UPS, a.a. 2011/2012, I sem.
FA0190
FILOSOFIA,
TEOLOGIA E SCIENZA
capp. 1 – 2 – 3 – 4 - 5
UPS, a.a. 2011/2012, I sem.
FA0190
FILOSOFIA,
TEOLOGIA E SCIENZA
cap. 1
L’organizzazione
dei
trattati
filosofici
ANALISI – SINTESI
VIA
ANTROPOLOGICO – GNOSEOLOGICA
ONTOLOGICO – GNOSEOLOGICA
INDUZIONE E DEDUZIONE
ARTICOLAZIONE IN SINTESI
meta-fisica
epistemologia
logica
filosofia della conoscenza (gnoseologia)
ontologia (filosofia dell’essere)
ermeneutica
teologia filosofica (teologia naturale, teodicea, filosofia di Dio)
cosmo-logia
filosofia del linguaggio e della comunicazione
filosofia dell’arte (estetica)
…
filosofia della natura inorganica
organica
antropo-logia
antropologia filosofica (filosofia dell’uomo)
filosofia morale fondamentale
filosofia sociale e politica
filosofia della cultura, filosofia della storia,
filosofia della religione, filosofia dell’educazione…
UPS, a.a. 2011/2012, I sem.
FA0190
FILOSOFIA,
TEOLOGIA E SCIENZA
cap. 2
Il termine
filosofia
Verso una definizione di filosofia
-
la differenza tra descrivere e definire
-
la differenza tra definizione reale e
definizione nominale
Definizione nominale di filosofia
-
sophia
filía
Breve storia del termine
[P. Gilbert (cap. 1)]
Filein / Sofia / Filosofia
Una critica
Una posizione
La filosofia …
(cf. G. SAVAGNONE, Teoria. Alla ricerca della filosofia, Brescia 1991, p. 62 [cf. pp. 37-67])
… è quell’«andare al di là» - e al tempo stesso
«al fondo» - dell’orizzonte del quotidiano
… che si attua nella ricerca razionale della verità
… dell’intero, vale a dire dell’ente in quanto ente
e di ciò che, per il suo rapporto all’ente, costituisce
una totalità
… così da consentire all’uomo di comprendere il
senso della propria vita e di orientare le proprie scelte
pratiche
UPS, a.a. 2011/2012, I sem.
FA0190
FILOSOFIA,
TEOLOGIA E SCIENZA
cap. 3
La struttura
del
logos
Lo «statuto epistemologico»
della filosofia
(definizione reale)
scire rerum (scientia) per causas ultimas
- Ricerca dei fondamenti dell’esperienza
- Scoperta di una possibile realtà fondante gli
accadimenti
- Inconfutabilità della conoscibilità dell’agire
- Fondazione dell’agire
Oggetto e metodo
-
Oggetto materiale
-
Oggetto formale
- Metodo
[P. Gilbert (cap. 2)]
I diversi livelli del logos
La lingua/ Il discorso / La parola / Il
linguaggio
L’articolazione dei diversi livelli del
logos
Non c’è il più complesso senza il più
elementare / Non c’è il più elementare
senza il più complesso / Una integrazione
attiva
UPS, a.a. 2011/2012, I sem.
FA0190
FILOSOFIA,
TEOLOGIA E SCIENZA
cap. 4
La nascita
della
filosofia
«Conosci te stesso»
«Questi interrogativi sono presenti negli scritti sacri di
Israele, ma compaiono anche nei Veda non meno che
negli Avesta; li troviamo negli scritti di Confucio e LaoTze come pure nella predicazione dei Tirthankara e di
Buddha; sono ancora essi ad affiorare nei poemi di
Omero e nelle tragedie di Euripide e Sofocle come
pure nei trattati filosofici di Platone ed Aristotele. Sono
domande che hanno la loro comune scaturigine nella
richiesta di senso che da sempre urge nel cuore
dell’uomo: dalla risposta a tali domande, infatti,
dipende l’orientamento da imprimere all’esistenza».
«Conosci te stesso»
«Spinto dal desiderio di scoprire la verità ultima
dell’esistenza, l’uomo cerca di acquisire quelle
conoscenze
universali
che
gli
consentono
di
comprendersi
meglio
e
di
progredire
nella
realizzazione di sé. Le conoscenze fondamentali
scaturiscono dalla meraviglia suscitata in lui dalla
contemplazione del creato: l’essere umano è colto
dallo stupore nello scoprirsi inserito nel mondo, in
relazione con altri suoi simili dei quali condivide il
destino. Parte di qui il cammino che lo porterà poi alla
scoperta di orizzonti di conoscenza sempre nuovi.
Senza meraviglia l’uomo cadrebbe nella ripetitività e,
poco alla volta, diventerebbe incapace di un’esistenza
veramente personale»
«Come il poeta, anche il filosofo scopre con stupore
che “oscuramente forte è la vita”. Egli è chiamato a
scandagliarne gli abissi non da impassibile spettatore,
ma portando nella propria carne la spina della
sofferenza e della fatica di vivere. E ciò che le sue
formule razionali non riescono mai del tutto ad
esprimere, deve tuttavia conoscerlo per una via che
non è quella dei concetti, ma del suo stesso patire».
«Le disavventure di Platone – tre volte recatosi a
Siracusa con i suoi sogni e tre volte scampato per
puro caso a un tragico destino -, le vicissitudini
spirituali di Agostino – passato alla filosofia attraverso
il crogiolo del peccato e della sofferta conversione -, la
travagliata esistenza di Spinoza – perseguitato e
rigettato dalla sua comunità, infine condannato ancor
giovane a morire dalla tubercolosi -, sono casi
relativamente rari e che comunque non riguardano la
generalità dei filosofi. Pure, a tutti coloro che vogliono
riflettere sul mistero della vita umana, è chiesto di
portare, almeno dentro la loro anima, il peso
dell’angoscia e della pietà – e di lasciarsene
crocifiggere».
«Di per sé, tuttavia, la theoria, per la sua stessa origine, ha
a che fare con la festa più che con la fatica, con la gioia più
che con il dolore. Hegel ha visto nella filosofia ‘la domenica
della vita’.
In mezzo alle tristezze e alle cattiverie che pure travagliano
l’esistenza, essa può insegnare ‘che ci sono negli uomini più
cose da ammirare che da disprezzare’. E, nel soffocante
incalzare del lavoro e delle preoccupazioni che dominano le
nostre giornate, può aprire lo spazio alla pace e alla gioia.
Così, per quanto strano possa apparire a chi considera il
filosofare come un astruso e arido rompicapo, si possono
applicare alla contemplazione filosofica le parole che san
Tommaso dice a proposito di quella soprannaturale: ‘Né
tuttavia dalla guida della sapienza deriva nelle azioni
umane amarezza o fatica: ma piuttosto, grazie alla
sapienza, l’amarezza è trasformata in dolcezza, e la fatica
in riposo’».
Filosofia come compito
- uno dei compiti più nobili dell’umanità
- esiste un insieme di conoscenze in cui è possibile
ravvisare
una
sorta
di
patrimonio
spirituale
dell’umanità
Come il filosofare
persona umana
coinvolge
la
- l‘obbligo morale di cercare la verità (FR, 25)
- l’ineludibile e drammatica questione del senso della
vita (FR, n. 26)
- Il bisogno di una verità riconosciuta come definitiva,
per una ricerca che trova esito nell’assoluto
Il filosofare coinvolge la collettività
- l’uomo è “animale sociale”, “essere che cerca la
verità” e insieme “colui che vive di credenza” (FR, 31)
- “l’uomo, credendo, si affida alla verità che l’altro gli
manifesta” (FR, 32-33)
Il filosofare coinvolge lo spessore
storico di individuo e collettività
- evoluzione del pensiero?
- fasi, che possono essere sovrapposte:
sincretico-sapienziale (mito e oracolo, no distinzione
tra componente teologica e quella gnoseologica e
ontologica) e prettamente filosofica
- alcuni “passaggi” del pensiero filosofico
- distinzione dei saperi in positivo, filosofico e religioso
- perché proprio in Grecia?
- dall’incontro col cristianesimo fino ad oggi
[P. Gilbert (cap. 3)]
L’Enciclopedia filosofica di Hegel
La legge dei tre stati di Auguste Comte
L’interpretazione odierna del mito
UPS, a.a. 2011/2012, I sem.
FA0190
FILOSOFIA,
TEOLOGIA E SCIENZA
cap. 5
L’unità
greca
del cosmo
DIFFERENZE FONDAMENTALI TRA SAPERE ORIENTALE E GRECO
(secondo gli occidentalisti)
SAPERE ORIENTALE:
 si dirige soprattutto verso i
problemi di natura
esistenziale e attinenti alla
salvezza dell’uomo
(soteriologico)
 è di tipo religioso e
tradizionalistico
 privilegio e patrimonio di
una casta sacerdotale
dipende da autorità ritenuta
sacra e immodificabile
 è immerso in un’atmosfera
mitica ed è intriso di
rappresentazioni
fantastiche
 si sviluppa per scopi
pratici







SAPERE GRECO:
si dirige soprattutto verso la
conoscenza della natura e
dell’essere in generale
si caratterizza come libera
indagine critica e razionale:
ogni uomo può filosofare in
quanto “animale ragionevole”
ragionevolezza = possibilità
di cercare in modo autonomo
la verità
atto di libertà di fronte alla
tradizione, ai costumi e a
credenze precostituite
presuppone il mito, ma
l’unica vera guida è la
ragione
ha indirizzo teorico =
desiderio di conoscere il
PERCHÈ
STORIA
come memoria esistenziale
trasmessa ed accertata
- il senso della ricognizione storica in filosofia, le sue
difficoltà e le sue chanches
- il senso dei “passaggi” e delle “acquisizioni” nella
storia della filosofia
- la distinzione tra una fase “pre-filosofica” e una
specificamente “filosofica”
- distinzione dei livelli del sapere: positivo, filosofico,
teologico
LE TAPPE …
CARATTERI DELLA FILOSOFIA ANTICA
Il termine “filosofia” è stato inventato
da Pitagora mentre paragonava la
vita alle grandi feste di Olimpia:
“alcuni convengono solo per affari,
altri per partecipare alle gare, altri per
divertirsi e infine alcuni soltanto per
vedere ciò che avviene: questi ultimi
sono i filosofi”
distacco e contemplazione
disinteressata propria dei filosofi in
contrasto con l’affaccendamento degli
altri uomini.

La “sophia”, la sapienza è possibile solo agli
dei; gli uomini possono solo tendere 
amore mai appagato, continuo avvicinarsi



CONTENUTO:
la totalità delle
cose, per distinguersi dalle scienze
particolari
METODO: puramente razionale,
logos, andare oltre il fatto per
trovare la causa
SCOPO:
ricerca della verità per
se stessa (non per utilità pratica)
«Gli uomini hanno cominciato a filosofare ora
come in origine a causa della meraviglia:
mentre da principio restavano meravigliati
di fronte alla difficoltà più semplici, in
seguito, progredendo a poco a poco,
giunsero a porsi problemi sempre
maggiori,
per
esempio
i
problemi
riguardanti i fenomeni della luna, del sole,
degli astri, della generazione dell’intero
universo.
Ora, chi prova un senso di dubbio e di
meraviglia riconosce di non sapere; ed è
per questo che anche colui che ama il mito
è, in certo qual modo, filosofo».
Aristotele



Filosofia = disinteressata, libera, totale
contemplazione della realtà
«Tutte le altre scienze saranno più
necessarie della filosofia, ma nessuna sarà
superiore» (Aristotele)
Ricerca filosofica in Grecia = ricerca
associata  SCUOLE
[P. Gilbert (cap. 4)]
I presocratici
Talete / Anassimandro
Parmenide
Platone
Aristotele
/
Pitagora
/