Il tempio greco nasce e si sviluppa parallelamente alla casa e ne assume la tipologia. La
disposizione degli spazi interni può variare in relazione al periodo o alle dimensioni e luogo
di costruzione del tempio. Ma alcuni elementi sono semprte presenti: il naos (cella) e il
pronao (pro= davanti, naos= cella) spazio porticato antistante la cella. Inoltre vi era
l'opistodomo, che é lo spazio posto dietro la cella conteneva gli oggetti utili al rito e ai
sacrifici. Dato che l'opistodomo ospitava le offerte consacrate dagli dei era chiuso con
cancelli metallici e vi potevano accedere solo i sacerdoti.
Fin dall’8° secolo a.C., la struttura architettonica che più di ogni altra
caratterizzava e riassumeva lo spirito greco, era il tempio. Era la dimora
terrena degli dei.
Il Partenone
IL TEMPIO GRECO
Il Tempio d'Apollo
Nel naos viene esclusivamente custodito il simulacro del dio a cui il
tempio è dedicato, mentre tutte le celebrazioni e i sacrifici si svolgono
fuori, su are = altari all’aperto. La cella presenta una pianta rettangolare e
vi si accede attraverso un’unica porta aperta sul lato minore, orientato ad
Oriente. L’interno è oscuro, illuminato da braceri o lampade votive a olio,
ciò gli conferisce un’atmosfera di sacralità.
Lo spazio porticato del pronao ha la funzione di filtro simbolico tra
esterno (realtà umana) e l’interno della cella (realtà divina). In base al
numero e alla disposizione delle colonna del pronao, il tempio assume
diverse denominazioni, che ci sono state tramandate dall’architetto
Vitruvio Pollione (vissuto nella 2^ metà 1° secolo a.C.) nel De
Architectura.
Il Tempio di Zeus Olimpio é un tempio situato ad Atene, in
Grecia. Il Tempio é situato a circa 500metri dall'acropoli e
a circa 700 metri a sud del cuore di atene. Durante il
periodo ellenico ed il periodo romano è stato il tempio più
grande della Grecia.
Il Tempio era costituito in marmo pentelico e misurava
96 metri in lunghezza e 40 in larghezza. Consisteva in
104 colonne corinzie ognuna alta 17 metri. Solo 15 di
queste colonne sono tuttora in piedi. La sedicesima
colonna venne colpita da un fulmine durante un
temporale nel 1852 e cadde sull'antica pavimentazione
del tempio dove è stata lasciata. Dell'imponente tempio
rimangono, oltre alle colonne, il crepidoma e alcune
porzioni dell'architrave tripartito.
La sua costruzione venne iniziata sulla base delle rovine di un tempio preesistente.
Negli anni della democrazia il tempio non venne continuato perché era ritenuta
un'insolenza verso la divinità se edificata sulle basi gettate dai tiranni. I lavori
riniziarono nel 174 a.C.durante la dominazione macedone,sotto Antioco IV. Quando
Antioco morì la costruzione venne nuovamente abbandonata. Nel secondo secolo d.C.
Il tempio fu finalmente completato da Adriano. Adriano dedicò il tempio a Zeus. Si
pensa che il tempio possa essere stato distrutto da un terremoto nel Medioevo. In
questo tempio é evidente la tecnica della trabeazione. La trabeazione è una struttura
orizzontale sostenuta da colonne, si compone di architrave, fregio e cornice.
Per saperne di più visita questo sito: La Trabeazione
Un tempio greco é stato ritrovato anche in Italia, precisamente
nell'entroterra di Taranto, una cittá che faceva parte della Magna Grecia,
zona appartenente alla Grecia durante la seconda colonizzazione. Guarda
il video che illustra il tempio e ne spiega i vari passaggi della costruzione.
http://www.youtube.com/watch?hl=it&gl=IT&client=mv-google&v=ZNjnYdLxR2M&nomobile=1
 Creato
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da:
Alex di Furia
Giuseppe Merico
Daniele Falduto
 Coordinato

Olivieri
dalla professoressa: