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TRE RIVOLUZIONI INDUSTRIALI
PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
fine Settecento - 1870
SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
1870 - 1945
TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
1945- oggi
progresso tecnico
settori trainanti
modi di
produzione
Prima Riv. Ind.
filatoio meccanico,
telaio meccanico,
macchina a vapore,
ferrovia
cotone e ferro
sistema di
fabbrica
Seconda Riv. Ind.
elettricità e motore a
scoppio
industria chimica
e siderurgica
cartelli, trusts,
taylorismo e
fordismo
Terza Riv. Ind.
informatica
Elettronica,
informatica
produzione
flessibile,
globalizzazion
e
2
RIVOLUZIONI INDUSTRIALI E SOCIETA’ DI MASSA
la produzione
l’economia
RIVOLUZIONI INDUSTRIALI
d
e
t
e
r
m
i
n
a
SOCIETA’ DI MASSA
modificano
la politica
è
la società
partiti politici
modifica
associazioni dei
lavoratori
vita quotidiana
PROTAGONISTI dello sviluppo industriale
furono anche gli OPERAI che lavoravano nelle
fabbriche, il cosiddetto
PROLETARIATO
PROLETARIO
• Il termine deriva dal latino PROLES= figlio.
Usato per indicare coloro che erano tanto
poveri da non possedere altro se non la
propria famiglia.
• Poi sinonimo di OPERAIO delle FABBRICHE
• in seguito il termine proletariato è passato ad
indicare il ceto sociale di coloro che prestano
la propria forza-lavoro nelle fabbriche
LA QUESTIONE SOCIALE
• Nella prima fase dell’industrializzazione, gli operai
erano contadini fuggiti dalle campagne a causa
delle condizioni economiche precarie.
• erano privi di competenze specifiche
• costretti a lavorare con turni di 12 o 14 ore
• salari bassi
• assenza di diritti e tutele
• sfruttamento indiscriminato
• Donne e bambini erano costretti a lavorare e
pagati ancora meno
LE ASSOCIZIONI OPERAIE
IL PROLETARIATO OTTENNE GRADUALMENTE UN
MIGLIORAMENTO DELLE PROPRIE CONDIZIONI
ATTRAVERSO
ASSOCIAZIONI NATE PER AIUTARSI A VICENDA
SOCIETA’ DI
MUTUO SOCCORSO
COOPERATIVE DI
LAVORO
ORGANIZZAZIONI
DI OPERAI
SOCIETA’ DI MUTUO
SOCCORSO
Ogni iscritto versava periodicamente
una quota con la quale la società poi
sosteneva le famiglie operaie in caso
di malattia, infortunio, licenziamento
In Gran Bretagna nacquero le Trade
Unions, associazioni che fecero
ancora di più. Nel 1833, il governo
inglese decise di limitare lo
sfruttamento del lavoro minorile (i
bambini sotto i 12 anni non
potevano lavorare più di 8 ore al
giorno).
LE ORGANIZZAZIONI
OPERAIE
Si prefiggevano:
- di ottenere salari migliori ricorrendo allo SCIOPERO
- Leggi generali a tutela degli operai
Il loro sviluppo e la conquista delle prime leggi a tutela dei
lavoratori furono favorite dalla diffusione delle
IDEE SOCIALISTE
IL MOVIMENTO SOCIALISTA
• E’nato come movimento di idee e poi come
movimento politico.
• Di fronte alle durissime condizioni di vita degli
operai i socialisti sostenevano che occorreva
costruire una società nuova nella quale la
proprietà privata, fonte principale delle
ingiustizie sociali e dello sfruttamento operaio,
non avrebbe più dovuto esistere.
• In particolare, non doveva più esistere la
proprietà privata dei mezzi di produzione.
MEZZI DI PRODUZIONE
• STABILIMENTI
• MACCHINARI NECESSARI ALLA
FABBRICAZIONE DEI PRODOTTI
• Possedendo le macchine, i proprietari delle
fabbriche potevano arricchirsi sfruttando il
lavoro di chi non possedeva niente se non la
forza delle proprie braccia (forza-lavoro)
• I SOCIALISTI ipotizzavano una SOCIETA’
DIVERSA fondata:
• sulla proprietà comune e
• sui valori di uguaglianza e solidarietà
Un contributo decisivo alla costruzione del
socialismo fu dato da (segue…)
Marx definiva “utopisti” i primi
pensatori socialisti perché le loro
teorie difficilmente potevano
essere messe in pratica. Lui
stesso affermò che i loro pensieri
erano buoni, ma per costruire una
società ideale bisognava cercare i
mezzi per farlo.
SOCIETÀ
CAPITALISTICA
BORGHESIA
CAPITALISTA
proprietaria
delle fabbriche
PROLETARIATO
lavoratori
CAPITALE
• E’ LA RICCHEZZA POSSEDUTA DA UNA
PERSONA O DA UN’IMPRESA
• CRESCE E SI RIGENERA ATTRAVERSO LE
ATTIVITA’ PRODUTTIVE E GLI INVESTIMENTI
• CAPITALISMO (termine coniato da Marx): è un
sistema economico e sociale nel quale prevale
la proprietà privata del capitale. Questo
genera il conflitto tra capitalisti-proprietari e i
lavoratori.
• Il capitalista offriva all’operaio un salario
(basso)con il quale pagava la “forza-lavoro”
dell’operaio come una merce qualsiasi. Poi
vendeva ad un prezzo da lui stabilito il
manufatto (oggetto fatto a mano) in modo da
avere un profitto (guadagno) personale.
• L’operaio veniva pagato con una cifra molto
inferiore rispetto al valore dei beni prodotti.
Marx ed Engels
sostenevano che gli operai
dovevano unirsi per
combattere il “nemico”
capitalista. Nel 1848
pubblicarono un piccolo
volume “Il Manifesto Del
Partito Comunista” che
invitava tutti ad unirsi per
creare una RIVOLUZIONE.
Da qui nacque il
Comunismo. Negli Stati
Uniti la National Labour
Union, nel 1872, riuscì ad
ottenere le otto ore
giornaliere lavorative.
Nacquero anche i primi
sindacati.
Per rafforzare ancora i
loro diritti, gli operai si
riunirono a congresso,
nel 1864 a Londra. Fu
fondata L’Associazione
Internazionale Dei
Lavoratori, denominata
Prima Internazionale,
che coordinava il
movimento operaio
mondiale. Così si diede
vita ai partiti socialisti.
Partito socialdemocratico
nato in Germania nel 1875
Partito socialista nato
in Italia nel 1892.
Partito laburista
nato in Inghilterra
nel 1893
Anche la Chiesa prese
posizione in questa
vicenda. IL papa Leone
XIII promulgò l’enciclica
Rerum Novarum: dice
che tra l’imprenditore e
il proletariato ci deve
essere un rapporto di
collaborazione. Gli
imprenditori dovevano
essere molto sensibili
con i lavoratori, ma
soprattutto dare salari
più equi.
LA FELCE E IL MARTELLO: La falce e martello è
un simbolo politico del movimento operaio.
La bandiera rossa è un emblema socialista e comunista,
associato in particolare alla sinistra rivoluzionaria e alle
tradizioni socialdemocratiche e sindacali
La Festa del lavoro o Festa dei lavoratori è una festività
mondiale celebrata il 1º maggio di ogni anno che
intende ricordare l'impegno del movimento sindacale ed
i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai
lavoratori.
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