Università di Medicina e chirurgia
CdL di infermiere
METODOLOGIA DELLA
RICERCA INFERMIERISTICA
Dr.ssa Giuliana Morsiani
a.a. 2011-2012
3 argomenti
• Dove si colloca la ricerca nello sviluppo
della scienza infermieristica
• Il disegno della ricerca: i tipi di metodi
della ricerca
• La pianificazione della ricerca
1. LO SVILUPPO DELLA
SCIENZA INFERMIERISTICA
DA ARTE A SCIENZA
CHE DIFFERENZA C’E’
• Che differenza c’è tra una badante e un
infermiere?
• Che differenza c’è tra un cuoco e un
dietista?
Cos’è l’arte?
Obiettivo: espressione di attitudini, inclinazioni,
predisposizioni innate, espressione della
creatività, anche attraverso la ricerca del bello,
dell’estetica. Realizzazione di idee concepite
dalla fantasia
• Metodi di risoluzione dei problemi: per
tentativi ed errori, per imitazione/analogia, per
esecuzione di ordini
• Trasmissione: trasmissione orale delle
conoscenze ricavate dall’esperienza, dalla
pratica quotidiana, dal più esperto
all’apprendista.
Campo materiale
Metodi non strutturati di
risoluzione dei problemi
campo materiale: UOMO
I METODI NON SCIENTIFICI
•
•
•
•
•
Tradizione, esperienza professionale
Intuizione
Prova ed errori
Imitazione, analogia
autorità
Cos’è la disciplina
• Da discernere= apprendere, indicava
originariamente l’atto dell’apprendere per poi
definire l’oggetto stesso dell’apprendimento e
dell’insegnamento.
• Sono le prime astrazioni di pensiero (i
concetti) che DESCRIVONO il campo
materiale.
• Dalle relazioni dei concetti nascono le teorie
che ORDINANO le conoscenze professionali.
IL NEW NURSING
(dal 1970)
•
•
•
•
•
Il corpus concettuale
Il metodo scientifico
Il linguaggio
La ricerca
… la nascita della scienza
infermieristica,
• Ma anche di un mansionario che
delimitava la propria autonomia e
responsabilità.
Le due discipline a confronto
• I 4 concetti della
disciplina infermieristica




Persona
Ambiente
Salute/malattia
Assistenza
infermieristica
• Le teorie




Henderson: i 14 bisogni
Roper: le attività di vita
Orem: la cura di sé
Roy: l’adattamento
della persona
• I concetti della medicina














Persona
Ambiente
Malattia
Definizione
Storia della malattia
Epidemiologia
Fattori predisponenti
Eziologia
Patogenesi
Sintomi, segni
Assistenza medica
Prevenzione
Cura
Riabilitazione.
Concetto di ambiente
Insieme di tutte le condizioni, circostanze
influssi che determinano un’alterazione
dell’equilibrio delle persone che ricercano
 La propria autoassistenza (Orem)
 la propria autonomia (Henderson)
 un nuovo adattamento (Roy)
Concetto di uomo nelle
dimensioni bio-psico- sociali
• OREM: l’uomo è agente di autoassistenza, si
impegna cioè nella ricerca dell’autoassistenza
per mantenere la vita
• HENDERSON: l’uomo tende all’indipendenza
attraverso la soddisfazione dei 14 bisogni.
• ROY: sistema bio-psico-sociale in continua
interazione con input dell’ambiente che muta
e al quale risponde con sistemi adattivi
Concetto di salute/malattia
• OREM: mancanza di autoassistenza,
l’individuo non è capace di badare a se stesso
• HENDERSON: salute è indipendenza, quindi
malattia è assenza di autonomia, ha bisogni
non soddisfatti per mancanza di conoscenza,
volontà o forza.
• ROY: la salute è un processo di divenire
integrati con il tutto, quando cioè l’uomo si
adatta in continuazione. Quando i sistemi di
adattamento sono inefficaci si instaura la
malattia.
Concetto di assistenza
infermieristica
• OREM: progettare, erogare attività per
recuperare l’autoassistenza del paziente
 Tipo compensativo
 Parzialmente compensativo
 Educativo di supporto
• HENDERSON: supplenza nel recuperare
l’indipendenza o accompagnarlo ad una morte
serena
• ROY: aiutare l’uomo ad adattarsi ai
cambiamenti nei suoi bisogni fisiologici, al
concetto di sé, nelle sue interazioni …durante
la salute e malattia.
I 14 bisogni diVirginia
Henderson
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Respirare
Mangiare e bere
Eliminare i rifiuti del corpo
Muoversi e mantenere una
posizione corretta
Dormire e riposare
Scegliere il vestiario
adeguato
Mantenere la temperatura
corporea
Tenere il corpo pulito
Evitare pericoli derivanti
dall’ambiente
1. Comunicare con gli altri
esprimendo le proprie
emozioni
2. Seguire la propria fede
3. Lavorare
4. Giocare e ricrearsi
5. Imparare, scoprire la
curiosità
TEORIA DELLA HENDERSON
Assistenza infermieristica
uomo
Salute-malattia
ambiente
Qual è l’altro elemento
cardine per dare un
ordine al corpus
concettuale?
IL METODO SCIENTIFICO di
risoluzione dei problemi
Per la medicina: metodo
clinico
• Anamnesi: storia, segni e
sintomi
• Diagnosi
• Terapia
• Prognosi
Per l’infermieristica:
processo di nursing
• Accertamento
• Diagnosi
infermieristica
• Pianificazione
• Attuazione
• Verifica
LO SPECIFICO INFERMIERISTICO
C
O
R
P
U
S
Con
cettu
ale
Accertam. diagnosi inf pianificaz. Attuaz. valutaz
LO SPECIFICO
INFERMIERISTICO
Le due basi cognitive definite:
La medicina
L’infermieristica
La relazione
d’aiuto
L’organo leso
1970
1850
TEORIA (Henderson, Gordon, Orem …)
Concetti uomo, sal/mal, amb,
assistenza inf
Metodo sc. Linguaggio sc.
Disciplina
Primo sviluppo teorico
campo materiale uomo bio-psico-sociale
Quasi nullo
l’ampliamento
delle conoscenze
Campo materiale: uomo bio-psico-sociale
Cos’è la scienza
• Scienza: complesso organico e
sistematico di pensieri (conoscenze)
intorno ad un determinato ordine di
fenomeni, con l’obiettivo di descrivere,
spiegare e prevedere.
• Insieme di conoscenze che giustificano
le decisioni nella pratica assistenziale.
Quali sono gli elementi che
caratterizzano TUTTE le
scienza
1.Obiettivo
 Descrivere, spiegare (= ricostruire la genesi), PREVEDERE
2.Campo materiale (uomo bio-psico-sociale)
3.Corpus concettuale
4.Metodo di risoluzione dei problemi
5.Struttura sintattica (modi di lavorare, procedure, protocolli,
sistema informativo es. cartella inferm.)
6.Campo di applicazione
7.Linguaggio
8.Ricerca (livello di completezza)
9.Storia interna e storia esterna
L’infermieristica è una scienza
1. Descrivere,
1. Obiettivo
spiegare e
 Descrivere, spiegare (= ricostruire la
prevedere i
genesi), PREVEDERE
fenomeni dello
2. Campo materiale
specifico
3. Corpus concettuale
infermieristico
4. Metodo di risoluzione dei problemi
2. L’uomo nei bisogni
5. Struttura sintattica (modi di lavorare,
bio-psico-sociali
procedure, protocolli, sistema informativo es.
cartella infermieristica.)
3. Uomo,
6. Campo di applicazione
salute/malattia,
7. Linguaggio
ambiente, assistenza
8. Ricerca (livello di completezza)
infermieristica
9. Storia interna e storia esterna
4. Processo di
assistenza
nuove teorie
ampliamento dei concetti
RICERCA
Indagine sistematica sulle conoscenze
per prendere decisioni in ambito
professionale. Ha metodi che mirano a
generare nuove conoscenze, diversi
dal problem solving
(Metodo induttivo/deduttivo)
TEORIA (Henderson, Gordon, Orem …)
Concetti uomo, sal/mal, amb
assist. Inferm.
Metodo sc. Linguaggio sc.
oggetto di studio uomo bio- psico- sociale
campo materiale uomo
L’infermieristica è una
scienza, CON UN GROSSO
LIMITE:
POCA
ATTIVITA’ DI
RICERCA
Quali gli ambiti
della ricerca
infermieristica?
AMPLIAMENTO DEI
CONCETTI
• SALUTE
Nuovo concetto, non più come
assenza di malattia, ma come
ricerca di nuovi equilibri agendo su
interventi che abbiano un impatto
sulla qualità di vita in relazione alla
presenza di pluripatologie legate
alla longevità.
AMPLIAMENTO DEI
CONCETTI
• UOMO BIO
 Valutare il miglioramento delle tecniche di combinazione dei
principi nutritivi per gli anziani, i fratturati
 Valutare il controllo delle infezioni attraverso la modifica
della tecnica di inserimento del catetere vescicale in base a
nuovi presidi e conoscenze
 Valutare il tempo di guarigione delle piaghe da decubito
modificando i presidi
 Valutare il tempo di recupero dei pazienti operati di protesi
d’anca in base a nuove tecniche di mobilizzazione
 Valutare il rischio di lombalgia degli infermieri in base a
nuove tecniche di mobilizzazione dei pazienti
 …
AMPLIAMENTO DEI
CONCETTI
• UOMO PSICO-sociali
 Quanto l’unità familiare può rallentare l’avanzamento della
malattia neoplastica
 Quanto la tecnica del counselling aiuta al recupero/gestione
del deficit/lutto/prognosi infausta della persona
 Quanto i corsi di blsd così strutturati (rianimazione cardio
polmonare…) sono efficaci nella performance riabilitatoria
 Quanto può diminuire l’ansia un programma educativoinformativo pre intervento chirurgico,
 Quanto il rispetto culturale (menù, spazio per il culto) può
accelerare la compliance e la dimissione
 Quali tecniche di terapie occupazionali sono più efficaci in
una casa protetta
 Quanto può ridurre l’ansia una consulenza dello psicologo
pre intervento, pre cicli chemioterapici, per i familiari dei
defunti …
AMPLIAMENTO DEI
CONCETTI
• AMBIENTE- come cambierà il lavoro
infermieristico in base a:
 Livello medio di conoscenze della società è
notevolmente aumentato.
 Epoca dell’informazioni, della rete, dell’accesso
non più dell’operatività es. cartelle
informatizzate, richieste informatizzate…
 Internet e le opportunità per l’assistenza
infermieristica (es. lettere di dimissioni spedite
per e-mail, consigli, protocolli di preparazione
delle indagini diagnostiche, informazioni sugli
orari di visita …)
 La tecnologia: i letti intelligenti
 Nuove figure professionali: gli OSS
AMPLIAMENTO DEI
CONCETTI
• ASSISTENZA INFERMIERISTICA
 PRESA IN CARICO (il nuovo ruolo del care manager e
soddisfazione dell’utenza), non solo mera esecutività, non
solo tecnicismo
 Presidiare gli anelli di congiunzione dell’organizzazione,
 Interiorizzazione dei valori, non solo osservanza del
protocollo
 Provare, sperimentare, osare
 Nuovo ruolo dell’infermiere: professionista che propone,
ricerca, si documenta, risolve i problemi (i momenti di verità)
PSICO
•
•
Bio
•
•
•
nuovi presidi
(PICC…)
Nuove tecniche
(di asepsi, di
mobilizzazione)
Nuove
combinazioni (es.
nutrienti)
Sociale
Ruolo
infermieristico
•
formazione Formazione
(IP,
•
corso
DU,CdL…)
di
•
chiarezza
forma
di ruolo
zione
(mansionari
o, compito •
Utilizz
o profilo/
o di
presa in
un
carico)
nuovo
•
autostima,
protoc
consapevol
ollo
ezza della
propria
specificità
professioal
•
•
•
Livello di informazioni/ conoscenze
Livello di consapevolezza di valori,
convinzioni, stima di sè
capacità di coping al dolore/lutto
musica, pet terapy, vicinanza familiare …
tecniche di counselling, tecniche di
relazione d’aiuto, tecniche
comunicative…
La patient
safety:
Gli indicatori
•
N° cadute
•
N° piaghe da
decubito
•
N° infezioni urinarie
•
N° reclami su un
certo argomento
•
Livello di
soddisfazione
•
livello di autonomia/
recupero del deficit
•
qualità di vita
•
% di
turnover/abbandoni/
licenziamenti
infermiristici
•
Gg di malattia
infermieristico
Stile di leadership Stile di
•
Autoritario management
Equipe
Identità del gruppo
infermieristico
•
Partecipativ •
accentrator Tipi di
collaborazione
•
fa diagnosi,
e/
o
pian-valuta
•
dipendenza
decentrator
•
Democratic
o esegue
, autoritaria
e
o
•
cultura
•
collaborativ
•
autoritario/
•
clima,
partecipativ
della
a
benessere
ricerca del
o
Contesto familiare
colpevole o
organizzativ
•
livello di
della causaContesto
Tecnologia
o
compliance
H/Distretto
•
progettualit •
•
informatizzazi
•
livello di
ào
•
reparto
one
manutenzio
informazini
Acuto/post
•
presidi
ne
•
capacità di
acuto
•
maccihne
coping
•
rianimazione/
acuto
Livello di autonomia/ recupero del
deficit
•
•
•
•
Contenzione: quantità di urina/feci
Quantità di cibo ingerito
Cm di lesione
N° di passi compiuti senza
deambulatore
Il nursing non è la medicina
• Obv: legare aspetti psicosociali al bio, NON solo
approfondire bio su bio
o
o
o
o
Es: come l’unità familiare
(progettualità continua) aiuta
la guarigione del tumore
Il debrifing post visita medica
e l’unità dell’equipe o la
durata di degenza del
paziente
La visita medica come
meeting point di discussione
e debrifing e l’unità
dell’equipe
10 minuti di accoglienza al
paziente e la sua ansia
• Obv di natura BIO su bio
o
o
Es. descrizione di diagnosi
mediche su cui inserire il
tubo endotracheale da parte
dell’infermiere (è tecnica)
Le complicanze dopo
posizionamento del PICC da
parte dell’infermiere
3 argomenti
• Dove si colloca la ricerca nello sviluppo
della scienza infermieristica
• Il disegno della ricerca: i tipi di metodi
della ricerca
• La pianificazione della ricerca
L’OBIETTIVO della ricerca è
produrre conoscenze nuove
Quanto sono “vere” queste nuove
conoscenze?
La classificazione delle
evidenze
1.Evidenza A
2.Evidenza A1
3.Evidenza B
4.Evidenza C
5.Evidenza D
6.Evidenza D1
7.Evidenza D2
1. Studi controllati, meta analisi
(sperimentali)
2. Revisione sistematica
3. Studi descrittivi, correlazionali
(osservazionali)
4. Ricerche qualitative
5. Opinioni di esperti
1. Revisione integrativa
2. Revisione critica
Il disegno di ricerca: la scelta del
metodo.
Da un estremo all’altro ci sono tante
tonalità
intermedie.
La scelta
del metodo
determina la
forza delle evidenze nei risultati
ottenuti
qualitativi
quantitativi
deduttivo
sperimental
e
Metodo
deduttivo puro
o
sperimentale:
l’esperimento
induttivo
Metodo
quasi
sperimental
e
osservazional
e
I metodi
non
speriment
ali
Metodo induttivo
puro, qualitativo
Il disegno di ricerca
Forme spurie
………………………………
Metodo
deduttivo puro:
l’esperimento
vero
Quasi
esperiment
o
I metodi
non
speriment
ali
Metodo
qualitativo o
induttivo puro
IL METODO INDUTTIVO
Il tacchino induttivista
• Fin dal primo giorno questo tacchino
osservò che, nell’allevamento dove era
stato portato, gli veniva dato il cibo alle 9
del mattino. E da buon induttivista non fu
precipitoso nel trarre conclusioni dalle sue
osservazioni e ne eseguì delle altre in una
vasta gamma di circostanze: di mercoledì,
di giovedì, nei giorni caldi e nei giorni freddi,
sia che piovesse sia che splendesse il sole.
Cosi arricchiva ogni giorno il suo elenco di
una proposizioni osservativa in condizioni le
più disparate. Finchè la sua coscienza
induttivista fu soddisfatta ed elaborò
un’inferenza induttiva come questa:” Mi
danno sempre il cibo alle 9 del mattino”.
• Purtroppo però questa conclusione si rivelò
incontestabilmente falsa alla vigilia di
Natale, quando, invece di venir nutrito, fu
ESEMPI DI RICERCA
INDUTTIVA
• Che cosa si prova a subire un trapiano di midollo, ad essere malati di
AIDS?
• Qual è il comportamento dei consumatori dopo i casi di acqua
contaminata?
• Come sarà il comportamento degli italiani nei giorni pre natalizi in
seguito al “caro euro?
• Cosa si prova a dare assistenza in un reparto di terapia intensiva?
• In che modo gestiscono la propria malattia i pazienti malati di AIDS?
• Qual è il significato di benessere degli anziani?
• Qual è il significato di assistenza dei moldavi verso gli anziani italiani?
• Com’è stata l’esperienza di ricevere un trapianto di cuore?
• Qual è il livello di reale “presa in carico” dell’infermiere dopo un corso
di formazione?
• … va a ricercare domande sul significato delle esperienze
(metodo fenomenologico), sui valori, credenze che guidano i
comportamenti, va a scavare nei concetti “core” che guidano
l’agire per capire l’essere umano (metodo etnografico)… non si
limita a descrivere un comportamento come l’indagine
METODO INDUTTIVO: …dal
particolare al “tipo ideale”
• Obiettivo: conoscere, comprendere il “come” del
fenomeno, gli atteggiamenti, non creare leggi
universali, ma generalizzazioni descrittive, di tipo
statistico, probabilistico.
• Metodi qualitativi: osservazione sistematica o
semplice, biografie, interviste non strutturate per
permettere la massima libertà di risposta. (es.”per Lei
che significato ha l’esperienza della menopausa?”).
• Oggetto dell’analisi: l’individuo.
• Analisi dei dati: comprendere le persona attraverso
la distribuzione di probabilità, la classificazione, i tipi
ideali. La teoria è scoperta nel corso dell’indagine. La
relazione tra teoria e ricerca è aperta.
Le fasi del metodo induttivo
puro
Identificazione del problema
•
• Pianificazione della ricerca (disegno della ricerca)
Definizione di concetti orientativi (es. ruolo dell’infermiere di famiglia, disgregazione familiare, idea
politica pre elettorale…), cioè orientano a dove guardare
Campionamento: quanti, stratificati per quali caratteristiche
Scelta dello strumento di indagine, diario, biografie, interviste,
Rilevazione dei dati: osservazione, intervista, diario
• Analisi dei dati
Differenziazione non per variabili, ma per esperienze, per EPISODI,
standardizzando le osservazioni o le risposte alle interviste aperte.
o Quantificazione delle risposte standardizzate
o Sviluppo dei concetti e descrizione della distribuzione del fenomeno (della
frequenza).
o
• Presentazione dei dati: citazioni. Formulazione della
teoria in base alle variabili emerse dalle risposte ed
alla loro distribuzione. La teoria emerge dai dati.
L’analisi dei dati del metodo induttivo puro:
capire la non-professionalità
dell’infermiere
Per alto Per
Per
carico imperizia caratteristiche
di
soggettive
lavoro
Cattiva
relazione
x
Per
Per
negligenza impazienza,
(svogliatezz burn out
a)
xxx
Cattiva capacità
tecnicaprofessionale e
deontologica
xxxx
Cattiva
xxxx
organizzazione
xx
xx
xxx
L’analisi dei dati del metodo induttivo puro:
capire la violenza minorile
Violenza Violenza
contro la contro
gang
membri di
altre gang
Per paura
Per
ambizione
Per
frustrazione
Per
autodetermin
azione
Violenza
contro i
residenti
del rione
Violenza
contro i
non
residenti
del rione
Violenza
contro le
proprietà
del rione
Violenza
contro la
proprietà
non del
rione
L’analisi dei dati del metodo
induttivo puro
• L’obiettivo dell’analisi è la comprensione delle
persone, degli atteggiamenti, del
comportamento, delle opinioni, del fenomeno
attraverso la distribuzione delle esperienze. Si
possono anche mettere in relazione le variabili,
ma con fine esplorativo, di avere un’immagine
accurata, non di spiegare il nesso causa-effetto
delle variabili.
• L’operativizzazione in termini matematici è
minima.
• Viene così a delinearsi il “tipo ideale”, il più
rappresentativo (es. la persona che tenta il
SINTESI del metodo induttivo
puro
• La relazione tra osservazione e teoria è
aperta, è una costruzione in itinere
• Non traduce fin dall’inizio il concetto in
variabili precise, ma da un concetto
orientativo (“l’utilità dell’infermiere
ospedaliero”) si risale alle variabili a
posteriori, nell’elaborazione dei dati.
Il metodo induttivo puro
PRO
• Ottengono grandi
quantità di
informazioni
• Le informazioni
possono essere
accurate e dare
un’immagine reale
del fenomeno
studiato.
CONTRO
• Le informazioni sono
tendenzialmente
superficiali
• Si guarda più all’ampiezza
delle informazioni
• La conduzione
dell’indagine comporta
grande esperienza (es.
tecniche di
campionamento,
osservazione dettagliata,
conduzione di
Disegno sperimentale puro
• Scopo:
verificare se c’è differenza tra un gruppo
di genitori che ha ricevuto un intervento
informativo sull’infermiere domiciliare,
rispetto ad un altro gruppo di genitori che
non l’ha ricevuto.
Le proprietà dell’esperimento
• CASUALITA’: si formano 2 gruppi in
modo random, dove uno (gruppo
sperimentale) inserisco/modifico la
variabile indipendente, nell’altro
(gruppo di controllo) non modifico
niente.
• CONTROLLO: misuro e controllo il
variare di tutte le variabili.
• MANIPOLO: inserisco o modifico la
variabile indipendente.
L’esperimento: ricerca del
nesso causa-effetto
• Obiettivo di studio: ricerca il
“perché”, cerca di spiegare le
relazioni tra variabili, il meccanismo
causa-effetto. Il risultato sono leggi e
teorie ineccepibili.
• Metodi quantitativi: l’esperimento
con ambiente stabile e variabili
controllate e misurate.
• Oggetto dell’analisi : la realtà è
scomposta in variabili misurabili.
• Analisi dei dati: spiegare la
variazione delle variabili, scoprire il
SINTESI del metodo deduttivo
puro
• Le fasi sono in una sequenzialità logica.
• La teoria è approfondita e precede
l’osservazione che è guidata.
• La definizione dei concetti, espressi in
variabili avvengono PRIMA di iniziare la
ricerca.
• Si arriva a scoprire il nesso causaeffetto
I progetti sperimentali
CONTRO
PRO
• Non sempre si riesce a formare 2
• Verificano la
gruppi e a misurare le variabili prima
relazione causae dopo.
effetto
• Molte variabili importanti non sono
• Prevedono,
predicono in maniera sottoponibili a manipolazione.(es. età non
è manipolabile).
scientifica i risultati • Negli esperimenti sul campo è
delle proprie azioni.
difficile in controllo ambientale e ci
sono sempre tante variabili che
interferiscono
• Effetto
Howthorne
(influenza
Questi progetti non rappresentano
la tipologia
più usata
dagli dei
ricercatori).
infermieri in quanto le variabili non
sono sempre così ben enucleate e
l’etica del ricercatore nel somministrare variabili pericolose (es. non
somm. un farmaco risaputo utile o far fumare 2 pacchetti di sigaretti) può
frenare la ricerca.
Le fasi del metodo deduttivo puro
• Quadro teorico di riferimento.
• Formulazioni di ipotesi.
• Pianificazione della ricerca
Definizione dei concetti, variabili, indicatori come guida prescrittiva da sondare
Campionamento: quanti e stratificati per quali caratteristiche
Scelta dello strumento di indagine, sua elaborazione e prova.
• Rilevazione dei dati.
• Analisi dei dati: valuta il nesso di causalità
delle variabili.
• Presentazione dei dati: tabelle.
• Ritorno alla teoria con leggi generalizzabili:
spiega le cause che provocano il variare della
variabile dipendente.
I trial clinici randomizzati
• Prevedono pre test e post test
• un gruppo di controllo(ha il trattamento standard o non
ha trattamento) e uno sperimentale (che riceve il
trattamento)
• I gruppi sono scelti in modo random (studio in cieco ai
pazienti è sconosciuta l’assegnazione al gruppo,
doppio cieco è sconosciuta sia ai pazienti che ai
ricercatori)
• Seguono i pazienti nel tempo e raccolgono i dati nei
periodi stabiliti,
• I campioni sono selezionati in più centri (ospedali)
• I campioni sono abbastanza numerosi
• La valutazione dell’efficacia della ricerca è considerata
la miglior evidenza o “gold standard” per la ricerca
Bibliografia
•
James Fain “La ricerca
infermieristica: leggerla,
comprenderla e applicarla”. McGraw
Hill, 2° edizione 2004, capitoli 1-2-910-11-15.
• Slides.