messaggi verbali

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MarMar
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Nella comunicazione tra le persone si utilizzano


messaggi verbali: ciò che si dice
messaggi paraverbali: intonazioni e modulazioni della voce
(volume, timbro), inflessioni, pause, ritmi, silenzi
 messaggi non verbali:
distanze
contatti corporei
posture e movimenti
gesti
espressioni del volto
sguardi
abbigliamento,
trucco …
-
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QUANTO PUO’ ESSERE EFFICACE LA COMUNICAZIONE
55%
7%
38%
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Discrepanza tra aspetto verbale, aspetto
vocale e linguaggio del corpo:
INCONGRUENZA
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LA COMUNICAZIONE NON VERBALE
I SEGNALI NON VERBALI
SONO MOLTO FREQUENTI
CONNATURATI NEL COMPORTAMENTO
COMUNICATIVO
NON SEMPRE È FACILE RICONOSCERNE
IL SIGNIFICATO E AVERNE LA
CONSAPEVOLEZZA
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LA CNV HA MOLTE FUNZIONI
RIPETERE QUANTO DETTO VERBALMENTE
SOSTITUIRE PARTI DEL MESSAGGIO VERBALE
COMPLETARE E CHIARIRE IL MESSAGGIO VERBALE
CONTRADDIRE IL MESSAGGIO VERBALE
RINFORZARE IL CONTENUTO VERBALE DI UN MESSAGGIO
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
POSTURA.

MIMICA.

PROSSEMICA (distanza).

GESTUALITA’ (mani, piedi, gambe, braccia. ecc).


SEGNALI AUTOMATICI (arrossire, sudare,
dilatazione della pupilla, aumento frequenza
cardiaca, ecc.).
SEGNALI SOCIALI (abbigliamento, trucco,
piercing, tatuaggi).
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Insieme di movimenti e gesti utilizzati per completare un discorso e
aggiungere un significato maggiore all’argomento trattato.
LA CINESICA SI SUDDIVIDE IN:
FISIOGNOMICA
ANALISI DEL LINGUAGGIO DEL
CORPO SOCIALMENTE
CONDIVISO
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ESPRESSIONI DEL VOLTO E SGUARDO
Le espressioni facciali hanno
una funzione comunicativa,
perché
manifestano
le
intenzioni del soggetto. In
funzione del contesto si può
sorridere di felicità ma anche
di imbarazzo, di ansia, di
incertezza. Si può piangere di
gioia o di tristezza.
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1. Innalzare le sopracciglia

L’abbassamento delle
sopracciglia è un
sensibile indicatore di
disaccordo, dubbio, o
incertezza.
aggiunge intensità a
un’espressione facciale. Può
servire a rafforzare uno sguardo
dominante, un broncio di
sottomissione o l’energia di un
sorriso.
2. Innalzare una o entrambe le
sopracciglia insieme a un
movimento all’indietro della testa
suggerisce un’aria di sdegnoso
disprezzo, arroganza o superbia.
E’ possibile che alziamo le
sopracciglia mentre diamo ordini,
argomentiamo passaggi
importanti o facciamo delle
richieste.
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SGUARDO
Lo sguardo serve a gestire la regolazione
dei turni, può fungere da segnale di
appello.
Nella conversazione ha la funzione di
sincronizzare (evitare le sovrapposizioni e
favorire l’avvicendamento dei turni), di
monitoraggio (controllo dell’interazione)
e di segnalazione (manifestazione delle
proprie intenzioni).
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Diretto
 Alla
fine di
un’espressione altrui =
rinforzo
 Durante espressioni
proprie =
enfatizzazione
 Mentre si pongono
domande = invito alla
confidenza
 Prolungato =
gradimento, invito
oppure minaccia
Indiretto,sfuggente
 Segnala
ansia, imbarazzo,
insincerità, paura,
sottomissione
Movimenti involontari
degli occhi (clem)

Segnalano elaborazione delle
informazioni, riflessione e
pensiero. Spesso riflettono
anche un dubbio non
verbalizzato: gli occhi si
muovono insieme lateralmente
(verso destra o verso sinistra)
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SEDUTTIVO
TIMORE
DI COMPLICITA’
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


È uno dei segnali
fondamentali della specie
umana.
A livello filogenetico
ritroviamo un’omologia con
l’espressione facciale delle
scimmie consistente nel
“mostare i denti in
silenzio”come atto di difesa
o sottomissione.
Un vero sorriso di felicità o
gioia: gli angoli delle bocca
curvano verso l’alto
e si formano delle pieghe
agli angoli degli occhi.
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GESTI E MOVIMENTI
INDICAZIONE DI UN LUOGO O DI UN
OGGETTO
GESTO CHE RAPPRESENTA IL
PASSAGGIO DI UN AGGETTO
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FARE FINTA DI
FUMARE O MIMARE
UN’AZIONE
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AGITARE LE BRACCIA IN
SENSO DI RABBIA
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MANO SUL CUORE:
TI ASCOLTO CON
PIACERE EATTENZIONE
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STRETTA DI MANO PER
INDICARE
“CONGRATULAZIONE!”
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All’interno di ogni sistema esistono regole più o
meno implicite che stabiliscono la correttezza
delle posture.
Rispetto ai rapporti possono essere:
 dominanti/sottomesse
 di amicizia /ostilità
 di formalità/informalità
 di autonomia/cooperazione/competizione.
Rispetto all’individuo dipendono da:
 situazione e attività
 stato d’animo ed emozioni.
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C
A
B
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ARRETRAMENTO E
DIFESA
CONTROLLO
DELLA
SITUAZIONE
TENDENZA ALLA
DOMINAZIONE
INVASIONE
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G
D
E
F
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APERT URA
PRESUNZIONE
SUPERIORIT A’
INCERT EZZA
BISOGNO/PAURA DELLA
SIT UAZIONE
DISTANZA
ALLONT ANAM ENTO CHIUSURA
INIBIZIONE
FORMALIT A’
SOTT OM ISSIONE
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
Orientazione fianco a fianco : indica un certo grado
di intimità ed anche atteggiamenti cooperativi.

Orientazione frontale (face to face): è utilizzata in
situazioni più formali ed in cui si tende a stabilire un
rapporto gerarchico, indica anche atteggiamenti
competitivi.
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COMUNICARE CON IL CORPO NEL MONDO
COMPORTAMENTO
INTERPRETAZIONE
ITALIANA
INTERPRETAZIONE IN ALTRE
CULTURE
Sorridere mentre si Generico accordo o
ascolta
almeno comprensione
di quello che viene
detto
In Giappone: può indicare
disaccordo ma timidezza nel
manifestarlo;
Guardare dritto
negli occhi mentre
si ascolta
Segno di franchezza e
attenzione
In Estremo Oriente o nei paesi
arabi: fissare un uomo dritto
negli occhi = sfida; fissare una
donna = proposta erotica.
In Giappone: ci si guarda di
quando in quando, ma mai
durante un commiato: gli occhi
vanno focalizzati a terra, in un
punto a lato della persona che si
sta salutando.
Muovere la testa
ripetutamente da
dx a sx
no
in India, nello Sry Lanka: "sì"
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COMPORTAMENTO
INTERPRETAZIONE
ITALIANA
INTERPRETAZIONE IN ALTRE
CULTURE
Tenere gli occhi
abbassati, quasi
chiusi
Disattenzione
In Giappone: forma di rispetto,
per comunicare che l'attenzione
è massima, che non si vuol
correre il rischio di distrarsi.
In molte culture eurasiatiche e
africane: rispetto del subordinato
Alzare gli occhi al
cielo,
eventualmente
accompagnando il
gesto con un
leggero click della
lingua
in Sicilia ed in molte culture del Mediterraneo orientale: ha
significato di negazione.
Muovere la testa
dall'alto verso il
basso
Si
Nello Sry Lanka: "no"
Mettere entrambe
le mani in tasca
Estrema informalità
In Cina: posizione non accettata,
offensiva
In Turchia: può portare al
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licenziamento
COMPORTAMENTO
INTERPRETAZIONE
ITALIANA
INTERPRETAZIONE IN ALTRE
CULTURE
Stringere la mano
in maniera molto
decisa
Dimostra sincerità e
"virilità"
Nelle culture euro-americane:
dimostra sincerità e "virilità"
In Germania: non è virile ma
"sincera", per cui anche una
donna la utilizza
In Oriente: la stretta di mano è
inusuale (soprattutto in Corea e
Giappone, dove il saluto è di
solito un inchino)
Usare la mano
sinistra
Nessun significato; da
evitare solo nella
stretta di mano
Nella cultura araba: la mano
sinistra è impura e quindi va
considerata come inesistente
Sollevare indice e
medio della mano
destra a "V"
Segno di vittoria
In Inghilterra: vittoria se il dorso
della mano è rivolto verso chi
parla; un insulto se il dorso è
rivolto verso chi ascolta
Tenere il pugno
chiuso e il pollice
eretto verso l'alto
OK, d'accordo (di
derivazione
statunitense)
In Brasile: "grazie"
In Indonesia: "dopo di te“
In Oriente è una minaccia
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COMPORTAMENTO
INTERPRETAZIONE
ITALIANA
INTERPRETAZIONE IN ALTRE
CULTURE
Tenere pollice e
indice uniti a formare
una "O"
OK, d'accordo (di
derivazione
statunitense)
Nei paesi slavi è una minaccia
Far oscillare basso"Ma che cosa dici?"
alto la mano rivolta
verso l'alto con le dita
raccolte
In Turchia: "Ottimo, eccellente",
soprattutto se rivolto a una
donna
Tenere la punta delle
dita unite appoggiata
sul pomo d'Adamo e
poi muoverla più
volte verso l'esterno,
sfiorando il mento.
In Turchia: gesto privo di
intenzionalità comunicativa
"Me ne frego"
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


Indaga l’organizzazione delle distanze e l’uso
dello spazio di cui le persone dispongono.
Nell’avvicinarsi o allontanarsi si trasmette un
messaggio che può essere identificato
studiando le distanze tra le persone.
Desmond Morris ha individuato 3 territori:
personale, famigliare, tribale
Edward Hall ha identificato 4 distanze: intima,
personale, sociale, pubblica.
TERRITORIO
PERSONALE
TERRITORIO
FAMIGLIARE
Si permette solo
alle persone più
intime di entrarvi
Ambienti che si
sentono come propri
e che possono
accogliere anche altri
TERRITORIO
TRIBALE
Luoghi pubblici
che si
condividono con
altre persone
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



La distanza intima: da 0 a 45 cm. Riguarda il
coinvolgimento fisico ed emotivo.
La distanza personale: da 45 a 120 cm.
Prevede la possibilità del contatto ma non è
ordinario.
La distanza sociale: da 120 a 360 cm. Nelle
situazioni lavorative e negli incontri
occasionali e convenzionali.
La distanza pubblica: oltre i 360 cm. In
situazioni dove emergono marcate differenze
tra ruoli.
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