“Consultazioni diagnostiche per adolescenti autori
di reato: uno studio sul comportamento sessuale
abusante in età evolutiva”
Temi di psichiatria forense dell’età evolutiva
Giornata di studio del 24 giugno 2011
Dott. Sabatello U., Arbarello I., Spissu M., Di Cori R., Fedeli N., Starace B., Abbate L.
Comportamenti sessualmente
abusanti in età evolutiva

I primi casi descritti negli anni ’90

Varietà del fenomeno: dai comportamenti
ipersessualizzati del bambino piccolo, ai
comportamenti sessualmente molesti della
media infanzia fino ai veri e propri abusi
sessuali in adolescenza
Comportamenti sessuali abusanti in età evolutiva
•
•
Questioni di tipo etico
Il timore di etichettare bambini e
adolescenti come “abusanti” o “pedofili”,
segnati per sempre da un comportamento
avuto in una fase del loro vita.
L’identificazione di comportamenti
sessualmente violenti in età precoce, può
avere un ruolo fondamentale nel prevenire
una traiettoria di sviluppo che può sfociare
in reati più gravi e in strutture di
personalità ancora più violente.
Comportamenti sessuali abusanti in età evolutiva
Definizione
(AACAP,1999)
Comportamenti sessuali
con contatto fisico e/o senza contatto fisico:
• senza consenso
• in una relazione non paritaria
• risultato di una coercizione
Comportamenti sessuali abusanti in età evolutiva
Definizione
nel DSM-IV non sono riportati problemi del
comportamento sessuale nei bambini
 cosa costituisce coercizione?
 cos’é sessualmente appropriato all'età?
 quando due persone sono effettivamente
coetanee (nel senso maturativo e non solo
anagrafico)?
Comportamenti sessualmente
abusanti in età evolutiva
Aumento dei procedimenti per violenza
sessuale commessa da individui al di
sotto della soglia dell’imputabilità (14
anni in Italia)
Perché?
La maggior parte degli adulti che
abusano sessualmente, iniziano da
minorenni
Pochi studi in Italia: difficile diagnosi e
prevenzione
Comportamenti sessuali abusanti in età evolutiva
Fattori di rischio
Psicopatia (fattori C-U)
Valutazione
Rischio di recidiva
Fattori di protezione
Tendenze Psicopatiche: Perché?
• La presenza di tratti emotivi della psicopatia (Tratti “CallousUnemotional”) è stata associata alla messa in atto di gravi
comportamenti antisociali in età evolutiva e ad una più alta
frequenza e varietà dei crimini commessi, inclusi i reati violenti.
(Pardini et Al, 2007; Kimonis et Al. 2008)
• Emergono precocemente nel corso della vita
• All’ interno del gruppo dei giovani antisociali, rappresentano un
sottogruppo che mostra un pattern di comportamento più stabile
e aggressivo, che aumenta i rischi di delinquenza a esordio
precoce e al mantenimento del disturbo della condotta lungo la
traiettoria di sviluppo verso l’età adulta.
• I tratti CU si associano maggiormente a forme di aggressività
predatorie, non motivate e premeditate (covert).
Caratteristiche emozionali della psicopatia
• Benchè i tratti CU mostrino generalmente una certa
stabilità nel tempo e siano considerati predittivi di gravi
comportamenti antisociali, alcuni Autori (Frick et White,
2008) sembrano aver individuato fattori individuali
(presenza di ansia durante l’infanzia) ed ambientali (stili
educativi, clima emotivo) in grado di modificare nel tempo
tali caratteristiche della personalità determinando nel
contempo una diminuzione dei comportamenti antisociali.
• Si ritiene pertanto che ci sia un margine di trattabilità
anche per i tratti psicopatici (Rutter, 2008)
Obiettivi

Tentativo di fuoriuscire dall’ approccio
comportamentale nei confronti del Disturbo
Antisociale in età evolutiva (vedi DSM IV e
nuova nosografia a riguardo nel DSM V)

Ipotizzare ipotetici percorsi di sviluppo,
che tengano conto delle potenzialità
trasformative della personalità degli
individui in crescita.
Valutazione del rischio di recidiva
Rispetto al valore predittivo dei tratti psicopatici nel determinare
successivi reati, Leistico, Salekin, Decoster e Rogers (2008) hanno
condotto una meta-analisi su larga scala sulla psicopatia in 95 studi
indipendenti (n. totale = 15.826 di cui 2.553 adolescenti) e hanno
riscontrato che gli adolescenti con punteggi alti in diverse scale di
psicopatia hanno le stesse probabilità rilevate in campioni adulti
di commettere un reato in futuro.
Attraverso gli strumenti di assessment della psicopatia, sembra
possibile identificare uno specifico gruppo di adolescenti ad alto
rischio di recidiva.
La Psicopatia
è una sindrome caratterizzata da:
Aspetti emotivi/relazionali
Aspetti comportamentali
•Mancanza di empatia
•Affettività superficiale
•Assenza di rimorso o senso di colpa
•Egocentrico e grandioso
•Falso e manipolativo
•Loquace e brillante
•Impulsività
•Mancanza di responsabilità
•Ricerca di stimoli nuovi ed eccitanti
•Problematiche comportamentali precoci
•Deficit nel controllo dell’aggressività
•Comportamenti criminali (versatilità)
In Età Evolutiva parliamo di “Tratti” o di “Tendenze Psicopatiche”
Obiettivi della Ricerca
Effettuare un’Analisi Descrittiva di un campione di
minori autori di reato sessuale al fine di:
Evidenziare
Individuare eventuali
Fattori di Rischio
correlazioni esistenti tra
specifici per
l’aggressione
sessuale.
la messa in atto di reato
sessuale e la presenza
di Tratti Psicopatici
Descrizione del campione
Juvenile Sex Offenders (JSO)





27 soggetti
Sesso maschile
Età Media 15,5 anni
(Range:12-18),
autori di reato sessuale,
afferiti presso il Reparto II
Degenze (UOC A) DSPNEE e
presso il Centro per la
diagnosi ed il trattamento
dell’abuso all’infanzia “Pierino
e il lupo”.
Juvenile Violent Offenders (JVO)





27 soggetti
Sesso maschile
Età Media 14,7 anni
(Range:12-18),
autori di reato non sessuale,
afferiti presso il Reparto II
Degenze (UOC A) DSPNEE e
presso il Centro per disturbi
della condotta e atti violenti
non sessuali.
Strumenti e Metodi
• Hare Psychopathy Checklist Youth
Version (PCL :YV)(Forth et Al,1995)
• Griglia di Osservazione Clinica
per la raccolta dei dati anamnestici
Strumenti e Metodi
PCL-YV
 E’ considerato lo strumento internazionale per la valutazione dei tratti
psicopatici in Età evolutiva (12-18 anni) (Forth, Kosson, Hare, 2003)
 E’ costituita da un’intervista semistrutturata (Interview Guide) e una
tabella per l’assegnazione dei punteggi (Quick Score Form)
 Utilizzo di fonti diverse (dirette e indirette)
 Fornisce un’analisi qualitativa attraverso i seguenti fattori :
Interpersonal
Affective
Behavioral
Antisocial
Rappresenta uno strumento di notevole utilità nella valutazione
del rischio di recidive in giovani autori di reati sessuali (Caldwell et al., 2008).
PCL-YV




Il Fattore I (Interpersonal): visione narcisistica e grandiosa del sé, con un
senso di autolegittimazione per qualsiasi azione o infrazione delle regole.
Uno stile falso e manipolativo. Spesso sono loquaci e brillanti, abili nel
raccontare storie improbabili, che proiettano su di loro una luce positiva.
Spesso attraenti e affascinanti.
Il Fattore II (Affective): assenza di rimorso e/o sensi di colpa per le
conseguenze delle proprie azioni sugli altri. La mancanza di empatia, la
mancanza di qualsiasi sentimento di pietà per la vittima (a volte sostituito
dal disprezzo). Questi aspetti includono la mancanza totale di assunzione di
responsabilità per le proprie azioni.
Il Fattore III (Behavioral): l’ impulsività, il bisogno di continui stimoli nuovi
ed eccitanti, la mancanza di progettualità per il futuro, la mancanza di
responsabilità che si estende ad ogni aspetto della loro vita . Riguarda
inoltre l’attitudine a sfruttare gli altri.
Il Fattore IV (Antisocial): problemi comportamentali precoci più estesa e
grave rispetto ai comportamenti che possono mettere in atto bambini che
crescono in condizioni di svantaggio socio-culturale e spesso, anzi,
provengono da famiglie ben adattate (un alto grado di crudeltà nei confronti
degli animali può essere uno degli indicatori); un mancato controllo della
rabbia con improvvisi attacchi di collera; la messa in atto di gravi
comportamenti criminali (in particolare crimini violenti), per i quali si
considera sia la frequenza che la gravità, ma soprattutto la versatilità
criminale.
Strumenti e Metodi
Studio dei Fattori di Rischio
Griglia di Osservazione Clinica:
Fattori individuali:
Fattori familiari:
•Traumi (tipo I, tipo II o tipo III)
•Abusi subiti (sessuale, fisico,
neglect, psicologico)
•Caratteristiche comportamentali
•Eventuale diagnosi psichiatrica
•Funzionamento cognitivo
•Disturbi dell’apprendimento
•Prematurità/sofferenza perinatale
•Abuso pregresso sui genitori
•Diagnosi psicopatologica dei genitori
•Presenza di malattie organiche
croniche/disabilità
•Adozione/abbandono/istituzionalizzazione
•Ambiente familiare promiscuo/violento
•Lutti
Fattori socio-ambientali
•Livello socio-culturale
•Gruppo dei pari
Risultati
Fattori di Rischio:
Trauma
Confronto JSO vs JVO
Significatività
nei JSO per il
Trauma tipo III
Significatività nei
JVO per
Assenza di Traumi
Risultati
Fattori di Rischio:
Abusi
Confronto JSO vs JVO
Il 74,1% dei JSO
ha subito Abusi.
Tendenza alla
significatività per
abuso sessuale
Risultati
Fattori di Rischio:
Comportamento
Confronto JSO vs JVO
I JSO presentano
inibizione;
ritiro/isolamento
I JVO pattern
esternalizzanti
ed interruzioni
scolastiche
Risultati
Fattori di Rischio:
Diagnosi Psichiatrica
Confronto JSO vs JVO
Nei JSO
variabilità dei
quadri clinici
Risultati
PCL-YV
Nei JSO : valori
al limite della
significatività
statistica per il
Fattore Affective
Nei JVO: valori
significativi
per i Fattori
Behavioral,
Antisocial
Analisi dei Risultati
Traumi e Abusi
• Alta percentuale di esperienze traumatiche e di abusi
nei JSO in accordo con la letteratura internazionale
• Esperienze di negligenza grave (Neglect) ed erotizzazione
delle relazioni (Abuso Sessuale) costituiscono gli scenari
traumatici cumulativi (Tipo III), rappresentando un possibile
movente interno per l’aggressione sessuale
Analisi dei Risultati
Diagnosi Psichiatrica e Comportamento
• La variabilità dei quadri psichiatrici, nei
JSO, è coerente con l’eterogeneità
fenomenologica dei reati sessuali
commessi dagli stessi soggetti.
• Le caratteristiche di inibizione, ritiro e
isolamento sono in accordo con la
letteratura internazionale.
Analisi dei Risultati
Fattori di Rischio Familiari :
Patologie Materne
Nei JSO: prevalenza di Disturbi dell’Umore
Nei JVO: prevalenza di Malattie croniche/disabilità
Non sono emerse differenze per:
•fattori socio-ambientali
•funzionamento cognitivo
•disturbi dell’apprendimento (alta frequenza in entrambi i gruppi)
Analisi dei Risultati
PCL:YV
I JSO presentano quelle caratteristiche emotive
(Callous-Unemotional) che costituiscono
il Fattore Affective.
Considerata l’alta percentuale di traumi rilevati:
i Tratti C-U possono rappresentare
un “ponte” nella correlazione tra traumi subiti e gravi
comportamenti violenti in età evolutiva
(Kirscher, 2008)
Analisi dei risultati (PCL-YV)

Gli aspetti legati alla mentalizzazione, sembrano
essere più carenti in coloro che commettono
reati sessuali, mentre aspetti legati
all’impulsività e al discontrollo della rabbia,
sembrano caratterizzare maggiormente, nel
nostro campione, gli autori di reati non sessuali
(che hanno ottenuto punteggi significativamente
più elevati per quanto riguarda le scale
Antisocial e Behavioral)
Identikit del JSO
•
•
•
•
numerosi e ripetuti traumi subiti
presenza di disturbi dell’umore nella madre
inibizione e ritiro sociale
Tratti Callous-Unemotional
Ipotesi:
•relazioni precoci disturbate alla base dell’assenza di empatia e di rimorso?
•l’atto sessuale violento come meccanismo di difesa per superare lo
stato di umiliazione e mortificazione narcisistica, nel tentativo di gestire
un’esperienza di passività originata da traumi precoci?

I soggetti sessualmente devianti, caratterizzati
da evidenti difficoltà relazionali ed inibizione,
sembrano spinti ad agire attraverso la
sessualizzazione del comportamento sia a
causa di fattori individuali ( inadeguate risorse
personali per negoziare particolari stati interni ed
interazioni interpersonali, esperienze
traumatiche pregresse cumulative, caratterizzate
da neglect e child sexual abuse), sia a causa di
fattori/eventi contingenti (i cosiddetti trigger
events: per esempio stati mentali o affettivi
alterati, altri comportamenti devianti e dinamiche
gruppali) che nel tentativo di risolvere le proprie
impasse interne esitano nell’aggressione
sessuale.
L’ESPERIENZA CLINICA CON I JSO
E LA VALUTAZIONE DELL’ADOLESCENTE
AUTORE DI REATO
La nostra esperienza
Consultazioni diagnostiche, su richiesta
dei Servizi Sociali della Giustizia minorile (USSM)
Quesito specifico relativo all’istituto
della “messa alla prova”:
procedimento volto a promuovere un processo di
assunzione di responsabilità del minore
(condizionata dalla disponibilità e dalle capacità del
ragazzo a partecipare al progetto educativo)
La nostra esperienza
Quesiti da parte dell’USSM:
• quadro di personalità del ragazzo
• eventuali limiti neurocognitivi
• patologie psichiatriche
• valutazione del margine di trattabilità e del
rischio di recidiva
La nostra esperienza
Protocollo di Valutazione
per Adolescenti Violenti Autori di Reato (14-18 anni)
Colloqui clinici
Valutazione
Psicodiagnostica
Restituzione
con Assistente Sociale ed equìpe inviante
con i genitori
con il ragazzo
Livello intellettivo (WISC-III/WAIS)
Test di personalità (MMPI-A)
Test proiettivo (Rorschach, TAT Scores)
Valutazione dei tratti di Psicopatia (PCL-YV) +
ICU
Swap-200-A
Valutazione del rischio di recidiva (SAVRY)
Comportamenti autolesivi e rischio suicidario
(DSHI; RSHQ; MAST)
Altre Indagini strumentali (EEG, etc..)
all’ USSM
ai genitori
al ragazzo
Relazione clinica all’USSM
Esemplificazione clinica
• Eterogeneità della popolazione dei JSO
• Complessità dell’età adolescenziale
• Necessità di una valutazione neuropsichiatrica
infantile globale (psicopatologia dello sviluppo, teorie
psicoanalitiche)
Andrea
•Bell’aspetto, controllato
•QI nella norma
•Ideale del sé/aspettative genitoriali
•Scissione tra idealizzazione/svalutazione
•Reato turba la famiglia
Matteo
•Timido e disponibile
•QI inferiore alla norma
•Disturbo linguaggio/sonno
•Trauma:morte del padre
GRUPPO
 Ruoli
indifferenziati
 Pensiero poco autonomo
 Inibizione sociale
 Fallimenti scolastici
 Scarsa elaborazione reato
Giulio
•Bello, atletico
•QI nella norma
•Buone capacità di elaborare vissuti emotivi
•Fobie specifiche/somatizzazioni
•Familiarità psichiatrica
•“Traumatizzato” dall’evento
Giorgio
Sergio
•Gentile, timido, curato
•QI deficit lieve (astrocitoma)
•Tratti ossessivi
•Dipendenza dalla madre/probl.separazione
La nostra esperienza clinica…
•Corpulento e goffo
•QI inferiore alla norma
•Scarsa empatia
•Traumi: morte della madre, frattura caviglie
•Ambiente sfavorevole
•“Punizione ingiusta ed eccessiva”
Ruolo del gruppo
(Saottini, 1999; 2001)

Gruppo in cui l’individuazione fatica ad emergere e
confluiscono gli aspetti più fragili della personalità
di ciascun membro.
 Pensieri non pensati”, espressione di un clima
affettivo condiviso, seppure con livelli diversi di
partecipazione.
L’oggetto
del desiderio non è la vittima, ma
l’alleanza maschile. L’esibizione della propria forza, il
mostrare agli altri la propria capacità di trionfare sulla
vittima.
Conclusioni

Le condotte sessualmente abnormi in età evolutiva, epoca in
cui il soggetto non ha ancora raggiunto una maturità
psicofisica completa, risultano particolarmente enigmatiche e
difficili da decifrare.

Si tratta il più delle volte di “fenomeni di agito sessuale”,
che possono essere interpretati come soluzioni transitorie ad
un conflitto interno che, soprattutto se non associati ad altre
condotte devianti, hanno un valore integrativo o reintegrativo
di aree primitive dello psichismo, di stadi precoci dello
sviluppo dell’individuo.

In questi casi, dietro all’atto deviante, possiamo riconoscere
un particolare significato intrapsichico ed interpsichico, un
valore interno all’assetto individuale del ragazzo ed
all’economia relazionale ed affettiva, nel contesto familiare e
nel tessuto socio-ambientale.
Conclusioni


La sfida, dal punto di vista della ricerca e
clinico-riabilitativo, sarà:
progetti individualizzati che tengano conto
delle differenze individuali e del diverso
significato che il gesto può assumere
(eterogeneità della popolazione e
peculiarità dell’età evolutiva)
individuazione di fattori protettivi, che
possano deviare dalla traiettoria criminale
il giovane offender con tratti psicopatici.