• • • • • • La preistoria: definizione L’origine dell’umanità L’evoluzione Il Paleolitico Il Mesolitico Il Neolitico Con il termine preistoria si intende l’arco temporale che va dalla comparsa degli esseri umani sulla Terra all’invenzione della scrittura (2.000.000 -3.000 anni fa) Quindi la preistoria si studia cercando e analizzando qualsiasi traccia materiale lasciata dai nostri antenati (fossili, utensili, armi, abitazioni, tombe, manufatti, pitture…) Carlo Linneo (1707-1778): teoria dell’immutabilità delle specie: sulla terra esistono tante specie quante ne ha create Dio e restano inalterate nel tempo; 1. Jean-Baptiste Lamark (1744-1829): teoria dell’evoluzione : i caratteri acquisiti da un individuo si trasmettono ai discendenti, fino a diventare tratti permanenti e a dar vita a nuove specie 1. Charles Darwin (1809-1882): teoria della selezione naturale: la popolazione di una specie dipende dalle risorse dell’ambiente; gli individui sono in competizione tra di loro; sopravvivono quelli CASUALMENTE più adatti all’ambiente; i caratteri si trasmettono ai discendenti 1. La preistoria viene convenzionalmente divisa in periodi, sulla base dei materiali e delle tecniche utilizzate dall’uomo per costruire utensili. La fase più antica della preistoria è detta “età della pietra”, perché si tratta del materiale più usato dall’uomo in questo periodo. Si divide in tre fasi: 1.Paleolitico (età della pietra antica), 2.000.000-10.000 anni fa 2.Mesolitico (età della pietra di mezzo), 10.000-8.000 anni fa 3.Neolitico (età della pietra nuova), 8.000-3.000 anni fa L’ordine di mammiferi a cui apparteniamo comparve circa 60 milioni di anni fa. Si tratta dei PRIMATI In origine essi erano arboricoli; poi a seguito di mutamenti climatici che videro la comparsa della savana (ambiente con piante basse e rade) al posto delle foreste, una parte di essi (OMINIDI)si adattò al nuovo ambiente, mentre un’altra parte mantenne le abitudini arboricole (SCIMMIE ANTROPOMORFE). UOMO ≠ SCIMMIA SOLO ANTENATO COMUNE Comparsa dei primi ominidi : Dove: in Africa centro-orientale Quando: 4,2 milioni di anni fa circa Chi: AUSTRALOPITECO ominide di cui sono state classificate varie specie. In Africa si troverebbe la CULLA DELL’UMANITA’ Diffusione degli ominidi Il genere Homo : Homo habilis (2,5 milioni Diffusione della specie umana di anni fa) Homo erectus (da 1,5 milioni di anni fa100.000 anni fa) Homo neanderthalensis (300.000 anni fa) Homo sapiens sapiens (150.000 anni fa, in Africa) Caratteristiche di Homo: •Bipedia •Cervello di grandi dimensioni •Capacità di costruire utensili Homo sapiens sapiens o uomo di Cro-Magnon (40.000 – 30.000 anni fa, in Europa) Homo habilis: inizio della tecnologia: costruisce rozzi strumenti (chopper) prima divisione dei compiti tra uomini e donne Homo erectus: scheggia la pietra su ambo i lati (amigdala) costruisce capanne usa un linguaggio rudimentale scopre e controlla il fuoco (circa 500.000 anni fa) Homo di Neanderthal: capacità cranica pari a quella dell’uomo attuale in grado di compiere operazioni sofisticate fa scorta di cibo e di combustibile abita in caverne vive in tribù seppellisce i morti Homo sapiens sapiens: aspetto simile al nostro intelligenza fine (pittura rupestre–caverne di Lascaux-, tecnica di Levallois) Inizio della tecnologia (chopper, amigdala, tecnica di Levallois) Sviluppo del linguaggio e del pensiero Inizio della cultura spirituale Visione religiosa dell’esistenza umana (arte parietale e pensiero magico-religioso) Senso morale (che cos’è il bene e cosa il male) Coscienza (consapevolezza di esistere) Nomadismo (dipendenza dall’ambiente – uomo cacciatore e raccoglitore) Linguaggio verbale: Cultura: •Strumento della formulazione del pensiero (consapevolezza di sé) e della comunicazione con gli altri (capacità di rafforzare i legami nel gruppo) •Insieme di conoscenze e di quanto l’uomo produce materialmente e spiritualmente •Patrimonio di conoscenze che ogni generazione riceve, arricchisce e tramanda con il LINGUAGGIO. Cultura materiale: Reperti archeologici Cultura spirituale: Sepoltura dei defunti Arte parietale delle caverne Pensiero magico religioso Arte parietale (i dipinti erano posti al fondo di grotte, in punti nascosti e di difficile accesso) Figure misteriose Significato simbolico (animali come simboli del principio maschile o femminile) Non avevano solo finalità artisticodecorative Le caverne erano luoghi sacri Significato magico (favorire con riti e cerimonie il successo della caccia) Significato simbolico: Alcuni animali dipinti simboleggiano il principio maschile, altri quello femminile Significato magico: Magia = insieme di riti e forma primitiva di pensiero religioso La realtà è popolata da potenze soprannaturali Forma primitiva di religione Attività fondamentali: Caccia Erano svolte collettivamente, sulla base della divisione dei ruoli tra maschi e femmine Raccolta dei vegetali selvatici Maggior potere agli uomini Rapporto uomo e ambiente complesso sistema di interdipendenza •L’uomo si è adattato all’ambiente •Ha trasformato l’ambiente per renderlo più adatto alle proprie esigenze Per tutto il Paleolitico la dipendenza dell’uomo dall’ambiente fu pressoché assoluta; la sua economia si basava solo su raccolta e caccia, cioè su ciò che la natura offriva. Aumento demografico Se l’ambiente offriva abbondanti risorse Calo demografico Se si esaurivano le piante commestibili e migrava la selvaggina spostamenti periodici = NOMADISMO Lo spostamento periodico alla ricerca di nuove risorse portò i gruppi di Homo sapiens a popolare tutto il pianeta. Differenti caratteri fisici e diverse lingue Ciascun gruppo si adattò ad un clima e a un tipo di territorio diverso. Il nomadismo fu la condizione di vita più frequente, tranne per quei gruppi che vivevano in prossimità di FIUMI o LAGHI. Questi gruppi divennero col tempo SEDENTARI. Il Paleolitico finisce 10.000 anni fa È l’età della pietra scheggiata È il periodo in cui l’uomo si procura il cibo con la caccia e la raccolta Fase di transizione in cui •si ridussero le risorse alimentari, che spinsero gli uomini a ricercare nuovi metodi per procacciarsi il cibo •nuove scoperte tecnologiche (immanicamento, invenzione dell’arco) •ricorso più intenso alla pesca •inizio addomesticamento degli animali (il cane fu il primo – intorno al 10.000 a. C. aiuto nella caccia; poi pecore e capre fornivano riserve sicure di cibo) primo tentativo di non dipendere dalla natura CALO DEMOGRAFICO dovuto a FINE DELLA CACCIA Innalzamento della temperatura Nascita di deserti e savane al posto delle foreste Cambiamenti nell’ambiente (innalzamento degli oceani e divisioni fra i continenti) Estinzione di alcune specie di grandi erbivori 8.000/7.000 a.C. 6.000 a. C. 6.000 a. C. 6.000 a.C. Mesopotamia Culla delle prime forme di agricoltura e allevamento, perché qui si trovano: •varietà di specie animali •varietà di vegetali •presenza di risorse idriche Il clima più asciutto favorì la diffusione dei cereali selvatici in alcune zone del mondo. 8.000/7.000 a.C. 6.000 a. C. 6.000 a. C. 6.000 a.C. Alla domesticazione delle piante si accompagnò quella degli animali caratterizzati da •istinto gregario •docilità •rapida riproduzione Cereali selvatici: •Alto potere nutritivo •Piante annue a crescita rapida •Si possono conservare a lungo NASCITA DELL’AGRICOLTURA NASCITA DELL’AGRICOLTURA= SI ISTITUISCE UNA RELAZIONE TRA PIANTA E SEME Si tratta di un PROCESSO ≠ EVENTO Insieme di scoperte in un lungo arco di tempo (es. lavorare la terra, seminare, coprire i semi, mietere, macinare) Singola episodio nella storia (es. una battaglia, la nascita o la morte di un personaggio importante) Di pari passo con l’agricoltura procede la domesticazione degli animali. L’allevamento di bestiame era necessario per: 1. arare i campi 2. produrre letame 3. produrre latte, carne, lana L’allevamento, come l’invenzione dell’agricoltura, è un PROCESSO e non un EVENTO. RIVOLUZIONE AGRICOLA AGRICOLTURA = capacità di coltivare le piante≠ sfruttare ciò che cresce spontaneamente Conseguenze in: •Economia surplus •Andamento demografico rapida crescita della popolazione •Rapporto con la natura uso attivo ≠ passivo nascita dei primi villaggi (sedentarietà) •Evoluzione sociale patriarcato e consiglio degli anziani •Prime istituzioni politiche RIVOLUZIONE AGRICOLA = Profondo cambiamento nel modo di vivere Uomo raccoglitore e cacciatore Nomade e dipendente dall’ambiente ≠ Favorisce la nascita dei primi villaggi e della guerra Uomo coltivatore e allevatore Seminomade o Sedentario Interviene sull’ambiente modificandolo Invenzioni e progresso nella tecnologia: •levigatura della pietra (≠ scheggiatura) •uso di nuovi materiali (mattoni di fango seccato al sole per costruire abitazioni stabili) •invenzione della ceramica (contenitori per conservare i prodotti) •invenzione dei primi rudimentali telai •invenzione delle prime imbarcazioni a remi •invenzione dell’aratro e della ruota (3.500 a. C.) •innovazioni tecniche (rotazione delle colture, messa a maggese dei campi, concimazione) •nasce la scrittura RIVOLUZIONE URBANA Umma Uruk Dove: nella bassa Mesopotamia (Uruk, Umma) Quando: metà del IV millennio (3.500 a. C.) Muta radicalmente la struttura sociale Mesopotamia = terra tra due fiumi (Tigri ed Eufrate) I primi insediamenti nascono al riparo dalle inondazioni sulle alture. Con la crescita demografica si popolarono anche le pianure, dove però avvenivano periodiche inondazioni TECNICHE IDRAULICHE Si costruirono canali e dighe per regolare il flusso delle acque e si crearono argini per proteggere i Tutto questo non sarebbe stato raccolti possibile senza una solida organizzazione sociale RIVOLUZIONE URBANA < RIVOLUZIONE AGRICOLA L’aumento della produttività agricola assicura eccedenze alimentari (surplus) le eccedenze permettono la diversificazi0ne dei mestieri e dunque la nascita degli specialisti che non coltivano la terra, ma coordinano l’insieme delle attività necessarie alla gestione della città (scribi, funzionari, esattori, guerrieri) Gerarchizzazione dei rapporti sociali dipendono da un RE-SACERDOTE Città-stato ≠ villaggio La produzione di cibo viene separata dalle funzioni specialistiche PIRAMIDE SOCIALE = al vertice ci sono il RE e coloro che svolgono compiti amministrativi e cultuali La produzione di cibo era fondamentale. Esistevano differenze solo tra ricchi e poveri Non ci sono distinzioni di classe; tutti lavorano la terra Inizialmente RE e SACERDOTE coincidevano perché vi era la convinzione che la città fosse sotto la tutela di una divinità e che quindi la sua gestione dovesse dipendere da chi rappresentava tale divinità in terra. Centro simbolico e operativo è il TEMPIO TEMPIO = giustificazione ideale dei rapporti di ineguaglianza (chi comanda ≠ chi lavora). In una società complessa occorreva il lavoro semigratuito della popolazione agricola che non poteva però essere imposto con la forza; allora nasce l’idea che: •gli uomini devono servire gli dei per riceverne la protezione; •deve esserci qualcuno che lavori per produrre il tributo che si deve rendere agli dei (agricoltori); •deve esserci qualcuno che si occupi della gestione di tale tributo (sacerdote-re) potere centrale A partire dalla fine del IV millennio, poiché la complessità di questa articolazione sociale richiedeva una gestione centralizzata del potere, nacquero due importanti istituzioni il tempio (CLERO) il palazzo (RE e BUROCRATI) Il TEMPIO era la sede delle attività cultuali, la “casa del dio”; il clero gestiva il culto, ovvero il rapporto quotidiano con la divinità. Il PALAZZO era la residenza del re e della sua corte, cioè di tutti coloro che contribuivano alla gestione amministrativa. In entrambi si trovavano anche le botteghe degli artigiani, i magazzini, gli uffici e gli archivi, del tutto assenti nei villaggi. Per garantire un buon funzionamento dello stato la classe dirigente deve costituire: 1. una BUROCRAZIA, rappresentata soprattutto dagli scribi, per curare la gestione economica della città; 2. il CLERO, che deve gestire il culto e ingraziarsi la divinità attraverso offerte votive di cibo; 3. l’ESERCITO, che ha il compito di difendere la città da attacchi esterni e di sedare eventuali ribellioni interne. Questi tre “mestieri” dipendono dal RE, che riassume in sé tutti i poteri e tutte le responsabilità. Connessa alla amministrazione della città-stato è l’invenzione della scrittura, che serviva a trasporre in segni grafici dei concetti o delle misure ed era dunque fondamentale per la gestione delle merci o delle terre. I primi sistemi di scrittura 3.000 a. C. circa in Mesopotamia Scrittura pittografica = immagini stilizzate che rinviano a oggetti, azioni, eventi L’invenzione della scrittura fece nascere la figura dello SCRIBA, cioè di colui che conosce e decifra la scrittura, il solo detentore di questo sapere. Gli scribi divengono col tempo alti funzionari specializzati Detentori di un sapere specialistico fondamentale Sumeri < “terra di Sumer” popolo autoctono Società complessa dei Sumeri (stratificazione sociale) a partire dal 2.900 a. C. PIRAMIDE SOCIALE RE(Lugal = “uomo grande”) sacerdoti scribi aristocratici guerrieri, artigiani, contadini schiavi “Primo periodo sumerico” (2.900 – 2350 a. C.) Sviluppo di una prospera civiltà urbana, pacifica e organizzata in città-stato indipendenti (Ur, Uruk, Lagash, Larsa, Isin, Eridu) Avvicendamento di varie città alla guida del popolo sumerico Umma unitario Lugalzaggisi: istituì uno stato Si intende il gruppo di primati al quale appartengono gli uomini e i loro più lontani progenitori. Si distinguono dalle scimmie antropomorfe perché seppero adattarsi al nuovo ambiente iniziando a stare eretti sugli arti posteriori. Significa letteralmente “scimmia della regione meridionale” dell’Africa. E’ il più antico ominide; il primo esemplare venne scoperto in Sudafrica. Si intende il complesso delle attività materiali elaborate da ogni cultura per intervenire sull’ambiente ai fini dell’insediamento e del sostentamento. Si tratta di una particolare lavorazione della pietra che permetteva di ricavare da un solo blocco diverse schegge, ciascuna delle quali veniva poi lavorata. Tale tecnica servì a fare scorta di pietra adatta, che permise agli ominidi di allontanarsi dalla zona di approvvigionamento favorì la comparsa di vari utensili Inserimento di manufatti di pietra e osso in armature di legno, così da formare lame, seghe, pugnali, asce ecc. Strumenti immanicati = dotati di manico Si tratta dell’élite socio-economica e politica dello Stato, anche se dipendono dal re che li stipendia. Si definisce così una città indipendente dalle altre che costituiscono uno stato. Ciascuna aveva infatti il proprio re, il proprio tempio e il proprio territorio agricolo. Le città-stato più antiche di cui abbiamo conoscenza furono quelle dei Sumeri (2.900 a. C.)