Progetto Virgilio
Protocollo d’intesa

21 Settembre 2005: Deliberazione di
Giunta n° VIII/000667
“Schema
di Protocollo d’Intesa tra la
Regione Lombardia e la Società Pfizer
per l’avvio di una partnership di
durata triennale per la promozione
della salute, lo sviluppo di
progettualità specifiche volte al
miglioramento dell’accesso alle
prestazioni sanitarie da parte dei
cittadini…”
VIRGILIO: OBIETTIVI/PROGETTI
 Sperimentare un modello che garantisca la relazione tra medico di medicina
generale e specialista di riferimento e l’effettiva continuità assistenziale tra cure
primarie e cure specialistiche (PROGETTI INNOVATIVI)
Contribuire allo sviluppo del registro epidemiologico cardiovascolare (CAMUNI) e
alla creazione del Data Werehouse (DENALI) che integra i database
amministrativi delle diverse ASL Lombarde.

Camuni: le fasi progettuali
CAMUNI
CAMUNI I
Registro dell’area Brianza
1997-8:
Analisi mortalità e morbilità
Cardio-cerebrovascolare
(CCV)
CAMUNI II
Registro 2003-’04
Creazione Data Warehouse
co-finanziamento PFE :
Analisi fattori di rischio,
appropriatezza e costi
delle cure nell’area CCV
CAMUNI III
Registro Sviluppo DENALI
2007-’08
Con co-finanziamento PFE :
Integrazione dati
epidemiologi
DENALI
sperimentare nuovi strumenti per una più
efficiente gestione sanitaria

Il data warehouse utilizza un
approccio statico o “update
driven” integrando
anticipatamente informazioni
provenienti da sorgenti
molteplici e eterogenee e
“immagazzinandole” per
supportare interrogazioni
dirette e analisi dei dati.

La funzione del data
warehouse è di offrire elevate
prestazioni di accesso al
database risultante
dall’integrazione di sorgenti
disomogenee.
DENALI: un esempio delle potenzialità
analisi dell’impatto economico dell’infarto miocardico
nella popolazione lombarda nel 2003
La popolazione in studio estratta dal data
warehouse DENALI è rappresentata dagli
assistiti in Regione Lombardia che nel corso del
2003 hanno avuto un’ospedalizzazione per
infarto miocardico – IMA - (ICD9-CM 410.XX in
almeno una delle diagnosi con esclusione del
codice 410.X2, ossia ricovero successivo
all’episodio iniziale di assistenza ed effettuato
entro le otto settimane dall’evento acuto). Il
primo evento occorso nel 2003 rappresenta
l’evento indice.
La popolazione con ricovero per IMA nel 2003
individuata con la procedura di record linkage
probabilistico per l’integrazione tra le banche
dati è costituita da 17.443 soggetti, ovvero il
22,7% di casi in più rispetto a quelli
individuati con la procedura deterministica
(14.218).
Nel primo anno la spesa totale media mensile
per soggetto è 1.250,97 €, scende a 748,56 €
se si esclude il costo del ricovero indice. La
spesa che influisce maggiormente sul costo
medio mensile totale è imputabile alle
ospedalizzazioni e rappresenta l’86,3% o il
77,1% se non si considera il costo dell’evento
indice (Figura 2). La terapia farmacologica
influisce sul costo medio mensile totale nella
misura del 8,9%, mentre le visite e indagini
strumentali in quella del 4,8%. Se si esclude il
costo dell’evento indice, le due proporzioni
passano rispettivamente al 14,9% e all’8,0%.
Camuni/DENALI:
dal progetto ad un modello gestionale
Da un progetto di analisi quali-quantitativa delle prestazioni
sanitarie relative ai fabbisogni di cura in ambito
cardiovascolare ad un modello gestionale di valutazione
dell’attuazione delle politiche sanitarie
Lo sviluppo del modello gestionale passa attraverso la scelta di indicatori e degli
obiettivi a cui quest’ultimo sono connessi alle specifiche strategie e politiche
sanitarie relativi ai singoli fabbisogni di cura.Si attua attraverso un’integrazione
di know-how interdisciplinare e di strutture istituzionali per definire e
monitorare:
 i consumi (analisi quantitativa)
 l’utilizzo delle risorse sanitarie (analisi qualitativa)
 definire gli opportuni interventi correttivi per un miglioramento continuo
della salute dei cittadini (analisi degli esiti e valutazione del
rendimento degli investimenti)
Prospettive
L’utilizzo del modello gestionale impostato, alimentato da un
continuo aggiornamento della base dati può diventare un
prezioso strumento a disposizione della Regione per:
• Controllare e monitorare lo stato di salute dell’intero
sistema di assistenza
• Analisi di popolazione sulle diverse modalità di gestione
“reale” delle diverse patologie
• Individuare gli opportuni interventi educazionali e correttivi
della reale pratica clinica
• Porre in essere le politiche più efficaci per supportare il
miglioramento del sistema in un’ottica di “governance” dello
stesso