Lezione chimica 8 •Niels Bohr •Modello di Bohr •Natura dell’elettrone Niels Bohr (1885-1962) e l’atomo di idrogeno • Bohr misurò l’energia associata a ogni onda emessa da atomi di idrogeno (1 protone e 1 elettrone) eccitati • ipotizzò che l’elettrone potesse assorbire solo quantità discrete di energia (quanti) con cui • vincere l’attrazione del nucleo e allontanarsi da esso di una quantità legata all’energia assorbita, e quindi • “ricadere” al suo posto, cedendo i quanti assorbiti • la frequenza () dell’onda emessa dall’elettrone eccitato = differenza di energia tra le due”posizioni” o distanze dal nucleo alle quali può collocarsi (ΔE= h ) assorbendo e cedendo alternativamente l’energia atomo di Bohr • gli elettroni si muovono su orbite stazionarie caratterizzate da livelli di energia definiti • non sono possibili posizioni “intermedie” • l’elettrone che si muove sul “suo” livello (quello più vicino possibile al nucleo) non perde energia e quindi non cade sul nucleo Energia ed elettroni energia Stato eccitato fornendo energia a un elettrone, questo assume uno stato eccitato e “salta” su di un livello energetico superiore e poi ricade al suo livello emettendo - sotto forma di luce l’energia che aveva assorbito Elettrone: onda o corpuscolo? • 1924: Louis De Broglie se l’onda elettromagnetica si può comportare da particella (quanto , da cui dipende anche l’effetto fotoelettrico), • la particella - elettrone- si può comportare come onda elettromagnetica (descritta dall’equazione di Schrödinger-1926) Energia associata con materia E=mc2 mc2= h onda E=h • 1927: principio di indeterminazione di Heisenberg non si possono misurare contemporaneamente posizione e velocità dell’elettrone • ma solo esprimere con una equazione la probabilità di trovare l’elettrone su di una porzione di spazio attorno al nucleo