Diapositiva 1

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LEGGE 170/2010
e
Piano
Didattico
Personalizzato
Rossi Viviana
BELLUNO
APRILE 2011
L’ alunno con DSA utilizza
un diverso modo di imparare che richiede:
la conoscenza dei DSA da parte dei docenti
un’organizzazione scolastica flessibile
una metodologia didattica personalizzata
04/06/2017
AID Torino
Ma si può fare?
sezione AID TORINO
Certo...“… perché non c'è nulla
che sia ingiusto
quanto far parti eguali fra disuguali...
DON MILANI “LETTERA AD UNA PROFESSORESSA” 1967
04/06/2017
AID Torino
Art. 3 Costituzione Italiana
“… E’ compito della repubblica rimuovere
gli ostacoli di ordine economico e sociale
che, limitando di fatto la libertà e
l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il
pieno sviluppo della persona umana …”.
sezione AID TORINO
Legge 517/77
(legge sulla programmazione educativa)
Interventi individualizzati in relazione
alle esigenze dei singoli alunni
“… La programmazione educativa può
comprendere attività scolastiche
organizzate per gruppi … allo scopo di
realizzare interventi individualizzati in
relazione alle esigenze dei singoli alunni….”
04/06/2017
AID Torino
Lo sancisce
il REGOLAMENTO
dell'AUTONOMIA
scolastica
D.P.R. 275/1999
L’autonomia delle istituzioni
scolastiche si sostanzia nella
PROGETTAZIONE e nella
realizzazione di interventi adeguati
alle caratteristiche specifiche …
degli studenti.
(Regolamento dell’autonomia - DPR 275/99 )
AID Torino
Flessibilità didattica
DPR 275/1999 art. 4.2:
Il Regolamento dell’autonomia scolastica offre lo
strumento della flessibilità, (“le istituzioni scolastiche
possono adottare tutte le forme di flessibilità che
ritengono opportune”).
Flessibilità non solo nei
calendari, negli orari, nei
raggruppamenti degli
alunni, nell’adeguamento
alle esigenze delle realtà
locali, ecc
Ma anche in tutti gli aspetti
dell’organizzazione educativa e
didattica della Scuola e va intesa
come:
- personalizzazione educativa e
didattica,
- personalizzazione degli obiettivi
formativi
- personalizzazione dei percorsi
formativi.
Anche nelle Indicazioni
per il Curriculo, 2007
“La scuola è chiamata a
realizzare percorsi formativi
sempre più rispondenti alle
inclinazioni personali degli
studenti nella prospettiva di
valorizzare gli aspetti peculiari
della personalità di ognuno”
… le ISTITUZIONI SCOLASTICHE
<<riconoscono e valorizzano le diversità… (e)
possono adottare tutte le forme di flessibilità
che ritengono opportune>> (Art. 4),
non solo perché sono diversi i contesti
socio-culturali, ma perché
UNICI SONO I SINGOLI ALUNNI,
tutti … abili diversamente !
sezione AID TORINO
… tutti gli alunni sono DIVERSI l'uno dall'altro
e la diversità non riguarda solo il colore dei
capelli,
ma anche le abilità di cui lo stesso individuo
è portatore
U. Tenuta
http://www.j3njy.it/wp-content/uploads/2007/11/ballerina.gif
04/06/2017
AID Torino
CERVELLO
2 emisferi con 2 funzioni diverse
Se vedete la ballerina girare in senso orario… è
la parte DESTRA che prevale (emotività,
creatività, spiritualità,….)
Se vedete la ballerina girare in senso
antiorario… è la parte SINISTRA che prevale
(logica, pratica, linguaggio,….)
Emisfero sinistro
•
•
•
•
Buona memoria a breve termine
Pensiero verbale
Memorizza le sequenze
Assimila informazioni passo
dopo passo
• Cerca cause ed effetti
• Si basa su induzione ed analisi
• E’ consapevole del tempo
Emisfero destro
• Si basa su associazioni personali
per ricordare
• Pensa per immagini
• Memorizza i modelli
• Considera le parti in relazione
al tutto
• Cerca connessioni simultanee
• Fa sintesi e collegamenti
intuitivi
• E’ consapevole dello spazio
Stili diversi di apprendimento
=
stili diversi insegnamento
CHE COSA È RICHIESTO AGLI
INSEGNANTI ?
RICONOSCERE
e
ACCOGLIERE
la "diversità"
Il percorso della
normativa specifica
Nota MIUR n. 4099 del 5.10.2004
Nota MIUR n. 26 del 5.01.2005
C.M. MIUR n. 1787 dell’1.03.2005
Nota MIUR n. 4798 del 27.07.2005
Legge Regionale n. 28 del 28.12.2007
“Norme sull’istruzione, il diritto allo studio e
la libera scelta educativa”
• Nota MIUR n. 4600 del 10 maggio 2007 –
Precisazioni a Circolare n. 28 del 15 marzo
2007 sull’esame di Stato conclusivo del
primo ciclo di istruzione nelle scuole statali
e paritarie per l’anno scolastico 20062007………
•
•
•
•
•
sezione AID TORINO
• Nota MIUR n. 4674 del 10/05/2007 – Alunni
con disturbi di apprendimento – Indicazioni
operative in merito all’utilizzo di strumenti
compensativi e misure dispensative per gli
alunni con disturbi di apprendimento
• Indicazioni per il curricolo – D.M. 31 luglio
2007 e direttiva del 3 agosto 2007
• Legge n. 169 del 30 ottobre 2008 "Conversione in legge, con modificazioni, del
decreto-legge 1º settembre 2008, n. 137,
recante disposizioni urgenti in materia di
istruzione e università"
• C.M. n. 100 dell’11 dicembre 2008 ……
sezione AID TORINO
• C.M. n. 4 del 16 gennaio 2009 (orari settimanali e
inglese potenziato)
• C.M. n. 10 del 23 gennaio 2009
• O.M. n. 40 dell’ 8 aprile 2009, art. 12, comma 7,
Istruzioni e modalità organizzative ed operative
per lo svolgimento degli esami di Stato
• C.M. n. 51 del 20 maggio 2009, sezione
“particolari categorie di candidati”
• Nota MIUR n. 5744 del 28 maggio 2009 – Anno
scolastico 2008/2009 - Esami di Stato per gli
studenti affetti da disturbi specifici di
apprendimento - DSA
• DPR n. 122 del 22 giugno 2009 -
Coordinamento delle norme vigenti per la
valutazione degli alunni. Art.10 valutazione
degli alunni con DSA
sezione AID TORINO
Legge n.170/2010
Legge sui…
DSA
ORA…
… siamo in attesa
dell’emanazione delle Linee Guida
e delle disposizioni attuative …
Che cosa cambia?
I DSA sono riconosciuti per legge
INCREDULO
SCETTICO
SOSPETTOSO
CONSIDERANDO …
F.Balbo
Mossetto
Art. 1 "Riconoscimento e definizione
di dislessia, disgrafia, disortografia,
discalculia"
Chi fa la diagnosi?
Valgono quelle dei privati?
04/06/2017
AID Torino
Art. 3 comma 1 (Diagnosi)
“ La diagnosi dei DSA è effettuata …dal Servizio
sanitario nazionale a legislazione vigente ed è
comunicata dalla famiglia alla scuola di
appartenenza dello studente.
Le regioni nel cui territorio non sia possibile
effettuare la diagnosi nell’ambito dei trattamenti
specialistici erogati dal Servizio sanitario nazionale
possono prevedere, nei limiti delle risorse umane,
strumentali e finanziarie disponibili a legislazione
vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata
da specialisti o strutture accreditate.”
A chi consegna il genitore
la diagnosi?
OGNI ISTITUZIONE SCOLASTICA
Inserisce il modello del PDP nel Piano
dell’Offerta Formativa (POF)
1.
2.
3.
4.
Riceve la diagnosi dalla famiglia
La protocolla
La inserisce nel fascicolo riservato
Informa il Consiglio di classe della
presenza di un DSA tramite referente o
altro incaricato dal D.S.
5. Procede alla stesura del PDP
6. Aggiorna il fascicolo personale riservato
inserendo il PDP
La famiglia non vuole che si sappia che il
figlio ha un DSA!
CHE FARE?
CERCARE DI CONVINCERLA!
L’accettazione della diagnosi e la condivisione
all’interno della classe permettono alla scuola
non solo di ottemperare
ai propri doveri, ma di garantire i diritti del
ragazzo.
ATTENZIONE
LA “DISLESSIA” E’ UN DATO SENSIBILE,
quindi coperto da privacy.
Pertanto non si può parlarne se non si è autorizzati
dai genitori, i quali non sono obbligati a consegnare a
scuola la dichiarazione del medico.
Se non lo fanno, però, l’allievo non può essere
considerato dislessico, ma solo affetto da
disturbi di apprendimento.
Art. 5 - Misure educative e
didattiche di supporto
Afferma il diritto degli alunni con DSA a
"fruire di appositi
provvedimenti dispensativi e
compensativi
di flessibilità didattica
nel corso dei cicli
di istruzione e formazione e negli studi
universitari …"
Che cosa significa “compensare”?
Significa utilizzare strumenti in
grado di vicariare
una o più funzioni
(deficitarie)
Compensare
Pareggiare uno
scompenso,
supplire a...
Dispensare
Liberare da un
obbligo o da un
impegno, esentare
Compensare \ Dispensare
Nota 4674 M.P.I 10 maggio 2007
Mentre gli strumenti compensativi, per la loro
funzione di ausilio, sono particolarmente suggeriti per
la scuola primaria e, in generale, nelle fasi di
alfabetizzazione strumentale per i diversi
apprendimenti (tabella dei mesi, tabella dell’alfabeto e dei vari caratteri,
tavola pitagorica, tabella delle misure, tabella delle formule geometriche,
calcolatrice, registratore, computer con programmi di video-scrittura con
le misure dispensative
possono avere un campo di applicazione soprattutto
per gli studenti degli istituti di istruzione secondaria
correttore ortografico e sintesi vocale, ecc.),
Misure dispensative
Gli studenti con
D.S.A sono
dispensati da :
Lettura ad alta voce
Scrittura sotto dettatura
Uso del vocabolario cartaceo
Studio delle tabelline
Studio di lingua straniera nella forma
scritta
Tempi più lunghi per eseguire consegne
Possono usufruire di :
Verifiche orali anziché scritte
Interrogazioni programmate
Strumenti compensativi
• Il primo strumento compensativo per un alunno con
dislessia: un efficiente metodo di studio. (“Dislessia”,gennaio
2010)
• In classe durante la lezione: selezionare i contenuti
fondamentali sul libro di testo; utilizzare simboli visivi, parole chiave,
brevi frasi, evidenziare
• A casa lettura per studiare: capire e ricordare
• Strategie metacognitive: una specie di guida al ragionamento
che punti sui procedimenti logici e metalinguistici
Strumenti
compensativi specifici
Hanno la funzione di vicariare in modo diretto e
specifico una delle abilità : lettura, scrittura, grafia,
ortografia, calcolo, numero,..:
-
-
Sintesi vocale
Calcolatrice
Correttore ortografico
Lettore esterno
Penne con impugnatura speciale
Quaderni specifici
… quindi favorire e insegnare
l’uso degli strumenti
informatici …
Computer
Internet
Enciclopedie multimediali
Registratore
Traduttore
MP3
SIAMO PASSATI DA ….
• Invenzione della SCRITTURA, che permise di dare
stabilità alle conoscenze
• Invenzione della STAMPA, che fece del libro un bene
a basso costo e alla portata di tutti e consentì di
attingere a cose pensate da altri a immense distanze
di tempo e di spazio.
• Invenzione e sviluppo delle TIC. Negli ultimi 30
anni siamo passati alla terza fase, dove le cose
che sappiamo, non le conosciamo necessariamente
per averle lette, ma per averle viste o sentite in
TV, nello schermo di un computer… o da un ipod
NUOVI MODI DI APPRENDERE
I nuovi strumenti di costruzione delle
conoscenze portano con sé la rottura
con l’insegnamento tradizionale,
analitico, sequenziale, rigidamente
suddiviso per discipline
 Si fondano su una visione olistica,
globale dell’apprendimento
Ma il cambiamento più importante sono
le nuove tecnologie digitali
• Sono tecnologie che riguardano proprio quello di cui si occupa la
scuola: ricevere, ricordare, usare, produrre informazioni,
pensare, apprendere, interagire con gli altri
• Queste tecnologie oggi invadono tutta la società ma non hanno
nessun posto nella scuola
•
Fuori della scuola tutti le usano, nel lavoro e più in generale nel
sistema economico, nella vita di tutti i giorni, per cercare,
ricevere e produrre informazioni, per interagire con gli altri, per
giocare e per altre forme di intrattenimento
• Nella scuola raramente queste tecnologie entrano!
•
Come è possibile che una scuola così funzioni?
Con le nuove tecnologie digitali
si impara vedendo e facendo
e non più soltanto
ascoltando e leggendo….
e soprattutto
agendo sulle cose
e osservando le conseguenze
delle proprie azioni
RICORDATE:
ECCO LE MODALITÀ attraverso cui
avvengono TUTTI GLI APPRENDIMENTI
90%
70%
FARE (ESPERIENZA DIRETTA )
PARLARE E SCRIVERE
ASCOLTARE E VEDERE (INSIEME) 50%
VEDERE
UDIRE
LEGGERE
30%
20%
10%
( “LE AQUILE SONO NATE PER VOLARE” di R. Grenci – La Meridiana)
• I ragazzi oggi accettano sempre meno di imparare
dagli adulti
• Utilizzare sistemi tecnologici per quanto riguarda i
contenuti permetterebbe in qualche modo di aggirare
questo problema
• Gli insegnanti non appaiono più come l’unica fonte di
conoscenza
• Le modalità di apprendimento somigliano di più al
modo di comunicare a cui i ragazzi sono abituati fuori
dalla scuola
Le tecnologie compensative non possono
considerarsi un’alternativa agli
strumenti di studio tradizionali,
né ”un cambiamento radicale del
metodo di studio” ,
ma sono da considerarsi un supporto per
aggirare la decodifica del testo…
sono dei
MEDIATORI
I MEDIATORI vengono classificati in
quattro categorie:
• ATTIVI (fanno ricorso all'esperienza diretta) es.
l'esperimento scientifico
• ICONICI (utilizzano le rappresentazioni del linguaggi grafico
e spaziale) fotografie, carte geografiche, schemi, diagrammi,
mappe concettuali ….
• ANALOGICI (si rifanno alle possibilità di apprendimento
insite nel gioco e nella simulazione) es. gioco di ruolo
• SIMBOLICI (utilizzano i codici di rappresentazione
convenzionali e universali, come quelli linguistici) es la lezione
ascoltata.
E' ovvio che sia necessaria la loro INTEGRAZIONE
Occorrono quindi …
STRATEGIE DIDATTICHE DIVERSE ,
in grado di sviluppare al meglio
i vari tipi di intelligenza, …
di motivare ogni ragazzo …
di tener conto dei suoi pensieri …
per permettergli
di dare il meglio di sè
OCCORRONO …
- UNA didattica individualizzata e
personalizzata
- DELLE forme efficaci e flessibili di
lavoro scolastico
- DELLE misure dispensative da
prestazioni non essenziali …
- L’USO di strumenti compensativi, di
tecnologie informatiche e di mezzi di
apprendimento alternativi
- UN continuo monitoraggio per valutare
l'efficacia delle misure adottate e il
raggiungimento degli obiettivi
- DELLE adeguate forme di verifica e di
valutazione
E’ L’ENNESIMO ACCENTO
POSTO
SULLA DIDATTICA!!!
Le sollecitazioni della legge devono
rappresentare per la scuola un’occasione di
crescita professionale, in quanto
la DIDATTICA è la
“ricerca del miglioramento dell’efficacia ed
efficienza dell’insegnamento per creare le
condizioni di un efficace ed efficiente
apprendimento nell’allievo con conseguente
diminuzione del tempo di studio e del dispendio
di energie”.
Materiale
Significativo
Video
Immagini
Schemi
Grafici
Testi e dispense
Registrazioni
e soprattutto
Mappe concettuali
Sostenere e promuovere un approccio strategico nello studio utilizzando
mediatori didattici facilitanti l’apprendimento (immagini, mappe …)
Chi decide gli strumenti
compensativi?
Il Consiglio di classe, acquisita la diagnosi
specialistica di DSA, dopo avere
analizzato
l’ entità del disturbo, le difficoltà, i punti di
forza dell’allievo con DSA,
definisce quali strategie didattiche mettere
in atto e quali strumenti utilizzare
… confrontandosi con
la famiglia , lo studente e, dove è possibile,
con i tecnici.
Tecnologie compensative
ATTENZIONE!
Se le … tecnologie compensative sono
specifiche per i DSA
… comportano, per l'eccessiva diversità
e visibilità degli strumenti, rischi di
rifiuto e perdita di autostima.
Sono da usare quindi quando la diagnosi
e i bisogni sono stati ben accertati e
…sono tali da garantirne il successo con
ragionevole certezza ...
( Fogarolo)
AID Torino
Esonero lingua straniera?
La normativa ha sempre detto che non è
possibile esonerare dall’esame scritto di lingua
Non si possono privare i ragazzi di
conoscenze essenziali al giorno d’oggi
E la valutazione?
La Legge 170/2010
… parlando di valutazione degli
apprendimenti, assicura che …
“agli studenti con DSA sono garantite,
durante il percorso di
istruzione e di formazione scolastica e
universitaria,
adeguate forme di verifica e di
valutazione,
anche per quanto concerne gli esami di
Stato …”.
sezione AID TORINO
COME VALUTARE un “dislessico”?
• CONSIDERANDO LE CARATTERISTICHE
DEL DISTURBO
• IGNORANDO GLI ERRORI DI
TRASCRIZIONE
• SEGNALANDO SENZA CALCOLARLI
GLI ERRORI ORTOGRAFICI
• INDICANDO SENZA VALUTARLI GLI
ERRORI DI CALCOLO
• VALUTANDO I CONTENUTI E LE
COMPETENZE E NON LA FORMA
•TENENDO CONTO DEL PUNTO DI
PARTENZA E DEI RISULTATI
CONSEGUITI
•PREMIANDO I PROGRESSI E GLI
SFORZI
•PENALIZZANDO CIÒ CHE NON
DIPENDE DAL DISTURBO
sezione AID TORINO
Si concordano:
• interrogazioni programmate
• argomenti delle verifiche
• compensazione con prove orali di compiti
scritti non ritenuti adeguati
• uso di mediatori didattici durante le
interrogazioni (mappe mentali, mappe
cognitive, schemi)
• programmazione di tempi più lunghi o
riduzione delle richieste per l’esecuzione di
prove scritte
• prove informatizzate
• verifiche con domande a risposta multipla
Esami?
FAQ su ESAME di STATO.
1)
Esiste una normativa che preveda una tipologia di terza prova d’esame
differente per il solo alunno DSA rispetto alla classe? Es. Tipologia, C anziché A?
No, cambiano solo le modalità per svolgerla. Ovvero utilizzerà gli strumenti
compensativi e dispensativi e più tempo.
2) Le simulazioni di terza prova, da allegare al documento del 15 maggio, possono
differire per l’alunno DSA rispetto alla classe ed essere vincolanti per la
commissione esaminatrice? NO.
3) Pur avendo valutato nel corso dell’anno l’alunno oralmente per compensare le
difficoltà dello scritto (es Lingua Inglese), come può essere aiutato il medesimo
alunno in sede d’esame considerato che anche Inglese è scritto? tabelle delle
regole ortografiche, qualcuno che legga per lui i testi e le consegne, vocabolario
ON LINE, valutazione dello scritto che non tenga conto degli errori ortografici.
4) Gli è permesso l’utilizzo di strumenti compensativi durante lo svolgimento delle
prove scritte d’esame (es computer) e quale è la procedura perché la commissione
esaminatrice non si opponga? SI, DEVE ASSOLUTAMENTE UTILIZZARLI!!
Devono stendere un Piano Personalizzato in cui siano scritti gli strumenti
compensativi e dispensativi che ha utilizzato durante l'anno e che, quindi,
deve utilizzare anche in sede di esame.
Ordinanza Ministeriale n. 44/2010 “La Commissione –
articolo 12
anche sulla base di quanto previsto dall’articolo 10 del D.P.R.
terrà in
debita considerazione le specifiche situazioni soggettive,
adeguatamente certificate, relative ai candidati affetti da
disturbi specifici di apprendimento (DSA), sia in sede di
svolgimento delle prove scritte che, in particolare, di
predisposizione della terza prova scritta, prevedendo la
possibilità di riservare, comunque, alle stesse tempi più lunghi di
quelli ordinari.
Al candidato potrà essere consentita l’utilizzazione di
apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano
stati impiegati per le verifiche in corso d’anno”. (Art.12 c.7)
22/6/2009, n.122 e di eventuali elementi forniti dal Consiglio di classe -
D.P.R. n° 122 del 22 giugno 2009
REGOLAMENTO SULLA VALUTAZIONE
Art. 10
Valutazione degli alunni con DSA
“ Per gli alunni con DSA adeguatamente
certificati,
la valutazione e la verifica degli
apprendimenti, comprese quelle effettuate in
sede d’esame conclusivo dei cicli, devono tener
conto delle specifiche situazioni soggettive di
tali alunni;
a tali fini, nello svolgimento dell’attività
didattica e delle prove di esame, sono adottati
gli strumenti compensativi e dispensativi
ritenuti idonei. ...”
AID Torino
STESSI OBIETTIVI, …
MODALITÀ DIVERSE
DPR N° 122 del 22 giugno 2009 - art.10
“Nel diploma finale rilasciato al termine degli
esami non viene fatta menzione delle modalità
di svolgimento e della differenziazione delle
prove.”
“DIFFERENZIATE” NEI TEMPI E NEI
MODI, NON NEI CONTENUTI
ESAME di STATO – Secondo ciclo OM n°40/2009 Art. 12 c. 7
La commissione terrà in considerazione gli allievi con
dislessia:
- per la predisposizione della terza prova scritta
- per la valutazione delle altre due prove
- prevedendo tempi più lunghi e l’utilizzo di strumenti
informatici se utilizzati in corso d’anno
ESAMI SECONDARIA di 2°grado. OM. n. 44 /2010
-Art. 12 “ … anche per la terza prova scritta sono
permessi:
• allungamento dei tempi
• utilizzo di strumenti informatici
• qualsiasi forma di compensazione
Documento del 15 maggio O.M. 44/2010
...Deve riportare
(Ovviamente in fascicolo riservato)
“ ... i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi
del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di
valutazione adottati, gli obiettivi raggiunti, nonché
ogni altro elemento che i consigli di classe ritengano
significativo ai fini dello svolgimento degli esami”
(Art.6 c.2 )
In coerenza con quanto già menzionato nei verbali dei
consigli di classe in relazione al percorso dell’allievo con
DSA
ALLEGATI al Documento del 15 maggio
DESCRIZIONE DEL DSA –
• DIAGNOSI: Q.I., LINGUAGGIO, MEMORIA
• AUSILI
• AIUTI A CASA
• PERCORSO SCOLASTICO
• PROGETTI MIRATI
• CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITÀ RAGGIUNTE
• DISCIPLINE CON PARTICOLARI CRITERI DIDATTICI
• PROVE E VALUTAZIONI
ESEMPIO
OM. 32/05
di
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
ART.6 c.1 “ I c. di c. ….. elaborano entro il 15 maggio …
“
ART.6 c.7 Il documento è immediatamente affisso all’albo dell’Istituto (dopo il 15
maggio) e consegnato in copia a ciascun candidato. Chiunque ne abbia interesse può
estrarne copia. Nella classe è inserito un alunno per il quale è stato
predisposto e realizzato un P.E.I./P.D.P che prevede un sistema di
valutazione che fa riferimento a …………………., pertanto le prove d’esame
accerteranno una preparazione idonea al rilascio di …………… (diploma di
stato -attestato di crediti formativi). Nell’allegato n°….. sono descritte nel
dettaglio motivazioni e modalità di effettuazione delle prove d’esame.
RELAZIONE ALUNNO H (allegato al documento del 15 maggio) l’allegato
può non essere affisso all’albo dell’istituto e non essere consegnato a
ciascun candidato… su richiesta va fornita copia.
Se il Presidente di Commissione decide in senso contrario o comunque
diverso da quanto previsto nel documento del 15 maggio dal Consiglio di
classe/commissione e nella relazione allegata DEVE MOTIVARE LE PROPRIE
DECISIONI
• Per la rilevazione degli apprendimenti INVALSI ha
adottato un protocollo di somministrazione ispirato
alle pratiche seguite in altri paesi europei.
• L’INVALSI ha pubblicato una apposita nota nella quale
viene esplicitato in modo chiaro che lo scopo delle
rilevazioni non è la valutazione del singolo
studente”.
E per i ragazzi con DSA?
Le modalità di partecipazione alle prove
SNV degli allievi con DSA
è stata oggetto di una specifica
informativa pubblicata
sul sito
dell’INVALSI
NOTA sullo svolgimento delle prove del
SNV 2010‐2011
per gli allievi con bisogni educativi speciali
“… gli
alunni con diagnosi di DSA possono
sostenere la prova con l’ausilio degli strumenti
compensativi utilizzati in corso d’anno e con
tempo aggiuntivo stabilito dalla singola sotto
commissione (per la Prova Nazionale, massimo 30 minuti)…
“… si precisa che i predetti studenti,
indipendentemente dalla tipologia di appartenenza
(codici 1, 2, 3, 4 e 5),
sono dispensati dalla compilazione del
Questionario studente,
ove previsto
(classe V primaria, I secondaria di primo grado e
II secondaria di secondo grado).”
2.3. Allievi con disturbi specifici di apprendimento (codice 4)
“I disturbi specifici di apprendimento (DSA) sono
difficilmente riconducibili a una classificazione esaustiva
sufficientemente dettagliata.
È pertanto necessario che ogni scuola, ….
valuti la specificità di ogni situazione al fine di individuare
la soluzione che meglio si adatti allo
specifico disturbo dell’apprendimento di ciascun allievo.”
“Anche per gli allievi con DSA sono ammessi
strumenti dispensativi e misure compensative,
se previsti, con la sola condizione che questi non
modifichino le modalità di effettuazione delle prove
per gli altri allievi della classe.
Non è pertanto possibile la lettura ad alta voce
della prova, né la presenza in aula
dell’insegnante di sostegno (se previsto).”
“Se ritenuto opportuno dal Dirigente scolastico,
è consentito che gli allievi con DSA svolgano le
prove in un locale differente da quello utilizzato
per gli altri allievi della classe.
Solo in questo caso, è anche possibile la
lettura ad alta voce della prova e la presenza
dell’insegnante di sostegno, se previsto.”
“Sempre se ritenuto opportuno dal Dirigente
scolastico, per gli allievi con DSA
è possibile prevedere un tempo aggiuntivo
(fino al massimo di 30 minuti per ciascuna prova)
per lo svolgimento delle prove.”
SCUOLA PRIMARIA – CLASSE SECONDA –
PROVA PRELIMINARE
“Per gli allievi con questo codice di particolarità (4)
frequentanti la classe seconda della scuola
primaria la prova preliminare di lettura può
avere una durata massima di 10
minuti”(anziché 2 m.!)
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO (7)
12.05.2011: prova di matematica
13.05.2011: prova di italiano
(7) Se
la scuola ha chiesto e ottenuto il posticipo della data di
somministrazione delle prove, la somministrazione della
prova di italiano avverrà il giorno successivo a quello indicato
dall’INVALSI per lo svolgimento di recupero.
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO (8)
10.05.2011: prova di matematica
11.05.2011: prova di italiano
(8) Se la scuola ha chiesto e ottenuto il posticipo della data di
somministrazione delle prove, la somministrazione della
prova di italiano avverrà il giorno successivo a quello indicato
dall’INVALSI per lo svolgimento di recupero.
5. Le prove in formato audio (.mp3)
Qualora le scuole ne abbiano fatto richiesta all’atto
della registrazione al SNV 2010‐11,
l’INVALSI mette a disposizione anche le prove in
formato audio (.mp3) per l’ascolto individuale in
cuffia delle prove lette da un donatore di voce
PER LE CLASSI CAMPIONE
“Pur ribadendo l’auspicio che gli allievi con DSA partecipino alle prove SNV
nel numero più elevato possibile, se a giudizio del Dirigente scolastico le
prove standardizzate non sono ritenute adatte a un allievo con DSA in
ragione della natura e della specificità del disturbo stesso, è possibile
dispensare lo studente dal sostenimento delle prove, avendo cura di
impegnarlo nei giorni delle prove in un’altra attività ritenuta più idonea.
Infine, per questa tipologia di allievi il Dirigente scolastico può adottare, se lo ritiene
opportuno, una delle misure precedentemente illustrate in modo differenziato per
prove diverse. Ad esempio, è possibile prevedere un tempo aggiuntivo per la
prova di comprensione della lettura (Italiano) e non per matematica o
viceversa”
Altra finalità della legge
STRETTO RAPPORTO
TRA SCUOLA E FAMIGLIE.
“… incrementare la comunicazione e la
collaborazione tra famiglia, scuola e
servizi sanitari durante il percorso di
istruzione e di formazione”.
RETE
i cui fili siano
strettamente annodati
nel rispetto delle reciproche
competenze
Chi è
il Referente DSA?
Un insegnante curricolare a Tempo indeterminato …
• motivato e interessato ad accrescere la propria
formazione
• con capacità relazionali e competenze nell’ambito della
gestione delle dinamiche di gruppo
• che conosce le potenzialità didattico–organizzative
offerte dal Regolamento dell’autonomia
• disponibile a lavorare in rete all’interno e all’esterno
dell’Istituzione Scolastica. L.Ventriglia
Cosa deve fare il
Referente DSA?
•
•
•
•
•
Sensibilizzare, informare e formare
Mantenere i contatti con famiglie e enti esterni
Promuovere ricerche e azioni
Aggiornare le conoscenze legislative
Collaborare con AID e con gli enti di
formazione, USP - USR – MIUR
L.Ventriglia
E ancora …
• Fornire informazioni bibliografiche e sitografiche
• Fornire informazioni sui software
• Offrire consulenza ai Consigli di Classe per
impostare il Piano Didattico Personalizzato,
individuare gli strumenti compensativi, le misure
dispensative e le strategie metodologico
didattiche più idonee.
L.Ventriglia
Il ruolo del
Referente DSA …
va precisato e definito:
• con circolari,
• nel Collegio Docenti,
• nella contrattazione d’Istituto.
Dove
dimostriamo
di applicare la
legge?
sezione AID TORINO
NEL POF …
… indichiamo le
LINEE GUIDA (azioni)
- per ogni alunno
COMPILIAMO il
04/06/2017
AID Torino
PDP
Percorso Didattico
Personalizzato
Avvalendosi della diagnosi specialistica,
la scuola redige
il PERCORSO PERSONALIZZATO,
dove vengono indicate
le strategie da mettere in atto
per rispondere alle esigenze specifiche
dell’allievo.
Personalizzare
l’apprendimento?
Personalizzare
l’insegnamento?
“L’apprendimento personalizzato
rappresenta oggi uno degli snodi più
significativi dell’attuale dibattito
educativo e scolastico.
Esso offre una via d’uscita per la
questione dello svantaggio e per porre
ogni allievo nella condizione di realizzare
tutto il suo potenziale”
(D. Hopkins).
sezione AID TORINO
Personalizzazione
La personalizzazione non equivale al lavoro svolto nel
rapporto "1 a 1". Si basa, invece, sulla capacità di
personalizzare l’apprendimento nel contesto della
classe.
Tre modelli possono tradurre concretamente questa ipotesi:
•
le Intelligenze Multiple
(“Come valorizzo il profilo intellettivo personale”).
•
l’Apprendimento Cooperativo
(“ Come organizzo la classe”)
•
la Differenziazione didattica
(“Come differenzio mantenendo obiettivi comuni”)
M.Gentile
04/06/2017
PDP
PEI
Piano Didattico
Personalizzato
diversifica
Piano Educativo
Individualizzato
differenzia…
modalità,tempi,
strumenti, quantità
nell’attuazione della
programmazione
comune della classe
contenuti e
competenze
specifiche
C.M. n 4099 del 05/10/2004 - n. 4674 del 10
maggio 2007 per studenti dislessici
DPR122 giugno 09. art 10 – Circ. MIUR 28.5.2009
sezione AID TORINO
(Legge 104\92)
P. D. P
P
IANO: studio mirante a predisporre
un'azione in tutti i suoi sviluppi”: programma,
progetto, strategia , …
D
IDATTICO: scopo della didattica è il
miglioramento dell’ efficacia e dell’efficienza:
• dell’insegnamento
• dell'apprendimento dell‘allievo.
04/06/2017
AID Torino
• PERSONALIZZATO: indica la
diversificazione delle metodologie, dei
tempi, degli strumenti nella
progettazione del lavoro della classe
(C.M. n 4099 del 05/10/2004 e n. 4674 del 10/05/2007 per studenti dislessici DPR 122 giugno 2009 art.10 – Circ. MIUR 28.5.2009)
04/06/2017
AID Torino
PDP
Il PDP è un contratto
fra Docenti,
Istituzione Scolastiche,
Istituzioni SocioSanitarie e Famiglia
per individuare e
organizzare un percorso
personalizzato, … …………
... nel quale devono essere
definiti i supporti
compensativi e
dispensativi che possono
portare alla realizzazione
del successo scolastico
degli alunni DSA.
Chi deve
prepararlo?
Il Consiglio di
classe
sezione AID TORINO
QUANDO?
• All’inizio di ogni anno scolastico
entro i primi due mesi… per gli
studenti già segnalati
• Appena la famiglia consegna la
diagnosi … per i nuovi
Il PDP prodotto va dato in copia alla famiglia con
lettera protocollata a mano o raccomandata,
inserito nel fascicolo personale riservato e una
copia nel registro di classe
sezione AID TORINO
Istituzione scolastica………………….…
Modello di
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Anno Scolastico ………………
SCUOLA SECONDARIA………… classe……
Referente DSA o coordinatore di classe……………
04/06/2017
AID Torino
Struttura del
Piano Didattico Personalizzato
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Dati relativi all’alunno
Descrizione del funzionamento delle abilità strumentali
Caratteristiche del processo di apprendimento
Strategie dell’alunno per lo studio e strumenti utilizzati
Individuazione di eventuali modifiche all’interno degli
obiettivi disciplinari per il conseguimento delle
competenze fondamentali
Strategie metodologiche e didattiche adottate
Strumenti compensativi e misure dispensative
Criteri e modalità di verifica e valutazione
Patto con la famiglia
sezione AID TORINO
ESEMPIO di PERCORSO EDUCATIVO
COMPILATO.doc
GUIDA ALLA COMPILAZIONE
Sito AID
10 . PATTO CON LA FAMIGLIA
Si concordano:
• i compiti a casa(riduzione, distribuzione
settimanale, modalità di presentazione, le
dispense …)
• le modalità di aiuto: chi, come, per quanto
tempo, per quali attività/discipline
• gli strumenti compensativi utilizzati a casa
• le interrogazioni
• altro
Insegnanti di classe:
…………………………………………………….
…………………………………………………….
…………………………………………………….
…………………………………………………….
…………………………………………………….
Dirigente Scolastico
……………………………………………………
Genitori
……………………………………………………
Studente
……………………………………………………
Tecnico competente (se ha partecipato alla stesura del documento)
……………………………………………………
RIASSUMENDO:
Il PDP prende in considerazione la
programmazione educativa riferita
all’anno scolastico e tratta diversi
aspetti:
analizza la
situazione
dell’alunno,
riportando le
indicazioni
fornite dalla
diagnosi, dalla
famiglia, dagli
insegnanti;
individua gli effettivi
livelli di
apprendimento nei
diversi ambiti
disciplinari e
definisce gli obiettivi
essenziali che l’alunno
deve raggiungere in
ciascuno di essi;
sezione AID TORINO
individua le metodologie
adeguate alle
specifiche
condizioni dell’allievo
PERCHÈ
compilare il PDP?
Perché permette di:
• Ripensare alla didattica
• Riflettere sull’importanza dell’osservazione
sistematica dei processi di apprendimento
dell’alunno
• Condividere la responsabilità educativa con la
famiglia
• Favorire la comunicazione efficace tra diversi
ordini di scuola
• Documentare per decidere e/o modificare
strategie didattiche
• Inoltre è un atto dovuto!
la scuola non
ha tenuto conto delle precise note
ministeriali
La scuola è l’istituzione più
“conservata” che esista
D. Parisi -Da Socrate a Google Come si apprende nel nuovo millennio,2009
Classe come scolaresca:
ascolto passivo
attenzione
memorizzazione
riproduzione
esecuzione
BASTA CON LA LEZIONE
FRONTALE…
i cui limiti sono ormai scientificamente noti a tutti: già dopo 20-30
minuti gli studenti non sono più in grado di stare attenti!
Perché non usare la tecnica della lezione realizzata da gruppi di
alunni che si preparano su singole tematiche per insegnare ai
loro compagni?
Conta il processo più che il risultato!
Processo che avrà portato questi ragazzi a vivere un’esperienza unica di
ricerca, di attivazione, di protagonismo: così il gruppo-classe appare un
luogo di lavoro sistematico, un laboratorio creativo dove gli alunni
continuamente sono in situazione di tensione formativa, alla ricerca loro
stessi di risposte
e non in attesa di quelle dell’insegnante.
Sono tutte tecniche che utilizzano la motivazione
socio-affettiva in funzione dei processi di
apprendimento.
TECNICA DEL
MUTUO INSEGNAMENTO
da Pestalozzi a … Dewey … a tanti seguaci delle pedagogie attive del ‘900
Al contrario della scuola del non copiare, favorisce un processo di
scambio, ossia una concezione dell’apprendimento a sfondo sociale.
Le recenti teorie sui neuroni a specchio ci permettono di avere delle
conferme che i processi di imitazione rappresentino il substrato più
significativo per un apprendimento efficace … addirittura il vedere una
cosa fatta da altri è già un modo di apprendimento.
Risulta più facile per gli alunni acquisire know how scolastici significativi dai
compagni piuttosto che dagli insegnanti.
Quindi:
- apprendimento scolastico come processo osmotico fra alunni, piuttosto
che un processo trasmissivo insegnante alunno.
- insegnante come un regista di un processo che
stessi a vivere in prima persona.
sono gli alunni
“Quando si va a vedere un film che ci piace,
ci chiediamo chi sia il regista per poter aver realizzato
qualcosa di così profondo e interessante … però,
paradossalmente,
il regista è l’unica figura che in un film non
compare perché sono gli attori a portare avanti la storia.
Così dovrebbe essere per quanto attiene
la gestione della scuola:
un processo in cui i protagonisti sono gli alunni.”
Daniele Novara
Si sa, non basta una legge per
modificare la scuola.
Infatti ….
“Il nemico per i dislessici non è la scuola in sé (in cui
spesso non c’è preparazione sufficiente), né i servizi
sanitari (che talora non danno adeguate risposte
diagnostiche e riabilitative), né la società in generale:
il nemico è l’ignoranza sul problema e la mancanza
di collaborazione e di alleanza per
uno scopo preciso”
( Prof. Enrico Ghidoni, Responsabile Clinico C. Esp. Inter. Disturbi Cognitivi
Reggio Emilia – Albinea)
GRAZIE per L’ATTENZIONE
e
BUON
LAVORO a tutti !!!!
presentazione a cura di
Rossi Viviana
04/06/2017
AID Torino
A.I.D – ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA – ONLUS
Piazza dei Martiri 1/2 - 40121 Bologna – tel. 051242919 Fax
0516393194
P. IVA/cs 04344650371 sito: www.dislessia.it e-mail: [email protected]
PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO
PER ALUNNI CON DSA
La scuola progetta e realizza percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi degli allievi.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
DPR 275/99 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche”
Nota MIUR 4099/A4 del 5.10.04 “Iniziative relative alla dislessia”
Nota MIUR 26/A4 del 5.01.05 “Iniziative relative alla dislessia”
OM n° 26 del 15.03.2007 “Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione
secondaria superiore nelle scuole statali e non statali. Anno scolastico 2006/2007”
CM n° 28 del 15.03.2007 “Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per l’anno scolastico 2006-2007”
Nota MPI 4600 del 10 maggio 2007 “Circolare n. 28 del 15 marzo 2007 sull’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e
paritarie per l’anno scolastico 2006-2007 – precisazioni”
Nota MPI 4674 del 10 maggio 2007 “Disturbi di apprendimento – Indicazioni operative”
Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo dell’istruzione. D.M. 31/07/2007
DATI RELATIVI ALL’ALUNNO
Cognome e nome: X
Data e luogo di nascita:
DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI (lettura, scrittura,
calcolo) E CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
Matteo presenta un quoziente intellettivo medio-alto con discrepanza tra il quoziente intellettivo verbale e
quello di performance.
Questo significa che Matteo ha una difficoltà maggiore nel recuperare le informazioni di tipo verbale rispetto
ad informazioni di tipo visivo.
PUNTI DI FORZA:
A) La buona memoria visiva permette a M. di compensare alcune sue difficoltà.
B) Ottime sono le capacità logiche.
C) Buone le capacità attentive e di concentrazione.
D) M.è consapevole delle proprie difficoltà.
PUNTI DI DEBOLEZZA:
E) M. presenta una forte componente emozionale che interferisce nelle sue capacità prestazionali.
F) Basso livello di autostima
G) LETTURA (decodifica) La lettura risulta essere lenta e scorretta (la sua capacità di lettura corrisponde a
quella di un bambino che frequenta il terzo anno della scuola primaria, risulta anche difficile la lettura di
parole nuove, che devono essere lette per via Fonologica (cioè assemblando lettera per lettera) risulta
quindi difficoltosa la lettura di termini tecnici e scientifici.
H) LETTURA (comprensione) Difficile da stabilire
I) SCRITTURA: Matteo non ha automatizzato la scrittura, per cui
commette molti errori specialmente nel caso dei gruppi consonantici
complessi (gli, ghi, gn), nelle doppie e in alcune parole omofone
(hanno-anno, e-è, …).
La difficoltà di scrittura impedisce a Matteo di prendere appunti in modo
efficiente in quanto la comprensione della lezione verrebbe ridotta
dallo sforzo che dovrebbe attuare per scrivere. Matteo se prende
appunti non riesce a seguire la lezione
L) CALCOLO: Difficoltà a livello sintattico e semantico delle cifre,
Matteo trova molta difficoltà a trascrivere un numero detto a voce un
numero scritto con le cifre) e nell’enumerare all’indietro. I tempi
esecutivi per i calcoli risultano molto superiori alla media per l’età.
Difficoltà nel recupero dei fatti aritmetici acquisiti (tabelline).
Difficoltà nel calcolo mentale.
Caratteristiche del processo di apprendimento (lentezza, caduta nei processi di automatizzazione,
difficoltà a memorizzare sequenze, difficoltà nei compiti di integrazione) DATI DIAGNOSI
A) MEMORIA: La memoria a lungo termine risulta nella norma e nel caso di rievocazioni di un evento, è
in grado di conservare il senso generale, anche se risultano trascurati molti dettagli.
La memoria a breve termine è carente sia per le cifre che per le parole, caratteristica che rende
difficile, per Matteo, prendere appunti.
Difficoltà nel memorizzare sequenze arbitrarie (tabelline, mesi dell’anno, …) Difficoltà di recupero
lessicale.
B) ESPOSIZIONE ORALE: Matteo presenta alcune difficoltà nell’esposizione orale, dovuta
principalmente alla difficoltà di recupero lessicale (in particolare risulta difficoltoso il recupero del
significato di termini tecnici o simili fra loro (es. pterigoti - atterigoti, polisaccaridi – monosaccaridi, …)
CONSAPEVOLEZZA DA PARTE DELL’ALUNNO DEL PROPRIO MODO DI APPRENDERE
X
acquisita
da rafforzare
da sviluppare
INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI MODIFICHE ALL’INTERNO DEGLI OBIETTIVI DISCIPLINARI
Matteo è in grado di svolgere il regolare percorso scolastico, della scuola secondaria di secondo grado,
salvo per la produzione scritta in lingua inglese.
INGLESE 
Privilegiare le prove dell’inglese in forma orale
in ogni occasione
-
durante le lezioni
Fornire appunti scritti il più possibile schematici.
Evitare di far prendere appunti.
verifiche scritte
- Utilizzare per le verifiche scritte domande a scelta multipla
-Integrazione prove scritte con interrogazione orale
interrogazioni orali
Consentire l’uso durante le interrogazione delle mappe mentali
e/o concettuali
Interrogazioni con registrazioni a casa
STORIA
In ogni occasione
durante le lezioni
Privilegiare l’apprendimento per via visiva, mediante la
visione di documentari, film, enciclopedia multimediale
Fornire appunti scritti, il più possibile schematici,
tramite mappe, concetti.
Evitare di far prendere appunti
-
verifiche scritte
. Evitare le verifiche in forma scritta essendo storia
una materia valutata oralmente.
interrogazioni orali
Consentire l’uso di mappe e di tabelle cronologiche per
i fatti storici, e mappe mentali.
MATEMATICA

In ogni occasione
-Consentire sempre l’uso della calcolatrice.
-Fornire ogni testo scritto(appunti testo delle verifiche, testo delle prove strutturate) composto
con carattere Arial o Comic e corpo 12/14
durante le lezioni
-Far seguire l’esercizio svolto alla lavagna dall’insegnante senza doverlo necessariamente copiare sul
quaderno.
verifiche scritte
-Nello stesso tempo dei compagni,ma con meno esercizi per tipo, senza penalizzare la valutazione.
-Spiegare a voce le consegne di ogni esercizio.
-Possibilità di consultare le formule o gli schemi procedurali necessari alla risoluzione degli esercizi.
-Nella valutazione privilegiare l’applicazione corretta di formule e procedure rispetto agli errori di
calcolo.
Prove strutturate o
semistrutturate (quella
d’esame e quelle
preparatorie)
-Stessa prova dei compagni, maggior tempo a disposizione
-Spiegare a voce le consegne di ogni parte della prova.
-Possibilità di consultare le formule o gli schemi procedurali necessari alla risoluzione degli esercizi.
-Possibilità di rispondere oralmente alle domande aperte.
• video\Tecnologia o Metodologia.mp4
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