”E la Pescara cantava” La rappresentazione metaforica della città nelle novelle di Gabriele D’Annunzio Marja Härmänmaa Università di Helsinki (Finlandia) / Università Ca’ Foscari Venezia Le novelle di D’Annunzio Terra Le – – – – vergine (1882) Novelle della Pescara (1902) Il libro delle vergini (1884) San Pantaleone (1886) I Violenti (1893) Gli Idolatri (1893) L’Abruzzo: Pescara, Francavilla ”Rappresentazione” Interpretazione offerta di un fenomeno con il linguaggio Linguistica critica Su cosa si parla: – i topoi Come si parla: – Sintassi – Vocabolario – Analogie Analogie Sin dalle opere giovanili Segno dell’impossibilità di descrivere la realtà con la lingua Verso il 1890 una teoria delle analogie Apice nel Fuoco (1900) e nel Notturno (1921) Simbolismo: accostamento di realtà fisiche profondamente diverse Metafora e similitudine Metafora: A=B Similitudine: A è come B Alla base la stessa concezione: due cose hanno qualcosa in comune Similitudine: figura di prosa Metafora: figura di poesia Nella narrativa prevalgono le similitudini Analogie nelle novelle Nel nome (15) – ”Le altezze illustri dominavano come fari” [”La vergine Orsola”, 85] Nel verbo (12) – ”E la Pescara cantava” [”’Terra vergine”, 9] Interesse dello studio delle cose Descrizione dello stato e non dell’evento Veicolo Elemento a cui si paragona qualcosa Rivela personalità dell’autore: – cultura, interessi, ambiente… L’ideologia dell’autore e del decadentismo Analisi cronologica: – lo sviluppo del linguaggio e dell’ideologia dell’autore Campi semantici del veicolo Natura 12 Personificazione 8 Architettura 5 Musica 1 Gemme 1 Marina 1 Campi semantici centrali Personificazione Natura Architettura Due personalità di D’Annunzio Nietzsche: superomismo San Francesco: contemplazione Panteismo – esaltazione della natura – antropomorfizzazione dell’ambiente e delle cose Personificazione con analogie ”[…] una fila di case nane pareva ansare addossata alla caserma […]” [”La vergine Orsola”, 97] ”Tutto il paese era ridente nel grande riso pasquale del sole d’aprile […]” [”La vergine Orsola”, 99] Personificazione con la sintassi ”[…] dove le vecchie torri saraceni si levavano confusamente […]” [”Gli idolatri”, 180] ”Il paese di Pescara apparve in cima alla strada, in mezzo al sole, mandando suoni sul vento.” [”La vergine Orsola”, 129] La natura come veicolo ”Tutto il paese di Radusa appariva in dietro come un monte di cenere che covasse il fuoco […]” [”Gli idolatri”, 186] La natura ”architettonica” ”[…] gli obelischi delle nuvole si slanciavano vermigli per l’alto e in fondo alle acque la città antica pareva in fiamme.” [ = nuvole, ”Ecloga fluviale”, 73] I topoi Elementi architettonici – piazze, edifici, vie… Elementi di natura: – nuvole, sole, alberi… ”Scomparsa” della città Predominio della natura La città come paesaggio naturale ”Su tutte le strade era la primizia della neve, su tutte le case la neve. Ma in alto grandi isole azzurre apparivano tra le nuvole nevose, si dilatavano sul palazzo di Brina lentamente, s’illuminavano verso la Bandiera. E nell’aria bianca, sul paese bianco appariva ora subitamente il miracolo del sole.” [”La vergine Orsola”, 79] D’Annunzio poeta della natura 1902: Alcyone Gli impressionisti Il naturismo (1897) Hippolyte Taine Disprezzo del tempo presente La rigenerazione della ”stirpe italica” Grazie!