Malattie dell’apparato digerente Svolto da Maurarita e Antonia Malattie dello stomaco e del duodeno • • • • • • Gastrite acuta Sintomi: 1)mancanza di appetito 2)diarrea 3)temperatura spesso aumentata CAUSE: abuso di tabacco,ingestione esagerata,incauta ingestione di cibi e bevande troppo fredde • Terapia: • Riposo a letto,applicazioni calde sull’addome,bere bevande non zuccherate. Malattie dell’intestino retto • • • • • • • Appendicite acuta Sintomi: 1)dolori addominali 2)mancanza di appetito che può aggravarsi fino alla nausea 3)Modico rialzo febbrile Terapia e prognosi: Operare il più presto possibile;fino al giorno dell’intervento il malato deve stare a digiuno. malattie del fegato • • • • • • • Epatite virale Sintomi: 1)mancanza di appetito,peso del cibo sullo stomaco 2)ingrossamento del fegato 3)colore bianco delle feci Terapia: Riposo del paziente per 6 giorni,con dieta opportuna • • • • • Colecistite Sintomi: 1)febbre 2)tensione alla parete addominale Terapia:esistendo il pericolo di una perforazione della colecisti,è opportuno il ricovero in ospedale • • • • Fegato colpito da cirrosi L'indagine istologica permette di mettere in rilievo eventuali anomalie strutturali di un tessuto e, di conseguenza, la possibile esistenza di una patologia. Nelle due immagini, che rappresentano rispettivamente una sezione di fegato sano (a sinistra) e una di feg processi ato colpito da cirrosi (a destra), è possibile ossevare la gravità dell'alterazione del tessuto epatico causata dalla malattia. Nel tessuto normale le cellule (epatociti) appaiono uniformemente disposte in aggregazioni tondeggianti, che delimitano i canalicoli biliari; nel tessuto cirrotico, vi è la progressiva sostituzione degli epatociti con tessuto connettivo fibroso, analogo a quello cicatriziale, che, con il progredire della malattia, crea noduli caratteristici. I noduli alterano il flusso processi sanguigno e, quindi, i normali trofici del fegato. Microsoft ® Encarta ® 2006. © 1993-2005 Microsoft Corporation. Tutti i diritti riservati. Malattie del pancreas • • • • • • • • • • Pancreatite acuta Sintomi: 1)pallore e sudore freddo Terapia:ricovero in ospedale Pancreatite cronica Sintomi: 1)disturbi digestivi 2)Dimagrimento 3)diarrea Terapia:somministrazione di preparati contenenti i fermenti pancreatici • Dieta:latte ricotta pesce carne magra e pollame La dentatura e le sue malattie • • • • • • • • • Gengiviti Sintomi: 1)colorazione rosso-scura delle gengive 2)difficoltà nell’alimentazione 3)alito fetido Terapia: Assunzione di vitamine Nelle forme più gravi,antibiotici Utili sciacqui con acqua ossigenata al 3% • • • • • Carie dentaria Sintomi: 1)sensibilità alle cose dolci e a quelle acide Causa:abitudini alimentari sbagliate,o prive di sostanze complementari Terapia:i denti colpiti dalla carie devono essere curati dal dentista Come mantengo sani i miei denti? • Nutrizione sana,con cibi naturali e ricchi di vitamine,per l’integrità dei denti sono pericolosi i cibi ricchi di zucchero,mangiare frutta fresca soprattutto mele. • Una cura costante e razionale è una delle difese contro la carie dentaria;pulire i denti dopo ogni pasto malattie dell’apparato escretore • Insufficienza renale assoluta • Sintomi: 1)Alito con odore di urina 2)Disturbi di stomaco e intestino . Causa:shock circolatorio dopo ferite estese,talvolta in seguito operazioni,malattie renali croniche Terapia: Nel caso in cui ci sia una ripresa dell’uropoiesi,può essere superato con il rene artificiale i calcoli renali • Calcoli: sassi dentro di noi • All'interno dei reni possono formarsi piccoli "sassolini", chiamati calcoli. I calcoli possono rimanere lì anche per anni senza dare disturbo; in certi casi si spostano, ad esempio passano dal rene allo stretto tubicino dell'uretere. In questo caso provocano dolori molto forti, detti coliche. Nella foto vedi uno strumento del chirurgo, una specie di pinzetta collegata a un tubo, che permette di prendere il calcolo senza danneggiare il delicato rene. malattie delle vie urinarie • • • • • Calcolosi renale Sintomi: 1)nausea,vomito 2)urina contenente sangue Terapia:riposo a letto,borse di acqua calda,o rimossi chirurgicamente. • Il principale provvedimento consiste nella somministrazione copiosa di bevande. • • • • Calcolosi vescicale Sintomi: 1)sangue nell’urina 2)sensazione di pressione nella regione vescicale • Cause:i calcoli possono provenire dai reni,oppure formarsi nella vescica stessa. • Terapia:frantumazione dei calcoli(litotrizia) per mezzo di uno strumento introdotto attraverso l’uretra. i denti stomaco e pancreas Il fegato e le sue malattie intestino appendicite rene apparato digerente e apparato escretore ricerche • • • • • • • • Apparato digerente Apparato deputato alla nutrizione, ovvero all’ingestione di sostanze nutritive; alla digestione, ovvero alla loro degradazione in molecole semplici; all’assorbimento, cioè al trasferimento di questi composti all’apparato circolatorio e al sistema linfatico; e infine alla escrezione dei rifiuti solidi. Gli organi che costituiscono l'apparato digerente sono la bocca, la faringe, l’esofago, lo stomaco, l'intestino tenue e l'intestino crasso; a questi sono annessi le ghiandole salivari, il fegato e il pancreas. Apparato digerente umano Apparato digerente umanoLa digestione è il processo mediante il quale le complesse molecole contenute nel cibo ingerito vengono decomposte e semplificate, così da potere essere assorbite e assimilate. Nel corso dell'evoluzione, il sistema deputato a questa funzione è andato assumendo una forma allungata (si parla infatti di "tubo digerente") e si è strutturato in organi specializzati; in tal modo, il cibo viene sospinto in un'unica direzione e attraversa fasi successive che, per azione meccanica e chimica, lo trasformano in un fluido contenente le sostanze nutritive. Ciò che risulta nocivo per l'organismo o non assimilabile viene eliminato attraverso l'escrezione.Encarta Enciclopedia© Microsoft Corporation. Tutti i diritti riservati.Espandi La digestione comprende sia processi meccanici che chimici; i primi sono la masticazione, che riduce il cibo in particelle, l'azione di rimescolamento dello stomaco e la peristalsi intestinale. Queste forze spingono il cibo attraverso il tubo digerente e lo mescolano con varie secrezioni. I processi chimici fondamentali, coinvolti nella digestione e tutti catalizzati da specifici enzimi, sono la conversione dei carboidrati in zuccheri semplici, la degradazione delle proteine in amminoacidi e la scissione dei trigliceridi in acidi grassi e glicerolo. Quando il cibo viene ingerito e masticato, le ghiandole salivari producono la saliva che si mescola con il cibo. La saliva fluidifica i cibi solidi, rendendoli maggiormente suscettibili alla successiva azione delle secrezioni gastriche e intestinali, e contiene enzimi che scindono gli amidi in destrina e maltosio; inoltre lubrifica la bocca e facilita la deglutizione. Microsoft ® Encarta ® 2006. © 1993-2005 Microsoft Corporation. Tutti i diritti riservati. • • • • • • • • • L'AZIONE DELLO STOMACO E DELL'INTESTINO Sezione del tubo digerente Sezione del tubo digerenteNell’intestino di tutti i vertebrati, anche se in porzioni diverse, è possibile riconoscere una stessa struttura. Il lume dell’intestino è delimitato da una membrana mucosa, struttura formata da tre strati che riveste tutte le cavità degli organi comunicanti con l’esterno. Al di sotto della mucosa, vi è uno strato, detto sottomucosa, formato da tessuto connettivo ricco di vasi sanguigni, e due strati di tessuto muscolare liscio, uno circolare e uno longitudinale, che, contraendosi, permettono i movimenti peristaltici e facilitano il rimescolamento dei cibi con i succhi digestivi. Il tubo digerente è protetto da una sottile membrana sierosa, una delle due membrane che costituiscono il peritoneo. Il mesentere è una lamina che collega i due strati peritoneali.Encarta Enciclopedia© Microsoft Corporation. Tutti i diritti riservati.Espandi I succhi gastrici contengono sostanze come l'acido cloridrico e alcuni enzimi, tra cui la pepsina, il caglio e tracce di lipasi, che sarebbero in grado di esercitare la propria azione di degradazione anche sulle pareti dello stomaco, se queste non venissero protette dal rivestimento mucoso. La pepsina scinde le proteine in peptidi di varie dimensioni, il caglio separa il latte in una porzione solida e una liquida, e le lipasi agiscono sui grassi. Dopo la digestione gastrica le sostanze ingerite vengono gradualmente liberate nella parte superiore dell'intestino tenue, dove viene completata la digestione. La secrezione del succo gastrico è stimolata dalla masticazione, dalla deglutizione e dalla presenza di cibo nello stomaco, nonché, di riflesso, dalla semplice vista o dal pensiero del cibo. Le secrezioni gastriche, a loro volta, stimolano la produzione di sostanze digestive da parte dell'intestino tenue, mentre alcuni costituenti del succo gastrico si attivano solo quando vengono a contatto con l'ambiente alcalino del primo tratto intestinale. La digestione viene completata nell'intestino tenue, dove la maggior parte dei prodotti alimentari viene ulteriormente idrolizzata e assorbita. Il materiale predigerito fornito dallo stomaco è esposto all'azione di tre potenti succhi digestivi: il succo pancreatico, il succo intestinale e la bile, che neutralizzano l'acido gastrico, ponendo fine alla fase gastrica della digestione. Il succo pancreatico, che giunge nell'intestino tenue attraverso vari dotti, contiene la tripsina e la chimotropsina, due enzimi che scindono le proteine complesse in composti più semplici, assorbiti e riutilizzati per la sintesi di nuove proteine corporee. La steapsina, anch'essa presente nel succo pancreatico, degrada i grassi, mentre l'amilopsina idrolizza gli amidi in maltosio, successivamente scisso in glucosio e fruttosio. La secrezione del succo pancreatico è stimolata dall'ingestione delle proteine e dei grassi. • • • • • • • • • • • • • • • Apparato escretore o Apparato urinario In anatomia, apparato deputato alla escrezione. Filtra il sangue, eliminando da questo le sostanze in eccesso o dannose e riassorbendo quelle necessarie all’organismo. Il prodotto finale derivante dall’attività dell’apparato escretore, o urinario, è un fluido detto urina. 2.ANATOMIA Anatomia umana L'apparato escretore comprende: i reni, due organi a forma di fagiolo collocati nell'addome in posizione posteriore, ai lati della colonna vertebrale; gli ureteri, due canali che fuoriescono dai reni e scendono verso un organo a forma di sacco, la vescica, che sbocca verso l'esterno mediante un breve condotto, l'uretra. 3.FISIOLOGIA La produzione di urina avviene mediante un processo di filtrazione del sangue e di elaborazione di un ultrafiltrato. Tale processo avviene a livello dei nefroni, che costituiscono l’unità funzionale del rene. Lungo il tubulo del neurone avviene il riassorbimento di acqua e di sostanze utili per l’organismo, come glucosio, amminoacidi e sali; ciò che invece potrebbe risultare nocivo e deve essere eliminato entra nella composizione del prodotto finale, l’urina. Tra le sostanze eliminate vi possono essere anche residui di farmaci, additivi alimentari, pesticidi e ormoni eventualmente presenti negli alimenti. Il funzionamento dell’apparato escretore è regolato dal sistema endocrino. Il riassorbimento dell’acqua ha una fondamentale importanza per l’omeostasi osmotica, ovvero per il mantenimento nell’organismo di una costante concentrazione dell’acqua e dei sali in essa disciolti; ciò è in relazione anche con il valore della pressione sanguigna. L’ormone antidiuretico, o ADH, secreto dall’ipotalamo e accumulato nell’ipofisi posteriore, agisce sulla permeabilità delle pareti dei tubuli lungo i quali avviene il riassorbimento dell’acqua e, quindi, sul riassorbimento stesso. Una diminuzione del volume di acqua presente nell’organismo, e l’aumento della sua concentrazione, innescano una maggiore liberazione di ADH e un maggiore riassorbimento di acqua. Il passaggio dell'urina dalla vescica all'uretra avviene mediante l'apertura involontaria di uno sfintere (cioé di un anello di muscolatura) posto tra la vescica e l'uretra; il rilascio dell'urina verso l'esterno è invece volontario ( vedi Sistema nervoso) e avviene attraverso il rilassamento di uno sfintere situato nell'uretra. Prima di raggiungere il controllo dello sfintere urinario, i bambini fino all'età di 30 mesi circa eliminano l'urina ogni volta che la vescica si riempie. 4.MALATTIE DELL’APPARATO ESCRETORE Un disturbo del controllo della minzione, cioè del rilascio di urina, è l'incontinenza. Chi ne soffre (bambini e ragazzi, anziani), non riesce a controllare l'apertura e la chiusura dello sfintere a causa di un disturbo nervoso, ed è quindi soggetto a perdite di urina. Il disturbo opposto è rappresentato dalla incapacità di eliminare l'urina: esso può essere provocato da uno spasmo (cioè da una contrazione permanente) dello sfintere urinario, dalla sua ostruzione da parte di un calcolo, dalla perdita di tono muscolare della vescica, come conseguenza a uno shock o a un intervento chirurgico, o da ipertrofia della prostata. La ritenzione dell'urina può essere causata anche da una lesione del midollo spinale o dalla sclerosi multipla. Disturbi nella funzionalità dell’apparato escretore possono poi derivare da affezioni specifiche che colpiscono i reni, per la cui trattazione si rimanda all’articolo relativo. Vedi anche Analisi Microsoft ® Encarta ® 2006. © 1993-2005 Microsoft Corporation. Tutti i diritti riservati. relazione • Da tutto il materiale che ho trovato,ho capito che non bisogna mai trattenere l’urina,e correre subito al bagno,altrimenti puoi danneggiare i reni;ma anche che dobbiamo mangiare tutto in maniera equilibrata,non esagerare mai con la razione giornaliera;bisogna fare colazione altrimenti ingrassiamo di più di quelli già grassi;assumere molte vitamine,e curare ogni giorni i denti. • Non bisogna mangiare cibi che possono danneggiare il nostro corpo;lavarsi sempre per un igiene personale e sentirsi rilassato. • In questo lavoro mi sono occupata delle malattie,per far capire che ci dobbiamo riguardare e curare in modo tale che ogni malattia scappa via. • In fondo non ci vuole niente,basta un po’ di volontà e di cura,e tutto viene Fine