TICCHIOLATURA DEL MELO VENTURIA INAEQUALIS CLASSIFICAZIONE: Ordine: Ascomycetes Venturia inaequalis (forma ascosporica) Fusicladium dendriticum (forma conidica) CONDIZIONI DI SVILUPPO in primavera con 20°C e prolungata umidità •Rilascio in aria di ascospore •Le ascospore germinano grazie ad un velo d’acqua sulla foglia •Si sviluppa l’appressorio (funzione di ancoraggio) e l’ifa •L’ifa penetra la cuticola e si sviluppa tra cuticola ed epidermide •Lo sviluppo miceliare causa le bollosità sulla superficie fogliare •Si sviluppano altri conidi e ascospore responsabili delle infezioni secondarie •In autunno nelle foglie cadute si ha riproduzione sessuata con sviluppo di ascocarpi e spore durevoli DANNI diretti cascola e malformazione frutti deprezzamento frutti indiretti perdita della capacità fotosintetica morte della pianta per esaurimento delle riserve nutritive CICLO BIOLOGICO SINTOMI: SU FIORI infezioni poco frequenti, difficile da osservare piccole macchie brune su petali, calice, peduncolo si arriva alla colatura SU FOGLIE macchie bruno-olivacee (rotondeggianti) contorni ben evidenti e di aspetto vellutato parte colpita dissecca e si amplia (filloptosi) SINTOMI: SU FRUTTI In qualsiasi stadio di sviluppo: piccole macchie brune che di estendono Giovani in accrescimento: atrofia parte colpita gravi malformazioni fenditure reticolatura poi suberificata cascola Frutti prossimi alla maturazione lesioni minori reticolatura suberificata macchie nerastre Frutti in magazzino piccolissime macchie nerastre (tipo escrementi mosca) LOTTA PREVENTIVA: Trattamento autunnale con prodotti fungicidi endoterapici prima della defogliazione. Favorire la degradazione del fogliame attraverso: Letamazioni Distribuzione di compost Concimazioni azotate autunnali Limitare la presenza del fogliame caduto effettuando: Arature con aggiunta di urea o solfato ammonico sulle foglie Riduzione della bagnatura fogliare e garantire un buon arieggiamento (anche tramite potature verdi). Impiego di cultivar resistenti. Intervento inverno-primaverile con polisolfuri di calcio contro le cocciniglie (effetto preventivo contro la ticchiolatura). LOTTA CHIMICA ALLA TICCHILATURA: Con prodotti copertura Con prodotti endoterapici - Poltiglia bordolese, ossicloruro di -Guanidine rame, idrossido di rame. -Tiocianochinoni: ditianon -Ditiocarbammati: mancozeb, metiram. -Tioftalimmidi: captano -Strobiruline: kresoxim-metile, trifloxistrobina -Piramidine: pirimetanil e cyprodinil. -Triazoli: difenoconazolo, penconazolo, tebuconazolo, fenbuconazolo, tetraconazolo, miclobutanil. • Per evitare l’insorgenza di ceppi funginei resistenti è opportuno utilizzare diversi p.a. e quando possibile in miscela tra loro. • Non bisogna effettuare più di 4 interventi con prodotti triazolici e più di 3 con strobiruline. • L’eccessivo uso di prodotti rameici può ridurre lo sviluppo vegetativo e provocare ruggini nei frutti. LOTTA CHIMICA ALLA TICCHILATURA: Infezione primaria: Capannine col compito di rilevare possibili infezioni epidemiologiche. Dotate di: -pluviografo - umettografo - captspore 1° trattamento allo sbocciare delle gemme miste con prodotti di copertura (rameici). Altri interventi ad ogni evento infettante (pioggia o bagnatura della vegetazione) che possa determinare l’inizio dell’infezione primaria. Infezione secondaria: Terminata l’eiaculazione delle ascospore e in assenza di sintomi della malattia è possibile sospendere i trattamenti. Se invece la prima infezione non è stata sconfitta e sono presenti macchie di ticchilatura è necessario intervenire tenendo conto della bagnatura (pioggia, rugiada; trattare ogni 610gg dopo 6 h di bagnatura). INDICI EPIDEMIOLOGICI DELLA TICCHILATURA DEL MELO: La ticchiolatura è soggetta a un periodo di incubazione che, secondo le condizioni ambientali può variare: Da 8 a 22 gg per quanto riguarda la forma ascosporica Da 6 a 12 gg per quanto riguarda la forma conidica. L’optimum di temperatura e quindi per avere un incubazione veloce va dai 17 ai 22 c°. TABELLA DI MILLS PER LA PREVISIONE DELLE INFEZIONI DI TICCHIOLATURA DEL MELO