…Antichi Egizi… Un viaggio alla scoperta dell’antico Egitto Linea del tempo Periodo Predinastico Primo Periodo Intermedio Fino al 3200 a.C. Periodo Arcaico 2200 a.C.-2040 a.C. Nuovo Regno 1530 a.C.-1080 a.C. Periodo Tardo 672 a.C.-343 a.C. 3150 a.C.-2700 a.C. Antico Regno 2700 a.C.-2200 a.C. Secondo Periodo Intermedio 1530 a.C.-1540 a.C. Terzo Periodo Intermedio 1080 a.C.-672 a.C. BASSO EGITTO (Nord = Delta del Nilo) ALTO EGITTO (Sud = Sorgente del Nilo LE CITTA’ DELL’ANTICO EGITTO MEMPHI Capitale Antico Regno GIZA Valle dei Faraoni TEBE Capitale Medio Regno NUBIA AKHENATON (Tell el Amarna) Capitale Nuovo Regno Le origini • Regione popolata fin dal Neolitico • La prima dinastia si forma nel IV millennio a.c. col re Menes che fonda la capitale Menfi • Seguiranno 31 dinastie fino alla conquista di Alessandro Magno nel 322 a.c. I 3 periodi • Antico Impero fino• al 2100 a.c. • • Periodo felice e ricco. • Viene costruita la prima piramide • (Saqqara) • Si fanno le cataratte sul Nilo • Si fonda il complesso di Giza • (Cheope, Chefren e Micerino) Medio Impero fino • al 1580 a.c. Si allargarono i confini alla Libia, • alla Palestina e al Sudan. Tebe cap. Invasione degli • Hyksos che restarono in E. oltre un secolo Il faraone Ahmosis • li sconfisse e si • riprese i territori Nuovo Impero grande potenza militare Attaccati dagli Hittiti li sconfissero nella prima battaglia storica: Kadesh Ramses II che fece Luxor e molte altre opere Periodo di anarchia Viene chiamato Alessandro M. per scacciare i persiani • La decadenza I faraoni più importanti Tutankhamon (1333-1323 a.C.) •Succedette ad Amenofi IV •Riprese il culto del Dio Sole, generando un conflitto con gli Hittiti (battaglia di Qadesh, 1296 a.C.) Ramses II •Era chiamato il re dei re •Combattè nella battaglia di Qadesh •Fece costruire il tempio di Abu-Simbel La crisi e la decadenza Verso il 1200 a.C. giunsero nuovi invasori, i “popoli del mare”. Vennero respinti, ma dopo il conflitto i faraoni persero autorità, e vi fu una crisi economica e politica. L’Egitto fu poi conquistato più volte: •cadde in mano agli Assiri (667 a.C.), ma si rese indipendente •fu conquistato dai Persiani (525 a.C.) •Alessandro Magno rese lo stato provincia dell’Impero Macedone (332 a.C.) •dopo la morte di Cleopatra divenne una provincia dell’Impero Romano La società • Monarchia assoluta con a capo il Faraone • Le classi più alte erano quella dei Sacerdoti (custodi del tempio), i nobili, i funzionari di corte e i guerrieri • Subito dopo gli scribi • Quindi i mercanti e gli artigiani • In condizione quasi servile i contadini • Numerosi schiavi Società egizia La piramide sociale Sacerdoti Celebravano i riti religiosi Scribi Funzionari addetti all’amministrazione dello stato Soldati Difendevano lo stato egizio Artigiani Producevano manufatti ed opere d’arte Contadini Coltivavano i campi e costruivano le piramidi Schiavi e prigionieri di guerra Compievano i lavori più pesanti e non avevano diritti Faraone: era adorato come un dio L’agricoltura • Paese prettamente agricolo • Grande organizzazione per la canalizzazione e la suddivisione delle terre (geometria) • Orzo (birra), grano, frutta, papiro • Tutti i cereali prodotti erano del faraone che li suddivideva al popolo Veduta del Nilo Varano nel fiume Nilo L’artigianato • Soprattutto vasellame e lavori in bronzo • Fondamentale l’industria del papiro CULTURA L’EDUCAZIONE Era considerata importantissima Si basava su memorizzazione e copiatura Il libro di base degli studenti era la Kemit, una specie di manuale con un compendio di tutte le materie Vi erano specializzazioni (scribi) LA MAGIA Era usata per vari scopi: • Funerali • Contro i nemici stranieri venivano realizzate statuette di prigionieri e venivano scritti testi detti di esecrazione (maledizione) • Magia protettrice contro il malocchio • Sacrifici agli dei IL MATRIMONIO Era effettuato alla presenza del Consiglio Locale Divorzi e possibilità di risposarsi La poligamia (la possibilità di avere più di una moglie) era consentita solo al faraone L’IGIENE Gli Egizi la consideravano fondamentale. Esisteva sia nelle classi sociali agiate sia in quelle povere. Gli oggetti di toeletta facevano parte del corredo funebre dei defunti LA DONNA Le donne erano considerate uguali agli uomini, anche se non del tutto (svolgevano solo lavori domestici) La fecondità della donna era ritenuta molto importante LA TAUROMACHIA (adorazione dei tori) Già diffusa nei paesi mediterranei Per la sua forza, il sovrano d'Egitto era paragonato al toro. I giochi taurini consistevano in lotte tra tori. La differenza fra la tauromachia greca e la tauromachia cretese è appunto che, in quest’ultima, un acrobata saltava sul toro quando esso attaccava. LA CUCINA La cucina egizia è documentata dalle “liste delle offerte” ritrovate nelle tombe, in cui vengono elencati tutti gli oggetti di cui il defunto aveva bisogno Si facevano due pasti al giorno, uno all’alba e uno alla sera. Si mangiava in piatti comuni, con le mani, inginocchiati davanti a un tavolo basso e rotondo. Il pane era alla base della cucina egizia. Economia Il commercio con l'estero aveva come scopo quello di procurarsi le risorse di cui l'Egitto era privo dai paesi stranieri: • il legno era importato prevalentemente dal Libano • il rame, necessario per le armi, proveniva da Cipro • da Canaan venivano importati olio e vino • dalla Nubia venivano importati alcuni prodotti dei paesi interni dell'Africa L'economia egizia si basava sull'agricoltura ed era centralizzata. Infatti, i prodotti che entravano nella terra dei faraoni erano monopolio statale: venivano amministrati dal palazzo reale . Compratori e venditori si riunivano nei mercati, dove scambiavano i prodotti sotto la supervisione di ufficiali, addetti al mantenimento dell'ordine, e funzionari statali, che dovevano verificare la validità degli scambi. C'erano grandi, medi, e piccoli proprietari, che erano soliti procurarsi vestiti, mobili e oggetti ornamentali vendendo l'eccedenza dei loro prodotti. Era già presente la figura del mercante, che, pur non producendo nulla, comprava e vendeva tutto ciò che riusciva a reperire. Il "commercio silenzioso" In alcuni rilievi del tempio della regina-faraone Hatshepsut, a Deir el-Bahri, è rappresentato un tipo di commercio praticato non solo in Egitto, ma anche in alcune tribù primitive del Pacifico; si trattava del "commercio silenzioso". Durante questo tipo di scambio i due commercianti depositavano una serie di prodotti, senza nessun tipo di comunicazione, fintanto che la quantità sembrava ragionevole a entrambi. Il commercio silenzioso si effettuava prevalentemente in zone dove non era conosciuto il vero valore dei prodotti scambiati. Unità di misura di pagamento Il commercio si basava inizialmente sul baratto. Durante l'Antico Regno, il prezzo di un oggetto o del lavoro fu stabilito tramite un peso metallico. I valori equivalenti erano stabiliti ponendo come base un’unità di peso, chiamata deben, che equivaleva a 91 grammi e poteva essere pagata in argento, in oro o in rame. L'archeologia ha rinvenuto numerosi pesi del deben a forma di animale, a dimostrazione che il sistema economico si basava sull'agricoltura. Le prime emissioni di monete in Egitto si devono a una situazione eccezionale. Per lottare contro l'esercito persiano, il faraone Acoris (391-379 a.C.) ingaggiò mercenari greci, che non accettavano il pagamento in natura; così fu necessario coniare monete. Successivamente, tra il 330 e il 325 a.C. ad Alessandria, fu emessa una moneta che cominciò a circolare nell'impero. L'innovazione monetaria si completò sotto i Tolomei. Il primo re della dinastia, Tolomeo I, effettuò operazioni finanziarie per aumentare le riserve a disposizione della zecca. Nel 305 a.C., quando egli divenne re dell'Egitto, fece porre la propria effigie sul davanti delle monete e quella del re Alessandro Magno sul retro, sottolineando di essere suo legittimo erede. Alessandro con exuviae elephantis, 305 a.C. Sul retro è raffigurato Tolomeo I. L'economia raggiunse il massimo splendore con Tolomeo II e Tolomeo III. Dal 301 a.C. fu adottato il sistema monetario fenicio e si coniarono monete in tutti i metalli: oro, argento e bronzo. Ma la conquista di Siracusa da parte dei romani pose fine all’utilizzo dell'argento. Anche le emissioni d'oro scomparvero dopo il regno di Tolomeo VIII, in seguito ad una crisi economica e politica. Il commercio egizio Nel mondo del commercio egizio si potevano distinguere le seguenti caratteristiche: • Il mondo del lavoro era suddiviso in più categorie. In tutti i mestieri vi era perciò una divisione sociale, con un responsabile e un gruppo di operai a disposizione. • Gli operai erano iscritti a un tempio o alla proprietà dello stato. Oltre al signore che li ingaggiava, gli operai dovevano rendere conto a dei supervisori che controllavano il lavoro: gli scribi. • Generalmente, il mestiere e l'attività passavano di padre in figlio. Nella società egizia, il senso della giustizia verso gli operai era molto sentito dai padroni. Questo è documentato, ad esempio, nella stele del sommo sacerdote Bakenkhonsu: «Sono stato un buon padre per i miei dipendenti, ho insegnato ai giovani, ho dato una mano a chi era sfortunato, ho garantito il sostentamento ai bisognosi e ho fatto cose utili come gran direttore dell'opera a Tebe per conto di Ramesse II». Religione egizia Le caratteristiche essenziali della religione egizia erano: • lo sviluppo di culti locali, causato dalla suddivisione amministrativa dell’Egitto in 42 distretti (nomoi) • la zoolatria (l'adorazione per divinità che presentano caratteristiche animali). Esempi: Bastet (il gatto), Hathor (la mucca), Anubi (lo sciacallo) • il politeismo (vi erano decine di divinità, anche se il dio Sole era considerato il dio principale) La zoolatria (Il culto di divinità aventi caratteristiche animali) era basata inizialmente sull'adorazione di animali, come il coccodrillo, l'ibis, lo scarabeo e tanti altri. Con il passare del tempo, gli dei vennero concepiti come ibridi di figure umane dalla testa animale. Esempi: Anubi Horus Seth Testa di sciacallo Testa di falco Testa di cane/asino Divinità Gli egizi consideravano le divinità sotto un duplice aspetto: iconico ed aniconico. Al primo si riferiscono gli dei con tratti umani e quelli con caratteristiche zoomorfe; nel secondo gruppo rientrano i fenomeni atmosferici e i concetti astratti. Secondo il pensiero egizio, l’uomo è costituito da alcuni elementi soprannaturali: • il ka, l’esistenza fisica del corpo, la forza vitale (rappresentata da due braccia); • il ba, l'anima, raffigurata come un uccello (la fenice egizia); • l'akh, la parte dell’animo umano che giunge a compimento dopo la morte, rappresentata dal geroglifico dell'ibis. Mito di Osiride ed Iside Seth, invidioso del fratello Osiride, lo chiuse in una bara e lo gettò nel Nilo. Ma Iside lo riportò in vita usando i suoi poteri magici. Allora Seth lo uccise, fece a pezzi il suo corpo e ne nascose le quattordici parti in vari luoghi. Così, Iside cercò e trovò tutte le parti e lo riportò in vita. Successivamente Osiride andò negli inferi per giudicare le anime dei morti. Horus, il figlio di Osiride ed Iside, affrontò Seth in battaglia e vinse e Seth fu condannato e bandito dalla regione. Il mito è importante perché : • la rinascita di Osiride viene vista come la possibilità di una vita dopo la morte; • alcune versioni del mito narrano che Horus e Seth, dopo una lunga battaglia, si riconciliarono, simboleggiando l’unione tra Alto e Basso Egitto. Il sacerdozio egizio era strutturato in una complessa gerarchia, al cui più alto grado c’era il faraone. I grandi sacerdoti presiedevano ai rituali in onore degli dei, come sostituti del re. La divinità era rappresentata da una statua che veniva giornalmente purificata, vestita e le veniva offerto il pasto quotidiano. Durante le feste annuali, il dio veniva portato trionfalmente in processione. L’oltretomba In epoca antica il mondo delle anime era considerato il cielo. Verso la dodicesima dinastia il regno dei morti venne ubicato sotto terra e si pensava venisse governato da Osiride. Il passaggio all’aldilà era però preceduto dal giudizio dell’anima (psicostasia): il cuore del defunto veniva posto sul piatto di una bilancia. Se era leggero come la piuma di Maat, posta sull’altro piatto, Anubi lasciava il defunto nelle mani di Osiride, altrimenti veniva dato in pasto al coccodrillo Ammit. Religione funeraria Gli Egiziani credevano in una continuazione della vita nell’oltretomba. Per conservare il corpo del defunto integro nell’aldilà, si ricorreva alla tecnica della mummificazione. Il procedimento consisteva nell’asportazione delle viscere, che venivano conservate in quattro vasi, i canòpi. Il cadavere veniva trattato con vari ingredienti, avvolto in bende e deposto in un sarcofago di forma antropomorfa. La mummificazione • La tecnica di imbalsamare i cadaveri era considerata di origine divina e risaliva a Horus • La spettacolare conservazione dei cadaveri è dovuta solo in parte alla tecnica di imbalsamazione, + importante fu il clima arido dell'Egitto • Serviva per rendere immortale l’anima (solo dei faraoni e dei nobili però) • Ogni sepoltura seguiva un rito e un corteo estremamente elaborato Mummie celebri Ramsete I Ramsete II Tuta nka mon Nella tomba del faraone c’erano gli oggetti a lui più cari e anche le mummie dei suoi animali preferiti Le tombe egizie erano di tre tipi: • l'ipogeo, tomba scavata nella parete rupestre • la mastaba, una cappella sovrastante la camera sepolcrale sotterranea • la piramide, utilizzata per la sepoltura del faraone Sezione di una mastaba Le piramidi La piramide egizia è costituita da una base quadrata e da quattro facce che congiungono gli spigoli al vertice (pyramidion). Funzione: monumenti funerari contenenti le tombe dei faraoni 1 mastaba primitiva; 2 aggiunta di quattro gradini; 3 piramide definitiva a sei gradini La prima piramide fu quella a gradoni costruita per Djoser ed è il risultato di alcune variazioni del progetto iniziale di una mastaba. Grande Piramide di Cheope 1: ingresso al corridoio discendente; 2: camera sotterranea incompiuta; 3: corridoio cieco; 4: corridoio ascendente; 5: corridoio orizzontale; 6: camera della regina; 7: Grande Galleria; 8: cunicolo scavato dai ladri; 9: camera del sarcofago; 10: vani di scarico; 11: condotti della camera del re; 12 : condotti della camera della regina. La scrittura • Il geroglifico è la forma di scrittura egiziana più antica. • E’ presente nell'antico e medio Egitto. • La ritroviamo nei templi e nelle tombe, infatti era usata per i testi dei monumenti e per le epigrafi. • Invece dei 26 caratteri usati da noi, quelli Egiziani erano circa 800 e avevano significati diversi • Alcuni indicano singole lettere, altri sillabe, altri ancora parole intere o idee La traduzione • La traduzione del geroglifico egiziano si deve al ritrovamento della Stele di Rosetta • Scritta in tre lingue su un basalto nero • Due lingue, il greco e il demotico erano note e permisero di capire che il testo era lo stesso in 3 diverse traduzioni Lezione di Egiziano I nomi degli dei e dei faraoni era incorniciato. In questo caso è rappresentata la regina Nefertari Clicca qui per la soluzione • Si legge “Mut” e indica anche il verso della lettura • “nefer” e simboleggia la trachea • “t” simbolo divino • “a” simboleggia la canna in fiore • La bocca e le due barre si pron. “i y” • La serpentina (il mare) si pron.”en”, gli altri segni “meri” • Il tutto si legge: NEFER-T-A-R-Y MERI(T) EN MUT. Letteralmente "La Bellissima (Nefertari) amata (meri-t) da (en) Mut (dea, in questo caso,simbolizzata dall'avvoltoio) Gli ideogrammi • Si è detto che i geroglifici possono essere anche dei segni pittografici. • Un esempio classico di questo tipo è dato dalla ben conosciuta Tavolozza di Narmer. In essa c'è un chiaro messaggio: decifriamolo IL FARAONE CONQUISTA IL POPOLO DEL DELTA