CELLULE STAMINALI Cancro e Bioetica A.M.C.I. - Centro di Bioetica Gianna Beretta Molla Lo stato dell’arte nella ricerca sulle cellule staminali AlessandraTurchetti Sala Convegni LILT Prato - Via Catani 26/3 24 Maggio 2014 UN PO’ DI STORIA... …nel 1957 il primo trapianto di midollo allogenico (da donatore familiare) in un paziente con leucemia acuta terminale. Dal 1960, trapianti allogenici intrafamiliari con cellule staminali emopoietiche da fratelli donatori. Nel 1973, a New York il primo trapianto di successo tra due persone sconosciute, sufficientemente compatibili tra loro attraverso una banca del sangue in Danimarca. TRAPIANTO = dal midollo osseo e dal sangue le staminali possono essere selezionate ed estratte, trasfuse direttamente ai pazienti per rigenerare ad esempio il midollo osseo, oppure, stimolate a trasformarsi in cellule mature appartenenti a un particolare organo o tessuto. Quando le cellule staminali reinfuse sono quelle del paziente stesso, il trapianto si definisce autologo. Quando le cellule staminali provengono da un donatore, il trapianto si definisce allogenico. UNA STORIA CHE INIZIA DA MOLTO LONTANO… Dal latino “stamen staminis” ….stame tronco stipite…. ....principio germinale e costitutivo degli organismi viventi…... DEFINIZIONE Cellule staminali: cellule non specializzate (indifferenziate) capaci di trasformarsi in qualunque altro tipo di cellula del corpo. Hanno la capacità di dividersi per lunghi periodi e in gran numero dando luogo a cellule specializzate (differenziate) Quanti tipi di cellule staminali esistono? • cellule staminali unipotenti: quando possono dare origine ad un solo tipo di cellula. • cellule staminali multipotenti: quando possono dare origine a più tipi di cellule. • cellule staminali totipotenti: quando danno origine a tutte le possibili cellule di un determinato organismo. DOVE SI TROVANO Embrione Singola 3 giorni 5 giorni 4 sett 6 sett cellula Cellule staminali embrionali Totipotenti DOVE SI TROVANO Neonato Adulto Cellule staminali da cordone ombelicale Cellule staminali adulte Pluripotenti o Multipotenti Pluripotenti o Multipotenti DA LIQUIDO AMNIOTICO - staminali ottenute dal liquido amniotico, tramite l’amniocentesi o al momento del parto, hanno proprietà intermedie tra le staminali embrionali e le adulte. Possono differenziarsi in diversi tipi di cellule ma non sono pluripotenti. DA SANGUE CORDONALE E PLACENTARE - sono cellule staminali adulte, multipotenti di due tipi: ematopoietiche e mesenchimali. Vengono prelevate dal cordone ombelicale dopo il parto. Si conservano in biobanche anche per decenni. RUOLO FISIOLOGICO Cellule staminali embrionali Totipotenti: un piccolo gruppo di 30 cellule porta allo sviluppo di centinaia di cellule specializzate che costituiranno l’intero organismo adulto RUOLO FISIOLOGICO Cellule staminali dell’adulto: cellule staminali indifferenziate che si trovano nei tessuti differenziati e possono rinnovare se stesse e, entro certi limiti, differenziare in tutti i tipi cellulari di quel tessuto Perchè auto-rigenerarsi e differenziare? 1 cellula staminale 1 cellula staminale Auto-rigenerazione: mantiene la riserva di cellule staminali 4 cellule specializzate Differenziamento: sostituisce le cellule danneggiate o morte durante tutta la vita Quando entrano in gioco le cellule staminali? Entrano in gioco principalmente in due occasioni: • durante lo sviluppo e l’accrescimento producendo le cellule che costituiranno l’individuo adulto • quando le cellule dei tessuti sono danneggiate o usurate, dando luogo alle cellule di sostituzione Perché vengono considerate tanto importanti per la medicina? Il successo delle cellule staminali nella terapia di molte malattie è legato alla loro capacità di rigenerare i tessuti grazie al processo di differenziazione che le trasforma nelle cellule specifiche in grado di riparare la lesione. Si espandono in vitro in quantità elevatissime NON PIU’ SCARSA REPERIBILITA’ DEL MATERIALE BIOLOGICO COME NEI TRAPIANTI! Negli ultimi anni la ricerca sulle staminali è rivoluzionata cellule stata grazie alla scoperta di una loro dotata caratteristica di enormi potenzialità cliniche.. …..la plasticità La ricerca sulle cellule staminali è attualmente impegnata nella comprensione dei meccanismi che sono alla base della plasticità Se tali meccanismi vengono identificati e controllati, le cellule staminali da tessuto sano possono essere utilizzate per ripopolare e riparare un danneggiato tessuto COSA PERMETTONO • SANGUE - da almeno vent’anni i tumori del sangue sono curati con successo mediante trapianto di staminali del midollo osseo, oltre a malattie immunoematologiche (vedi leucodistrofia metacromatica) • OCCHI - la cornea viene ricostruita con successo mediante autotrapianto di staminali corneali. La riparazione della retina è in studio su modelli animali. • PELLE - da tempo, attraverso la ricostruzione del derma ed epidermide, le staminali sono una cura per le grandi ustioni, ulcere da trauma o diabetiche, lesioni da radiazioni e malattie genetiche come l’epidermolisi bollosa. • SISTEMA CIRCOLATORIO - risparmiati dall’amputazione dell’arto pazienti con artropatia cronica ostruttiva grazie all’autotrapianto di staminali del midollo osseo. • CUORE - le staminali riparano cuori infartuati in modelli animali e nei primi studi clinici sull’uomo. Sotto analisi altre malattie cardiovascolari come l'schemia cardiaca cronica. • TESSUTI CARTILAGINEI ED OSSEI - primi successi della chirurgia mininvasiva grazie a nuovi protocolli sperimentali di bioingegneria: staminali autologhe crescono su supporti biosintetici tridimensionali COSA PROMETTONO • SISTEMA NERVOSO - staminali neurali e mesenchimali curano le lesioni delle malattie neurogenerative negli animali. In Italia già in corso la sperimentazione sull'uomo per la sla e sclerosi multipla. Anche le lesioni del midollo spinale traggono giovamento nei modelli di laboratorio. • ORECCHIO - staminali adulte del midollo osseo curano la sordità nei topi. • FEGATO/RENE - sono state identificate staminali adulte nel fegato e nel rene dell’uomo capaci di curare, negli animali, l’insufficienza epatica e quella renale. • MUSCOLO - avanzano gli studi sulla distrofia ed altre malattie muscolari nei modelli di laboratorio. • PANCREAS - studi preclinici nel diabete: cellule di pancreas esocrino umano convertite in produttrici di insulina. Terapie cellulari rappresentano il futuro, contro i limiti della trapiantologia. CAMPI DI APPLICAZIONE 1. Terapie cellulari (“Medicina rigenerativa”): possibilità di utilizzare le cellule staminali per rimpiazzare cellule e tessuti danneggiati in alcune malattie, quali: •morbo di Parkinson, Alzheimer, Sla •diabete e altre malattie neurodegenerative •osteoartrite •lesioni midollo spinale •artrite reumatoide •ictus e infarto •insufficienza epatica e •lesioni muscolari, osse e renale cartilaginee CAMPI DI APPLICAZIONE 2. Comprensione dei meccanismi patogenetici del cancro: tumori sono dovuti ad un’alterazione dei normali meccanismi di divisione e differenziazione cellulare CAMPI DI APPLICAZIONE 3. Per testare nuovi farmaci: la sicurezza di nuove molecole farmacologiche può essere sperimentata su cellule differenziate generate da linee cellulari umane pluripotenti CAMPI DI APPLICAZIONE 4. Supporto nei trapianti d’organo l’utilizzo di co-trapianto di cellule staminali dallo stesso donatore dell’organo consente di ridurre l’incidenza del rigetto. CAMPI DI APPLICAZIONE 5. Terapia genica possibilità di inserire nelle cellule staminali il gene funzionante che manca in alcune patologie congenite per correggerne il difetto genetico Cellule staminali pluripotenti indotte (“iPS”) Nel 2006, Shinya Yamanaka (Università di Kyoto) trasforma fibroblasti di topo in staminali pluripotenti introducendo 4 geni mediante vettore retrovirale Riprogrammazione genetica = aggiungere alcuni geni alla cellula adulta differenziata per indurre il carattere di staminalità Vantaggio: non sono necessari embrioni! Terapie personalizzate no rigetto! Cellule staminali pluripotenti indotte (“iPS”) ‘riprogrammazione genetica’ = aggiungere alcuni geni alla cellula Cellula dell’organismo Cellula staminale pluripotente indotta (iPS) si comporta come una cellula staminale embrionale differenziamento coltivare cellule iPS in laboratorio Tutti i possibili tipi di cellule specializzate riprogrammazione genetica Cellula prelevata dal corpo (es. pelle) Cellula staminale pluripotente indotta (“iPS”) differenziamento A che punto siamo? Tecnica migliorata in termini di efficacia e sicurezza: non più vettori virali ma riprogrammazione “fisiologica” (per via chimica con vari tipi di molecole o fattori regolatori) 1 - ESPERIMENTI SU MODELLI ANIMALI DI TIPO RIPARATIVO ESTREMAMENTE INCORAGGIANTI Es. topi affetti da leucodistrofia ereditaria, incapaci geneticamente di produrre mielina, hanno ricevuto staminali cerebrali progenitrici degli oligodendrociti ottenute da cellule della pelle umane riprogrammate. In vivo, le cellule hanno colonizzato il cervello e dato avvio al processo di rimielinizzazione senza effetti collaterali 2 - OTTIMI MODELLI DI INDAGINE PER LE MALATTIE Es. cellule della pelle di paziente cardiopatico sono state trasformate in muscolo cardiaco e studiate in vitro per indagare sulle cause e possibili terapie del disordine A PROPOSITO DI “RIPROGRAMMAZIONE FISIOLOGICA”… Il numero speciale di febbraio 2011 della rivista internazionale Current Pharmaceutical Biotechnology sul tema della riprogrammazione delle cellule staminali normali e tumorali è il riconoscimento a livello internazionale della teoria secondo la quale le staminali tumorali, responsabili del processo canceroso, resistenti alla chemio e radioterapia e in grado di dare metastasi, sono cellule alterate che possono essere riprogrammate e quindi riportate indietro ad uno stadio normale. “Questo può significare guarigione” Prof. Pier Mario Biava medico del lavoro e ricercatore presso l’IRCCS Multimedica di Milano NON SIAMO ANCORA ALL’APPLICAZIONE SULL’UOMO DELLE “iPS” ma le aspettative sono ALTISSIME: i laboratori di tutto il mondo hanno raccolto la sfida - Quale comportamento avranno una volta trapiantate? Ancor piuttosto instabili…. RIGENERAZIONE DEGLI ORGANI ?? LA STRADA È QUELLA DI CONTINUARE A SEGUIRE L’ITER RIGOROSO DI ACCERTAMENTO DEI CRITERI DI SICUREZZA ED EFFICACIA PER LA TUTELA DI TUTTE LE PERSONE MALATE E DEL FUTURO DELL’INTERA RICERCA DEL SETTORE. NO AL MITO DELLE STAMINALI COME PANACEA A TUTTI I MALI