LA SFIDA DELL’EDUCAZIONE Comportamenti a rischio e autolesivi negli adolescenti di oggi Dr. Valsecchi Alberto DUE CASI … CARLA: ha dodici anni, frequenta la seconda media, viene in consultazione perché si taglia con le lamette. L’invio è stato fatto dai genitori su segnalazione di un docente CARLO: ha diciassette anni, frequenta la seconda in un istituto tecnico commerciale (alle spalle due bocciature). Assume droghe (di vario tipo), abusa di alcolici e viene inviato dai genitori su invito del medico del Pronto Soccorso dopo l’ennesimo incidente in moto Dr. Valsecchi Alberto … DUE DATI Il self – harm sembrerebbe coinvolgere il 20-30% degli adolescenti con esordio intorno ai 12-13 anni. Una ricerca ha rilevato una presenza intorno al 40% di comportamenti autolesivi messi in atto almeno una volta nella vita (Cerutti, Manca, Presaghi, 2005) In Italia negli ultimi dieci anni si è registrato un aumento del consumo smodato di alcol (il 16,1% della popolazione di 11-15enni; tra i 14 e i 17 anni il 20,4% dei maschi e il 17,4% delle femmine beve fuori pasto) (ISTAT, 2010) e di droghe (ad es., l’uso di cannabis è passato dal 6,2% del 2001 all’11,9% del 2005) e un’elevata presenza di malattie sessualmente trasmissibili (1/5 dei casi è costituito da 15-24enni) e di interruzione di gravidanze nella popolazione adolescenziale Dr. Valsecchi Alberto ADOLESCENZA Periodo “in tansizione” Dalla pubertà alla vita adulta Oscillazioni cognitive, emotive e comportamentali Cambiamenti influenzati da fattori biologici, psicologici e sociali Compiti di sviluppo specifici: costruzione di legami interpersonali profondi e più maturi con i coetanei, l’acquisizione dell’indipendenza dai genitori, l’accettazione della propria maturazione fisica, la preparazione alla vita adulta La costruzione della propria identità Dr. Valsecchi Alberto DISAGIO ADOLESCENZIALE … Disagio fisiologico in adolescenza - “fratture” dell’identità - disarmonie dello sviluppo - segnalazione attraverso il comportamento non verbale e verbale - internalizzazione ed esternalizzazione - disagio e patologia Dr. Valsecchi Alberto … OGGI L’adolescenza nell’attuale epoca postmoderna (Bauman) - liquidità - consumismo - apparire Comportamenti a rischio e auto-lesivi: espressione odierna del disagio adolescenziale Dr. Valsecchi Alberto RISK TAKING Dr. Valsecchi Alberto DEFINIZIONE Condotte comportamentali associate con molta probabilità a esiti non desiderabili che mettono in pericolo – in modo diretto o indiretto – la sfera fisica, psicologica e sociale dell’individuo Abuso di sostanze, di alcool e di medicinali, comportamento sessuale a rischio di contagio e gravidanze, azioni delinquenziali, guida pericolosa, disturbi alimentari, gioco d’azzardo. Dr. Valsecchi Alberto PERCHE’ L’ADOLESCENTE RISCHIA? In ottica evolutiva, sembra che questi comportamenti abbiano probabilmente assolto una funzione di sopravvivenza della specie (accettare il rischio) Cambiamenti del sistema dopaminergico (riduzione dei recettori) Accettazione e rispetto da parte del gruppo Acquisire autonomia dai genitori Fronteggiare l’ansia connessa alla crescita Dr. Valsecchi Alberto FATTORI DI RISCHIO INSTABILITA’ EMOTIVA BASSA STIMA O STIMA IRREALISTICA MODELLI DI PARI DEVIANTI ESPERIENZA SCOLASTICA NEGATIVA UN CONTESTO FAMIGLIARE VISSUTO COME DIFFICILE E STRESSANTE (conflittualità eccessiva, scarso sostegno, eccessiva severità) COMPORTAMENTI E PENSIERI NEGATIVI DEGLI STESSI GENITORI LEGAMI DI ATTACCAMENTO INSICURI STILE EDUCATIVO PERMISSIVO O AUTORITARIO Dr. Valsecchi Alberto FATTORI DI PROTEZIONE BUONA STIMA DI SE’ ADEGUATA AUTOREGOLAZIONE EMOTIVA LA PERCEZIONE DELL’ADOLESCENTE DI POTER CONTARE SUL SOSTEGNO DEI GENITORI LA POSSIBILITA’ DI DIALOGARE IN FAMIGLIA LA CAPACITA’ DEI GENITORI DI MONITORARE SENZA INVADERE IL CONTROLLO ATTRAVERSO L’INDICAZIONE DI REGOLE DI COMPORTAMENTO L’ATTACCAMENTO SICURO STILE EDUCATIVO AUTOREVOLE Dr. Valsecchi Alberto SELF - HARM Dr. Valsecchi Alberto DEFINIZIONE Ampio spettro di comportamenti auto-inflitti al proprio corpo dalle conseguenze non fatali inteso a procurare lesioni senza una precisa intenzione suicida Si tratta di un danno compiuto contro se stessi che non coinvolge fisicamente altre persone E’ messo in atto esclusivamente dal soggetto Comporta un agito violento di tipo fisico Non è associato all’intenzione di togliersi la vita Viene compiuto in modo del tutto intenzionale Dr. Valsecchi Alberto FORME DI AUTOLESIONISMO AUTOMUTILAZIONE GRAVE (molto rara, produce danni irreversibili a una parte del proprio corpo) AUTOMUTILAZIONE LEGGERA (la più diffusa) AUTOMUTILAZIONE LATENTE (per es. alcuni comportamenti a rischio) Le più riscontrate tra gli adolescenti: assunzione di overdose di farmaci non stupefacenti (paracetamolo e analgesici), l’autoavvelenamento, il procurarsi tagli, graffi o bruciature, interferire con la normale guarigione di ferite, sbattere una parte del corpo contro oggetti e colpirsi volontariamente Dr. Valsecchi Alberto PERCHE’ L’ADOLESCENTE SI FA DEL MALE? CRY OF PAIN – comprende atti destinati a creare intenzionalmente sensazioni dolorose e che vengono generalmente tenuti nascosti e praticati in condizioni di isolamento CRY FOR HELP – atti in cui è presente una motivazione alla ricerca di aiuto; i comportamenti possono essere esibiti e spesso vengono comunicati ad amici o a figure di riferimento Dr. Valsecchi Alberto PERCHE’ L’ADOLESCENTE SI FA DEL MALE? Ricerca di una modalità di regolazione emotiva Individuazione di una strategia antidissociativa e anti-suicidaria Esigenza di affermazione del Sé Tentativo di esercitare una forma di influenza interpersonale Esigenza di punire se stessi Ricerca e attivazione di emozioni Dr. Valsecchi Alberto FATTORI DI RISCHIO UN PASSATO DI ABUSO FISICO, EMOTIVO O SESSUALE RAPPORTI ESTREMAMENTE CONFLITTUALI TRA I GENITORI ED EVENTUALI STATI DI DISAGIO MENTALE DI UNO DEI DUE RELAZIONI CON I GENITORI DI TIPO CONLFITTUALE E NON SUPPORTIVO ATTACCAMENTO INSICURO CONDIZIONI SOCIO – ECONOMICHE SVANTAGGIOSE E CULTURALMENTE DEPRIVATE RAPPORTI SESSUALI PRECOCI BULLISMO ISOLAMENTO SOCIALE APPARTENENZA A SOTTOCULTURE GIOVANILI CHE VALORIAZZANO I COMPORTAMENTI AUTOLESIVI IMPULSIVITA’ BASSA AUTOSTIMA (in particolare corporea) MANCANZA DI SPERANZA E DI PROSPETTIVE EMOZIONI NEGATIVE PREVALENTI (rabbia, tristezza, solitudine) Dr. Valsecchi Alberto FATTORI DI PROTEZIONE BUON LIVELLO DI COMUNICAZIONE CON GLI ALTRI MEMBRI DELLA FAMIGLIA COINVOLGIMENTO IN ATTIVITA’ FAMIGLIARI APPARTENENRE A UN CONTESTO CON BUONI LIVELLI DI ACCULTURAZIONE RETI DI RELAZIONI FAMIGLIARI E AMICALI ATTACCAMENTO SICURO BUONA STIMA DI SE’ Dr. Valsecchi Alberto RISK TAKING SELF – HARM Comportamenti mossi dal desiderio di fare esperienza di qualcosa ritenuto desiderabile senza considerarne le conseguenze Mancanza di riflessione circa le conseguenze Presenza di impulsività e alta intensità emotiva Associazione con disturbi psicopatologici, in particolare nelle dipendenze e nel Disturbo Borderline di Personalità Non c’è intenzione (almeno cosciente) di farsi del male Intenzione deliberata di attacco al proprio corpo Si presenta anche in stati di euforia E’ associato a stati emotivi negativi Difficoltà nel regolare impulsività e intensità emotiva Strategia di regolazione emotiva (funzione auto-calmante) Presenza dei pari Solitudine Dr. Valsecchi Alberto IL RUOLO DEI GENITORI Dr. Valsecchi Alberto QUALE IL RUOLO DEI GENITORI NELLA PREVENZIONE NEL RICONOSCIMENTO NELLA GESTIONE Dr. Valsecchi Alberto NELLA PREVENZIONE GENERALE - STILE EDUCATIVO AUTOREVOLE - Accettazione - Controllo - BUONE RELAZIONI - Empatia - Assertività - Sostenere l’autostima Dr. Valsecchi Alberto NELLA PREVENZIONE SPECIFICA L’educazione razionale - emotiva - IL RICONOSCIMENTO DELLE EMOZIONI - L’introspezione - L’empatia - LA RISTRUTTURAZIONE COGNITIVA - Riconoscere i pensieri - Modificare i pensieri - L’ESPRESSIONE EMOTIVA - L’autocontrollo - L’assertività Dr. Valsecchi Alberto NEL RICONOSCIMENTO COSTRUIRE E MANTENERE CON I FIGLI E LE FIGLIE RELAZIONI SUPPORTIVE, COINVOLGENTI E AFFIDABILI FARE ATTENZIONE AI FATTORI DI RISCHIO ESSERE EMPATICI VALUTARE I SEGNALI – CRITERI DI MONITORAGGIO Dr. Valsecchi Alberto NELLA GESTIONE PORSI IN UNA CONDIZIONE DI NON GIUDIZIO RICONOSCERE E GESTIRE LE PROPRIE REAZIONI EMOTIVE – tra la fuga e l’onnipotenza LA RESTITUZIONE – ogni caso è a sé… ma in generale: - “incassate” e prendetevi del tempo - individuate uno spazio/tempo “ad hoc” - fate un “accordo” SAPER CHIEDERE AIUTO Dr. Valsecchi Alberto GRAZIE PER L’ATTENZIONE! Dr. Valsecchi Alberto