STA, oggi e domani - Focus sulle opportunità e

STA, oggi e domani - Focus sulle
opportunità e differenziazione in
base al profilo non clinico della
persona con HIV
Adriana Ammassari
9 Maggio 2014
INMI “L. Spallanzani”
Seminario Nadir 2014 - Iniziativa resa possibile grazie al supporto di Gilead Sciences
Come continuare dopo la soppressione virologica
La prospettiva
a lungo
termine
Tempi di trattamento
ben superiori a
quelli degli studi
registrativi
La disponibilità di più
molecole,
con maneggevolezza
e tossicità differenti
Favoriscono l’indicazione ad un
percorso terapeutico individuale della cART,
inteso come
ricerca di soluzioni terapeutiche che mirino ad assicurare – in un determinato
momento/periodo della “storia terapeutica” dei pazienti con HIV, corrispondente a
sua volta ad un determinato contesto clinico o a una particolare necessità – il
fondamentale e irrinunciabile mantenimento dell’efficacia viro-immunologica
La cART come processo in continua evoluzione
Il “Patient Journey ” nel “Treatment Journey”
-Carattere “evolutivo” della terapia antiretrovirale
- Cambiare la terapia non è una cattiva notizia, ma fa
parte di una strategia intelligente
- Queste soluzioni terapeutiche mirano ad assicurare il
mantenimento dellefficacia viro-immunologica,
rispondendo però a un determinato contesto clinico, ad
una particolare prospettiva o necessità che la triplice
terapia potrebbe non riuscirebbe appieno ad assolvere
Semplificazione
posologica
Semplificazione farmacologica
Tipo di regime
Uso di farmaci coformulati (STR, FDC)
Uso di un minor numero di farmaci
(PI/r monoterapia, dual therapy,
sospensione di almeno un
farmaco)
Complessità
E ’sempre una riduzione di Può esserci anche un aumento
dosi o pillole
delle pillole
Tollerabilità
Modifica il profilo di
tollerabilità
Riduce la possibilità di effetti
collaterali
Monitoraggio
Invariato
Necessita di un monitoraggio
intensificato
Costi sanitari
A volte riduce il costo
Riduce sempre il costo
Analisi costo-beneficio “leggera”, ma più
impegnativa nella comunicazione medico-paziente e
nella formulazione della decisione
Fattori essenziali nella comunicazione
medico-paziente:
1.Identificare le motivazioni per il cambio
(chiaro punto di partenza)
2.Definire i possibili obiettivi e la loro
tempistica (evitare false attese)
3.Informare su eventuali “eventi avversi”, il
significato e la loro gestione (rassicurare
sul progetto)
4.Disegnare un percorso assistenziale
(garantire la supervisione)
5.Sondare la disponibilità a “correre un
rischio” (analisi costo-beneficio
individuale)
Fattori essenziali nella comunicazione
medico-paziente:
1.Identificare le motivazioni per il cambio
(chiaro punto di partenza)
2.Definire i possibili obiettivi e la loro
tempistica (evitare false attese)
3.Informare su eventuali “eventi avversi” ,
il loro significato e la gestione (rassicurare
sul progetto)
4.Disegnare un percorso assistenziale
(garantire la supervisione)
5.Sondare la disponibilità a “correre un
rischio” (analisi costo-beneficio
individuale)
Semplificazione
posologica
Tipo di regime
Uso di farmaci co-formulati
(STR, FDC)
Complessità
E ’sempre una riduzione di
dosi o pillole
Tollerabilità
Modifica il profilo di
tollerabilità
Monitoraggio
Invariato
Costi sanitari
A volte riduce il costo
Motivazioni che possono
portare a una STA
POSOLOGICA:
1.Fatica nell’aderenza
2.Attrito tra quotidianità e
schema posologico
3.Desiderio di sentirsi meno
medicalizzati grazie a una
minore intrusività della
terapia nella vita quotidiana
Semplificazione
farmacologica
Tipo di
regime
Uso di un minor numero
di farmaci (PI/r
monoterapia, dual
therapy, sospensione di
almeno un farmaco)
Complessità
Può esserci anche un
aumento delle pillole
Tollerabilità
Riduce la possibilità di
effetti collaterali
Monitoraggio Necessita di un
monitoraggio intensificato
Costi sanitari
Riduce sempre il costo
Motivazioni che possono
portare a una STA
FARMACOLOGICA:
1.Paura di effetti collaterali
futuri
2.Desiderio di
“alleggerimento”
farmacologico
3.Desiderio di sentirsi meno
medicalizzati per un numero
inferiore di farmaci
4.Riduzione dei costi sanitari
Fattori essenziali nella comunicazione
medico-paziente:
1.Identificare le motivazioni per il cambio
(chiaro punto di partenza)
2.Definire i possibili obiettivi e la loro
tempistica (evitare false attese)
3.Informare su eventuali “eventi avversi” ,
il loro significato e la gestione (rassicurare
sul progetto)
4.Disegnare un percorso assistenziale
(garantire la supervisione)
5.Sondare la disponibilità a “correre un
rischio” (analisi costo-beneficio
individuale)
Fattori essenziali nella comunicazione
medico-paziente:
1.Identificare le motivazioni per il cambio
(chiaro punto di partenza)
2.Definire i possibili obiettivi e la loro
tempistica (evitare false attese)
3.Informare su eventuali “eventi avversi”, il
loro significato e la gestione (rassicurare
sul progetto)
4.Disegnare un percorso assistenziale
(garantire la supervisione)
5.Sondare la disponibilità a “correre un
rischio” (analisi costo-beneficio
individuale)
cART come “percorso terapeutico individuale”
e “processo in continua evoluzione”
Triplice
Monoterapia
Induzione
Mantenimento
Triplice
Duplice terapia
Reindizione
Mantenimento
HIV RNA cp/ml
Prima fase
Seconda fase
“Blip” della viremia
Terza fase
Limite di rilevazione
t
Informare circa la possibilità della reversibilità
della decisione
• Sapere di poter ritornare al regime terapeutico che si sta
abbandonando è rassicurante
• Talvolta c’è un senso di gratitudine nei confronti di una terapia
che si è dimostrata valida anche se non perfetta
Fattori essenziali nella comunicazione
medico-paziente:
1.Identificare le motivazioni per il cambio
(chiaro punto di partenza)
2.Definire i possibili obiettivi e la loro
tempistica (evitare false attese)
3.Informare su eventuali “eventi avversi” ,
il loro significato e la gestione (rassicurare
sul progetto)
4.Disegnare un percorso assistenziale
(garantire la supervisione)
5.Sondare la disponibilità a “correre un
rischio” (analisi costo-beneficio
individuale)
Monitoraggio viroimmunologico e clinico
Semplificazione posologica:
• estensione dell’intervallo di monitoraggio
• riduzione del numero di esami effettuati
(p.es. HIV RNA 2 volte l’anno + esami ematochimici e CD4 una volta l’anno)
Semplificazione farmacologica:
• accorciamento dell’intervallo di monitoraggio
• aumento del numero di esami effettuati
• introduzione di esami ematici innovativi (VL ultrasensitive; HIV DNA)
• impiego più frequente di test neurocognitivi
Aderenza alla cART
Fattori essenziali nella comunicazione
medico-paziente:
1.Identificare le motivazioni per il cambio
(chiaro punto di partenza)
2.Definire i possibili obiettivi e la loro
tempistica (evitare false attese)
3.Informare su eventuali “eventi avversi”, il
significato e la loro gestione (rassicurare
sul progetto)
4.Disegnare un percorso assistenziale
(garantire la supervisione)
5.Sondare la disponibilità a “correre un
rischio” (analisi costo-beneficio
individuale)
Disponibilità a intraprendere il nuovo Patient Journey
e a “correre un rischio”
Attività eventualmente richieste a chi modifica la terapia a
favore di una STA
•Modificare la schedula posologica (orario di assunzione, numero
di pillole, indicazioni alimentari)
•Sviluppare nuovi effetti collaterali (allergia, altro?)
•Intensificare i controlli, almeno nel primo periodo
•Non ottenere l’obiettivo
•Remota possibilità di perdere l’efficacia virologica
Semplificazione
posologica
Semplificazione farmacologica
Tipo di regime
Uso di farmaci coformulati (STR, FDC)
Uso di un minor numero di farmaci
(PI/r monoterapia, dual therapy,
sospensione di almeno un
farmaco)
Complessità
E ’sempre una riduzione di Può esserci anche un aumento
dosi o pillole
delle pillole
Tollerabilità
Modifica il profilo di
tollerabilità
Riduce la possibilità di effetti
collaterali
Monitoraggio
Invariato
Necessita di un monitoraggio
intensificato
Costi sanitari
A volte riduce il costo
Riduce sempre il costo
Seminario Nadir 2014 - Iniziativa resa possibile grazie al supporto di Gilead Sciences
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