L’ANILS e la pluralità delle culture Gianfranco Porcelli Foligno, 19 maggio 2009 L’ANILS è stata la prima • associazione disciplinare degli insegnanti – nata nel 1947, primo Congresso a Roma nel 1949 • e per decenni l’unica nel settore delle Lingue • aperta a tutti gli insegnanti e cultori, dalle elementari all’università • non legata ad alcun partito politico o associazione culturale, religiosa o altro • senza fine di lucro L’ANILS e la Formazione • Organizza Seminari di Formazione – nazionali, interregionali e locali • Ultimi nazionali: – Napoli, Aprile 2008 – Cento (FE), Ottobre 2008 • Prossimo nazionale: – Cagliari - 5 e 6 novembre 2009 – I Movimenti Migratori e le Lingue "altre" L’ANILS e l’informazione 1963 Scuola e Lingue Moderne 2009 L’ANILS e l’informazione La costellazione glottodidattica • Normalmente ci occupiamo della nostra area disciplinare • Sempre più siamo richiamati a occuparci delle culture “altre” – non solo di quella afferente alla lingua che insegniamo ma di quelle di cui sono portatori i nostri allievi • Di qui il rilievo a quella che ho etichettato “dimensione pedagogica” e agli aspetti etnologici e antropologici Un poliedro… semplificato Basta il buonsenso. O no? • Nella mia vita, professionale e non, ho visto far di tutto e il contrario di tutto, in nome del “buonsenso”. • Qualche decennio fa era nozione di comune buonsenso che i problemi di digestione e in particolare le ulcere allo stomaco richiedessero la “dieta in bianco”, con un minimo di scorie. Successive ricerche e sperimentazioni hanno smentito questo e oggi si raccomanda una dieta ricca di fibre. Antropologia culturale • ha promosso e sviluppato la cultura come oggetto di studio scientifico • è anche il ramo dell'antropologia che studia le differenze culturali tra gruppi di umani • Ha affermato il relativismo culturale come valore – Culture diverse, non migliori/peggiori di altre E a livello interculturale? • La mappatura dei sentimenti – Cfr. Editoriale in “Scuola e Lingue Moderne”, a. XLIV nn. 4-5, p. 3 Noi e gli altri • Nei paesi cristiani … • Nei paesi islamici … – Si festeggia il Natale, ossia la Natività – Siamo nell’anno 2009 (2009 – circa – da quando?) – Si mettono pane e vino in tavola – Ci sono le chiese al centro dei villaggi e le cattedrali (spesso bellissime) al centro delle città – Moltissima arte è “sacra” – Si fa festa la domenica – Si pratica la monogamia – Si celebra il Ramadan – Si contano gli anni dall’Egira (622 d. C) [1387] (Ebr. [5770]) – Non si bevono vino o superalcolici, non si mangia maiale – Vi sono le moschee (spesso splendide) come luoghi di culto – Non si rappresenta la persona umana – Si dedica il venerdì alla preghiera – Si pratica la poligamia Ciò che distingue e ciò che unisce • Il riconoscimento delle differenze – tra le grandi aree geo-culturali, spesso caratterizzate da un’identità religiosa – all’interno delle aree stesse • va vissuto nell’ottica della comprensione della realtà e non nell’ideologia del contrasto • Traduzione/interpretariato come mediazione non solo interlinguistica ma soprattutto interculturale • Esiste l’intraducibilità? (“ragione” in arabo) Ristoranti Come ti [torturo] curo il pupo • Se un padre, su consiglio del suo medico, costringe a viva forza un figlio piccolo a farsi iniettare da un infermiere un liquido in un muscolo, provocandogli dolore per la puntura e il bruciore causato dal liquido, è passibile di denuncia per violenza su minori? Come ti [torturo] curo il pupo • Se un padre di cultura cinese, su consiglio del suo medico, costringe a viva forza un figlio piccolo a farsi infilare da un agopunturista una serie di aghi nella schiena, rischiando che un ago mal posto perfori un polmone, è passibile di denuncia per violenza su minori? Come ti [torturo] curo il pupo • Se un padre di cultura Tuareg, su consiglio del suo medico, costringe a viva forza un figlio piccolo a farsi marchiare a fuoco con ferri roventi in alcune parti del corpo, è passibile di denuncia per violenza su minori? Crisi del “relativismo culturale” • Se tutte le culture e civiltà hanno pari valore e dignità, perché consideriamo reato la poligamia (Art. 556 C.P., art. 128 C.C.)? • Chi e come giudica che cosa è terapia e che cosa non lo è? • In sintesi, fino a che punto possiamo essere tolleranti verso comportamenti che urtano il nostro senso di dignità della persona, di libertà individuale, ecc.? Oltre all’Antropologia… • Potremmo – e dovremmo – fare discorsi analoghi per altre discipline, oggi essenziali: • Sociologia (generale, dell’educazione e del linguaggio) – bullismo, Castel Volturno • Psicologia (sociale, dell’educazione, dello sviluppo) • ecc. • Interdisciplinarità come istanza forte I compiti del docente di lingue • Far emergere la cultura insita nella lingua • “Umore/umorismo, sanguigno, bilioso, linfatico …” • “Gioviale, marziale, saturnino, solare, lunatico” – “avere la luna di traverso …” • “Stressato, complessato, ‘schizzato’…” I compiti del docente di lingue /2 • Suscitare consapevolezza Questioni di genere: il tavolo e il ragazzo Questioni di numero Questioni di tempo (+ aspetto e modalità) • Tutte queste sembrano categorie semantiche “naturali” ma così non è • L’accostamento ad altre lingue aiuta a relativizzare la nostra e a prendere le distanze da ciò di cui nemmeno ci accorgiamo I compiti del docente di lingue / 3 • Frequenza e informatività Il mio ……… è ……… a ……… (? ?) Il mio babbo è andato a Perugia Il mio computer è andato a p*** Il mio amico Bruno è costretto a trasferirsi Il mio vicino è interista a oltranza …… gatto …… bravo …… rubare IL Lexical Approach Conclusione • Per promuovere l’interculturalità, il più delle volte basta che chi insegna lingue faccia bene il proprio mestiere, ossia scenda al di sotto della superficie (il codice, la grammatica in senso riduttivo) e recuperi le intime saldature tra lingua e cultura, tra lingua e civiltà Contatti • www.anils.it • www.gporcelli.it • [email protected]