per elaborare protocolli di stimolazione multisensoriale in situazioni

La pluridisabilità :
Valutazione d’impatto e protocolli operativi
l’approccio Snoezelen
per elaborare protocolli di stimolazione
multisensoriale in situazioni di disabilità complessa
Angelo Gianfranco Bedin
05/06/2017
Fondazione Don Carlo Gnocchi
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IL PROTOCOLLO

OSSERVAZIONE DELLE CINQUE
MACRODIMENSIONI
1.
Le risposte fisiologiche
Il riflesso motorio
Il livello di comunicazione (vocalizzazione,
gestualità e risposta agli stimoli)
La comunicazione intesa come interazione con i
facilitatori
Le risposte visive agli stimoli e altri tipi di risposte
(alla sollecitazione come aromi, alle stimolazioni
audio, alle risposte caregiver)
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4.
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OBIETTIVI
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Osservare e identificare i segnali che utilizza il
disabile che possono essere associate ad un
significato (codifica), compresa la sua eventuale
generalizzazione
Isolare tali segnali da disturbi esterni o da altri
stimoli per associarli ad un significato specifico e
generalizzabile (categoria) e perdurabile nel
tempo
Fissare tali segni/segnali, associandoli a
comportamenti di richiesta o di risposta e/o di
scelta, come vocabolario non verbale
Decontestualizzare o trasferire l’uso di questi
segnali a contesti differenti, comunque noti nelle
relazioni e bisogni: in famiglia, nelle attività
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Garantire gli stessi rituali all’ingresso e
all’uscita e nei tre momenti dell’attività:
Presentazione dello strumento
spento
2. Presentazione dello strumento
acceso
3. Uso dello strumento da parte
dell’utente
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STRATEGIE ORIENTATE AL
RISULTATO
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Ripetere il segnale per fissare le risposte-stimolo
Assecondare e incentivare le richieste dell’utente
Analizzare il movimento del corpo come espressione posturale di contatto con
l’operatore, ma anche di domanda/richiesta da parte del ragazzo di una sua
sollecitazione
Spegnere tutti gli oggetti e accenderli gradualmente uno alla volta, in particolare
con bambini che presentano disturbi di comportamento
Parlare all’utente ospite come prassi procedurale, quando si va a prenderlo in
reparto, quando lo si introduce nella stanza e quando si attivano gli strumenti di
stimolazione
Cercare di cogliere il tipo di strategia cognitiva che adotta l’utente:causa/effetto,
causale, riflesso motivazionale, risposta emotiva e accompagnarla
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Declinare le modifiche nella relazione utente-operatore sia nel contesto
stanza che negli altri contesti usuali
Coinvolgere gli altri operatori e i parenti, dando loro un ritorno sui risultati
raggiunti a metà ciclo, se significativi, ed a ogni blocco di sedute
Rilevare con gli stessi parenti il significato di alcuni segnali
Descrivere e annotare tutte le manifestazioni affettive che compaiono
(piacere, gioia,scambio, ecc.) fra operatore e ospite / utente anche fuori dalla
stanza
Utilizzare maggiormente, con i soggetti che esprimono dolore e pianto di
continuo, le mezze luci, la penombra, per far accettare loro l’ambiente
Osservare maggiormente la posizione del capo e la sua rotazione, anche
come segnale di rifiuto verso alcuni stimoli
Far assumere dall’operatore, un ruolo propositivo dosando l’intervento di
esposizione allo stimolo
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Utilizzare la scansione temporale sia della seduta che della sequenza di
offerta dell’attività per ridurre l’ansia ai bambini
Valutare se effettuare le tabulazioni dei dati e la rilevazione delle
osservazioni durante l’attività perché, a volte, i ragazzi manifestavano
disagio al comportamento dell’operatore che, a intervalli, scriveva e
annotava; ciò a significare il desiderio dell’utente di avere un’attenzione
globale alla persona
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