Il Pacing Cardiaco Nursing in Elettrofisiologia OSPEDALE MADONNA DELLE GRAZIE MATERA 19 NOVEMBRE 2005 Inf. A.Colucci Inf. B.Lionetti Inf. A.Mariano IL PACING CARDIACO E’ LA STIMOLAZIONE COSTANTE ED EFFICACE DELLA DEPOLARIZZAZIONE CARDIACA IN ARMONIA CON IL RITMO CARDIACO NATURALE. ATTIVAZIONE NORMALE DEL CUORE Nodo del seno Atrio sin onda P onda T Atrio dx Ventr. sinistro Nodo AV Branca destra Ventr. dx Complesso QRS Branca sinistra Nodo del seno Atrio sin onda P onda T Atrio dx Ventr. sinistro Nodo AV Branca destra Ventr. dx Complesso QRS Branca sinistra Nodo del seno Atrio sin onda P onda T Atrio dx Ventr. sinistro Nodo AV Branca destra Ventr. dx Complesso QRS Branca sinistra QUANDO SI ESEGUE IL PACING? IN QUALSIASI EVENTO IN CUI IL PACEMAKER NATURALE CARDIACO E’ ECCESSIVAMENTE LENTO O INAFFIDABILE E NON RISPONDE AL TRATTAMENTO FARMACOLOGICO. CLASSIFICAZIONE Pacing invasivi Pacing epicardico Pacing transesofageo Pacing transvenoso temporaneo Pacing transvenoso definitivo Pacing non invasivi Pacing transcutaneo Percussion pacing PERCUSSION PACING Quando si applica? Asistolia ventricolare con onde P presenti sul tracciato Nella pratica poco utilizzato . Come si applica ? Somministrare colpi leggeri a livello del precordio sulla parete inferiore del margine sternale sinistro. IL PACING TRANSCUTANEO Utilizzato frequentemente nel trattamento delle bradiaritmie spinte e nelle asistolie in situazioni di emergenza. VANTAGGI SVANTAGGI SCARSA TOLLERABILITA’ PARAMEDICI MINIMO ADDESTRAMENTO TEMPI RAPIDI FACILE SECUZIONE BASSA % COMPLICANZE Cosa occorre ? Monitor defibrillatore-stimolatore Placche pregellate multiuso MONITOR MULTIFUNZIONE in modalità stimolazione POSIZIONAMENTO PLACCHE ANTERO-POSTERIORE (solo pacing) Placca anteriore posizionata sul torace a sx, a metà strada tra l’apofisi xifoide e il capezzolo sx in corrispondenza della sede V2V3. Placca posteriore posizionata subito sotto la scapola sx lateralmente alla colonna vertebrale, allo stesso livello di quella anteriore. ANTERO-LATERALE (defibrillazione e pacing) Placca anteriore posizionata al di sotto della clavicola dx. Placca laterale posizionata sulla linea ascellare media all’altezza del capezzolo sx, posizione V6. PLACCHE PREGELLATE MULTIUSO PROCEDURA RIMOZIONE PELI (NO TRICOTOMIA) PULIRE ED ASCIUGARE LA CUTE APPLICARE LE PLACCHE MULTIUSO (ANTEROLATERALE) SELEZIONARE LA MODALITA A DOMANDA/FISSA IMPOSTARE FREQUENZA (60/90 b/m) REGOLARE AL MINIMO L’ENERGIA mA( 50-100 mA) ACCENDERE LO STIMOLATORE AUMENTARE L’ENERGIA SINO A QUANDO SUL MONITOR COMPARE LO SPIKE SEGUITO DA UN COMPLESSO QRS LARGO E DA UNA ONDA T. APPREZARE LA PRESENZA DI UN POLSO CENTRALE/PERIFERICO PACING EPICARDICO La stimolazione epicardica può essere atriale, ventricolare o coinvolgere entrambe le camere. Utilizzata in cardiochirurgia nel trattamento delle bradiaritmie e nella prevenzione delle F.A post-operatorie . PACING TRANSESOFAGEO Utilizzato in prevalenza per applicazioni cliniche diagnostiche, valutazione della conduzione A-V e come terapia d’urgenza per alcuni tipi di tachicardie sopraventricolari (Overdrive pacing) PACING TRANSESOFAGEO ELETTROCATETERE TRANSESOFAGEO CENTRALINA DI CONNESSIONE POLIGRAFO STIMOLATORE PROCEDURA Introdurre l’elettrocatetere per via nasofaringea Invitare il pz a deglutire Connettere l’elettrocatetere alla centralina Verificare sul monitor la presenza dell’elettrogramma Accendere lo stimolatore esterno dopo averlo impostato. Catetere decapolare intraesofageo PACING TEMPORANEO TRANSVENOSO L’impianto di uno stimolatore temporaneo si rende necessario in molte patologie ritenute transitorie come l’intossicazione da digitale, nelle complicanze dell’IMA, nei blocchi atrio-ventricolari oltre come terapia d’emergenza. MATERIALE OCCORENTE Stimolatore Cateteri Pile Introduttori vario Fch Aghi angiografici Anestetico locale Materiale sterile vario Sol.antisettica iodata Siringhe (5cc/10cc) Farmaci per l’urgenza Strumentario per isolare vena a cielo aperto PROCEDURA Incanulare una vena di grosso calibro mediante tecnica Seldinger (femorale,succlavia) Posizionare l’introduttore Successivamente infilare il catetere e sotto il controllo radioscopico farlo scorrere sino a raggiungere l’apice del vdx Si collega il catetere allo stimolatore e si procede con la stimolazione partendo da una soglia bassa e aumentando poco per volta fin quando compare lo spike sul monitor e relativo QRS largo seguito da un’onda T. Il catetere viene fissato, applica una medicazione sterile e si invia il pz al reparto di competenza. (monitoraggio ecg,Pa) PACING TRANSVENOSO DEFINITIVO COS’ E’ UN PACEMAKER ? Il termine pacemaker deriva dall’unione di: – pace = passo – maker = generatore E’ una protesi cardiaca per il ripristino ed il mantenimento della normale attività cardiaca. E’ un dispositivo elettronico che emette impulsi elettrici che, condotti al cuore attraverso un “filo” (elettrocatetere), lo stimolano artificialmente. IL PACEMAKER Blocco di connessione Connettore Atriale I/O Connettore Ventricolare I/O Protezione da Defibrillatore Circuito Batteria Antenna della Telemetria INDICAZIONI AD IMPIANTO DI PACEMAKER ANOMALIA DELLA GENERAZIONE DELL’IMPULSO Bradicardia sinusale (< 40/min durante veglia) Incompetenza cronotropa (< 100/min da sforzo) 1 sec Pausa sinusale (> 3 sec) 1 sec BRADIARITMIE: MALATTIA DEL NODO DEL SENO Nodo del seno Nodo AV Bradicardia sinusale; Blocco seno atriale INDICAZIONI AD IMPIANTO DI PACEMAKER Disfunzione del sistema di conduzione elettrico BAV totale, blocco atrio-ventricolare avanzato, BAV II grado Mobitz 2, blocco trifascicolare (BBD alt. a BBS, BBD+EAS al a BBD+EPS, blocco bifascicolare con sincope 1 sec ( 3 sec durante veglia) BRADIARITMIE: BLOCCO ATRIOVENTRICOLARE Nodo del seno Blocco atrio-ventricolare soprahisiano (BAV I, II grado LW); QRS stretto Blocco atrio-ventricolare sottohisiano (BAV II Mobitz 2 o avanzato, III grado); QRS largo) Nodo AV Fascio di his IL PACEMAKER Funzioni Principali di un sistema di stimolazione STIMOLARE in modo efficace e costante la depolarizzazione cardiaca in armonia con il ritmo cardiaco naturale RISPONDERE ad un aumento della richiesta metabolica accrescendo la frequenza della depolarizzazione cardiaca quando il cuore non è in grado di farlo da solo RILEVARE quando il cuore funziona correttamente così da evitare una stimolazione inutile FORNIRE INFORMAZIONI sul funzionamento del cuore del paziente e del pacemaker (DIAGNOSTICA) Elettrocatetere CONNETTORE - IS1 ISOLANTE Polarità FISSAGGIO PARTI DI UN ELETTROCATETERE Un elettrocatetere è composto da 3 parti funzionali: – L’estremità prossimale, o connettore, che assicura il contatto elettrico permanente fra il pacemaker ed il conduttore – La parte centrale, o corpo del catetere, che serve a condurre i segnali dal pacemaker all’elettrodo e viceversa – L’estremità distale, o elettrodo, provvisto di un sistema di fissazione al tessuto miocardico FUNZIONI L’elettrocatetere permette la conduzione di segnali elettrici tra il pacemaker ed il cuore Stimolazione (Pacing): segnale elettrico dal pacemaker al cuore Rilevazione (Sensing): segnale elettrico dal cuore al pacemaker METODI DI FISSAZIONE I cateteri si distinguono in base al sistema di fissaggio alla parete cardiaca Vi sono 2 diversi tipi di fissazione: – fissazione passiva a barbe – fissazione attiva a vite POLARITA’ DELL’ELETTROCATETERE Esistono 2 tipi di elettrocateteri: – Monopolari un solo elettrodo nella parte distale – Bipolari due elettrodi nella parte distale (punta e anello) Circuito di Pacing e Sensing unipolare bipolare POLARITA’ NEL PACEMAKER Nel pacemaker la polarità è programmabile. In molti pacemaker è programmabile in maniera separata per il sensing e per il pacing. Vantaggi Svantaggi Sistema monopolare Il segnale elettrico generato Possibile stimolazione locale del durante la stimolazione è ben muscolo scheletrico visibile nei tracciati ECG Possibile rilevazione di artefatti Dimensioni ridotte del diametro dell’elettrocatetere Maggiore affidabilità a lungo termine Sistema bipolare Sensing migliore Dimensioni maggiori Flessibilità di programmazione Minore affidabilità a lungo termine LA CLASSIFICAZIONE DEI PACEMAKER Camera Stimolata Camera Sentita V - Ventricolo V - Ventricolo I - Inibito A - Atrio A - Atrio T - triggered D - Doppio D - Doppio D - Doppio O - No O - No (S - Single) Modo di Risposta Risposta in Frequenza R, se è attiva (S - Single) NBG code = NASPE / BPEG Code NASPE = North American Society of Pacing and Electrophysiology BPEG = British Pacing and Electrophysiology Group Tecnica di impianto Anestesia locale Accesso venoso (succlavia/cefalica) Tecnica Seldinger. Posizionamento introduttori Avanzamento catetere/i Controllo fluoroscopico Rilevazioni parametri di sensing e pacing Fissare i cateteri Creare una tasca sottocutanea in regione sottoclaveare Posizionare il generatore Inserimento cateteri Sutura ferita e successiva medicazione Nursing in Sala di Elettrofisiologia In un Laboratorio di Elettrofisiologia l’Infermiere ricopre un duplice ruolo: quello prettamente infermieristico e quello tecnico poiché all’interno di esso l’attività è caratterizzata da un elevato utilizzo di tecnologie. Aspetto tecnico Testare la varie apparecchiature presenti in sala: poligrafo,defibrillatore-stimolatore, respiratore automatico,programmatore-analizzatore . Conoscerne il loro funzionamento. Nursing Preparazione della sala Accettazione del pz Nursing Pre-Intra e Post operatoria. Preparazione Sala Accensione delle varie apparecchiature •Testare il defibrillatore Test di funzionamento •Impostare il poligrafo •Testare il respiratore •Verificare l’analizzatore di soglia Controllo carrello d’emergenza Laringoscopio,tubi endotracheali varie misure,aspiratore,farmaci. •Adrenalina •Atropina Preparazione dei farmaci salvavita •Lidocaina •Cortisone 1gr •Dopamina •Alupent •Venitrin Accettazione del pz Presentazione . Anamnesi . Aspetto psicologico. Registrazione dati anagrafici. Nursing pre-operatorio Posizionamento del pz. Monitoraggio parametri vitali (PA,Fc,SpO2) Accesso venoso periferico Preparazione del campo operatorio e stru mentario. Nursing intra-operatorio Controllo dei parametri vitali Assistenza all’operatore medico Feed-back continuo con il pz Rilevazione delle soglie di sensing e di stimolazione in caso di pm definitivo. Medicazione e applicazione di un bendaggio compressivo. Nursing post-operatorio Rilevazione dei parametri vitali fine esame. Compilazione scheda infermieristica. Contattare il reparto di provenienza. Consegna del cartellino Si invita il pz a presentarsi per i controlli. Grazie per l’attenzione Catetere decapolare intraesofageo