LA PAROLA AL PROGETTO… SKILL -INN: Skills per l’Innovazione POR 2007/2013 OB. COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONE Fondo Sociale Europeo - Asse IV – Capitale Umano Prog. N. 1075/1/1/1758/2009 Capofila: Confindustria Veneto Siav spa Via Torino, 151/c – 30172 Mestre (VE) Tel. 041 2517511 [email protected] www.siav.net Il Progetto Tipologie di dispositivi/Attestazioni rilasciati dal Modello Per il design sperimentale sono stati considerati: a. EQF - http://ec.europa.eu/dgs/education_culture/publ/pdf/eqf/broch_it.pdf b. Linee guida CEDEFOP per il riconoscimento degli apprendimenti non formali ed informali - www.cedefop.europa.eu/EN/news/4041.aspx c. Ricerca CEDEFOP “Future Skills needs in Europe” www.cedefop.europa.eu/etv/Upload/Information_resources/Bookshop/485/4078_en.pdf d. I risultati dell’intervento 3 di analisi delle prassi Obiettivi: dei dispositivi per il riconoscimento dell’apprendimento informale 1. Attivazione 2. Validazione di: campione, modello, metodologie e strumenti sperimentali 3. Selezione e rilevazione di aziende (technology push, design driven, market pull) e di professionalità (60 occupati e 10 disoccupati) Tipologie di dispositivi/Attestazioni rilasciati dal Modello Elementi per l’obiettivo 1: Riconoscimento delle competenze e degli skills non formali ed informali che contribuiscono all’innovazione ed al suo sviluppo L’innovazione è qui considerata nella sua creazione e gestione, scomposta in segmenti ritenuti essenziali: - Ideazione - Ricerca e sviluppo - Industrializzazione Elementi per gli obiettivi 2 e 3: Le professionalità di cui sono stati identificati i ruoli nel processo di innovazione e la qualifica posseduta da esplorare, con riferimento alla conoscenza implicita, sono state attivate in 3 segmenti: - Marketing - Design - Ricerca e sviluppo - Ingegneria di prodotto , di processo, soluzioni di industrializzazione Tipologie di professionisti e strumenti La metodologia proposta si compone di 4 parti: Parte 0: dati di base sull’azienda, l’intervistato o intervistati Parte 1 - introduzione: finalizzata a individuare e cogliere le caratteristiche principali dell’azienda e le informazioni maggiormente rilevanti sulla persona (o persone) intervistate Parte 2: finalizzata a individuare le competenze connesse al processo di innovazione di prodotto così come configurato nel modello “innovation funnel”, distinguendo i diversi sottoprocessi o macro fasi. Parte 3. Dati di riepilogo Comitato Tecnico Scientifico Prof. Bernardi ( Innovazione) Prof. Garbellano (Metodologia) Prof. Bresciani (Professionalità e EQF) 11 Rilevatori di provenienza: Accademica, Business School e Centri di ricerca Tipologie di professionisti e strumenti Parte 2: L’imbuto dell’innovazione Macro fase: generazione e selezione delle opportunità 1⁰ Processo: Ricerca sui mercati Parte A Attività Realizzate (ad esempio, scanning, intelligence su clienti, concorrenti, contesto ambientale, ricerche di mercato, ecc..) Ruoli coinvolti Analisi della domanda (trend bisogni macro, dimensioni, canali distributivi...) ….…………. ………… 1. ………… …………….. Attività ……......................... .. 1. Attività ……......................... .. Analisi dell’offerta …………….. ….…………. ………… Risultati (ad ogni attività deve essere riconducibile un risultato) /// Punti di attenzione/ criticità Parte B Conoscenze (EQF: insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore di studio e lavoro) Lessico Una locuzione: ad esempio, metodi, tecniche, processi, procedure, ecc. + un sostantivo che ne specifichi il riferimento (ad es., “di vendita”, “controllo qualita’”) Abilità (EQF: cognitive, comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo o pratiche, comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti) Lessico Verbo che esprime un’operazione concreta (ad es., utilizzare, applicare, ecc..) + un sostantivo che esprime l’oggetto dell’operazione e/o sue specificazioni (ad es. tecniche di analisi Competenza (EQF:in termini di responsabili-tà e autonomia) Lessico Verbo di azione all’infinito + Oggetto: che precisa che corrisponde al risultato +~ Specificazione con la quale si precisano le condizioni in cui la competenza viene agita (ad es., verbio al gerundio) Note (indicare aspetti rilevanti, livello secondo l’EQF, ecc.) Dalla Sperimentazione all’aggregazione delle info 1. Il valore della metodologia è di rilevanza: - Istituzionale - Aziendale per gli aggregati di interviste. Nel momento in cui si fornisce un feedback si propongono le domande Perché è utile e cosa andrebbe integrato - Individuale 2. Il focus sull'innovazione dovrebbe rilevare informazioni, qualitativamente significative in merito a: 3. Filtro di restituzione: Alla Regione del Veneto ed a Veneto Lavoro saranno trasferiti 4-5 profili professionali da inserire nel Borsino del Lavoro. I profili, sulla base delle evidenze sinora emerse e condivise con il CTS, sono: - Direttore Ricerca e Sviluppo - Responsabile Ufficio Tecnico - Progettista (meccanico /elettrico) - Area ICT o altro Osservazioni sulla Governance del Modello Il sistema di identificazione, validazione e certificazione delle competenze può funzionare se ne viene percepita L’UTILITÀ - Individuale (della persona) per favorire la mobilità orizzontale all’interno dell’organizzazione di lavoro o verticale verso un’altra organizzazione, es. reinserimento lavorativo organizzativa (azienda, dipartimento, ufficio) per favorire l’attrattività dell’organizzazione istituzionale/pubblica per favorire l’emersione dello stock di competenze esperite e non formalizzate da statistiche Principi di riferimento: chiarezza e coerenza Comunicazione attrattiva del messaggio proposto