Diapositiva 1 - Liceo "Jacopone da Todi"

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INTRODUZIONE
Un vulcano è la manifestazione
della risalita di magma, cioè di
roccia fusa mescolata a gas e
vapori. Il magma proviene
dalla zona superiore del
mantello e dalle parti più
profonde della crosta. Dopo la
sue eruzione in superficie il
materiale fuso viene chiamato
lava. Quando la lava si
solidificata e si accumula, si
crea un edificio vulcanico.
La struttura del vulcano
-Il CRATERE è l’estremità aperta in superficie del
condotto vulcanico
-Il CONO VULCANICO è formato da strati di lava
solidificata
-Il CAMINO VULCANICO mette in comunicazione
l’edificio esterno con l’area di alimentazione
- La CAMERA MAGMATICA situata tra 2 e 10 km di
profondità dove il materiale più caldo e meno denso risale;
invece quello più freddo e più denso scende. In alto, dove
la pressione è minore, si raccolgono i gas che si
libereranno poi dal magma
-La COLATA è formata dalla lava che scende lungo le
pendici del vulcano che va formare nuovi strati.
Vari tipi di vulcani
A seconda del modo con cui il magma
risale in superficie e fuoriesce, i vulcani
vengono distinti in :
Vulcani centrali
Vulcani lineari
Vulcani centrali
Quando gli edifici vulcanici si accrescono
all'estremità aperta in superficie (cratere)
di un condotto formano, in genere,
vulcani centrali o areali. I vulcani
centrali o conici hanno magma acido e
un edificio a forma di tronco di cono.
L'apparato centrale è formato dalla
camera magmatica, dove al suo interno
il magma che proviene dal mantello o
dagli strati inferiori , sopra la camera si
trova il camino o condotto vulcanico
dove risale il magma dalla camera.
Infine vi è il cratere, che è la fessura da
cui fuoriesce il magma.
Vulcani lineari
Quando gli edifici vulcanici si accrescono
lungo spaccature che penetrano
profondamente all'interno della Terra si
formano i vulcani lineari che permettono la
risalita di materiale fuso. I vulcani lineari (o
islandesi) hanno magma solo basico e
proprio per questo motivo non possiedono
edificio vulcanico , ma sono costituiti da una
spaccatura della crosta terrestre. Si formano i
Plateaux, che sono delle piattaforme rocciose
(perché è un magma basico e quindi molto
liquido che di conseguenza si raffredda
lontano dalla spaccatura, formando queste
spaccature). Di tipo lineare sono anche le
dorsali oceaniche.
Forma dei vulcani
Con il tempo le colate di lava solidificata e i
materiali piroclastici fuoriusciti durante le eruzioni si
accumulano intorno al condotto,formando un
rilievo. La forma di questo rilievo dipende dalla
composizione della lava a dal tipo di materiali
eruttati. In base alla forma ,si distinguono due tipi
principali di edificio vulcanico: i vulcani a scudo e i
vulcani-strato. Esistono anche altri tipi di strutture
vulcaniche derivate dall’attività vulcanica: le
caldere e i coni di scorie.
Vulcani a scudo
Vulcani “a scudo” : i fianchi di questi vulcani, che raggiungono notevoli altezze, sono
sempre dolci. Si formano per l’accumularsi di sottili colate laviche basaltiche molto
fluide. Data la grande quantità di lava che esce dalla camera magmatica alla
sommità si può formare, per collasso del fondo, un’ampia depressione: la caldera.
Di tale tipo sono l’Etna, in Italia, e il Mauna Loa, nelle Hawaii.
Mauna
Loa,alle
Hawaii
Vulcani a strato
Vulcani “a cono” o vulcani “a strato”: l’edificio vulcanico ha la forma di cono, costituito da
un’alternanza di colate di lave di strati di piroclastiti. Tali vulcani, infatti, alternano fasi di
effusioni laviche con periodi di emissioni esplosive di piroclastiti, scorie, lapilli, ceneri che si
depositano intorno al cratere. Sono vulcani strato lo Stromboli e il Vesuvio.
Stromboli
Vesuvio
Le caldere
La cavità attraverso cui il materiale
vulcanico viene emesso, detto cratere,
nei vulcani inattivi si configura come
una depressione, che spesso si riempie
di acqua, formando dei laghi. Il più
noto è il Crater Lake nell'Oregon
(Stati Uniti), del diametro di circa 8
km. In Italia, laghi originati da vulcani
spenti sono quelli di Bolsena,
Bracciano, Albano, Vico e Nemi nel
Lazio.
Talvolta la sommità del vulcano
collassa nel condotto stesso, formando
una depressione molto ampia,
chiamata caldera, che può avere un
diametro anche di molti chilometri. Le
caldere si formano anche in seguito a
violente esplosioni che fanno "saltar
via" la sommità del vulcano, come è
accaduto al Krakatoa, in Indonesia,
nel 1883 .
Coni di scorie
Un cono di scorie è una collinetta di forma conica, formata da frammenti
vulcanici che si sono accumulati attorno (e, in genere, nella direzione sottovento)
ad una bocca eruttiva. I frammenti, cenere e scorie, sono spesso vetrosi e
contengono numerose bolle di gas 'congelate' nel momento in cui il magma
veniva eruttato in modo esplosivo, con successivo rapido raffreddamento. I coni di
scorie variano in dimensione dalle decine alle centinaia di metri di altezza.
I coni di
scorie dei
Monti
Silvestri,
Etna
Materiali di eruzione
Durante un'eruzione un vulcano emette materiali fluidi, solidi e gassosi.
Il materiale fluido è rappresentato dalla lava, la cui viscosità dipende dalla quantità di
silicio che essa contiene. Quando il contenuto di silicio è scarso, il magma è molto fluido; le
colate laviche scorrono allora velocemente, prima di raffreddarsi ricoprono ampie aree ai
piedi del vulcano e presentano superfici abbastanza lisce e regolari.
Se il contenuto in silice è elevato, il magma si presenta denso e viscoso; le colate in questo
caso scorrono con difficoltà e le loro superfici si frantumano in frammenti spigolosi e
taglienti, a volte anche di grandi dimensioni . I materiali solidi sono chiamati
piroclastiti, vengono emessi dal vulcano durante la fase esplosiva della sua attività e, in
rapporto alle loro dimensioni, vengono classificati in:
1. Polvere vulcanica, composta dagli elementi più fini che possono essere trasportati a
grandi distanze
2. Cenere vulcanica, simile ad una sabbia
3. Lapilli, frammenti con dimensione di piccoli ciottoli
4. Bombe, grossi frammenti di lava emessa allo stato liquido che durante la
traiettoria nell'atmosfera, si raffredda in superficie assumendo una caratteristica forma
arrotondata. Le sostanze gassose emesse sono il vapore acqueo e l'anidride
carbonica, seguiti dai composti dello zolfo, dell'azoto, del cloro e del fluoro .
Distribuzione geografica dei
vulcani
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEI VULCANI
La distribuzione degli oltre 500 vulcani attivi sulla superficie del nostro
pianeta non è casuale: la maggior parte dei vulcani subaerei è localizzata
lungo gli archi insulari o i margini di continenti che fiancheggiano le fosse
oceaniche in regioni che corrispondono a zone di subduzione.
Un altro sistema di vulcani, certamente il più esteso, è quello legato
all’emissione di gigantesche quantità di lave dalle fessure delle dorsali
oceaniche: un vulcanismo sottomarino in attività continua lungo decine di
migliaia di km, i cui prodotti solo raramente emergono.
Esistono infine vulcani anche in aree lontane dai margini delle zolle, in piena
area oceanica (Hawaii, Canarie, Réunion) o sui continenti (Africa orientale).
Essi corrispondono a zone di fessurazione della crosta terrestre e sono
alimentati da “punti caldi” cioè parti del mantello più calde, dove la roccia
fonde e risale in superficie.
I vulcani in Italia
Concentrazioni di vulcani si trovano
nel Mediterraneo e in particolare in
Italia, dove ai margini del Mar
Tirreno e del Mar Ionio si trovano 5
vulcani attivi. Il Vesuvio a sud di
Napoli; i Campi Flegrei a nord di
Napoli, l'Etna a nord di Catania, lo
Stromboli nella più settentrionale
delle isole Eolie; Vulcano nella la più
meridionale delle Eolie, nel
messinese.
… Fine …
Chiappalupi Sofia
De Martino Anais
Marchesini Anastasia
Pinchi Federica
Santini Aurora
Fonti:
• Wikipedia
• Immagini da internet
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