Università di Medicina e chirurgia CdL di infermiere METODOLOGIA DELLA RICERCA INFERMIERISTICA Dr.ssa Giuliana Morsiani a.a. 2011-2012 3 argomenti • Dove si colloca la ricerca nello sviluppo della scienza infermieristica • Il disegno della ricerca: i tipi di metodi della ricerca • La pianificazione della ricerca 1. LO SVILUPPO DELLA SCIENZA INFERMIERISTICA DA ARTE A SCIENZA CHE DIFFERENZA C’E’ • Che differenza c’è tra una badante e un infermiere? • Che differenza c’è tra un cuoco e un dietista? Cos’è l’arte? Obiettivo: espressione di attitudini, inclinazioni, predisposizioni innate, espressione della creatività, anche attraverso la ricerca del bello, dell’estetica. Realizzazione di idee concepite dalla fantasia • Metodi di risoluzione dei problemi: per tentativi ed errori, per imitazione/analogia, per esecuzione di ordini • Trasmissione: trasmissione orale delle conoscenze ricavate dall’esperienza, dalla pratica quotidiana, dal più esperto all’apprendista. Campo materiale Metodi non strutturati di risoluzione dei problemi campo materiale: UOMO I METODI NON SCIENTIFICI • • • • • Tradizione, esperienza professionale Intuizione Prova ed errori Imitazione, analogia autorità Cos’è la disciplina • Da discernere= apprendere, indicava originariamente l’atto dell’apprendere per poi definire l’oggetto stesso dell’apprendimento e dell’insegnamento. • Sono le prime astrazioni di pensiero (i concetti) che DESCRIVONO il campo materiale. • Dalle relazioni dei concetti nascono le teorie che ORDINANO le conoscenze professionali. IL NEW NURSING (dal 1970) • • • • • Il corpus concettuale Il metodo scientifico Il linguaggio La ricerca … la nascita della scienza infermieristica, • Ma anche di un mansionario che delimitava la propria autonomia e responsabilità. Le due discipline a confronto • I 4 concetti della disciplina infermieristica Persona Ambiente Salute/malattia Assistenza infermieristica • Le teorie Henderson: i 14 bisogni Roper: le attività di vita Orem: la cura di sé Roy: l’adattamento della persona • I concetti della medicina Persona Ambiente Malattia Definizione Storia della malattia Epidemiologia Fattori predisponenti Eziologia Patogenesi Sintomi, segni Assistenza medica Prevenzione Cura Riabilitazione. Concetto di ambiente Insieme di tutte le condizioni, circostanze influssi che determinano un’alterazione dell’equilibrio delle persone che ricercano La propria autoassistenza (Orem) la propria autonomia (Henderson) un nuovo adattamento (Roy) Concetto di uomo nelle dimensioni bio-psico- sociali • OREM: l’uomo è agente di autoassistenza, si impegna cioè nella ricerca dell’autoassistenza per mantenere la vita • HENDERSON: l’uomo tende all’indipendenza attraverso la soddisfazione dei 14 bisogni. • ROY: sistema bio-psico-sociale in continua interazione con input dell’ambiente che muta e al quale risponde con sistemi adattivi Concetto di salute/malattia • OREM: mancanza di autoassistenza, l’individuo non è capace di badare a se stesso • HENDERSON: salute è indipendenza, quindi malattia è assenza di autonomia, ha bisogni non soddisfatti per mancanza di conoscenza, volontà o forza. • ROY: la salute è un processo di divenire integrati con il tutto, quando cioè l’uomo si adatta in continuazione. Quando i sistemi di adattamento sono inefficaci si instaura la malattia. Concetto di assistenza infermieristica • OREM: progettare, erogare attività per recuperare l’autoassistenza del paziente Tipo compensativo Parzialmente compensativo Educativo di supporto • HENDERSON: supplenza nel recuperare l’indipendenza o accompagnarlo ad una morte serena • ROY: aiutare l’uomo ad adattarsi ai cambiamenti nei suoi bisogni fisiologici, al concetto di sé, nelle sue interazioni …durante la salute e malattia. I 14 bisogni diVirginia Henderson 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Respirare Mangiare e bere Eliminare i rifiuti del corpo Muoversi e mantenere una posizione corretta Dormire e riposare Scegliere il vestiario adeguato Mantenere la temperatura corporea Tenere il corpo pulito Evitare pericoli derivanti dall’ambiente 1. Comunicare con gli altri esprimendo le proprie emozioni 2. Seguire la propria fede 3. Lavorare 4. Giocare e ricrearsi 5. Imparare, scoprire la curiosità TEORIA DELLA HENDERSON Assistenza infermieristica uomo Salute-malattia ambiente Qual è l’altro elemento cardine per dare un ordine al corpus concettuale? IL METODO SCIENTIFICO di risoluzione dei problemi Per la medicina: metodo clinico • Anamnesi: storia, segni e sintomi • Diagnosi • Terapia • Prognosi Per l’infermieristica: processo di nursing • Accertamento • Diagnosi infermieristica • Pianificazione • Attuazione • Verifica LO SPECIFICO INFERMIERISTICO C O R P U S Con cettu ale Accertam. diagnosi inf pianificaz. Attuaz. valutaz LO SPECIFICO INFERMIERISTICO Le due basi cognitive definite: La medicina L’infermieristica La relazione d’aiuto L’organo leso 1970 1850 TEORIA (Henderson, Gordon, Orem …) Concetti uomo, sal/mal, amb, assistenza inf Metodo sc. Linguaggio sc. Disciplina Primo sviluppo teorico campo materiale uomo bio-psico-sociale Quasi nullo l’ampliamento delle conoscenze Campo materiale: uomo bio-psico-sociale Cos’è la scienza • Scienza: complesso organico e sistematico di pensieri (conoscenze) intorno ad un determinato ordine di fenomeni, con l’obiettivo di descrivere, spiegare e prevedere. • Insieme di conoscenze che giustificano le decisioni nella pratica assistenziale. Quali sono gli elementi che caratterizzano TUTTE le scienza 1.Obiettivo Descrivere, spiegare (= ricostruire la genesi), PREVEDERE 2.Campo materiale (uomo bio-psico-sociale) 3.Corpus concettuale 4.Metodo di risoluzione dei problemi 5.Struttura sintattica (modi di lavorare, procedure, protocolli, sistema informativo es. cartella inferm.) 6.Campo di applicazione 7.Linguaggio 8.Ricerca (livello di completezza) 9.Storia interna e storia esterna L’infermieristica è una scienza 1. Descrivere, 1. Obiettivo spiegare e Descrivere, spiegare (= ricostruire la prevedere i genesi), PREVEDERE fenomeni dello 2. Campo materiale specifico 3. Corpus concettuale infermieristico 4. Metodo di risoluzione dei problemi 2. L’uomo nei bisogni 5. Struttura sintattica (modi di lavorare, bio-psico-sociali procedure, protocolli, sistema informativo es. cartella infermieristica.) 3. Uomo, 6. Campo di applicazione salute/malattia, 7. Linguaggio ambiente, assistenza 8. Ricerca (livello di completezza) infermieristica 9. Storia interna e storia esterna 4. Processo di assistenza nuove teorie ampliamento dei concetti RICERCA Indagine sistematica sulle conoscenze per prendere decisioni in ambito professionale. Ha metodi che mirano a generare nuove conoscenze, diversi dal problem solving (Metodo induttivo/deduttivo) TEORIA (Henderson, Gordon, Orem …) Concetti uomo, sal/mal, amb assist. Inferm. Metodo sc. Linguaggio sc. oggetto di studio uomo bio- psico- sociale campo materiale uomo L’infermieristica è una scienza, CON UN GROSSO LIMITE: POCA ATTIVITA’ DI RICERCA Quali gli ambiti della ricerca infermieristica? AMPLIAMENTO DEI CONCETTI • SALUTE Nuovo concetto, non più come assenza di malattia, ma come ricerca di nuovi equilibri agendo su interventi che abbiano un impatto sulla qualità di vita in relazione alla presenza di pluripatologie legate alla longevità. AMPLIAMENTO DEI CONCETTI • UOMO BIO Valutare il miglioramento delle tecniche di combinazione dei principi nutritivi per gli anziani, i fratturati Valutare il controllo delle infezioni attraverso la modifica della tecnica di inserimento del catetere vescicale in base a nuovi presidi e conoscenze Valutare il tempo di guarigione delle piaghe da decubito modificando i presidi Valutare il tempo di recupero dei pazienti operati di protesi d’anca in base a nuove tecniche di mobilizzazione Valutare il rischio di lombalgia degli infermieri in base a nuove tecniche di mobilizzazione dei pazienti … AMPLIAMENTO DEI CONCETTI • UOMO PSICO-sociali Quanto l’unità familiare può rallentare l’avanzamento della malattia neoplastica Quanto la tecnica del counselling aiuta al recupero/gestione del deficit/lutto/prognosi infausta della persona Quanto i corsi di blsd così strutturati (rianimazione cardio polmonare…) sono efficaci nella performance riabilitatoria Quanto può diminuire l’ansia un programma educativoinformativo pre intervento chirurgico, Quanto il rispetto culturale (menù, spazio per il culto) può accelerare la compliance e la dimissione Quali tecniche di terapie occupazionali sono più efficaci in una casa protetta Quanto può ridurre l’ansia una consulenza dello psicologo pre intervento, pre cicli chemioterapici, per i familiari dei defunti … AMPLIAMENTO DEI CONCETTI • AMBIENTE- come cambierà il lavoro infermieristico in base a: Livello medio di conoscenze della società è notevolmente aumentato. Epoca dell’informazioni, della rete, dell’accesso non più dell’operatività es. cartelle informatizzate, richieste informatizzate… Internet e le opportunità per l’assistenza infermieristica (es. lettere di dimissioni spedite per e-mail, consigli, protocolli di preparazione delle indagini diagnostiche, informazioni sugli orari di visita …) La tecnologia: i letti intelligenti Nuove figure professionali: gli OSS AMPLIAMENTO DEI CONCETTI • ASSISTENZA INFERMIERISTICA PRESA IN CARICO (il nuovo ruolo del care manager e soddisfazione dell’utenza), non solo mera esecutività, non solo tecnicismo Presidiare gli anelli di congiunzione dell’organizzazione, Interiorizzazione dei valori, non solo osservanza del protocollo Provare, sperimentare, osare Nuovo ruolo dell’infermiere: professionista che propone, ricerca, si documenta, risolve i problemi (i momenti di verità) PSICO • • Bio • • • nuovi presidi (PICC…) Nuove tecniche (di asepsi, di mobilizzazione) Nuove combinazioni (es. nutrienti) Sociale Ruolo infermieristico • formazione Formazione (IP, • corso DU,CdL…) di • chiarezza forma di ruolo zione (mansionari o, compito • Utilizz o profilo/ o di presa in un carico) nuovo • autostima, protoc consapevol ollo ezza della propria specificità professioal • • • Livello di informazioni/ conoscenze Livello di consapevolezza di valori, convinzioni, stima di sè capacità di coping al dolore/lutto musica, pet terapy, vicinanza familiare … tecniche di counselling, tecniche di relazione d’aiuto, tecniche comunicative… La patient safety: Gli indicatori • N° cadute • N° piaghe da decubito • N° infezioni urinarie • N° reclami su un certo argomento • Livello di soddisfazione • livello di autonomia/ recupero del deficit • qualità di vita • % di turnover/abbandoni/ licenziamenti infermiristici • Gg di malattia infermieristico Stile di leadership Stile di • Autoritario management Equipe Identità del gruppo infermieristico • Partecipativ • accentrator Tipi di collaborazione • fa diagnosi, e/ o pian-valuta • dipendenza decentrator • Democratic o esegue , autoritaria e o • cultura • collaborativ • autoritario/ • clima, partecipativ della a benessere ricerca del o Contesto familiare colpevole o organizzativ • livello di della causaContesto Tecnologia o compliance H/Distretto • progettualit • • informatizzazi • livello di ào • reparto one manutenzio informazini Acuto/post • presidi ne • capacità di acuto • maccihne coping • rianimazione/ acuto Livello di autonomia/ recupero del deficit • • • • Contenzione: quantità di urina/feci Quantità di cibo ingerito Cm di lesione N° di passi compiuti senza deambulatore Il nursing non è la medicina • Obv: legare aspetti psicosociali al bio, NON solo approfondire bio su bio o o o o Es: come l’unità familiare (progettualità continua) aiuta la guarigione del tumore Il debrifing post visita medica e l’unità dell’equipe o la durata di degenza del paziente La visita medica come meeting point di discussione e debrifing e l’unità dell’equipe 10 minuti di accoglienza al paziente e la sua ansia • Obv di natura BIO su bio o o Es. descrizione di diagnosi mediche su cui inserire il tubo endotracheale da parte dell’infermiere (è tecnica) Le complicanze dopo posizionamento del PICC da parte dell’infermiere 3 argomenti • Dove si colloca la ricerca nello sviluppo della scienza infermieristica • Il disegno della ricerca: i tipi di metodi della ricerca • La pianificazione della ricerca L’OBIETTIVO della ricerca è produrre conoscenze nuove Quanto sono “vere” queste nuove conoscenze? La classificazione delle evidenze 1.Evidenza A 2.Evidenza A1 3.Evidenza B 4.Evidenza C 5.Evidenza D 6.Evidenza D1 7.Evidenza D2 1. Studi controllati, meta analisi (sperimentali) 2. Revisione sistematica 3. Studi descrittivi, correlazionali (osservazionali) 4. Ricerche qualitative 5. Opinioni di esperti 1. Revisione integrativa 2. Revisione critica Il disegno di ricerca: la scelta del metodo. Da un estremo all’altro ci sono tante tonalità intermedie. La scelta del metodo determina la forza delle evidenze nei risultati ottenuti qualitativi quantitativi deduttivo sperimental e Metodo deduttivo puro o sperimentale: l’esperimento induttivo Metodo quasi sperimental e osservazional e I metodi non speriment ali Metodo induttivo puro, qualitativo Il disegno di ricerca Forme spurie ……………………………… Metodo deduttivo puro: l’esperimento vero Quasi esperiment o I metodi non speriment ali Metodo qualitativo o induttivo puro IL METODO INDUTTIVO Il tacchino induttivista • Fin dal primo giorno questo tacchino osservò che, nell’allevamento dove era stato portato, gli veniva dato il cibo alle 9 del mattino. E da buon induttivista non fu precipitoso nel trarre conclusioni dalle sue osservazioni e ne eseguì delle altre in una vasta gamma di circostanze: di mercoledì, di giovedì, nei giorni caldi e nei giorni freddi, sia che piovesse sia che splendesse il sole. Cosi arricchiva ogni giorno il suo elenco di una proposizioni osservativa in condizioni le più disparate. Finchè la sua coscienza induttivista fu soddisfatta ed elaborò un’inferenza induttiva come questa:” Mi danno sempre il cibo alle 9 del mattino”. • Purtroppo però questa conclusione si rivelò incontestabilmente falsa alla vigilia di Natale, quando, invece di venir nutrito, fu ESEMPI DI RICERCA INDUTTIVA • Che cosa si prova a subire un trapiano di midollo, ad essere malati di AIDS? • Qual è il comportamento dei consumatori dopo i casi di acqua contaminata? • Come sarà il comportamento degli italiani nei giorni pre natalizi in seguito al “caro euro? • Cosa si prova a dare assistenza in un reparto di terapia intensiva? • In che modo gestiscono la propria malattia i pazienti malati di AIDS? • Qual è il significato di benessere degli anziani? • Qual è il significato di assistenza dei moldavi verso gli anziani italiani? • Com’è stata l’esperienza di ricevere un trapianto di cuore? • Qual è il livello di reale “presa in carico” dell’infermiere dopo un corso di formazione? • … va a ricercare domande sul significato delle esperienze (metodo fenomenologico), sui valori, credenze che guidano i comportamenti, va a scavare nei concetti “core” che guidano l’agire per capire l’essere umano (metodo etnografico)… non si limita a descrivere un comportamento come l’indagine METODO INDUTTIVO: …dal particolare al “tipo ideale” • Obiettivo: conoscere, comprendere il “come” del fenomeno, gli atteggiamenti, non creare leggi universali, ma generalizzazioni descrittive, di tipo statistico, probabilistico. • Metodi qualitativi: osservazione sistematica o semplice, biografie, interviste non strutturate per permettere la massima libertà di risposta. (es.”per Lei che significato ha l’esperienza della menopausa?”). • Oggetto dell’analisi: l’individuo. • Analisi dei dati: comprendere le persona attraverso la distribuzione di probabilità, la classificazione, i tipi ideali. La teoria è scoperta nel corso dell’indagine. La relazione tra teoria e ricerca è aperta. Le fasi del metodo induttivo puro Identificazione del problema • • Pianificazione della ricerca (disegno della ricerca) Definizione di concetti orientativi (es. ruolo dell’infermiere di famiglia, disgregazione familiare, idea politica pre elettorale…), cioè orientano a dove guardare Campionamento: quanti, stratificati per quali caratteristiche Scelta dello strumento di indagine, diario, biografie, interviste, Rilevazione dei dati: osservazione, intervista, diario • Analisi dei dati Differenziazione non per variabili, ma per esperienze, per EPISODI, standardizzando le osservazioni o le risposte alle interviste aperte. o Quantificazione delle risposte standardizzate o Sviluppo dei concetti e descrizione della distribuzione del fenomeno (della frequenza). o • Presentazione dei dati: citazioni. Formulazione della teoria in base alle variabili emerse dalle risposte ed alla loro distribuzione. La teoria emerge dai dati. L’analisi dei dati del metodo induttivo puro: capire la non-professionalità dell’infermiere Per alto Per Per carico imperizia caratteristiche di soggettive lavoro Cattiva relazione x Per Per negligenza impazienza, (svogliatezz burn out a) xxx Cattiva capacità tecnicaprofessionale e deontologica xxxx Cattiva xxxx organizzazione xx xx xxx L’analisi dei dati del metodo induttivo puro: capire la violenza minorile Violenza Violenza contro la contro gang membri di altre gang Per paura Per ambizione Per frustrazione Per autodetermin azione Violenza contro i residenti del rione Violenza contro i non residenti del rione Violenza contro le proprietà del rione Violenza contro la proprietà non del rione L’analisi dei dati del metodo induttivo puro • L’obiettivo dell’analisi è la comprensione delle persone, degli atteggiamenti, del comportamento, delle opinioni, del fenomeno attraverso la distribuzione delle esperienze. Si possono anche mettere in relazione le variabili, ma con fine esplorativo, di avere un’immagine accurata, non di spiegare il nesso causa-effetto delle variabili. • L’operativizzazione in termini matematici è minima. • Viene così a delinearsi il “tipo ideale”, il più rappresentativo (es. la persona che tenta il SINTESI del metodo induttivo puro • La relazione tra osservazione e teoria è aperta, è una costruzione in itinere • Non traduce fin dall’inizio il concetto in variabili precise, ma da un concetto orientativo (“l’utilità dell’infermiere ospedaliero”) si risale alle variabili a posteriori, nell’elaborazione dei dati. Il metodo induttivo puro PRO • Ottengono grandi quantità di informazioni • Le informazioni possono essere accurate e dare un’immagine reale del fenomeno studiato. CONTRO • Le informazioni sono tendenzialmente superficiali • Si guarda più all’ampiezza delle informazioni • La conduzione dell’indagine comporta grande esperienza (es. tecniche di campionamento, osservazione dettagliata, conduzione di Disegno sperimentale puro • Scopo: verificare se c’è differenza tra un gruppo di genitori che ha ricevuto un intervento informativo sull’infermiere domiciliare, rispetto ad un altro gruppo di genitori che non l’ha ricevuto. Le proprietà dell’esperimento • CASUALITA’: si formano 2 gruppi in modo random, dove uno (gruppo sperimentale) inserisco/modifico la variabile indipendente, nell’altro (gruppo di controllo) non modifico niente. • CONTROLLO: misuro e controllo il variare di tutte le variabili. • MANIPOLO: inserisco o modifico la variabile indipendente. L’esperimento: ricerca del nesso causa-effetto • Obiettivo di studio: ricerca il “perché”, cerca di spiegare le relazioni tra variabili, il meccanismo causa-effetto. Il risultato sono leggi e teorie ineccepibili. • Metodi quantitativi: l’esperimento con ambiente stabile e variabili controllate e misurate. • Oggetto dell’analisi : la realtà è scomposta in variabili misurabili. • Analisi dei dati: spiegare la variazione delle variabili, scoprire il SINTESI del metodo deduttivo puro • Le fasi sono in una sequenzialità logica. • La teoria è approfondita e precede l’osservazione che è guidata. • La definizione dei concetti, espressi in variabili avvengono PRIMA di iniziare la ricerca. • Si arriva a scoprire il nesso causaeffetto I progetti sperimentali CONTRO PRO • Non sempre si riesce a formare 2 • Verificano la gruppi e a misurare le variabili prima relazione causae dopo. effetto • Molte variabili importanti non sono • Prevedono, predicono in maniera sottoponibili a manipolazione.(es. età non è manipolabile). scientifica i risultati • Negli esperimenti sul campo è delle proprie azioni. difficile in controllo ambientale e ci sono sempre tante variabili che interferiscono • Effetto Howthorne (influenza Questi progetti non rappresentano la tipologia più usata dagli dei ricercatori). infermieri in quanto le variabili non sono sempre così ben enucleate e l’etica del ricercatore nel somministrare variabili pericolose (es. non somm. un farmaco risaputo utile o far fumare 2 pacchetti di sigaretti) può frenare la ricerca. Le fasi del metodo deduttivo puro • Quadro teorico di riferimento. • Formulazioni di ipotesi. • Pianificazione della ricerca Definizione dei concetti, variabili, indicatori come guida prescrittiva da sondare Campionamento: quanti e stratificati per quali caratteristiche Scelta dello strumento di indagine, sua elaborazione e prova. • Rilevazione dei dati. • Analisi dei dati: valuta il nesso di causalità delle variabili. • Presentazione dei dati: tabelle. • Ritorno alla teoria con leggi generalizzabili: spiega le cause che provocano il variare della variabile dipendente. I trial clinici randomizzati • Prevedono pre test e post test • un gruppo di controllo(ha il trattamento standard o non ha trattamento) e uno sperimentale (che riceve il trattamento) • I gruppi sono scelti in modo random (studio in cieco ai pazienti è sconosciuta l’assegnazione al gruppo, doppio cieco è sconosciuta sia ai pazienti che ai ricercatori) • Seguono i pazienti nel tempo e raccolgono i dati nei periodi stabiliti, • I campioni sono selezionati in più centri (ospedali) • I campioni sono abbastanza numerosi • La valutazione dell’efficacia della ricerca è considerata la miglior evidenza o “gold standard” per la ricerca Bibliografia • James Fain “La ricerca infermieristica: leggerla, comprenderla e applicarla”. McGraw Hill, 2° edizione 2004, capitoli 1-2-910-11-15. • Slides.