Responsabilità civile e violenza sessuale la direttiva 80/2004 del Consiglio della UE Avv. Andrea Castelnuovo www.avvocati-mcca.com Via Giolitti 1 – Torino Via De Gasperi 4 – Ivrea Tel 011532032 [email protected] www.avvocati-mcca.com A) “Del delitto di cui agli artt. 110, 81, comma 1, 610, 605, 61 n. 2, c.p., perché, agendo in concorso tra loro …, dopo avere inseguito con un furgone ed infine bloccato - parandosi davanti ad essa - l’auto … a bordo della quale Tizia e Caia stavano tentando la fuga, nonché costretto - con minaccia e violenza (prendendo … a pugni i vetri dei finestrini dell’autovettura dichiarando che li avrebbero rotti se le ragazze non fossero scese, estraendo poi a forza le ragazze dall’abitacolo e gettandole a terra …) - le ragazze ad uscirne, le privavano della libertà personale, caricandole a forza sul furgone, dal quale Caia riusciva, dopo un breve tratto di strada, a fuggire …, mentre Tizia veniva condotta in località … e ricondotta a distanza di circa sei ore nei pressi dell’abitazione, dopo essere stata indotta a tacitare per telefono le preoccupazioni degli amici che avevano assistititi al sequestro. In Torino ed altrove, nella notte del 16/10/2005, dalle ore 4,15 circa alle ore 10,00 circa”; www.avvocati-mcca.com B) “Del delitto di cui agli artt. 110, 81 cpv., 609 bis 1° comma, 609 ter 1° comma n. 4, 609 octies, 61 n. 5, c.p., perché, agendo in concorso tra loro ed in più persone riunite, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, con minaccia (consistita nel prospettare a Tizia nell’eventualità che non avesse aderito alle loro richieste, di cederla a terzi perché ne disponessero a loro piacimento, di venderla potendo ricavare dalla vendita una somma di circa 6.000/7.000 euro, di portarla in Austria, di farla espatriare, di venderla agli zingari da cui non avrebbe potuto fuggire pena la morte, di farle fare una brutta fine, di utilizzare una pistola per spararle se avesse urlato) e violenza (consistita nel percuoterla con pugni sulla testa) costringevano Tizi compiere e a subire atti sessuali, …. . Con le aggravanti: - di avere commesso i fatti su persona sottoposta a limitazione della libertà personale - di avere profittato della minorata difesa della parte lesa, in relazione alla giovane età ed alla sproporzione fisica tra vittima e rei www.avvocati-mcca.com Tribunale di Torino, Sez. IV Pen. 25 giugno 2008, n. 1828 Algostino, Nasi; Pietrini gli imputati, agli arresti domiciliari, sono evasi in prossimità dell’udienza preliminare Condanna a 14 anni provvisionale per il danno morale di € 50.000: i due rei non hanno pagato www.avvocati-mcca.com Corte Appello 18/5/2009 n. 1888 (Russo, Corbo, Vella) Conferma condanna per i tre reati Non sussistenti aggravanti: 609 ter n. 4: è assorbita dal sequestro di persona 61 n. 5: non ci sono elementi sufficienti per dire che la capacità di difesa fosse ridotta Riduce la pena da 14 anni a 10 e 6 mesi www.avvocati-mcca.com Cass 15/5/2010 Rigetta il ricorso per inammissibilità www.avvocati-mcca.com La causa civile Tizia cita la PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, in persona del Presidente del Consiglio dei Ministri pro tempore, domiciliata ex lege presso gli uffici dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Torino www.avvocati-mcca.com Accertare e dichiarare la responsabilità civile della PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, in persona del Presidente del Consiglio dei Ministri pro tempore, per la mancata e/o non corretta e/o non integrale attuazione, nella specie a danno di Tizia della Direttiva 2004/80/CE e, più nello specifico, della norma ivi contenuta che dal 1° luglio 2005 impone agli Stati membri dell’Unione Europea di garantire “adeguato” ed “equo” ristoro alle vittime di reati violenti ed intenzionali impossibilitate a conseguire dai loro offensori il risarcimento integrale dei danni subiti e patendi; Conseguentemente dichiarare tenuta e condannare la PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, in persona del Presidente del Consiglio dei Ministri pro tempore, al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali (morali, biologici, esistenziali), tutti subiti e patendi da Tizia causa e per effetto dei reati violenti ed intenzionali commessi contro la sua persona il 16 ottobre 2005, nella misura accertanda in corso di causa (comunque equa ed adeguata), con rivalutazione monetaria e interessi www.avvocati-mcca.com L’attrice chiede 100.000 In materia di danni da violenze sessuali non trovano applicazione specifici criteri tabellari. Non esiste un orientamento consolidata o in fieri, a livello locale o nazionale, da cui trarre ispirazione. www.avvocati-mcca.com Trib. Torino IV – Dotta n. 3145 del 3/5/10 Condanna lo Stato per mancato recepimento della direttiva Liquida 90.000 a Tizia www.avvocati-mcca.com appello L’Avvocatura dello Stato ha impugnato la sentenza sostenendo che lo Stato Italiano non è inadempiente, avendo già predisposto (addirittura prima della Direttiva) strumenti settoriali di tutela indennitaria : terrorismo, mafia, Uno Bianca etc. www.avvocati-mcca.com «Convenzione europea relativa al risarcimento delle vittime di reati violenti» del 24 novembre 1983 è necessario introdurre o sviluppare regimi di risarcimento in favore di queste vittime da parte dello Stato sul cui territorio sono stati commessi tali reati, segnatamente per i casi in cui l’autore del reato sia ignoto o privo di mezzi Il risarcimento copre “perdita di reddito, spese mediche e ospedaliere, spese funerarie e, per quanto concerne le persone a carico, perdita d’alimenti” (art. 3). La Relazione esplicativa indica tra le altre possibili voci di danno risarcibi il “pretium doloris www.avvocati-mcca.com Operativa in: Albania, Austria, Azerbaijan, Belgio, Bosnia e Erzegovina, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera. Italia, Russia, Serbia e Turchia: non solo non hanno ratificato la Convenzione, ma neppure l’hanno sottoscritta… www.avvocati-mcca.com Articolo 288, comma 3, Trattato Unione Europea obbligo di recepire la direttiva La direttiva vincola lo Stato membro cui è rivolta per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi www.avvocati-mcca.com Direttiva 2004/80/CE del Consiglio del 29/4/2004 relativa all'indennizzo delle vittime di reato Articolo 12, comma 2 Tutti gli Stati membri provvedono a che le loro normative nazionali prevedano l'esistenza di un sistema di indennizzo delle vittime di reati intenzionali violenti commessi nei rispettivi territori, che garantisca un indennizzo equo ed adeguato delle vittime www.avvocati-mcca.com Proposta di direttiva del Consiglio relativa al risarcimento alle vittime di reato /* COM/2002/0562 def. - CNS 2002/0247 */ natura civilistica del risarcimento statale: dà un vantaggio economico al singolo, senza mire sanzionatorie o vantaggio per il pubblico interesse. La base del risarcimento statale alle vittime di reato è l'esistenza di una pretesa civile impossibile da soddisfare, in considerazione dell'insolvibilità dell'autore del reato,magari rimasto ignoto. E’ la sottostante responsabilità civile dell'autore che giustifica e che rende necessario il risarcimento della vittima. si propongono norme minime, non un'armonizzazione. Quest'ultima non sarebbe appropriata, considerate le attuali differenze tra Stati membri collegare la definizione delle singole voci di danno, ed il calcolo dell'importo del risarcimento, alla disciplina della responsabilità civile per danni esistente in ognuno degli Stati membri www.avvocati-mcca.com Lo stato può rendere il risarcimento da parte dello Stato sussidiario rispetto a quello da parte dell'autore del reato. un'applicazione rigorosa del principio dell'applicazione sussidiaria potrebbe causare un indebito ritardo per la vittima alla vittima è richiesto solo uno sforzo ragionevole. Quando sia sufficientemente chiaro che l'autore del reato non avrà i mezzi per poter pagare i danni alla vittima, si fa eccezione al principio. non ha senso chiedere alla vittima di affrontare un lungo procedimento per ottenere i danni dall'autore e, in seguito, per cercare di far eseguire la relativa condanna. eccezione nei casi in cui, a causa della lunghezza delle indagini di polizia o del procedimento penale, la vittima non sia stata in grado di ottenere l'esame della sua pretesa civilistica da parte della giurisdizione competente. eccezione nel caso in cui la vittima abbia dovuto affrontare degli ostacoli nell'intentare una causa civile contro l'autore del reato. l principio dell'applicazione sussidiaria si può applicare unicamente alla vittima diretta; non ai congiunti. www.avvocati-mcca.com l’obbligazione risarcitoria/indennitaria, sancita dalla direttiva, permane in capo allo Stato Membro nel cui territorio ha avuto luogo la condotta criminosa, a prescindere dalla residenza abituale della vittima la direttiva istituisce una rete europea (il “sistema di cooperazione”) per la tutela statale delle vittime di reati intenzionali e violenti art. 1, “Gli Stati membri assicurano che, se un reato intenzionale violento è stato commesso in uno Stato membro diverso da quello in cui il richiedente l’indennizzo risiede abitualmente, il richiedente ha diritto a presentare la domanda presso un’autorità o qualsiasi altro organismo di quest’ultimo Stato membro”. www.avvocati-mcca.com Corte di Giustizia UE, sentenza 27/11/2007 (su ricorso di febbraio della Commissione Europea) la Repubblica italiana è stata condannata dalla Quinta Sezione nella causa C-C-112/07 “Non avendo adottato, entro il termine prescritto, le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla direttiva del Consiglio 29 aprile 2004, 2004/80/CE, relativa all’indennizzo delle vittime di reato, la Repubblica italiana è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza di tale direttiva www.avvocati-mcca.com Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 204 "Attuazione della direttiva 2004/80/CE relativa all'indennizzo delle vittime di reato" non attua l’art. 12, comma 2, della Direttiva Si limita a disciplinare la collaborazione transfrontaliera nominando “autorità di assistenza” la Procura Generale c/o Corte Appello stanzia una spesa annua per le finalità della collaborazione transfrontaliera di € 56.000 !! www.avvocati-mcca.com la legge “La Pergola” (legge 9 marzo 1989 n. 6) Istituisce la “legge comunitaria” entro il 31 gennaio, il Parlamento deve dare i provvedimenti funzionali a conformare l’ordinamento italiano agli obblighi comunitari sorti nell’anno È spesso un recepimento formale delle disposizioni comunitarie, attuato dal Governo con notevoli ritardi oppure in altre occasioni inattuato (questo anche il caso della direttiva per cui è causa, dapprima solo formalmente recepita nella “legge comunitaria 2005”) www.avvocati-mcca.com Indennizzi statali già esistenti 302/1990 per le vittime del terrorismo: inv perm (max 150 milioni, 1,5 a punto). O morte (150 M ai superstiti). Concorre col risarc, che si detrae. 340 del 1995: estensione legge 302 ai familiari delle vittime del disastro aereo di Ustica; 70 del 1998 estensione legge 302 vittime della banda della Uno bianca 108 del 1996 in materia di usura (mutuo senza interessi, commisurato al danno da interessi usurari, o maggiore se ci sono danni ulteriori); 407 del 1998 vittime del terrorismo e della criminalità organizzata: L 302 + (inv sup 25%) assegno vitalizio di lire 500 mila mensili 512 del 1999 fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso. www.avvocati-mcca.com Corte di Giustizia CE Francovich c. Repubblica Italiana e Bonifaci c. Repubblica Italiana (19/11/1991, cause riunite C-6/90 e C-9/90): in responsabilità civile degli Stati membri per il mancato adeguamento della normativa interna alle disposizioni degli organi comunitari: “qualora … uno Stato membro violi l’obbligo, ad esso incombente in forza dell’art. 189 (oggi 249) terzo comma, del Trattato, di prendere tutti i provvedimenti necessari a conseguire il risultato prescritto da una direttiva, la piena efficacia di questa norma di diritto comunitario esige che sia riconosciuto un diritto al risarcimento”. www.avvocati-mcca.com Cass 7630/03; 3283/08 risarcibilità del danno subito dal singolo in conseguenza di violazione delle norme comunitarie da parte del legislatore per mancata attuazione di direttiva non autoesecutiva, indipendentemente dalla qualifica di diritto soggettivo o di interesse legittimo (CASS S.U. 500/99) www.avvocati-mcca.com SS. UU 9147 del 17/4/2009. Nel caso di omessa o tardiva attuazione di direttive comunitarie, il diritto al risarcimento non ha natura extracontrattuale ma indennitaria per attività non antigiuridica dello Stato, derivando da una obbligazione “ex lege” dello Stato il risarcimento prescinde dalla sussistenza del dolo o della colpa deve essere determinato in modo da assicurare un’idonea compensazione della perdita subita Prescrizione decennale. www.avvocati-mcca.com tre condizioni sufficienti per far sorgere a vantaggio dei singoli un diritto ad ottenere un risarcimento, che trova direttamente il suo fondamento nel diritto comunitario”. “il risultato prescritto dalla direttiva deve implicare l’attribuzione di diritti a favore dei singoli”, senza tuttavia che sia necessario che si tratti di una “direttiva autoesecutiva”, cioè direttamente applicabile “il contenuto di tale direttiva deve poter essere individuato sulla base delle disposizioni della direttiva stessa” “nesso di causalità tra violazione dell’obbligo a carico dello Stato e il danno subito dai soggetti lesi”. www.avvocati-mcca.com Caratteri della RC dello Stato Prescinde da dolo o colpa dello stato spetta all’ordinamento interno stabilire i criteri per la determinazione dell’entità del risarcimento, che non possono essere meno favorevoli di quelli che riguardano reclami o azioni analoghi fondati sul diritto interno né tali da rendere impossibile o eccessivamente difficile il risarcimento l’omessa o inesatta attuazione di una direttiva è violazione di norme giuridiche cogenti e, quindi, è condotta illecita www.avvocati-mcca.com Corte Cost. 183/73: efficacia obbligatoria e diretta applicabilità dei regolamenti comunitari principio della preminenza dei regolamenti comunitari sulle norme di diritto interno dei singoli Stati, nell'ipotesi di irriducibile incompatibilità tra i due ordini di norme. obbligo del giudice nazionale di garantire l'applicazione del diritto comunitario anche previa disapplicazione del diritto nazionale, ove con quello contrastante, senza dover attendere un qualsiasi intervento del legislatore nazionale. www.avvocati-mcca.com Il quantum debeatur secondo la Corte di Giustizia adeguatezza ed effettività della riparazione principio di equivalenza con i risarcimenti garantiti dal diritto interno principio di non discriminazione www.avvocati-mcca.com “non è conforme al diritto comunitario una disciplina nazionale che limiti il danno risarcibile ai soli danni arrecati a determinati beni individuali specialmente tutelati, escludendo il lucro cessante” la corresponsione di interessi è … da considerarsi una componente essenziale Sul danno non patr: si rimette agli Stati il punitive damage il danno da mancata attuazione di direttiva comunitaria può consistere anche nella perdita di chances di ottenere i benefici resi possibili da una tempestiva attuazione della stessa (Cass.lav.6427/08) www.avvocati-mcca.com pregiudizi “morali” paura e l’angoscia al momento del sequestro e sino alla liberazione costrizione, con minacce, a pratiche sessuali estremamente degradanti “paura che gli aggressori ritornino” sofferenze fisiche devastazione dell’animo e della dignità personale profondo senso di vergogna I patimenti morali patiti nel processo penale senso perenne e duraturo della terribile offesa subita grave “discredito”: Tania additata dai suoi aggressori, in seno al processo penale, come “ragazza facile” ania è rimasta sequestrata per sei ore: “esperienza di morte”. www.avvocati-mcca.com pregiudizi “biologico-psichici”: nell’immediato: “sindrome acuta da stress” (ansie, incubi, difficoltà del sonno, assenza di emozioni e distacco dalla realtà, paura nel rivedere i suoi aggressori) Poi, profonda depressione dovuta a “sindrome post-traumatica da stress”: difficoltà relazionali (con famigliari, amici e terzi), crisi di pianto, stati di depressione, paure ed ansie, reazioni nervose, malesseri e malattie di tipo psicosomatico (comprese reazioni negative di carattere cutaneo), www.avvocati-mcca.com pregiudizi “esistenziali”: la devastante esperienza di Tizia ha avuto ed avrà significative ripercussioni negative sulla sua vita relazionale, sulla sua sessualità e vita sentimentale, sulle sue attività sia extralavorative che lavorative; www.avvocati-mcca.com pregiudizi patrimoniali: perdita dell’anno scolastico: ritardo di un anno di Tizia nell’ingresso nel mondo del lavoro, con conseguente privazione del reddito di un anno o, perlomeno, della chance di conseguirlo riduzione della sua capacità lavorativa, dell’attitudine al lavoro e della capacità concorrenziale sul mercato del lavoro spese per l’acquisto di psico-farmaci www.avvocati-mcca.com