Introduzione Programma del corso Lezione n. 1 Prima parte • Economia Ambientale – Ambiente e teoria economica: alcune definizioni. – Il sistema Economico: un breve cenno. – Lo sviluppo Sostenibile. • Lo sviluppo sostenibile come obbiettivo politico mondiale. – – – – – Ambiente e sistema produttivo. Come uscire dal dilemma crescita o crisi. Contabilità del capitale naturale. I diversi approcci alla contabilità verde. Verso una contabilità economico-ambientale integrata. • Testo: Bresso M. “Per una economia ecologica”. NIS Lezione n. 1 Seconda parte • Estimo Ambientale: Valutazioni monetarie: – Il Valore Economico Totale dei beni ambientali – • Metodi di stima – Metodi diretti e indiretti – Il metodo del costo del viaggio – La valutazione contingente – Disponibilità a Pagare e Disponibilita a Accettare. Applicazioni della valutazione monetaria a casi reali. – L’analisi Costi Benefici dei progetti: • Il significato del tasso di sconto. Il Valore Attuale Netto. Il tasso di rendimento Interno. • Testo: dispense del docente Lezione n. 1 Terza parte • Valutazioni non monetarie: Gli indicatori ambientali – Requisiti di un indicatore ambientale. Costruzione di indici di qualità delle risorse ambientali - Fasi di elaborazione e struttura matematica di un indice di qualità ambientale. • Applicazione delle valutazioni non monetarie. – La contabilità ambientale – Ecobilanci territoriali – Ecolabel – L’Audit Ambientale, L’ecocertificazione. Esempi di ecocertificazione • Testi: – Raggi A. Barbiroli G. Gli indici di qualità delle risorse Ambientali. Franco Angeli – Dispense del docente Lezione n. 1 Quarta parte • Esercitazione pratica • Due gruppi di lavoro con i seguenti compiti: a. redazione di un progetto di Analisi Costi Benefici b. redazione di un progetto di contabilità ambientale Lezione n. 1 Sito internet www.unifi.it/unifi/deeaf/bernetti/ Lezione n. 1 Lezione 1: Introduzione alla Economia Ambientale Lezione n. 1 L’economia e la questione ambientale • Cosa è l’economia? – L’economia è una scienza che studia il comportamento degli uomini nelle loro relazioni con l’ambiente. • Economia = Ecologia/etologia della specie umana? – Esistono molte similitudini ma anche alcune fondamentali differenze. – Le specie animali e vegetali si adattano all’ambiente invece l’uomo adatta l’ambiente ai propri bisogni – Il problema principale dell’economia dell’ambiente è proprio quello di valutare in che modo e con quali limitazioni è possibile adattare l’ambiente alle necessità umane. Lezione n. 1 L’economia in pillole • Ruolo (storico) dell’economia: – Studiare le modalità secondo le quali la società impiega le risorse che ha a disposizione per soddisfare i bisogni degli individui che la compongono. – Classificazione tradizionale delle risorse: Terra, Lavoro, Capitale • La modalità di organizzazione della società al fine di realizzare lo scopo dell’economia è detto Sistema economico • Storicamente la società ha sperimentato diversi sistemi economici, diversi, a seconda di chi possedeva le risorse. – Sistema economico semplice (villaggio) • Ogni individuo possedeva la terra, il lavoro ed il capitale. – Sistema economico capitalista • Alcuni individui posseggono il capitale e la terra, altri individui posseggono il lavoro – Sistema economico socialista • La “società” possiede la terra, il lavoro ed il capitale. – Sistema capitalistico sociale Lezione n. 1 Schema di funzionamento di un sistema economico Lavoro (manuale, intellettuale o imprenditoriale) Prodotti Imprese Famiglie Pagamenti Reddito Lezione n. 1 Funzioni del sistema economico • Stabilire quali prodotti realizzare • Stabilire in che modo impiegare le risorse per realizzare i prodotti • Trovare un modo per distribuire i prodotti (la ricchezza) fra i diversi individui della società • Garantire la crescita della produzione e quindi della ricchezza (del benessere) individuale. • Le funzioni del sistema economico sono tenute sotto stretto controllo da parte dei governi e regolate da specifiche leggi Lezione n. 1 Le funzioni nel sistema capitalistico • Stabilire quali prodotti realizzare – Si realizzano preferibilmente i prodotti a prezzo più elevato. – Se la produzione di un prodotto è eccessiva il suo prezzo crolla e la produzione tende a diminuire (eccesso di offerta) • Stabilire in che modo impiegare le risorse per realizzare i prodotti – Si impiegano preferibilmente le risorse con il costo più basso • Trovare un modo per distribuire i prodotti (la ricchezza) fra i diversi individui della società – La ricchezza viene distribuita tramite il reddito individuale • Garantire la crescita della produzione e quindi della ricchezza (del benessere) individuale. – Gli individui sono spinti ad accrescere il proprio reddito individuale Lezione n. 1 La crescita del sistema economico • Il cosiddetto “circolo virtuoso” 1. Per accrescere la propria ricchezza gli individui aumentano la produzione 2. L’aumento della produzione produce aumento di reddito 3. L’aumento di reddito produce aumento di consumo 4. L’aumento di consumo induce un aumento della produzione 5. Ecc. ecc. ecc. • La recessione, ovvero il “circolo vizioso” 1. Una qualsiasi causa produce una diminuzione della produzione 2. La diminuzione della produzione produce diminuzione del consumo 3. La diminuzione del consumo provoca una diminuzione della produzione 4. Ecc. ecc. ecc. Lezione n. 1 PIL, ricchezza e benessere • La crescita di un sistema economico (sviluppo) viene generalmente valutata in termini di crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) • Il PIL è il valore dei beni e servizi prodotti in una nazione • E’ anche possibile dimostrare che il PIL corrisponde alla somma dei redditi percepiti dalle famiglie di una nazione. • Il PIL, come indice di ricchezza, è stato spesso considerato l’indice di benessere della società • Le politiche dei diversi governi considerano il PIL ed il suo tasso di crescita uno dei parametri più importanti per prendere decisioni. Lezione n. 1 Le esternalità • A partire dagli anni ’60 il concetto di PIL come indicatore di benessere viene messo progressivamente in forte discussione. • Nel PIL infatti non vengono considerati molti fattori che influenzano nettamente il benessere delle famiglie ma che non vengono “registrati” dal sistema economico di mercato • Tali fattori sono detti esternalità Lezione n. 1 Alcuni esempi di esternalità • Esternalità sociali – – – – – Sicurezza sociale Istruzione Libertà di pensiero ed espressione Interazioni sociali e culturali … • Esternalità ambientali – Sicurezza ambientale » Dissesto idrogeologico, cambiamento climatico, rischio industriale, ecc. – Salubrità dell’ambiente » Aria, Acqua, Cibo, Rumore, ecc. – Paesaggio – Conservazione della biodiversità – … Lezione n. 1 Lo sviluppo sostenibile • Storia del concetto di Sviluppo Sostenibile – Il termine “Sviluppo sostenibile” entra nel linguaggio prima specialistico poi comune dopo gli anni 80, dopo che è stato ufficialmente adottato dall’ONU nel rapporto “Our common Future” redatto dalla commissione ambiente e sviluppo dell’UNEP. (United Nation Environmental Program). • La definizione di sviluppo sostenibile viene introdotta con il rapporto della commissione ambiente (il c.d. rapporto Bruntland), come: “quella forma di sviluppo che riesce a soddisfare i bisogni delle attuali generazioni senza compromettere tale possibilità per le generazioni future. Questo concetto comporta un bilanciamento fra fattori ecologici economici e sociali”. Lezione n. 1 Sviluppo sostenibile debole e forte • Sostenibilità debole – Sostenibilità significa garantire gli stessi livelli di consumo pro-capite alle future generazioni. • Conservazione dei livelli di produzione e dello stock di beni • Benessere in termini materiali • Sostenibilità forte – Sostenibilità significa garantire alle generazioni future lo stesso livello di benessere che ha la popolazione attuale • Conservazione dello stock di risorse naturali • Garantire che i fattori di pressione sull’ambiente non superino la resilienza degli ecosistemi Lezione n. 1