L’ascesa dei Macedoni Macedonia Popolazione di stirpe greca solo in parte Non vi sono poleis Società: Contadini liberi assoggettati con rapporti feudali ai nobili Re= primus inter pares Nobili= etairoi (=compagni del re, non sudditi) Le classi dirigenti erano da tempo ellenizzate Filippo RE Archelao fa della corte di PELLA un centro di cultura, alla fine del V secolo Nella guerra del PELOPONNESO la Macedonia è alleata di Atene Vi soggiorna Euripide Nel 359 sale al potere FILIPPO II Aveva vissuto come ostaggio a TEBE e aveva studiato la tattica militare di Epaminonda Evoluzione dello schieramento oplitico Maggiore compattezza e abilità nelle manovre Lunghissime lance (sarisse) La falange macedone Il fante pesante che combatteva nella falange era rivestito di una corazza metallica, schinieri, casco. Con la destra portava la lancia, mentre con la sinistra uno scudo che proteggeva tanto la metà del suo corpo che la metà scoperta del suo vicino. In tal modo i fanti della falange erano obbligati a combattere come un unico corpo e non potevano assolutamente impegnarsi in singoli duelli col nemico. Non appena abbassavano le sarisse formavano una sorta di muraglia invalicabile frontalmente per qualsiasi soldato avversario. Ai fianchi necessitavano della protezione di altri reparti di fanteria dotati di armi più corte, detti ipaspisti. L’altra arma risolutiva era costituita dalla cavalleria degli eteri, di grande mobilità e capace di sbaragliare con le sue cariche qualsiasi contingente avversario. Strategia politica di Filippo Consolida la monarchia Sottomette le regioni limitrofe nei Balcani e soprattutto la Tracia con miniere d’oro (erano degli ateniesi) Si presenta come “greco” protettore di greci Si intromette nella prima guerra sacra (contesa tra focesi e locresi) come garante dei diritti del santuario di Delfi Sottomette l’intera regione e diviene presidente della anfizionia delfica (346) Filippo e Atene Vi erano già stati scontri per le città della Calcidica (Anfipoli, etc.) ed Atene era stata costretta a cedere le sue colonie in Tracia Ad Atene due partiti Filomacedone (Eschine, “pagato” da Filippo) Radicale (Demostene, il più grande oratore greco) Si decide per la guerra contro Filippo Atene si allea con Tebe, pur a condizioni gravose Scontro a CHERONEA -338. La battaglia è vinta dai macedoni grazie al coraggio di Alessandro, figlio di Filippo, diciottenne, che guidava la cavalleria Dopo Cheronea Fine delle libere poleis Filippo agisce da moderato: Crea una Lega (di Corinto) subordinata alla Macedonia Per compattare i greci annuncia il piano di una grande spedizione contro la Persia Nel 336, mentre erano in corso i preparativi per la spedizione, Filippo viene assassinato Alessandro Era nato nel 356, da Filippo e Olympiade, donna di grande personalità Intorno alla sua nascita fiorirono molte leggende Da Plutarco "Alessandro nacque all'inizio del mese Ecatombeone, che i Macedoni chiamano Loo, e precisamente il 6, nel medesimo giorno in cui fu bruciato il tempio di Artemide ad Efeso... Tutti i Magi che si trovavano ad Efeso videro nella distruzione del tempio il segno di un'altra sventura e corsero per la città battendosi il viso e gridando che in quel giorno aveva avuto origine una grande disgrazia per l'Asia. Filippo fu raggiunto invece a Potidea, dove aveva appena presa la città, da tre messaggi contemporaneamente: uno gli annunciava che gli Illiri erano stati sconfitti da Parmenione in una grande battaglia, il secondo che un suo cavallo aveva vinto la corsa ad Olimpia, e il terzo che gli era nato un figlio. Egli si rallegrò, com'è naturale , di queste notizie, ma ancor più lo esaltarono gli indovini, dichiarando che questo figlio, venuto al mondo insieme a tre vittorie, sarebbe stato invincibile". Celebre cammeo in cui sono raffigurati Alessandro e la madre L’educazione di Alessandro Il suo maestro fu Aristotele*, filosofo del tempo il più grande Aneddoti: Alessandro lettore accanito dell’Iliade e ammiratore di Achille, Campaspe, Alessandro, Aristotele e le ragazze affascinanti Se vuoi scoprire molto di più leggi Plutarco, Vita di Alessando o…Alexandros di V.M. Manfredi *something about…Aristotele Nato nel 384 a Stagira, nella Calcidica, figlio del medico di corte del re macedone Allievo di Platone ad Atene Educatore di Alessando a Pella Tornato ad Atene fonda la sua scuola, il LICEO (= lupo….perchè?) La distruzione di Tebe-335 Quando Alessandro salì al trono aveva vent’anni Approfittando della situazione di incertezza determinata dalla morte di Filippo Tebe, Atene e altre poleis si ribellarono Alessandro piombò su Tebe, la espugnò, vendette come schiavi tutti i suoi abitanti, e la rase al suolo ( ad eccezione della casa del poeta Pindaro*, come tributo alla sua memoria) *VEDI LA PRES. SULLO SPORT La spedizione antipersiana Parte nella primavera del 334 Alessandro è accompagnato da studiosi (storici, geografi, scienziati etc) valore culturale 30.000 soldati e 5000 cavalieri di tutte le poleis, sotto il comando di generali macedoni, amici di Alessandro (Clito, Efestione, Perdicca…) La battaglia del Granico EQUIPAGGIAMENTI (CON UN PO’ DI FANTASIA…) Granico: ALESSANDRO salvato da Clito, vince la battaglia e libera tutte le città greche dell’Asia minore Il nodo di Gordio Isso: LOCALIZZAZIONE Fasi della battaglia persiani greci Ala della cavalleria che decide l’esito della battaglia A Isso, in Cilicia COMBATTE anche Dario III, re dei persiani, ma si salva solo con la fuga Nelle mani di Alessandro cadono il tesoro imperiale e la famiglia di Dario Alessandro non lo insegue: prima vuole impadronirsi delle regioni costiere alex Famoso mosaico proveniente da Pompei , che riproduce una pittura del IV-III secolo aC, conservato a Napoli, che rappresenta Dario in fuga Dario indossa la mitra regale; è in fuga, alle spalle le sarisse della ala della cavalleria macedone, che decise l’esito della battaglia dopo lunga incertezza PERCHE’ PROPRIO ISSO? Quindi deve rappresentare la battaglia di Isso Alessandro non indossa abiti persiani, ma la corazza macedone: non è ancora entrato in possesso del tesoro di Dario III Verso l’Egitto Alessandro si dirige verso l’Egitto per sottomettere a pacificare tutta la regione prima di inoltrarsi in Asia Vuole evitare di lasciare nemici nelle retrovie Incontra difficoltà soprattutto nell’assoggettare la città fenicia di Tiro (e in parte Gaza) Tiro Fu presa dopo sette mesi di assedio Dovettero costruire un molo e molte macchine da guerra Novembre 333-ag.332, Tiro Tiro Alla fine è espugnata e rasa al suolo grazie ad ingegnose macchine da assedio*; Alessandro entra quasi senza combattere in Egitto dove è accolto come un liberatore Poliorcetica: arte di assediare le città Alessandro in Egitto Fonda Alessandria*, sul delta del Nilo Una delle molte città da lui fondate con questo nome Sarà il centro della cultura ellenistica Si reca nel deserto, all’oasi di Siwa*, per consultare il celebre oracolo di Ammone I sacerdoti (avvisati prima) lo salutano come figlio di Amon-Ra (il Sole) *oracolo “gemello” di Dodona, in Epiro Vedi fonti, Erodoto, l’origine dell’oracolo di Dodona Gaugamela 1° ottobre 331 Dario III con l’appoggio delle satrapie orientali, raccoglie un grande esercito- non senza prima aver cercato di trattare la pace con Alessandro La battaglia di Gaugamela (vicino ad Arbela, nei pressi della antica NINIVE) combattenti Macedoni con Alessandro, 7,000 caval. - 40,000 fant. (secondo Arriano) Persiani con Dario III, con circa 40,000 caval., 200,000 fant. 6,000 mercenarie (Arriano dà 1,000,000 di fanteria, numero esagerato) luogo Dario sceglie una pianura per manovrare con la cavalleria. Il sito esatto è sconosciuto Il giorno prima, i persiani livellano il terreno per consentire l’uso dei carri falcati Lessico militare Prova da solo a tradurre i termini tecnici militari utilizzati nelle due successive mappe della battaglia di Gaugamela Alessandro si inoltra in Asia Mazeo, satrapo di Babilonia, gli consegna la città Alessandro conquista Susa e Persepoli le capitali del regno, con molti tesori, (Persepoli fu incendiata per vendicare la distruzione della acropoli di Atene da parte di Serse nel 480) Estate 330: morte di Dario III, ultimo discendente degli Achemenidi Dario si era rifugiato presso Besso, satrapo della Battriana Egli lo uccide pugnalandolo a tradimento e lo lascia morente a Ecatompilo Alessandro gli tributa onori funebri facendolo seppellire nelle tombe reali degli Achemenidi vicino a Persepoli Insegue poi il suo assassino Alessandro accoglie costumi persiani Accoglie i soldati fedeli fino all’ultimo a Dario A volte veste l’abito di porpora regia e porta il diadema sopra il berretto macedone Comincia il malcontento presso i suoi soldati, specialmente i vecchi generali compagni di Filippo come Parmenione, il cui figlio Filota fu a capo di una congiura per uccidere A. poi scoperta Anche Parmenione è condannato a morte Nel frattempo Alessandro prosegue verso la Drangiana Ecatompilo, luogo in cui Besso uccide Dario III verso Kabul (Paropamisadae) Attraversa per sentieri le montagne del Paropamiso, inseguendo Besso, che alla fine gli viene consegnato dai signori della SOGDIANA. Besso viene condannato allo squartamento Alessandro incoraggia i matrimoni fra i suoi generali e donne persiane (come Seleuco, che sposa Apame) Egli stesso sposa Rossane, che gli darà un figlio La proskynesis Alessandro adotta costumi persiani, come il rituale della prostrazione, poiché i popoli orientali erano abituati a considerare il re una divinità Desidera la fusione tra i due popoli ma questo genera altre congiure e malcontento:gli amici d’infanzia litigano con lui Durante una lite, ubriaco, uccide Clito L’India e la Battaglia dell’Idaspe Giunge ad ovest dell’INDO, a Taxila, il cui principe si allea con lui contro il sovrano locale, PORO Poro è sconfitto nella battaglia sull’Idaspe Giunge al fiume Iphasi: ma l’esercito, stremato, gli impone il ritorno Vedi mappa Idaspe 326 Il ritorno Una parte dell’esercito si imbarca, con Nearco Il resto dell’esercito, con Alessandro, ritorna via terra fino a Babilonia La morte Nel 323 muore a Babilonia dopo una breve malattia (forse malaria) Qualcuno sospetta l’avvelenamento Il funerale di Alessandro Fonti del materiale Iconografiche Le immagini delle battaglie sono reperibili su svariati siti (basta digitare il nome della battaglia in inglese) Alcune sono state scansionate da testi in uso per il biennio Il profilo riprende, nelle linee generali, il testo in adozione (CantarellaGuidorizzi) con alcuni ampliamenti