IPASVI PAVIA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PAVIA
CONVEGNO
INFERMIERI OLTRE L’OSPEDALE:
persone, pensieri, gesti
PAVIA 17 Dicembre 2010
L’infermiere
.
e
la psichiatria di comunità
Annamaria Tanzi
Infermiera
Comunità Torchietto
DSM – A .O. Pavia
CONVEGNO
INFERMIERI OLTRE L’OSPEDALE:
persone, pensieri, gesti
PAVIA 17 Dicembre 2010
Nel 1968 (dieci anni prima della Riforma Psichiatrica in Italia),
Maxwell Jones pioniere in Inghilterra nell’avvio della Comunità
Terapeutica (1947), affermava:
Negli ultimi dieci anni l’ospedale
ha cessato di essere l’unico luogo importante
per il trattamento terapeutico della malattia mentale.
Ora vi è la tendenza quando è possibile,
a mantenere la persona mentalmente malata
nella comunità di appartenenza.
Maxwell Jones, 1968
IL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE
ORGANISMO FUNZIONALE
COOORDINARE E ARMONIZZARE
l’attività delle figure professionali coinvolte
nella tutela della salute mentale
è una modalità organizzativa di più strutture complesse e semplici
con particolare specificità ed ha il compito di coordinare le attività
complesse con lo scopo di razionalizzare, in termini di efficienza
ed economicità, i rapporti tra le strutture.
L’ottica dipartimentale prevede un modo di lavorare nuovo
LAVORO DI ÉQUIPE
E’ in questo ambito che potrà essere elaborato un progetto
terapeutico unitario ed effettuata in un secondo tempo la verifica
dei programmi di intervento.
Prevede …
1. prevede un modo di lavorare nuovo, basato su gruppi
operativi multidisciplinari e improntato alla
collaborazione e al confronto.
2. un apporto professionale costituito dalle diverse
competenze e specificità (psichiatri, infermieri,
educatori, tecnici della riabilitazione psichiatrica,
psicologi, assistenti sociali m anche e possibilmente
medici di base)
3. consente di rispondere in modo diversificato ai
bisogni dell’utente, valorizzando al contempo i diversi
ruoli.
IL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE
IL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE
IL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE
Il modello che il Piano Regionale dispone
per le strutture del DSM è il seguente:
→ACCOGLIENZA
→VALUTAZIONE
→CONSULENZA
→ASSUNZIONE IN CURA
→PRESA IN CARICO
Uno dei cardini operativi del Servizio
Psichiatrico è rappresentato dalla
continuità terapeutica
Attraverso le varie fasi e sedi del
trattamento, al paziente devono essere
offerte prestazioni coerenti, ispirate ad una
linea programmatica unitaria.
Curare e Prendersi Cura
sono due cose diverse
Curare è una prestazione
Prendersi Cura è una preoccupazione
è far diventare, in un certo senso, il
problema dell’altro come proprio
IL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE
INFERMIERE
AREA PSICHIATRICA
INFERMIERE
AREA PSICHIATRICA
L’ARTICOLO 3 DEL CODICE DEONTOLOGICO
DELL’INFERMIERE CITA:
“LA RESPONSABILITÀ DELL’INFERMIERE
CONSISTE NELL’ASSISTERE, NEL CURARE E
NEL PRENDERSI CURA DELLA PERSONA…”.
L’ASSISTENZA INFERMIERISTICA IN PSICHIATRIA
È agita
 Nell’ospedale (SPDC),
 Nelle Strutture Residenziali
 Nelle Strutture Semiresidenziali
 Nel Centro Psico Sociale (CSM)
e … soprattutto
nei luoghi di vita delle
persone
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BISOGNO
DI CONTINUITÀ TERAPEUTICA
Funzioni per rispondere al bisogno
Funzione di accoglienza
Funzione di osservazione
…
Funzione di intermediario
L’intermediario:
il case manager
Case Manager è il referente complessivo del
percorso di cura o del progetto che, all’interno di
una relazione significativa con il paziente,
assume una
funzione specifica di monitoraggio del percorso
e ne favorisce l’integrazione:
garante della “presa in carico”
Perché ? Perché il PRSM:
• Pone come prioritario lo sviluppo di una psichiatria di
comunità
• Centralità del lavoro di integrazione all’interno del DSM con
la valorizzazione delle attività delle diverse Unità Operative e
della specificità delle diverse discipline e professionalità
• Richiede la definizione di procedure di collegamento e di
protocolli specifici per le diverse aree di intervento
• Evidenzia il problema dell’integrazione e del collegamento
tra diversi soggetti istituzionali e diversi soggetti erogatori nel
campo della salute mentale
• propone la riformulazione dei modelli clinico-organizzativi in
base alla necessità di attuare programmi di assistenza che
garantiscano efficacia e appropriatezza in un contesto di
risorse limitate
Inoltre…
dare maggiore forza al DSM attraverso:
• attivare i percorsi di integrazione (intra ed extra DSM)
• flessibilità nei meccanismi organizzativi e nei percorsi di assistenza
• ridefinire i modelli clinico-organizzativi e i percorsi di cura della
residenzialità psichiatrica
• proporre modelli gestionali e organizzativi innovativi per l’assistenza
psichiatrica
• sperimentazione di nuove forme di finanziamento per i percorsi di
cura
• favorire e rafforzare il lavoro di equipe nei DSM
• introdurre strumenti per promuovere la qualità dell’assistenza
• introdurre cambiamenti strutturali e gestionali nella rete di offerta.
Il Piano Regionale Salute Mentale
2004-2007
PERCORSI DI CURA
• la consulenza
• l’assunzione in cura
• la presa in carico (trattamento
integrato)
Il Piano Regionale Salute Mentale
2004-2007
PRESA IN CARICO
•
•
•
•
•
L’identificazione di tali utenti avviene attraverso una
valutazione multidimensionale che considera le
diverse aree che concorrono
a definire il “profilo di salute”:
diagnosi nosografica (diagnosi elettive: disturbi
psicotici, gravi disturbi affettivi, gravi disturbi di
personalità)
gravità clinica
funzionamento sociale
caratteristiche della rete familiare e psicosociale
precedenti trattamenti psichiatrici e psicologici
La realizzazione della
presa in carico
rappresenta
una mission specifica del DSM
La funzione di titolare e garante della presa in carico
e della continuità terapeutica
è attribuita al servizio territoriale
Il modello organizzativo proposto dal
Piano Socio Sanitario Regionale 2002-2004
sottolinea la
centralità del
Centro Psico Sociale
considerato il perno
dell’organizzazione territoriale della assistenza
psichiatrica
IL
CENTRO PSICO SOCIALE
è l’agenzia territoriale
deputata a mantenere
le fila del discorso
In questa prospettiva deve essere assicurata la funzione
di un referente del percorso di cura per i pazienti gravi
(case manager).
QUINDI
IL CASE MANAGER
Deve essere partecipe, a qualche titolo, di questa
èquipe.
E l’èquipe del CPS deve, a qualche titolo,
introdurre/nominare
al suo interno
il case manager
Il Case Manager
Il CM opera all’interno di un’equipe che mette in
moto il processo di case management basato
sul coordinamento di professionalità afferenti
da aree diverse, teso alla continua
valutazione delle richieste, pianificazione
degli interventi, implementazione
coordinamento e monitoraggio dei risultati,
selezione dei servizi
che possano soddisfare le richieste di individui di
un target definito in campo sanitario e sociale.
IL Case Manager Psicosociale
• Identificare i bisogni dell’assistito
• Deve essere garante della continuità terapeutica
• Deve promuovere l’accessibilità dei servizi
• Deve individuare responsabilità gestionali
• Deve monitorare e valutare l’efficienza dei
processi assistenziali
• Realizzare un progetto coerente e realistico
•
•
coinvolgendo l’utente e la comunità di
appartenenza
Essere agente di empowerment
Monitorare e promuovere la qualità dei servizi
offerti nonchè garantire la concreta accessibilità
dei servizi in relazione alle possibilità
dell’assistito.
Qualità del Case Manager
Psicosociale
•
il pragmatismo
•
porre l’accento sulle competenze
•
la polivalenza.
Le parole chiave
del Case Manager Psicosociale
• Prossimità
• Accompagnamento e
vicinanza
• Condivisione di
responsabilità con la
persona e chi le sta vicino.
FUNZIONI DEL CASE
MANAGER
•
•
•
•
•
•
•
Accompagnamento
Intermediazione
Integrazione
Coordinamento
Referente del percorso terapeutico
Monitoraggio
Valutazione del processo
IL CASE MANAGER
è molto vicino al paziente operando in difesa dei
suoi interessi
( advocacy)
mettendolo in condizione di scegliere per sé il
meglio disponibile
IL CASE MANAGER
costituisce un forte momento di cambiamento
un momento di crescita per la nostra professione che in un ambito così
delicato, misconosciuto e complesso
si confronta ogni giorno
con situazioni difficili.
Da questo nasce l’esigenza di elaborare strumenti di lettura ed analisi delle
situazioni difficili insieme a metodologie adeguate.
Il CASE MANAGEMENT
rappresenta oggi una sfida per gli infermieri dell’area della salute mentale
una sfida anche al nostro stesso sapere
una sfida che è fonte di un continuo chiedersi cosa è bene cosa è male
una sfida che obbliga gli operatori ad una pratica connotata da significato etico
e ad aperture verso funzioni e dimensioni complementari ed infine
una sfida affascinante se la si affronta con la consapevolezza della necessità di
acquisire gli strumenti adeguati per affinare la tecnica della relazione
interpersonale con cui potenziare la fiducia, la disponibilità, il dialogo e
l’alleanza consapevole del paziente alla cura ed ai trattamenti.
Oltre le nuvole c’è
sempre il sole …
Bisogna solo avere
il coraggio di
volare
GRAZIE PER L’ATTENZIONE …
Pavia 17 Dicembre 2010