La combustione •Si dice combustione qualunque reazione chimica nella quale un combustibile (“sostanza ossidabile”) reagisce con un comburente (“sostanza ossidante”), liberando energia, in genere sotto forma di calore La combustione Comburente elettronegativo attrae gli elettroni (si riduce) Combustibile li perde ( si ossida) Comburenti Oltre all’ossigeno, sono comburenti (ossidanti, elettronegativi) quelle sostanze che cedono facilmente l’ossigeno contenuto alimentando la combustione, talvolta anche in modo molto violento (per esempio a contatto di oli, grassi, ed in genere con sostanze organiche) Esempio di combustione Calore 2H2 + Due molecole di Idrogeno allo stato di gas O2 Una molecole di ossigeno allo stato di gas 2(H2O) Due molecole di acqua allo stato di gas La combustione è una reazione esotermica, che libera calore perché i reagenti possiedono più energia dei prodotti di reazione Classificazione delle combustioni • COMBUSTIONE OMOGENEA (combustibile gassoso e comburente gassoso) •COMBUSTIONE ETEROGENEA (combustibile liquido o solido e comburente gassoso) Combustibili fossili Si definiscono combustibili fossili quei combustibili che derivano dalla trasformazione della sostanza organica in forme via via più stabili e ricche di carbonio. Carbone Petrolio Gas naturale Respirazione cellulare • La respirazione polmonare rifornisce le nostre cellule di ossigeno ed elimina diossido di carbonio • La respirazione polmonare permette gli scambi di ossigeno molecolare (O2) e diossido di carbonio (CO2) tra un organismo e il suo ambiente. I polmoni svolgono la O2 CO2 Respirazione polmonare Polmoni CO2 Circolo sanguigno O2 Le cellule muscolari svolgono la Respirazione cellulare Glucosio + O2 CO2 + H2O + ATP Le cellule estraggono energia dalle sostanze organiche Il complesso delle reazioni che permettono l’estrazione di energia dalle sostanze organiche è il metabolismo energetico. L’energia potenziale immagazzinata nei legami • si libera durante la loro ossidazione che avviene per tappe successive (respirazione cellulare) • viene sfruttata per sintetizzare ATP • La respirazione cellulare accumula energia sotto forma di molecole di ATP • La respirazione cellulare scinde le molecole di glucosio e immagazzina la loro energia sotto forma di molecole di ATP. C6H12O6 Glucosio Figura 6.2 + 6 O2 Ossigeno gassoso 6 CO2 + Diossido di carbonio 6 H2O Acqua + ATP Energia • Il nostro corpo utilizza l’energia dell’ATP per svolgere le proprie attività • L’ATP è il «motore» di quasi tutte le attività di cellule e corpo. Tabella 6.3 • Le etichette dei cibi confezionati indicano il contenuto energetico e nutrizionale degli alimenti Le etichette degli alimenti confezionati contengono varie informazioni, tra le quali le calorie contenute nei cibi. Figura 6.6 • Una visione d’insieme della respirazione cellulare • La respirazione cellulare produce fino a 38 molecole di ATP per ogni molecola di glucosio: – la glicolisi produce 2 molecole di ATP; – il ciclo di Krebs produce 2 molecole di ATP; – la catena di trasporto degli elettroni e la chemiosmosi formano numerose molecole di ATP. La resa complessiva della respirazione cellulare: Trasportatore di membrana degli elettroni Citoplasma 2 NADH Mitocondrio 2 NADH (o 2 FADH2) 6 NADH 2 NADH GLICOLISI 1 molecola di glucosio 2 molecole di acido piruvico 2 Acetil CoA + 2 ATP Dalla fosforilazione a livello di substrato + 2 ATP Dalla fosforilazione a livello di substrato Resa massima per molecola di glucosio: Figura 6.13 CICLO DI KREBS Circa 38 ATP 2 FADH2 FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA (Catena di trasporto e chemiosmosi) + circa 34 ATP Dalla fosforilazione ossidativa • La fermentazione alcolica e la fermentazione lattica permettono di ricavare energia in assenza di ossigeno – In condizioni anaerobiche, molti tipi di cellule possono usare la glicolisi da sola per produrre una piccola quantità di ATP. – Queste vie alternative sono le fermentazioni e avvengono nelle cellule dei lieviti. • Nella fermentazione lattica il NADH è ossidato a NAD+ mentre l’acido piruvico è ridotto ad acido lattico. 2 NAD+ 2 NADH 2 NADH 2 NAD+ GLICOLISI 2 ADP + 2 Glucosio Figura 6.14A P 2 ATP 2 molecole di acido piruvico 2 molecole di acido lattico • Nella fermentazione alcolica il NADH è ossidato a NAD+ mentre l’acido piruvico è ridotto a CO2 ed etanolo. 2 NAD+ 2 NADH 2 NADH + 2 NAD GLICOLISI 2 ADP + 2 P Glucosio 2 2 CO2 ATP liberate 2 molecole di etanolo 2 molecole di acido piruvico Figura 6.14C Figura 6.14B Il metabolismo cellulare • Le cellule utilizzano varie molecole organiche come fonte di energia – I carboidrati, i grassi e le proteine che assumiamo con l’alimentazione vengono trasformati in molecole che fungono da combustibile per la respirazione cellulare. – L’insieme delle reazioni che consentono di ricavare energia dagli alimenti viene detto catabolismo. Gli organismi trasformano il cibo in energia: Alimento Carboidrati Grassi Zuccheri Proteine Glicerolo Acidi grassi Amminoacidi Gruppi amminici Glucosio G3P Acido piruvico Acetil CoA GLICOLISI ATP Figura 6.15 CICLO DI KREBS FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA (Catena di trasporto e chemiosmosi) • Le molecole alimentari forniscono i materiali grezzi per la biosintesi ATP • Le cellule usano alcune molecole alimentari e intermedi dalla glicolisi e dal ciclo di Krebs come materiali grezzi (sostanze di partenza per la biosintesi di molecole). CICLO DI KREBS Acetil CoA SINTESI DEL GLUCOSIO Acido G3P Glucosio piruvico Gruppi amminici Amminoacidi Proteine • Questo processo di biosintesi (anabolismo) consuma ATP. Acidi grassi Glicerolo Grassi Cellule, tessuti, organismi Figura 6.16 Zuccheri Carboidrati • Le biomolecole necessarie alla respirazione derivano dalla fotosintesi – Tutti gli organismi possono ricavare energia dalle molecole organiche. – Le piante possono anche sintetizzare molecole organiche a partire da fonti inorganiche attraverso il processo della fotosintesi. Schema generale del metabolismo energetico • Le sostanze introdotte con i cibi • vengono idrolizzate e trasformate prevalentemente in monosaccaridi, aminoacidi, glicerolo, acidi grassi • subiscono varie trasformazioni in modo che il loro livello (pool) nel sangue si mantenga costante CINETICA CHIMICA • Velocità di reazione • Formule della velocità • Fattori che influenzano la velocità Velocità di reazione definita come quantità di prodotto che si forma nel tempo o quantità di reagente che si consuma nel tempo Fattori che determinano il k Natura dei reagenti Temperatura di reazione Presenza di eventuali catalizzatori Superficie dell’interfaccia (stato di aggregazione dei reagenti) Natura chimica dei reagenti Il ferro reagisce più lentamente con l’ossigeno Che con lo zolfo Concentrazione dei reagenti Quanto è maggiore la concentrazione dei reagenti… …tanto più veloce è la reazione. Ma… a mano a mano che la reazione prosegue… …le concentrazioni dei reagenti diminuiscono e la velocità di reazione diminuisce in proporzione. Quando non ci sono più reagenti, la velocità è pari è zero e la reazione ha termine velocità Temperatura di reazione La temperatura può sia accelerare una reazione sia inibirla o rallentarla a seconda che la reazione sia • endotermica • esotermica Stato di aggregazione dei reagenti Maggiore è la superficie di reazione Maggiore è la velocità di reazione Limatura di ferro reagisce con l’ossigeno più velocemente di un pezzo di ferro di uguale massa le sostanze in soluzione reagiscono più velocemente delle sostanze solide pure I fisici spiegano a livello particellare la cinetica di reazione ricorrendo due teorie combinate: T. degli urti e T. dello stato attivato. Le molecole dei reagenti devono urtarsi con una certa energia e secondo un certo angolo per scindere i legami “vecchi” e formarne di nuovi per dare i prodotti. O2 + 2H2 2 H2O Da un punto di vista energetico, al termine della reazione, si possono avere due situazioni: 1) I prodotti hanno meno energia dei reagenti (reazione esotermica) 2) I prodotti hanno più energia dei reagenti (reazione endotermica) ΔH=variazione di entalpia Parametri spiegati con la teoria delle collisioni Temperatura aumenta l’energia cinetica, quindi la frequenza degli urti Pressione aumenta l’energia cinetica, quindi la frequenza degli urti Natura dei reagenti dipende dai legami, dalla loro forza, tra gli atomi. Catalizzatori influenzano l’orientamento degli urti oppure la frequenza e la forza Catalisi Chiamiamo catalizzatore una sostanza che aumenta (catalizzatore positivo) o diminuisce (catalizzatore negativo) la velocità di una data reazione chimica entrando a far parte del meccanismo di reazione, ma alla fine non subisce trasformazioni. Normalmente con catalisi si intende l’aumento della velocità di reazione in seguito all’aggiunta del catalizzatore. Un esempio è la reazione fra SO2 ed O2 per dare SO3 che è catalizzata da NO: NO 2 SO2(g) + O2(g) 2SO3(g) Realmente avvengono due reazioni consecutive, invece di una 2 NO(g) + O2(g) 2NO2(g) 2 NO2(g) + SO2(g) 2NO(g) + SO3(g) Pur essendo due le reazioni, complessivamente la velocità è maggiore rispetto a quella singola. In generale: un catalizzatore non prende parte alla reazione, ma cambia l’energia dello stato di transizione. stato di transizione reagenti con il catalizzatore prodotti Gli enzimi: catalizzatori biologici