L`IMPRESSIONISMO

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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI "A. OLIVETTI” Matera
anno scolastico 2010-11 classe 2 A igea
VIAGGIO NELLA STORIA DELL’ARTE
L’IMPRESSIONISMO
(1860-1900)
S
T
A
M
LA STORIA
LE RIVOLUZIONI TECNICHE
GLI ARTISTI
I MUSEI
GUIDA
CHIUDERE LA PRESENTAZIONE
LA STORIA
L’Impressionismo è un movimento pittorico nato a Parigi intorno al 1860. Il
nome nasce da un articolo del critico L.Leroy che, richiamandosi in senso
dispregiativo al titolo del quadro di C.Monet. “Impressione: levar del sole”
definì impressionisti il gruppo di artisti costretti ad esporre le loro opere nelle
sale del fotografo Nadar a Parigi, dopo essere stati rifiutati dalla giuria del
“Salon”, manifestazione ufficiale che consacrava la fama degli artisti.
L’impressionismo fu un breve movimento le cui tappe fondamentali furono:
1863: Eduard Manet espone “Dèjener sur l’herbe”
1875: Prima mostra impressionista
1886: Ottava e ultima mostra degli impressionisti
Nonostante la breve durata del movimento,
la pittura impressionista segna la nascita
dell’arte contemporanea del ‘900
LE RIVOLUZIONI TECNICHE
L’impressionismo sceglie di rappresentare la realtà sensibile. Non
si limita a dipingere la realtà naturalistica, ma anche quella
umana e la vita quotidiana.
Punti fondamentali della pittura impressionista sono:
 La luce e il colore
 La pittura “en plein air”
 L’esaltazione dell’attimo fuggente
 I soggetti urbani
LA LUCE E IL COLORE
La luce e il colore sono gli elementi principali della visione: l’occhio
umano percepisce inizialmente la luce e i colori e successivamente,
tramite l’elaborazione celebrale, distingue le forme e lo spazio in cui
sono collocati.
Per gli impressionisti il colore che si percepisce degli oggetti è la
luce riflessa degli oggetti stessi. Il loro intento è quello di ridurre al
minimo la perdita della luce riflessa e per fare ciò adottano le
seguenti tecniche:
 utilizzare solo colori puri
 non diluire i colori per realizzare il chiaro-scuro
 non usare mai il nero
 creare le ombre con colori “complementari”
LA PITTURA EN PLEIN AIR
La realizzazione dei quadri non avviene negli atelier, ma
direttamente sul posto, a contatto con la natura, per ricevere
l’immediatezza dell’impressione con le infinite sfumature di luce,
colore, riflessi e movimenti.
Questa tecnica era già usata in precedenza, ma gli impressionisti
non si limitano a realizzare all’aria aperta solo la stesura iniziale del
dipinto, ma portano al limite estremo questa pratica completando le
loro opere direttamente sul luogo da immortalare sulla tela.
Solo pochi, come Degas, preferivano dipingere in studio affinchè
l’impressione ricevuta dalla realtà venisse filtrata dal ricordo e
quindi non soggetta al pericolo della “banale riproduzione del vero”
L’ESALTAZIONE DELL’ATTIMO FUGGENTE
Per i pittori impressionisti la realtà muta continuamente, la luce
varia ad ogni istante, la realtà cogliendone le impressioni
istantanee, con sensazioni ed emozioni.
Questo portò l’impressionismo ad esaltare la “sensazione
dell’attimo fuggente”, cogliendo sempre percezioni ed
impressioni positive, gradevoli.
L’attimo fuggente, così come inteso dagli impressionisti,
ricorda la fotografia: anch’essa coglie un’immagine della realtà
in una frazione di secondo.
I SOGGETTI URBANI
L’impressionismo sceglie di rappresentare gli spazi urbani con
una esaltazione della gradevolezza della vita di città.
L’impressionismo è il primo movimento che ha un atteggiamento
positivo nei confronti della città.
I luoghi raffigurati nei quali diventano seducenti:
 Strade
 Piazze
 Teatri
 Stazioni
GLI ARTISTI
I protagonisti dell’impressionismo furono soprattutto
pittori francesi.
Tra questi ricordiamo:
 EDOUARD MANET il precursore del movimento
 CLAUDE MONET
 EDGAR DEGAS
 AUGUST RENOIR
EDOUARD MANET
Nato a Parigi nel 1832 da una famiglia borghese, dopo
gli studi classici si arruolò in Marina. Respinto agli
esami di ufficiale, iniziò la carriera artistica. Dal 1850 al
1856 studiò presso il pittore accademico Thomas
Couture. Viaggiò molto in Italia, Olanda Germania e
Austria.
Le prime opere non ebbero problemi ad essere accettate; nel 1863
dipinse “Déjenuer sur l’herbe”, rifiutato al Salon, in cui appaiono o
primi elementi impressionisti. Nello stesso anno realizzò “Olimpya”
(da un soggetto del Tiziano). Dal 1873 in poi sono evidenti nei suoi
quadri le influenze impressioniste. Tuttavia, pur avendo pianato la
strada al movimento e preso parte alle discussioni del Cafè Guerbois
e della Nouvelle Athénes, non partecipò alla prima esposizione degli
impressionisti.
Altre splendide opere di Manet sono “Il Bar alle Folies-Bergère”
(1882), “La cameriera” (1879), “Ritratto di Emile Zola” (1868) e “il
balcone” (1868).
Muore a Parigi il 30 Aprile 1883.
OPERE
CLAUDE MONET
Nato a Parigi nel 1840, trascorse l’infanzia a Le
Havre. A diciotto anni iniziò a dipingere sotto guida
del pittore Eugène Boudin, dedicandosi alla pittura
di paesaggi. Nel 1859 si iscrisse all’Accadémie
Siusse e frequentò artisti ed intellettuali. Dopo il
servizio militare in Algeria torna a Parigi nel 1862
dipinge “La Grenouillère”, il suo primo quadro
pienamente impressionista.
Nel 1872 dipinse il quadro che diede il nome al
movimento “impressione: levar del sole”.
Opere successive furono “Papaveri ad Argenteuil” (1873), “Ponte ad
Argenteuil” (1874), “Gare Saint Lazare” (1877), “Donna con Parasole”
(1886). Degli anni novanta sono i cicli delle “Cattedrali di Rouen” e
quelli dedicati alle “Ninfee”.
Muore nel 1926 a Giverny, quasi ceco.
OPERE
EDGARD DEGAS
Nacque a Parigi nel 1834. Dopo gli studi classici
frequenta per breve tempo la facoltà di
giurisprudenza alla Sorbona. Nel 1854 diventò
allievo del pittore Louis Lamonthe. Viaggiò molto
in Italia e fu suggestionato dalla pittura
rinascimentale di Raffaello e Botticelli.
Nel 1862 realizzò il primo quadro che lo rese
famoso “La Famiglia Bellelli”. Partecipa a tutte le
mostre impressionista del 1874 al 1886. Si
differenzia dagli impressionisti poiché non ama
lavorare “en plein air”, ma in studio.
Dal 1898 smette di dipingere a causa di gravi problemi alla vista e si dedica
alla scultura, realizzando statuine di cavalli, ballerine in varie pose e altri
soggetti. Muore nel 1917, quasi ceco.
OPERE
LE OPERE DI MANET
Le déjenuer sur l’herbe (1863)
Olympia (1863)
La cancellata (1872)
Ritratto di Emilie Zola (1868)
LE OPERE DI MONET
Colazione sull’erba (1865)
Donna con parasole (1886)
Papaveri ad Argenteuil (1873)
LE OPERE DI DEGAS
La famiglia Belleli (1858-1867)
L’assenzio (1876)
Foyer di danza all’Opéra (1872)
La Stella (1876-1877)
I MUSEI
Le opere degli impressionisti sono state bistrattate per tutto l’800 e Paul DurandRuel, primo e principale mercante di tali opere, fatica a trovare i compratori per le
tele di Monet, Renoir, Pissarro, ecc. Per tale motivo aprì una filiale in America e
molti capolavori furono inviati oltre Atlantico. Dopo gli anni 20 i quadri furono
trasferiti dalle case dei collezionisti privati ai musei.
I principali musei che raccolgono le opere degli impressionisti sono:
 MUSEE D’ORSAY di Parigi- Tempio indiscusso dell’impressionismo dove si
può seguire il movimento in tutto il suo svolgimento. Le opere sono organizzate
per avvenimenti storici. Sito: www.musee-orsay.fr
 THE ART INSTITUTE OF CHICAGO – IL MUSEO OSPITA ACCANTO
AGLI AUTORI PIù ACCLAMATI (Monet, Renoir, Pissarro, Degas, Sisley),
anche autori minori (Bazille, Morisot, Guillame). Sito: www.artic.edu
METROPOLITAN MUSEUM OF ART di New York – Le opere esposte
consentono una conoscenza perfetta delle stagioni dell’impressionismo:
abbondano le tele di Monet, Renoir e i pastelli di Degas. Sito:
www.metmuseum.org
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