Considerazioni Fito-embrio e Micoterapiche di

Considerazioni
Fito-Embrio
Considerazioni Fito-Embrio
ee
Micoterapiche
lottaaiaiTumori
Tumori
Micoterapiche nella
nella lotta
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Considerazioni Fito-Embrio e
Micoterapiche nella lotta ai Tumori
 PREMESSE
 SISTEMA IMMUNITARIO
PRESIDI FITO-EMBRIO e
MICOTERAPICI
IMMUNO-MODULATORI E/O IMMUNOSTIMOLATORI
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Considerazioni Fito-Embrio e
Micoterapiche nella lotta ai Tumori
Premesse
I fattori di rischio tumorale sono molteplici e non
univoci nelle varie forme neoplastiche.
Detto questo è accertato che alcuni fattori sono
certamente preminenti nell’insorgenza delle
neoplasie.
Il primo fattore è rappresentato dai disordini
alimentari (34%), segue il fumo (29%), quindi le
infezioni virali (10%) e l’abuso di alcool con un 4%.
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Considerazioni Fito-Embrio e
Micoterapiche nella lotta ai Tumori
Non mi soffermo sui concetti di natura alimentare
perché occuperebbero troppo spazio al nostro
obbiettivo.
Considero invece focalizzare l’attenzione
sull’importanza di una accurata terapia “naturale” e
biologica, quale prevenzione attiva e valida per
potenziare il Sistema Immunitario al fine di ridurre
l’incidenza di quelle cause infettive quale eziologia
tumorale.
Questa è la tesi da sviluppare.
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Considerazioni Fito-Embrio
Fito-Embrio e e
Considerazioni
Micoterapiche nella
nella lotta
Micoterapiche
lottaaiaiTumori
Tumori
Le considerazioni cliniche riportate in seguito sono
ricavate da svariati Lavori tra cui “Introduzione alla
Biologia dei Tumori” (Univ.it/Doc.).
Tutte le pubblicazioni sono molto interessanti e
sviluppate sulla biologia della cellula tumorale ed
il suo comportamento, finalisticamente aggressivo,
capace di attuare fini strategie metaboliche, che
potremmo definire eversive, e che permettono alla
cellula neoplastica di potersi sviluppare, alimentare
ed accrescere quasi indisturbata.
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Considerazioni Fito-Embrio e
Micoterapiche nella lotta ai Tumori
La cellula organica che per fattori molteplici diviene
tumorale, oltre ad accrescersi e moltiplicarsi a
piacimento, fruttando una sorta di saprofitismo
esasperato, riesce ad eludere sorprendentemente la
sorveglianza del sistema immunitario che
teoricamente dovrebbe saper riconoscere l’alieno,
leggi “non self”, quindi distruggerlo con i vari mezzi
immunitari che poi analizzeremo.
Vediamo come ciò sia possibile.
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Considerazioni Fito-Embrio e
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Caratteristiche della cellula tumorale:
- perdita dell’inibizione da contatto,
- minore adesività ed aggregabilità,
- proliferazione e sopravvivenza in assenza di
adesione,
- non necessita di fattori di crescita,
- non va incontro a senescenza,
- possedere anomalie genetiche, strutturali e
metaboliche
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Considerazioni Fito-Embrio e
Micoterapiche nella lotta ai Tumori
Caratteristiche della cellula tumorale:
- attraversare le membrane basali,
- indurre neoangiogenesi,
- resistere alla reazione immunitaria.
Prendiamo ora in esame e nel dettaglio
quest’aspetto fondamentale nell’interpretazione
biologica ed ai fini terapeutici.
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Considerazioni Fito-Embrio e
Micoterapiche nella lotta ai Tumori
Resistenza alla reazione immunitaria tramite:
-
Antigeni tumorali scarsamente immunogeni,
depressione progressiva della risposta immunitaria,
produzione di sostanze anti chemiotattiche,
induzione di “suicidio” dei linfociti citotossici,
segregazione ed occultamento della massa.
(Fonte:introduzione alla biologia dei tumori. Univ.it)
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Ricordiamo ancora qualche concetto base sul
tumore
- Massa di cellule che originano da una singola cellula,
- alterazione genetica trasmissibile da cellula a cellula,
- insieme di cellule con quadri istologici molto simili o
diversi dal profilo normale,
- sul piano funzionale e crescita si hanno variazioni
molto diverse e in funzione del tipo di tumore.
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Sistema Immunitario
Il Sistema Immunitario può essere considerato un
organo di senso che intercetta stimoli non cognitivi
esterni ed interni. Opera una selezione tra “il self”,
il proprio, e il “non self”. Analizzato qualcosa come
“non self” lo neutralizza nei modi che vedremo.
E’ quindi paragonabile al sistema nervoso che
intercetta invece stimoli cognitivi. E’ accertato che
i due sistemi comunicano in senso bidirezionale:
il cervello monitorizza continuamente l’attività del
SI, oltre ad innervare tutti gli organi linfodi.
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Sistema Immunitario
Il sistema immunitario dei vertebrati e quindi
dell‘uomo, è una complessa rete integrata di
mediatori chimici e mediatori cellulari, sviluppatasi
nel corso dell’evoluzione per difendere l’organismo
da qualsiasi forma di insulto chimico, traumatico o
infettivo rivolto contro la sua integrità. (Wikipedia).
L’immunità è:
 di tipo aspecifica o innata;
 di tipo specifico o adottiva.
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Sistema Immunitario
Immagine: Federica Web Learnig
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Sistema Immunitario
I linfociti B sono i responsabili dell'immunità
umorale ed hanno sulla loro superficie alcuni anticorpi
generici, non specifici per l'antigene presente
nell'organismo al momento. Quando vengono a
contatto con l'antigene, ricombinano i loro anticorpi
fino a trovare quello "adatto" per l'antigene.
Dopo di ché, cominciano a replicarsi.
Molti di questi linfociti diventano plasmacellule, in
altre parole cellule incaricate di riprodurre anticorpi
specifici, immunoglobuline,Ig, veri killer per
l'antigene con il quale sono venuti a contatto.
Altri, i cosiddetti linfociti di memoria, restano nel
circolo anche dopo l'infezione conservando un piccolo
numero di anticorpi specifici per quell'antigene
cosicché, se si viene da nuovo a contatto con quello,
possano avviare una risposta più rapida e massiccia.
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Sistema Immunitario
LT: Th0 Th1/Th2
Nella cornice dell’autoregolazione del SI, sono stati
segnalati due sottoclassi di LT helper: Th1 e Th2,
coinvolti in due modi diversi di attivare la risposta
immunitaria e di produrre le diverse citochine
Schematicamente:
I Th1 mettono in moto una risposta cellulomediata (attivando i LT citotossici), sostenuta dalla
produzione di IL-2, IL-12 e INF- e con effetto
protettivo nei confronti delle infezioni virali
I Th2 mettono in moto una risposta umorale
(attivando i LB), sostenuta dalla produzione di IL-4
e IL-3 e con effetto protettivo nei confronti delle
infezioni batteriche.
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Sistema Immunitario
La differenziazione dei LT helper o Th0, in Th1 o
Th2 è fortemente influenzata da fattori genetici, tra
cui la differenza di sesso, fattori ambientali,
terapeutici e nutrizionali.
In ogni individuo può verificarsi pertanto,
un’eccessiva polarizzazione su un tipo di risposta
piuttosto che sull’altra, ma ciò è modificabile.
Il 75% delle persone che soffrono di malattie
automimmuni sono donne perché in esse è > la
risposta Th1, quindi una maggior predisposizione
alle malattie autoimmuni( immunità cellulomediata).
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Sistema Immunitario
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Sistema Immunitario
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Sistema Immunitario
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Sistema Immunitario
Th1
Th2
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Sistema Immunitario
L’equilibrio tra i fenotipi Th1 e Th2 gioca
un ruolo fondamentale.
Negli individui sani, le cellule Th1 e Th2 sono in un
equilibrio dinamico, altamente regolato.
Quando penetra un virus, il sistema sviluppa una
risposta Th1.
Le infezioni parassiarie, invece, sono eliminate da
un aumento di Th2.
Dopo l’eliminazione dell’antigene (virus, batterio o
parassita) il sistema tenda a tornare verso
l’equilibrio massimo possibile.
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Sistema Immunitario
L’equilibrio immunitario dinamico tra Th1/Th2
può alterarsi nella sua dinamicità.
Uno squilibrio da Th1 a Th2 crea le condizioni
favorevoli per forme cliniche come l’asma e l’AR, così
come il perpetuarsi di forme virali croniche quali
l’epatite C, l’HIV, la sindrome da disfunzione cronica
o quella della Stanchezza Cronica (SFIDS).
I fattori che favoriscono tale squilibrio sono:
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Sistema Immunitario
I fattori che favoriscono lo squilibrio Th1-Th2 sono:
 vaccinazioni multiple;
 esposizione al carbammato ed insetticidi organofosforici;
 l’assunzione di steroidi, quali il cortisolo;
 lo stress;
 fattori di rischio tumorali/infezioni croniche.
Fonte: Manuale MRL-1° Ed Italiana
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Sistema Immunitario
E’ stato visto che le vit. B6 e B12, presenti
soprattutto nei cereali integrali, uova e latte,
svolgono una forte stimolazione dei Th1;
La vit.E è un potente stimolante i Th1.
Il suo utilizzo ed è stato associato ad una minor
incidenza del cancro della prostata;
Il Selenio, alla dose giornaliera di 200ng, stimola i
Th1 e i Natural Killer potenti aggressori di virus e
batteri;
Lo Zinco ha ha una duplice potenzialità.
Dosi di 25/35mg al dì per 30 giorni serve per
contrastare i malanni invernali. Dosi superiore e
protratte stimolano i LTh2 ( allergie ed altre
patologie autoimmunitarie tipo LES).(Dott. R Uliano).
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Sistema Immunitario
una maggiore polarizzazione della risposta di tipo
Th1 è correlata ad una maggiore predisposizione
alle malattie autoimmuni, per un indebolimento del
controllo dei LT autoreattivi.
una maggiore polarizzazione della risposta Th2
produce un eccesso di risposta anticorpale pro
infiammatoria, soprattutto contro gli allergeni ed una
maggiore predisposizione alle allergie e al LES
(malattia autoimmune da immuno-complessi).
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Sistema Immunitario
 Pazienti con malattie autoimmuni quali l’artrite
reumatoide, sclerosi multipla ecc. hanno uno
squilibrio in favore delle cellule Th1.
L’aumento delle cellule Th1 determina una condizione
infiammatoria cronica che distrugge i tessuti del
corpo. (tiroidite linfocitaria di Hashimoto).
 Pazienti con cancro avanzato o con malattie
infettive come AIDS, epatite B o C e malattie
allergiche, come l’asma, hanno uno squilibrio
immune in favore delle cellule Th2.
L’aumento delle cellule Th2 sopprime cronicamente
la possibilità di montare una risposta immune
efficace contro il tumore o virus.
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FitoEmbrio e Micoterapia
Molteplici sono le Terapie, anche di tipo “naturale”,
che mirano a modulare e stimolare questo
importantissimo equilibrio immunologico dei linfociti
Th0, come attuano le fonti di Vitamine, Zn. ed
Se.(cereali integrali).
Tra questi approcci naturali ricordiamo inoltre
diverse piante che posseggono documentate
proprietà immunostimolanti od immunomodulanti
atte a potenziare l’equilibrio Th1/Th2.
Tra queste forse le più note sono l’Echinacea P., la
Spirulina, la Sophora Flavescens e la Syncyrizza…
Entriamo nel dettaglio.
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FitoEmbrio e Micoterapia
 InfoErbe:
–
–
–
–
–
–
–
–
–
Attività Immunostimolante
Aloe gel
Altea comune
Astragalo
Baptisia (Baptisia tinctoria)
Echinacea angustifolia **
Echinacea purpurea **
Fitolacca (Phytolacca)
Tabebuia (Lapacho)
Uncaria
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FitoEmbrio e Micoterapia
Piante immunomodulanti-stimolanti ed
adattogene
-
Azadirarachta Indaca - Neem
Glycyrrhiza Glabra - Liquirizia
Olivello Spinoso – Hippophae
Schisandra Chinensis - Schisandra
Whithania Sonnifera - Aswagandha
Jaogulan - Gynostemma Pentaphyllum.
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FitoEmbrio e Micoterapia
Questa della Immunomodulazione è tuttavia la vera
scienza del ruolo centrale del sistema immunitario,
in salute e in malattia.
 InfoErbe: Attività Immunomodulante





Aswagandha (Withania sonnifera),
Echinacea Angustifolia,
Echinacea Purpurea,
Eleuterococco,
Ginseng
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FitoEmbrio e Micoterapia
Il trattamento di malattie con la micoterapia sta
guadagnando anche in occidente una crescente
popolarità.
I funghi medicinali contengono un vasto spettro di
sostanze nutritive, la cui attività è analoga a
farmaci.
Tra questi ricordiamo i triperpeni, le glicoproteine e i
beta glucani, cioè delle molecole di carboidrati
complessi e proteine.
Il tutto contribuisce a stimolare energicamente il
sistema immunitario che si allerta in maniera
decisa, talora anche eccessiva, per cui va
opportunamente modulata.
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FitoEmbrio e Micoterapia
Immunomodulazione e Micoterapia
Secondo l’IMI, ovvero Istituto Micoterapico
Internazionale, ogni caso clinico, volta per volta
dovrebbe esser ben valutato il piatto immunitario,
ovvero l’equilibrio Th1/Th2 attivo nel caso in
esame.
Se siamo di fronte ad una patologia Th1 va
prospettata l’attenzione a non consigliare il
micete Coriolus V., mentre sono da consigliare i
funghi Reishi e ABM.
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FitoEmbrio e Micoterapia
Immunomodulazione e Micoterapia
Se siamo di fronte ad una situazione Th2, vanno
bene in generale tutti i funghi, ma i più efficaci sono
ABM, Reishi (spora), e Coriolus V.
Da questo semplice passaggio si evince che i miceti
Reishi (Ganoderma Lucidum) ed ABM (Agaricus
Blazei Murril) rivestano sempre un ruolo di
Immunomodulazione nel rapporto Th1/2, mentre
Coriolus V. lo sposta decisamente verso Th1.
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FitoEmbrio e Micoterapia
Immunomodulazione e Micoterapia
Coriolus Versicolor, alias Trametes versicolor, è
particolarmente efficace nel trattamento di tumori
ormono-dipendenti e di tumori indotti da virus,
quali il carcinoma nasofaringeo e quello della
cervice uterina(HPV).
Il trofismo proprio e terapeutico del micete è
quello della forte azione antivirale che si esplica
inducendo una reazione immunitaria Th1
dipendente legata quindi all’attivazione di Il2,
IFN-g e TNF. Il C.V. è il fungo da cui deriva un
farmaco antineoplastico, la crestina.
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FitoEmbrio e Micoterapia
Sinteticamente parlando sappiamo già che le Vit B6
e B12 dei cereali, contenenti tra l’altro B-glucani,
come i miceti, spostano l’equilibrio immunitario
verso la direzione Th1.
Con identiche modalità opera il micete Coriolus
Versicolor, utilizzato nella medicina tradizionale
cinese come tonico. Studi recenti suggeriscono
tuttavia che abbia validi effetti immunostimolanti ed
anti tumorali potenziando le capacità immunitarie
aggressive e litiche verso virus patogeni vari.
Aumentando le difese verso le malattie infettive,
contribuisce a ridurre quella fetta del 10% di tumori
secondari all’infezioni varie e prevalentemente virali.
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FitoEmbrio e Micoterapia
Per concludere, il medico che conosce
l’Omeopatia sceglie un Rimedio che corrisponda,
secondo l’ormai nota legge della Similitudine al
quadro clinico nel suo aspetto generale, psicofisico e comportamentale.
• La Fito-Embrio e Micoterapia riveste un ruolo
importantissimo nella cura delle malattie che
affliggono il malato agendo in maniera diretta sui
sintomi o previa stimolazione del S.I.
A me piace molto il sinergismo d’azione.
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