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•Localizzazione intraemisferica
•NS più spesso associata a
lesione zona parietale
inferiore destra (lobulo
parietale inferiore) (Vallar,
1997)
•più raramente associata a
lesione frontale destra
•o sottocorticale destra
(talamo, gangli della base
vedi studi PET, Vallar&Perani,
1987)
•Recentemente uno studio
pubblicato su Nature ha
individuato nel giro marginale
temporale superiore la
struttura critica per
l’insorgenza della NS
(Karnath et al, 2001)
Decorso della NS
•Dipende dall’estensione della lesione e dall’età del pz ma, in generale, la
sintomatologia regredisce considerevolmente nell’arco di alcune settimane.
•Studi di follow up longitudinale indicano che, in media, dopo circa sei mesi nella
maggior parte dei casi la sintomatologia risulta regredita quasi completamente.
Ma in alcuni casi la NS persiste anche dopo anni.
•Un sintomo che spesso persiste anche a distanza di tempo è l’anosodiaforia nei
confronti dell’eventuale emiplegia, che può essere invalidante.
•I meccanismi plastici, a livello di strutture nervose, responsabili della
remissione dei sintomi sono solo in piccola parte conosciuti e si collocano sia a
livello intra- che interemisferico. In particolare studi PET longitudinali
dimostrano che :
- il recupero è associato ad una riduzione dell’ipometabolismo soprattutto
dell’emisfero ipsilesionale.
- il recupero è associato, anche se in misura minore, ad una riduzione
dell’ipometabolismo dell’emisfero controlesionale.
- il ruolo dell’emisfero controlesionale è incerto: non solo positivo, nel
senso di un take-over funzionale, ma anche negativo, come inibitore
dell’emisfero ipsilesionale.
Modulazione transitoria della NS attraverso stimolazione sensoriale
•Stimolazione via irrigazione vestibolare: può migliorare (acqua fredda nel canale
uditivo controlesionale) o peggiorare (acqua calda nel canale uditivo ipsilesionale)
per alcuni minuti la NS nello spazio personale o extrapersonale, la NS a livello
rappresentazionale, l’anosognosia per l’emiplegia, i deficit somatosensoriali
controlesionali (estinzione), la somatoparafrenia e i deficit motori associati alla
NS.
•Stimolazione prismatica: può migliorare il quadro sintomatologico della NS per
alcune ore e, in alcuni casi, per giorni.
•La stimolazione oftalmocinetica in direzione contro- ed ipsilesionale può
transitoriamente migliorare e, rispettivamente, peggiorare alcuni sintomi della NS.
•La stimolazione vibratoria (e la stimolazione elettrica transcutanea) dei muscoli
posteriori del collo controlesionali ed ipsilesionali possono rispettivamente
migliorare e peggiorare alcuni sintomi della NS.
•Stimolazione magnetica transcranica: pseudo neglect in soggetti normali
Il meccanismo sottostante questi effetti non è del tutto chiaro, ma non sembra
essere di tipo aspecifico (cioè dovuto genericamente all’attivazione dell’emisfero
contro- od ipsilesionale) bensì consistere in una parziale e temporanea riorganizzazione (o ulteriore destrutturazione) dei sistemi rappresentazionali spaziali.
(Stimolazioni di qs tipo nei sogg. normali possono riprodurre sintomi della NS)
Il destino dell’informazione ‘negletta’
•L’informazione che il paziente afferma di non aver
percepito viene, in realtà, elaborata
implicitamente, in alcuni casi fino ad un livello
semantico, e può influenzare il comportamento
esplicito del paziente senza che questi ne sia
consapevole.
- Esperimento pioniere di Volpe, Le Doux,
Gazzaniga (Nature, 1979): presentazione
tachistscopica bilaterale e successivi giudizi = 
- Esperimento di Marshall&Halligan (Nature, 1988):
la casa che brucia (ma v. anche Bisiach&Rusconi, ’90).
- Esp. di Berti&Rizzolatti (J. Cog. Neuroscience,1992):
esempio di elaborazione inconsapevole dell’informazione
fino ad un livello semantico (priming semantico).
- Esperimento di Grossi et al. (Cortex, 1995): es.
dell’influenza dell’informazione elaborata
implicitamente su di un compito di copia di disegni.
-Esperimento di Bisiach, Ricci et al. (Cortex, 1999):
il pz può accedere all’informazione negletta
immagazinata nella MLT.
E’ possibile una interpretazione ‘unitaria’ della NS?
•Si: si potrebbe adottare il termine Dyschiria (Zingerle, 1913); ci sono tre
argomentazioni a favore, due empiriche ed una teorica.
1. Studi di deafferentazione sul gatto (Sprague et al., 1961)
2. Studi che utilizzano la stimolazione vestibolare sull’uomo (effetti positivi
sull’anosoagnosia per l’emiplegia e sulla somatorparafrenia)
3. Modelli a rete neuronale della NS riproducono sia i sintomi produttivi che
quelli negativi (Bisiach & Berti, 1987, 1995)
Implicazioni per la Scienza Cognitiva
•Lo studio della NS offre elementi a favore dell’ipotesi che la struttura
delle rappresentazioni mentali sia di tipo analogico piuttosto che simbolico
(=linguistico).
-Esp. di Bisiach e coll. (1993) sulla descrizione mentale di percorsi famigliari: una
prova ulteriore a favore dell’esistenza di una corrispondenza analogica non solo
tra oggetto percepito ed attività percettiva, ma anche tra oggetto mentalmente
rappresentato ed attività rappresentativa.
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