I FRONTI E LE
PERTURBAZIONI
Ciclogenesi:
formazione dei
cicloni extratropicali
Alle medie latitudini il contrasto termico fra le zone polari e quelle
tropicali determina un forte flusso di correnti occidentali in quota
soggetto a ondulazioni orizzontali in direzione nord-sud.
Le onde sono instabili e quando si rompono creano una struttura a
vortice con bassa pressione al centro.
Contemporaneamente alla formazione del ciclone, si ha la formazione
dei fronti.
Masse d’aria diverse a contatto non si mescolano
e danno luogo a superfici di discontinuità
L’intersezione col suolo prende il nome di fronte
I fronti atmosferici
• Zone di transizione tra
due diverse masse
d’aria che si
distinguono per:
•
•
•
densità
temperatura
umidità
• fronte freddo
• fronte caldo
• fronte occluso
Rappresentazione di un fronte caldo e freddo
Fronte caldo
Zona di separazione tra
aria più calda umida ed
instabile ed aria più
fredda e secca
preesistente
Caratteristiche:
* tendenza dell’aria calda a risalire la massa
d’aria fredda
* nubi prevalentemente stratiformi
* precipitazioni persistenti e diffuse
* velocità 20 km/h
Fronte freddo
Zona di separazione tra
aria più calda, umida ed
instabile scalzata da aria
più fredda, secca e
stabile
Caratteristiche:
* brusco calo della temperatura
* la pressione è al minimo, poi in ripresa
* rinforzo e rotazione dei venti da nord
* aumento della nuvolosità e precipitazioni
* velocità 30 - 50 km/h
Sviluppo di un sistema frontale associato
a formazione di un ciclone
Fronte caldo davanti a quello freddo
Sviluppo di un sistema frontale associato
a formazione di un ciclone
Fronte freddo si avvicina a quello caldo
Sviluppo di un sistema frontale associato
a formazione di un ciclone
Fronte freddo raggiunge quello caldo:
fase di occlusione
Occlusione
fredda
Tipico dell’estate
quando il continente
è fortemente
riscaldato
Occlusione
calda
Tipico dell’inverno
quando l’aria atlantica
è normalmente più
calda di quella che
ristagna sul continente
Esempio 1: fronte freddo del 20 settembre 1999
L
Esempio 1: fronte freddo del 20 settembre 1999
Esempio 2: sistemi frontali del 9 giugno 2002