficacia
degli interventi
Auspicabile il trattamento in età infantile; difficile
promuovere un cambiamento una volta raggiunta la
pubertà
Assistere lo sviluppo dell’identità di genere, non
dirigerlo
Aiutare i bambini a diventare più sicuri nelle loro
identità, a sentirsi più a proprio agio nell’ambiente
usuale
Criticità
La condizione trans non ha ancora trovato una
spiegazione.
L’ipotesi attualmente più accreditata si ricollega
ad una pluralità di fattori biologici,psicologici e
socioculturali
• www.wpath.org
Linee guida
Harry Benjamin International Gender Dysphoria
Association 1979:
The Standards of Care for Gender Identity
Disorders, 1979.
Revisioni : 1980, 1981, 1990, 1998, 2001
Seventh Version, 2011
Standards of Care HBIGDA
Linee guida cliniche , stabiliscono i requisiti minimi
Depatologizzazione
Mezzo per capire l’orientamento degli esperti da
parte di interessati, famiglie, istituzioni sociali
Adattamento all’identificazione/Psicoterapia
per arrivare a stato di benessere, non requisito assoluto
Certificazione di due esperti
Terapia a tre livelli: T.O., R.L.E., R.C.S.
Lavoro in gruppo; importanza del chirurgo
In Italia
• Legge n° 164 - 14 aprile 1982
DLT 150 - 1 settembre 2011
• Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere
(O.N.I.G.): 1998
• Standard sui percorsi di riattribuzione nel
disturbo dell’identità di genere (DIG): 1997
Legge n°164
Art. 1
La rettificazione di cui all'art. 454 del codice civile si fa
anche in forza di sentenza del tribunale passata in
giudicato che attribuisca ad una persona sesso diverso
da quello enunciato nell'atto di nascita a seguito di
intervenute modificazioni dei suoi caratteri sessuali.
Art.2
Quando è necessario, il giudice istruttore dispone con
ordinanza l'acquisizione di consulenza intesa ad
accertare le condizioni psico-sessuali dell'interessato.
Art. 3
Il tribunale, quando risulta necessario un adeguamento
dei caratteri sessuali da realizzare mediante
trattamento medico-chirurgico, lo autorizza con
sentenza.
In tal caso il tribunale, accertata la effettuazione del
trattamento autorizzato, dispone la rettificazione in
camera di consiglio.
O.N.I.G.
Si propone di approfondire la conoscenza di
transgenderismo e transessualismo e
favorirne la libertà di espressione in tutti i
loro aspetti
Si adopera per la definizione di linee guida di
intervento medico, chirurgico, psicologico,
legale
Mira a realizzare interventi integrati in tutti i
processi di adeguamento
www.onig.it
Standard sui percorsi di adeguamento
nel DIG
Premesse
Criteri di intervento :
- Analisi della domanda e valutazione di eligibilità
- Iter di adeguamento
Follow-up
Considerazioni finali
Premesse
Condizioni esistenziali specifiche
La ricchezza di una cultura si fonda sulle differenze
individuali e sul principio di non discriminazione
Principio di autodeterminazione e rispetto dei diritti e
della libertà altrui.
Protocollo di riassegnazione
Valutazione diagnostica medico/psicologica della durata
di circa 6 mesi (eligibilità).
Se accertata l’idoneità inizia la terapia ormonale.
La terapia ormonale mira a eliminare le funzioni e le
caratteristiche del sesso biologico di appartenenza e
sviluppare quelle fenotipiche del sesso desiderato
Contestualmente comincia il Real Life Experience
Relazione conclusiva
Presentazione di ricorso al Tribunale Civile
Terapia del DIG
Operatori
endocrinologo
psicologo
psichiatra
uroandrologo/ginecologo /chirurgo plastico
eventuale collaborazione di:
foniatra
consulenti per problematiche specifiche
Psicologo
Non fa una psicoterapia ma valuta l’esistenza del DIG
e aiuta ad individuare e raggiungere un’identità che
consente una soddisfacente qualità di vita
E’ la figura più rifiutata dai transessuali, che si
sentono normali e rifiutano che un “esperto” si
arroghi il diritto di decidere della loro vita, voglia
eliminare la devianza convincendoli a desistere dal
loro proposito
E’ accettato perché è indispensabile la relazione
conclusiva affinché il giudice conceda l’autorizzazione
all’intervento di RCS.
Psichiatra
Professionista che è ritenuto inutile dai transessuali: “non
sono matti”
Si fronteggiano due scuole di pensiero:
- la convinzione di esser nati in un corpo sbagliato è
delirante
- tale convinzione è un’effettiva disarmonia fra ciò che
il paziente sente di essere e ciò che geneticamente è
Il disturbo - pur essendo descritto nel DSM – è raramente
trattato nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia e
nelle Scuole di Specializzazione in Psichiatria.
Endocrinologo
E’ la figura fondamentale nel trattamento del
transessuale, è colui che trasforma l’aspetto fisico
originario in quello del sesso desiderato per effetto
delle terapie ormonali. In lui (e nel chirurgo) sono
riposte le maggiori aspettative delle persone
transessuali, in un rapporto di amore-odio quando i
risultati non sono quelli sperati, come se il medico ne
fosse responsabile.
Terapia ormonale
La terapia ormonale, sotto controllo medicopsicologico, attuata anche a scopo diagnostico,
permette (ma altresì richiede) al transessuale
l’esperienza di vita reale nel sesso desiderato.
La bassa posologia crea un adattamento graduale
dell’organismo senza compromettere la continuità
dell’immagine corporea. Evitare cambiamenti
traumatici è un vantaggio nel lungo periodo
Favorisce un cambiamento graduale che contrasta con
le richieste degli interessati
Difficoltà diagnostiche
Operatori
Non esistono strumenti specifici ampiamente validati
per la diagnosi di transessualismo
Scarsa compliance del transessuale, si è già fatto
autodiagnosi, vede l’operatore come colui che si
frappone alla realizzazione del suo desiderio, lo
pospone nel tempo o lo respinge
Caratteristiche del Periodo di
Osservazione
Transessuale
Possibilità di comportamento egosintonico
Atteggiamento da estendere a tutti gli altri contesti
Tentativi di manipolazione per ottenere una relazione
favorevole
Prima esperienza di innamoramento (non solo
attrazione fisica)
Intervento di Riassegnazione Chirurgica del
Sesso
E’ il traguardo finale a cui aspirano tutti i transessuali
E’ idealizzato, si creano aspettative molto alte sui
risultati. Fortunatamente le limitazioni insite in esso
sono spesso compensate dalla soddisfazione
psicologica di poter vivere nel ruolo da sempre
desiderato
Deve essere esteticamente valido, l’organo genitale
ricostruito deve apparire come l’organo biologico, deve
essere funzionale, senza cicatrici deturpanti e
pregiudizievole per la salute
Intervento di RCS
il ricovero ospedaliero deve essere effettuato in un
reparto in base all’aspetto esteriore, non al documento
anagrafico
Il personale infermieristico deve essere adeguatamente
formato
Considerazioni
Chi ha un buon equilibrio psicologico è generalmente
soddisfatto della RCS ed è in grado di far fronte alle
eventuali complicanze sopravvenute.
Un transessuale psicologicamente disturbato,
soprattutto se con tratti di mania di persecuzione,
non sarà mai soddisfatto, continuerà a chiedere
nuovi interventi estetici, convinto di non apparire
abbastanza del sesso desiderato.
Criticità
Esiste ancora il problema dell’attesa per gli interventi di
RCS nelle strutture pubbliche, per cui il transessuale
non sa quando sarà operato, pur avendo ottenuto la
sentenza di autorizzazione all’intervento: un anno,
due, in cui continuano le difficoltà relative ai
documenti, al lavoro, alle relazioni sentimentali.
Queste difficoltà sono però accettate in quanto la
transessualità è stata riconosciuta ufficialmente e c’è la
certezza che la meta è vicina.
Follow-up medico-psicologico
Importante per poter adeguare il programma
di intervento alle necessità del DIG
Difficile da organizzare perché i transessuali
preferiscono chiudere i ponti col passato
Prescritto a sei mesi, un anno, due anni
dall’intervento di RCS.
Prevede una visita endocrinologica, una visita
chirurgica, un colloquio con lo psicologo, un
questionario sulla qualità di vita e uno
specifico sull’intervento e il comportamento
sessuale.
Transgender
Definizione del DSM TR IV
La categoria più ampia, che comprende tutte le varianti
della disarmonia fra come la persona si sente e il corpo
Considerati nei loro diritti umani e sessuali a livello
internazionale (anche europeo)
Ignorati dalla legislazione italiana
Le Associazioni lottano per il riconoscimento dei diritti
Limitazioni
Transgender
Problematiche riconducibili alla diversità fra l’apparenza
esteriore e l’espressione di sé
Esperienze di disagi psicologici nella seconda infanzia
Pregiudizi nei loro confronti fino alle molestie sessuali
Documenti incongrui che limitano anche l’accesso al
lavoro oltre a disagi burocratici
Farmaci ormonali a discrezionalità del medico curante
Transessuali
Definizione nel ICD - 10
Categoria specifica nell’ambito dei transgender che
rifiuta anche i caratteri sessuali primari e desidera
sbarazzarsene
In Italia si applica loro la legge 164 del 1982
Permangono le limitazioni parziali dei diritti fino alla
riassegnazione anagrafica del sesso a seguito
dell’intervento di RCS
Possibilità di essere seguiti dal SSN (appoggio
psicologico, farmaci ormonali, RCS)
Limitazioni dei Transessuali
Disagio psicologico più precoce e più accentuato
Dopo RCS decadono le cause del disagio, ma non
sempre gli effetti legati alle storie di vita
Possono comparire nuove insoddisfazioni per l’aspetto
fisico, gli esiti dell’intervento chirurgico, le relazioni
sentimentali, il rivelare la loro identità, il non poter
avere figli, la religione che non sempre accetta la loro
nuova condizione.
Transessuali e Sessualità
Sessualità non è sinonimo di coito, orgasmo, vita
erotica, che possono essere parti della nostra
sessualità ma ugualmente possono non esserlo
Sessualità è molto di più, e’ energia che motiva a
trovare amore e contatto, a sentire calore e intimità
E’ espressa nel modo in cui sentiamo, ci muoviamo,
tocchiamo e siamo toccati
Riguarda l’essere sensuale oltre che sessuale
Influenza la salute fisica e mentale
Salute sessuale
Definizione OMS 1974
Integrazione degli aspetti somatici, emotivi,
intellettuali e sociali dell’essere sessuato, in modo
che arricchiscano positivamente e sviluppino
personalità, comunicazione e amore.
E’ un diritto umano basilare, che comporta la libertà
da paura, vergogna, false credenze e altri fattori
psicologici negativi inerenti la sessualità
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
1992
Apparso inizialmente come delirio parziale, il
transessualismo è diventato disturbo dell’identità
sessuale e sta per imporsi come aspetto riguardante la
vita privata dell’individuo
(decisione sul cambio di stato civile)
Commissario europeo dei Diritti Umani
Raccomandazioni del Consiglio d'Europa:
Gli Stati membri dovrebbero attuare le norme
internazionali sui diritti umani senza alcuna
discriminazione, e vietare esplicitamente la
discriminazione sulla base della identità di genere
nella legislazione nazionale contro la discriminazione.
I Principi di Yogyakarta devono essere utilizzati come
guida per implementare la legislazione nazionale in
questo campo
Principi di Yogyakarta
(2006)
Principi di attuazione della Legislazione Internazionale
sui Diritti Umani (ONU 1948)
relativi all’Orientamento sessuale e all’Identità di
Genere
www.yogyakartaprinciples.org
Fase diagnostica
Raccolta di dati anamnestici rilevanti per inquadrare la
realtà del transessuale e programmare l’intervento
terapeutico
Anamnesi fisiologica: famiglia d’origine, ordine di nascita,
andamento della gravidanza, terapie mediche durante la
gestazione, parto, allattamento
Situazione anagrafica, formazione scolastico-lavorativa,
inserimento sociale, figure significative in grado di dare
appoggio, vita sentimentale, presenza di un partner
collaborante, legame con prospettive future,
modificazione estetica del corpo
Interventi in ambito scolastico
Intervento psicosociale col bambino
Aiuto a sentirsi più a suo agio col proprio genere, limiti
al comportamento “cross”,
Interventi terapeutici in ambito clinico
Terapia comportamentale con la finalità di modificare
comportamenti specifici, non identità di genere.
Psicoterapia: Relazione madre/padre-bambino,
genitori che incoraggiano il comportamento atipico
Diagnosi Psicologica
6 mesi di valutazione con colloqui clinici e test
psicodiagnostici per evidenziare elementi consapevoli e
inconsapevoli del soggetto, al fine di
chiarire se il DIG è essenziale, o conseguenza di
problematiche psicologiche o sociali
escludere la presenza di gravi disturbi di
personalità
valutare il “Rea Life Experience” (RLE)
Per Real Life Experience si intende un’esperienza di vita
simile a quella dopo RCS, permessa dall'assunzione di
ormoni che modificano l’aspetto e il funzionamento
psicofisico
Si esamina l’esistenza di una struttura di personalità
sufficientemente solida da poter affrontare il
programma di trasformazione di genere.
La diagnosi protratta nel tempo permette di valutare la
persistenza del progetto di transizione e i vissuti del
soggetto
Valutazione psichiatrica
Tre colloqui clinici finalizzati ad una diagnosi
psichiatrica
Test sui disturbi di personalità, in quanto ritenuti
influenti sulla qualità di vita una volta ottenuta la
riassegnazione chirurgica del sesso.
Valutazione endocrinologica
Valutazione basale sia clinica che di laboratorio:
esame obiettivo
raccolta di anamnesi medica patologica prossima e
remota
esecuzione di esami ematochimici generali e ormonali e
richiesta del cariotipo
Si valuta il quadro di salute del soggetto, l’assenza di
intersessualità biologica, la possibilità di poter
assumere in futuro una terapia ormonale
Caratteristiche del Periodo di
Osservazione
Operatore
Valutare aspettative e paure del transessuale rispetto a
RCS e verificare se esiste una progettazione con
elementi di realtà per la vita dopo RCS; la decisione del
transessuale deve apparire consapevole e motivata
Rapporto sotto certi aspetti terapeutico, che altrimenti
verrebbe rifiutato
Conoscenze teoriche specialistiche sul transessualismo
e desensibilizzazione rispetto al tema della sessualità
Conclusione del periodo di transizione
Il RLE si conclude dopo un anno (purché non sia
suggeribile un ulteriore approfondimento).
Valutazione collegiale del caso e stesura di una
relazione conclusiva da parte degli operatori in cui si
esprime un parere favorevole motivato all’intervento
di RCS.
Il transessuale è invitato a continuare i controlli medico
psicologici fino al momento dell’intervento chirurgico.
(spesso sono effettuate solo le visite mediche,
indispensabili per poter proseguire la terapia
ormonale).