LEZIONI DI FISICA Lucia Fellicò GRANDEZZE FISICHE CINEMATICA Unità 1: Grandezze fisiche e loro misura Unità 2: Notazione scientifica e analisi dimensionale Unità 3: Grandezze vettoriali Unità 4: Esempi di grandezze fisiche definite attraverso il prodotto scalare Unità 5: Esempi di grandezze fisiche definite attraverso il prodotto vettoriale Unità 6: il moto e la velocità Unità 7: l’accelerazione Unità 8: moto rettilineo uniforme Unità 9: moto rettilineo uniformemente accelerato Unità 10: moti periodici e composti GRANDEZZE FISICHE E LORO MISURA Grandezza fisica : qualunque entità suscettibile di misurazione Confronto tra la grandezza considerata e un’altra della stessa natura scelta come unità di misura Misura è un numero ottenuto: confrontando direttamente la grandezza con l’unità scelta (misura diretta ) 9,8N attraverso il calcolo utilizzando relazioni analitiche che la legano ad altre grandezze misurabili direttamente (misura indiretta) Per ottenere la misura di una grandezza fisica è necessario avere: Una unità di misura Una procedura per effettuare la misurazione L’unità di misura deve essere della stessa natura della grandezza che intendiamo misurare. La procedura deve essere inequivocabile, cioè deve dare lo stesso risultato indipendentemente dall’operatore o dal contesto. La procedura può essere operativa: sono indicati uno strumento con cui effettuare la misurazione e le modalità per usare tale strumento. La procedura può essere analitica: sono indicate le relazioni che legano la grandezza da misurare ad altre grandezze misurabili operativamente, e le operazioni di calcolo da effettuare su tali misure. Il risultato della procedura di misurazione, in ogni caso, è un numero. Grandezze fondamentali : la loro definizione non viene fatta dipendere da altre si possono esprimere attraverso relazioni analitiche tramite le grandezze fondamentalI Unità di misura : fissate dalla scelta di campioni Unità di misura : si deducono dalle unità delle fondamentali Grandezze derivate : SISTEMA INTERNAZIONALE Metro spazio percorso dalla luce in 1/299792458 di secondo Chilogrammo massa di 1 dm3 di acqua distillata a 4 C Secondo 9192631770 periodi di oscillazione dell’atomo di cesio 133 Kelvin 1/273,6 della temperatura del punto triplo dell’acqua Ampere corrente elettrica costante che fluendo in due conduttori rettilinei paralleli posti a distanza di 1 metro nel vuoto determina una forza di 2*10-7N per metro di conduttore ( legge di Ampere) Sistema di misura : è basato sulla scelta delle grandezze fondamentali e delle loro unità di misura Un sistema di unità di misura si dice Completo: in esso è definito un numero di unità di grandezze fondamentali sufficienti a rappresentare tutti i fenomeni osservabili Assoluto: le unità in esso adottate sono invariabili in ogni tempo e luogo e sono definite teoricamente senza alcun riferimento a definizioni sperimentali Dei sistemi che noi considereremo ( SI , cgs, ST) Il SI è completo e assoluto Il sistema cgs è assoluto ma non completo Il ST è non completo e non assoluto Sistema internazionale : SI GRANDEZZE FONDAMENTALI Grandezza unità simbolo Lunghezza metro m Massa chilogrammo kg Durata secondo s Intensità di corrente Ampere A Temperatura kelvin K Quantità di materia mole mol Intensità luminosa candela cd Sistema cgs GRANDEZZE FONDAMENTALI Grandezza unità simbolo Lunghezza centimetro cm Massa grammo g Durata secondo s Tale sistema non comprende né grandezze elettriche né grandezze magnetiche. Per tali fenomeni sono stati poi adottati i sistemi cgses(elettrostatico) e cgsem(elettromagnetico). Sono tuttavia poco usati. Sistema Tecnico ( pratico) : ST GRANDEZZE FONDAMENTALI Grandezza unità simbolo Lunghezza metro m Forza Chilogrammo-peso Kgf (o kgp) Durata secondo s Chilogrammo-peso:forza che applicata ad un corpo di massa 1kg gli imprime un’accelerazione di 9,8066m/s-2 1kgf=9,8066 N(Newton) L’unità di massa è un’unità derivata; um= 9,8006 kg 1) a b c d e 2) Che cosa significa misurare una grandezza fisica? confrontare la grandezza con un campione e trovare un numero associare l'errore al risultato della misura trovare il valore medio della grandezza trovare il valore vero della grandezza determinare la misura della grandezza Quale delle seguenti grandezze non è una grandezza fondamentale del S.I. ? a) massa 3) b) tempo c) forza d) lunghezza e) temperatura Quale dei seguenti gruppi di unità di misura fa parte dello stesso sistema? a b c d e Watt, cal, g °K, N, dina dina, s, erg joule, volt, erg Kgp, Kg, s NOTAZIONE SCIENTIFICA E ANALISI DIMENSIONALE Notazione scientifica : indica la misura tramite le potenze di 10 La misura viene scritta mettendo la virgola dopo la prima cifra diversa da 0 e si moltiplica per una opportuna potenza di 10 positiva o negativa. 456,7 kg = 4,567 *102 kg Centinaia di kg 0,00345 kg = 3,45 * 10-3 kg Millesimi di kg ordine di grandezza. È la potenza di 10 che meglio approssima il numero. Coincide con la potenza di 10 che compare nella notazione scientifica se il numero per cui essa è moltiplicato ha parte intera 1, 2, 3 o 4; altrimenti l’esponente va aumentato di 1 unità Es: 2,31 * 103 103 8,12 * 10 4 105 7,5 * 10 -2 10-1 La notazione scientifica è utile per misurare grandezze molto maggiori o molto minori dell’unità prescelta. I multipli secondo potenze di 10 sono indicati premettendo al loro nome i prefissi della seguente tabella. Anche i simboli vengono premessi ai rispettivi simboli MULTIPLI SOTTOMULTIPLI PREFISS O VALORE SIMBOLO PREFISS O VALORE SIMBOLO DECA 10 da DECI 10-1 d ETTO 102 CENTI 10-2 Esempi h c 1 dam = 10 m KILO 103 k MILLI 10-3 m MEGA 106 M MICRO 10-6 GIGA 109 G NANO 10-9 n TERA 1012 T PICO 10-12 p 1 A = 10-6A 1 dg = 10-1g 1kcal = 103cal Analisi dimensionale CONSENTE SI UTILIZZA Determinare le dimensioni delle grandezze fisiche derivate rispetto a quelle fondamentali Verificare la correttezza di relazioni e formule in base al principio : in qualunque equazione tra grandezze fisiche le dimensioni dei due membri devono essere le stesse Esempio: dimensioni dell’accelerazione accelerazione =velocità/tempo [ l/t ]/[t]=[ l·t-2] L’accelerazione ha dimensione 1 rispetto alla lunghezza e –2 rispetto al tempo Esempio : s = ½ a t2 s= [L] a t2= [L·t-2·t2]=[ L ] 1) Una grandezza fisica z dipende da una lunghezza L, da una velocità v e da un intervallo di tempo t secondo la relazione z = L2t/v. quale tra le seguenti unità di misura è adatta a z? a) s3 b) kg/m c) m s2 d)m/s2 e) non è possibile stabilirlo, la scelta è libera 2) La massa del Sole è 1,98·1030Kg. Qual è l’ordine di grandezza? a) 30 Kg 3) c) 1,98 Kg d) 10 30 Kg e) 2 Kg La massa a riposo dell’elettrone è 9 10-31 Kg. Qual è l’ordine di grandezza? a) 10-30 Kg 4) b) 1031 Kg b) 10-31 Kg c) 9 Kg d) 10-32 Kg e) -31 Kg Quali sono le dimensioni della pressione? a) [m·l·t -1] [m2·l·t2] b) [m-1·l·t -2] c) [m·l-1·t -1] d) [m·l-1·t -2] e) 5) Il moto di un grave è descritto dalla legge s = 0,5gt2+ k, dove s rappresenta lo spazio, g l’accelerazione di gravità e t il tempo. Quali sono le dimensioni di k? a) ml-1 b) l-1 c) l d) l2t -1 e) non ci sono sufficienti elementi per rispondere GRANDEZZE VETTORIALI GRANDEZZE SCALARI Completamente determinate da un numero (misura) Lunghezza volume temperatura massa energia tempo resistenza capacità ecc VETTORIALI Determinate da modulo direzione verso Rappresentate da un vettore verso direzione modulo Non dipende dal punto di applicazione Spostamento velocità accelerazione forza peso ecc. ALGEBRA DEI VETTORI somma a a a a+b b b b a+b La somma è commutativa: a+b = b+a Prodotto per uno scalare -3b differenza 2b -b a+b = a + (-b) a-b a Somma e differenza a b a+b a-b ESEMPI DI GRANDEZZE VETTORIALI Per descrivere uno spostamento non è sufficiente stabilire di ”quanto” ci si è spostati. GLI SPOSTAMENTI SONO GRANDEZZE VETTORIALI Conoscendo la posizione iniziale e il vettore spostamento si determina la posizione finale: Lo spostamento totale è ovviamente la somma (vettoriale) degli spostamenti parziali: A A B B Non è invece noto il percorso C Composizione di forze Le forze sono grandezze fisiche individuate da : modulo, direzione, verso. Inoltre si verifica sperimentalmente che esse si sommano secondo la regola del parallelogramma ( o metodo punta-coda) LE FORZE SONO GRANDEZZE VETTORIALI L’operazione con cui si determina la risultante di due o più forze con le regole dell’algebra vettoriale si chiama “composizione” delle forze . F2 R F1 Da considerazioni di geometria elementare si deduce che l’intensità della risultante di due forze risulta maggiore della differenza e minore della somma delle intensità delle componenti Dimensioni e unità di misura delle forze Dalla legge fondamentale della dinamica F=ma si ricavano le dimensioni della forza : [F]=[mlt-2] SI: Newton 1N=1kg m/s2 : la forza di un Newton è quella forza capace di imprimere ad un corpo di massa 1kg un’accelerazione di 1 m/s2 cgs: dina: 1dina = 1g cm/s2 : la forza di una dina è quella forza capace di imprimere ad un corpo di massa 1g un’accelerazione di 1 cm/s2 Osservando che 1kg = 103g e 1m = 102cm si ha: 1N = 105dine E osservando che la massa di un kg soggetta alla forza del suo peso (1kgp) si muove (cade) con accelerazione g ≈ 9,8 m/s2 si ha 1kgp = 9,8 N Prodotto scalare Prodotto vettoriale ab=c a b =abcos() a Direzione perpendicolare al piano contenente a e b c acos() b Verso: regola della mano destra a bcos() Modulo=absen() b a a c b non è commutativo: a b = – (b a) Il prodotto è commutativo Il risultato è uno scalare Il prodotto scalare è 0 se a=0 b=0 ab Il risultato è un vettore Il prodotto vettoriale è 0 se a=0 b=0 a b 1) Nella figura sono rappresentati due spostamenti. Quale vettore rappresenta lo spostamento risultante? a b c d e 2) Dati due vettori u e v, quanto vale il prodotto scalare del vettore u /\ v con il vettore u, ovvero (u /\ v) u ? a) uv b) u2v c) u d) 0 e) non si può dire senza conoscere direzione e verso di u e v 3) La differenza tra due vettori di uguale intensità è un vettore di intensità nulla. Vero o falso? a) Sempre falso. b) Sempre vero c) Vero se i vettori sono perpendicolari d) Vero se i vettori sono paralleli d) Nessuna delle precedenti risposte è esatta ESEMPI DI GRANDEZZE FISICHE DEFINITE ATTRAVERSO IL PRODOTTO SCALARE LAVORO DI UNA FORZA Se il punto di applicazione di una forza viene spostato si definisce lavoro il prodotto scalare della forza F per lo spostamento s: L = F × s = Fscos 0° < 90° F 90°< 180° s • S.I. •sistema c.g.s. •Sistema pratico = 90° L>0 (Lavoro motore) L<0 (Lavoro resistente) L=0 (Lavoro nullo) UNITA’ DI MISURA Joule 1J = 1N·1m erg chilogrammetro 1erg = 1dina·1cm 1Kgm = 1KgP·1m OSSERVAZIONE F Perché la definizione posta abbia senso è sottinteso che abbiamo supposto durante lo spostamento F e costanti. Come abbiamo già visto, F·s·cos può essere interpretato come Fs·s oppure come F·sF, essendo Fs la proiezione di F su s e sF la proiezione di s su F. F Fs L s1 s s2 s s Fs= Fcos() sF= scos() F s Se durante il movimento Fs non varia possiamo rappresentarla nel piano cartesiano s,F con un segmento orizzontale, e quindi il lavoro può essere interpretato come l’area del rettangolo che ha per base lo spostamento s = s2 - s1 e per altezza Fs Se durante lo spostamento il valore di Fs varia, il lavoro può essere considerato la somma dei lavori elementari F(s)ds ottenuti dividendo la traiettoria in spostamenti elementari ds, lungo i quali Fs viene considerato costante: L = F1 ds1+ F2 ds2+ F3 ds3+….. Fs I lavori elementari sono rappresentati dalle aree dei rettangoli inscritti nella figura, il lavoro totale dunque può ancora essere interpretato come area L s1 s2 s In linguaggio matematico più rigoroso diremo: s2 L= s 1 Fsds ESEMPIO Lavoro di una forza costante L=F x s = Fs cos() = Fss F’ Fs s P F = Fs + F’ La forza e lo spostamento hanno la stessa direzione La forza e lo spostamento formano un angolo acuto IN PRESENZA DI ATTRITO Ad un oggetto di peso P appoggiato su un piano orizzontale è applicata la forza F F Fs A P Poiché Fs > A l’oggetto si muove verso destra La forza F contribuisce al moto Lavoro motore: L > 0 infatti 0 < La forza A ostacola il moto Lavoro resistente: L < 0 infatti = La forza P è ininfluente per il moto Lavoro nullo: L = 0 infatti = In effetti P è controbilanciata dalla reazione elastica del piano allora come mai se un oggetto è più pesante è necessaria una forza maggiore? F=0 NOTA BENE: L=0 s=0 Fs LAVORO NULLO s s luna F P Lavoro motore: L > 0 infatti 0 < L>0 L=0 Lavoro nullo Infatti = L<0 Lavoro resistente : L< 0 infatti < DIMENSIONI DEL LAVORO E SUE UNITÀ DI MISURA [L]= [Fs]=[ml2t-2] il lavoro ha dimensioni 1, 2, -2 rispettivamente in riferimento alla massa, alla lunghezza, al tempo. SI: Joule = N ·m: il lavoro di un joule è quello compiuto da una forza costante di un newton quando il punto di applicazione della forza subisce uno spostamento di un metro nella sua stessa direzione cgs: erg = dina· cm: il lavoro di un erg è quello compiuto da una forza costante di una dina quando il punto di applicazione della forza subisce uno spostamento di un centimetro nella sua stessa direzione ST: (chilogrammetro) kgpm = kgp·m : il lavoro di un kgpm è quello compiuto da una forza costante di un kgp quando il punto di applicazione della forza subisce uno spostamento di un metro nella sua stessa direzione 1erg = 1dina 1cm = 10-5N 10-2m = 10-7 J 1 kgpm = 9,8 N 1m = 9,8 J Una grandezza caratteristica di tutti i campi vettoriali : il flusso attraverso una superficie S. Magnetismo: v Elettricità: E Fluidi: B Data una supericie elementare S di area A introduciamo il vettore A di intensità A e direzione alla superficie S v,A= v A = vAcos() = E A = EAcos() ( = angolo tra v e la perpendicolare ad A) ( = angolo tra E e la perpendicolare ad A) Nel caso = 0 l = B A = BAcos() ( = angolo tra B e la perpendicolare ad A) E B A v v,A= vA = (l/t)A=V/ t Volume di fluido che attraversa la sezione A nel tempo t = portata + A - Numero di linee di forza del campo elettrico che attraversano la superficie A Numero di linee di forza del campo magnetico che attraversano la superficie a b c d e 1.È possibile che il punto di applicazione di una forza venga spostato senza che essa compia lavoro? No, mai Solo per particolari tipi di forze Sì, se forza e spostamento hanno versi opposti Sì, se forza e spostamento sono perpendicolari Sì, se forza e spostamento hanno la stessa direzione. 2.Su un corpo di massa m che si muove orizzontalmente come indicato dalla freccia, agisce una forza F = 5N come indicato in figura. Il lavoro da essa compiuto in uno spostamento di 6m è a) 30J b) -153J c) 153J d) Non compie alcun lavoro e) Non è possibile che il corpo si muova come indicato in figura F 30 3. La forza di attrito può compiere un lavoro positivo? a) No, mai b) Solo se il moto è rettilineo uniforme d)Solo se il moto è circolare uniforme c) Solo nel vuoto e) Sì, sempre ESEMPI DI GRANDEZZE FISICHE DEFINITE ATTRAVERSO IL PRODOTTO VETTORIALE Alcune grandezze fisiche sono definite tramite il prodotto vettoriale: Momento di una forza rispetto ad un punto: M = r F M è un vettore avente : M •Direzione perpendicolare al piano di r e di F F •Intensità pari a F·r·sen() = F·b (b: braccio r O = distanza di O dalla retta di applicazione di F) 90° b •Verso individuato dalla regola della mano destra Ob r M0 b=0 M=0 P Il momento di una forza descrive l’effetto rotatorio dovuto ad essa a seconda del punto di applicazione Momento di una coppia di forze: vettore che quantifica l’effetto rotatorio di una coppia di forze applicata ad un corpo rigido. M r Coppia di forze : forze aventi uguale direzione , uguale intensità, verso opposto. M = r /\ F F M fornisce: • la direzione dell’asse attorno al quale avviene la rotazione • il verso secondo cui avviene tale rotazione (antioraria se vista dalla punta di M) • l’intensità di tale rotazione (rFsen()) M=max M=0 F=0 NOTA BENE: M=0 r=0 F , r collineari Forza che un campo magnetico esercita su un filo percorso da corrente F = il B F i Proprietà di F : F B B i •Direzione perpendicolare a B e i •Verso individuato dalla regola della mano destra •Intensità : ilBsen() •F max : il e B perpendicolari •F = 0 : il e B paralleleli 1) Nei punti A e B della figura, distanti 1m sono applicate due forze parallele e discordi di uguale intensità pari a 30 N. Qual è il momento della coppia? 30 N a) b) c) d) e) A 1m 150° B 30 N 30 N·m 15 N·m 60 N·m 900 N·m 450 N·m 2) Il momento di una forza si può misurare in: a) Radianti al metro b) erg c) Newton d) radianti al secondo e) Joule 3) un’asta di peso trascurabile è incernierata ad un estremo e porta all’altro estremo un peso di 100N. Quale forza è necessario applicare nel suo punto medio per mantenere l’asta in equilibrio in posizione orizzontale? a) Verticale verso l’alto di 400 N 2F b) Verticale verso l’alto di 200 N ? c) Verticale verso l’alto di 50 N F d) Verticale verso l’alto di 100 N r e) Verticale verso il basso di 50N 2r il moto e la velocità Un corpo è in moto quando la sua posizione rispetto ad un altro, assunto come riferimento, varia nel tempo. Solitamente si considera un riferimento solidale con la Terra. Ci occupereremo del moto di un punto materiale, ovvero di un oggetto le cui dimensioni sono trascurabili rispetto alle altre grandezze che compaiono nel problema, in particolare rispetto alla traiettoria. Quando un corpo non può essere considerato un punto materiale si dice che è un corpo esteso. Traiettoria Linea costituita da tutte le posizioni occupate nel tempo dal punto materiale. Traiettoria rettilinea Traiettoria circolare Traiettoria curva Nel moto di un corpo esteso non è detto che tutti i suoi punti abbiano la stessa traiettoria. Nota la traiettoria, si può riferire il moto ad essa : fissato arbitrariamente un punto P0 si può individuare un qualunque altro punto P tramite il numero s che esprime la distanza di P da P0 sulla traiettoria. P0 rappresenta il punto di riferimento Per descrivere il moto di un punto materiale che si muove lungo una traiettoria, è sufficiente associare ad ogni istante t il numero s che esprime la sua posizione sulla traiettoria in quell’istante. +3 +2 +1 s=0 P0 -1 La legge che associa ad ogni istante t il corrispondente valore di s è detta legge oraria -2 La legge oraria può essere espressa tramite: • una tabella • un grafico • una formula matematica Se invece la traiettoria non è nota per determinare la posizione del punto materiale è necessario un vettore. Vettore posizione: il vettore che ha origine nel punto di riferimento ed estremo nel punto in cui si trova l’oggetto mobile. Essendo un vettore esso ha P P0 • Intensità uguale alla distanza P0P • direzione la retta per P0 e P • verso da P0 a P Velocità : grandezza che esprime la rapidità con cui cambia nel tempo la posizione del punto materiale Velocità media è espressa dal rapporto tra lo spazio percorso e il tempo impiegato a percorrerlo s s2-s1 vm = t2-t1 = s P1 s1 P0 s2 t Poiché s1 ed s2 sono vettori lo è anche la loro differenza s, ed anche il rapporto con lo scalare t. Dunque v è un vettore che ha: P2 • la direzione coincidente con quella della corda P1P2 • il modulo uguale al rapporto tra il modulo di s e la misura di t • il verso di s, cioè da P1a P2 Velocità istantanea valore limite a cui tende la velocità media calcolandola su intervalli di tempo sempre più piccoli Q Q Q v = lim s / t Q t0 Q P QP È un vettore che ha: direzione tangente alla traiettoria nel punto occupato nell’istante considerato intensità Limite del rapporto tra le quantità infinitesime s e t verso concorde con quello del moto Ad ogni punto della traiettoria è associato un vettore velocità avente la direzione della tangente, lunghezza proporzionale al modulo della velocità istantanea e verso coincidente con quello del moto. La velocità può variare in intensità e in direzione La velocità può essere costante in intensità e variare solo in direzione La velocità può essere costante in direzione e variare solo in intensità Moto uniforme : velocità di intensità costante rettilineo curvilineo La velocità è costante come vettore (infatti la direzione non cambia essendo quella della retta su cui avviene il moto) La velocità non è costante come vettore in quanto la sua direzione cambia in ogni punto della traiettoria 1)Quale delle seguenti affermazioni relative al moto di un punto materiale è corretta? a) La legge oraria consente di determinare la traiettoria del moto b) La velocità media è una grandezza scalare mentre quella istantanea è vettoriale c) Qualunque sia la traiettoria in un moto uniforme la velocità è costante d) Se in un moto la velocità è costante il moto è rettilineo uniforme e) Se in un moto la velocità varia, esso avviene necessariamente su traiettoria curvilinea. 2) Una bici percorre un tratto di strada in salita alla velocità v e lo stesso tratto in discesa alla velocità v’. La velocità media è: a) (v + v’) / 2 Attenzione: b) vv’/ (v + v’) stiamo parlando della velocità scalare, vm = 2s/(s/v + s/v’) c) 2vv’ / (v + v’) cioè della intensità della velocità d) √v v’ e) Non è possibile stabilirlo con i dati a disposizione. 3) Un’automobile ha percorso 15 km in 10 minuti e successivamente 5 km in 5 minuti. La sua velocità media sull’intero tratto è stata: a) 90 km/h b) 75 km/h c) 80 km/h d) 120 km/h e) Nessuna delle precedenti risposte è esatta 4) un’auto fa un percorso di 90 km alla velocità media di 60 km/h. un primo tratto di 60 km è stato percorso alla velocità di 90 km/h. qual è stata la velocità media nel secondo tratto di 30 km? a) 20 km/h b) 36 km/h c) 30 km/h d) 45 km/h e) 40 km/h ttot = 1h 30’ t1 = 40’ t2 = 50’= 5/6 h v = 30/(5/6) km/h = 30(6/5) km/h l’accelerazione Accelerazione : grandezza vettoriale che esprime la rapidità di variazione della velocità nel tempo. Accelerazione media è espressa: dal rapporto tra la variazione di velocità avvenuta in un certo intervallo di tempo e l’ intervallo di tempo stesso: am= v / t v2 – v1 v1 -v1 v2 v2 – v1 -v1 v2 Nel moto rettilineo la direzione è quella del moto, il verso è quello del moto se v aumenta, opposto se diminuisce v2 v1 v v2 Nel moto curvilineo la direzione è diversa sia da v1 che da v2, il verso è sempre rivolto all’interno della curva Accelerazione istantanea valore limite a cui tende la accelerazione media calcolandola su intervalli di tempo sempre più piccoli a = lim v / t t0 Se il moto è curvilineo, l’accelerazione non è diretta nel senso del moto a = lim v / t t0 v2 v1 v MOTO UNIFORME Non rettilineo (v varia solo di direzione ma rimane costante in modulo) v2 v v1 = ( - ) / 2 v2 Quando 0, /2 Nel moto uniforme (non rettilineo) l’accelerazione è in ogni istante perpendicolare alla velocità. v a Nel moto rettilineo (non uniforme) l’accelerazione ha in ogni istante la stessa direzione della velocità. Il verso è concorde a v o discorde a seconda che v aumenti o diminuisca a v Le componenti dell’accelerazione Abbiamo visto che se a ha la direzione di v (accelerazione tangenziale at) il moto è rettilineo vario, se a è perpendicolare a v (accelerazione normale av) il moto è curvilineo uniforme. Se il moto è curvilineo vario a avrà una direzione diversa da v e dalla sua perpendicolare: an a at Componente tangenziale Componente normale Variazione modulo di v Variazione direzione di v at= componente tangenziale an= componente normale a = a t + an Moto rettilineo uniforme vario Moto curvilineo uniforme vario at= 0 at0 at=0 at 0 an = 0 an= 0 a n 0 an 0 a=0 a = at a = an a = an + at Dimensioni e unità di misura di velocità e accelerazione Velocità e accelerazione sono entrambe grandezze derivate Equazione dimensionale della velocità : [v]=[l/t]=[lt-1] Equazione dimensionale della accelerazione : [a]=[v/t]=[lt-1/t]=[lt-2] Unità di misura della velocità (S.I.) = m/s Unità di misura della accelerazione (S.I.) = m/s2 1) In un moto curvilineo uniforme i due vettori velocità e accelerazione sono: a) Entrambi nulli b) Perpendicolari c) Paralleli d) Nulla l’accelerazione e diversa da zero la velocità e) L’accelerazione ha sia una componente tangenziale che una centripeta. 2) In 20 secondi la velocità di uno sciatore su una traiettoria rettilinea aumenta da 72 km/h a 90 Km/h. Qual è la sua accelerazione? a) 4 m/s2 b) 0,9 m/s2 v = 18km/h = 18.000m / 3600s = 5m/s c) 11 m/s2 d) 0,25 m/s2 a = v / t = 5 / 20 m/s2 e) 2,5 m/s2 3) Quale delle seguenti situazioni è impossibile? a) In un punto della sua traiettoria un corpo ha velocità nulla e accelerazione 0 b) Un corpo ha modulo della velocità costante e velocità vettoriale variabile c) In un certo intervallo di tempo il modulo della velocità aumenta mentre l’accelerazione tangenziale diminuisce d) Un corpo ha modulo della velocità variabile e velocità vettoriale costante e) Sono tutte impossibili 4) Nel disegno sono rappresentate la velocità e l’accelerazione di un punto materiale in moto Possiamo affermare che: an v a) b) c) d) e) a at Il moto è rettilineo ma non uniforme, perché a 0 Il moto è curvilineo uniforme perché a non ha la stessa direzione di v Il moto è curvilineo e la sua velocità è in aumento Il moto è curvilineo e la sua velocità è in diminuzione Il moto è curvilineo non uniforme, ma non si può stabilire se la velocità è in aumento o in diminuzione moto rettilineo uniforme Alcuni moti rettilinei : leggi orarie e rappresentazioni grafiche Moto rettilineo uniforme caratteristica: v = s/ t = costante La relazione v = s/ t si può scrivere (s – s0)/(t – t0) = v con s posizione all’istante t e s0 posizione all’istante t0. Posto t0 = 0 si ottiene la legge oraria del moto rettilineo uniforme: s – s0 = vt ovvero s = s0 + vt In tale formula s0 e v sono valori costanti, t ed s variabili ; precisamente t è la variabile indipendente ed s la variabile dipendente. La funzione s = s(t) ha la stessa forma della funzione y= mx + q Quindi s = s0 + vt è una funzione lineare e il diagramma orario del moto è una retta nel piano (s,t). Le condizioni iniziali Posizione iniziale O≡P0 Posizione iniziale vt P O s0 s Punto di riferimento sulla traiettoria (Origine) P0 P vt s Punto di riferimento sulla traiettoria (Origine) s= s = vt s s0 + vt s s0 t t La pendenza della retta fornisce la velocità. Il suo segno ci dice ci dice il verso del moto Dalla velocità alla legge oraria Nel moto rettilineo uniforme la velocità è costante; dunque nel piano (v,t) essa è rappresentata da una retta parallela all’asse dei tempi, la cui quota indica la sua intensità s = s + vt v(m/s) 3 1 2 3 t t(s) tempo distanza s – s0 1s 31= 3 m 2s 3 2 = 6 m 3s 3 3 = 9 m .. .. ts 3tm La distanza vt percorsa nel tempo t può essere interpretata come l’area della regione piana compresa tra il diagramma della velocità, l’asse dei tempi e gli istanti di tempo iniziale e finale 1) Il grafico a fianco rappresenta il moto rettilineo di due corpi. Quale delle affermazioni elencate è corretta? I corpi si muovono in versi opposti e all’istante t = 0 sono nell’origine fissato sulla traiettoria b) Il corpo A si muove con velocità crescente, il corpo B con velocità decrescente c) Il corpo A all’istante t = 0 si trova nell’origine della traiettoria, mentre il corpo B non vi passerà mai d) Dopo 2 secondi i due corpi si trovano nella stessa posizione e) Dopo 2 secondi i due corpi hanno percorso lo stesso spazio s 5 B A a) 1 2 t 3)Un corpo si muove su una retta nel verso negativo con velocità costante di 3m/s; all’istante t = 0 si trova a 2m dall’origine. La legge oraria del moto è : a) s = 2 + 3t b) s = -2 + 3t c) s = 2t – 3 d) s = 2 – 3t c) s = -2t + 3 moto rettilineo uniformemente accelerato Moto rettilineo uniformemente accelerato caratteristica : a =v/t= costante a = v – v0 t riferendo il moto all’istante t = 0 v – v0= at v = v0 + at v La pendenza della retta fornisce il valore di a, il segno ci dice se la velocità aumenta o diminuisce t v v = at (se la velocità iniziale è nulla) t La legge oraria del moto uniformemente accelerato v s - s0 = v0t + 1/2 at2 v = v0 + at at 1/2 at2 s = s0+ v0t + 1/2 at2 v0 v0t t Se il mobile parte dall’origine s0 = 0 s = v0t + 1/2 at2 Se il mobile parte da fermo v0 = 0 s = s0+ 1/2 at2 Se il mobile parte da fermo dall’origine s = 1/2 at2 Legge oraria : diagramma s = 1/2 at2 s è direttamente proporzionale al quadrato di t Il diagramma è una parabola con vertice nell’origine a<0 a>0 s t s t Il punto materiale si allontana dall’origine nel verso positivo Il punto si allontana dall’origine con velocità crescente in modulo La velocità, pendenza della tangente al grafico, è crescente Il caso più generale : s = s0+ v0t + 1/2 at2 6 5 4 3 2 1 0 -1 0 -2 -3 -4 -5 1 2 3 4 5 SIGNIFICATO DEL SEGNO DI VELOCITA’ E ACCELERAZIONE a > 0 velocità crescente v > 0 moto nel verso positivo a < 0 velocità decrescente v < 0 moto nel verso negativo Combinando le varie possibilità possiamo dire: a, v concordi velocità crescente in modulo a, v discordi velocità decrescente in modulo OSSERVAZIONE O P0 Nel caso in cui a e v sono discordi il modulo di v, diminuendo, raggiungerà 0. a questo punto v cambierà segno e a e v diventeranno concordi, quindi da questo punto in poi il modulo di v aumenterà s= v0t + 1/2 at2 ESEMPI a>0 v0 < 0 a<0 v0 > 0 6 4 5 3 4 2 3 1 2 0 -1 0 1 0 -3 2 3 4 5 -2 0 t=1 1 1 2 3 4 5 -1 -3 -2 -4 -3 -5 -4 -6 t=0 t=0 t=2 t=2 t=1 3 RIEPILOGO Le variabili del moto sono t, s, v, a. Considerata t variabile indipendente le altre tre sono legate a t dalla legge oraria, la legge della velocità, la legge dell’accelerazione. Nei moti rettilinei appena studiati le leggi sono le seguenti: UNIFORME s = s0 + v t v = cost. a=0 UNIFORMEMENTE ACCELERATO s = s0 + v0t + 1/2at v = v0 + a t a = cost. Il moto di caduta dei gravi Sperimentalmente si verifica che tutti i corpi, indipendentemente dal loro peso, in assenza di aria sono soggetti sulla superficie terrestre alla medesima accelerazione costante g = 9,8m/s2 Quindi il moto a cui essi sono soggetti è un moto rettilineo uniformemente accelerato s = 1/2 gt2 v = gt (s0 = 0 v0= 0) a=g 1) Un oggetto parte da fermo con un’accelerazione tangenziale costante di 10 cm/s2; dopo 10 secondi la sua velocità è: a) 10 m/s b) 1cm/s c) d) 100 m/s e) 10 cm/s 1 m/s 2) La legge oraria di un moto rettilineo uniformemente accelerato è s = 2 – 3t + 4 t2 le affermazioni: Il mobile non parte dall’origine e la sua velocità aumenta. Il mobile non parte dall’origine né vi passerà mai. Ad un certo istante t il moto cambierà verso. sono: a) V V V b) F VF c) F F F d) F V V e) FFV 3) a) b) c) d) e) La legge della velocità del moto precedente è: v = 2 + 4t v = -3 + 2t v = -3 + 8t v = 2 + 8t Non si può rispondere perché non si conosce la velocità iniziale 4) Detta g l’accelerazione di gravità, la velocità finale di un corpo lasciato in caduta libera da un’altezza h è: a) v = 2gh b) v = 2g/h c) v = 2gh d) 2h/g e) c = 1/2gh 5) Consideriamo un tram nel percorso rettilineo nell’intervallo di tempo (t1, t2). Per metà percorso l’accelerazione, costante, è a1 e per l’altra metà –a1. Quale può essere, tra i seguenti, il grafico della velocità? v v t1 t2 v t1 t2 v t1 t2 a) Il secondo b) Nessuno dei quattro c) Il quarto t1 t2 d) Il primo e) Il terzo Tre atleti A, B, C disputano una gara di100 metri piani. A parte con una accelerazione di 3 m/s2 per 3 secondi, poi prosegue con velocità costante. B ha una accelerazione di 5 m/s2per 2 secondi per poi proseguire anche lui a velocità costante. C raggiunge la velocità di regime dopo un’accelerazione di 4 m/s2 per 3 secondi. Qual è l’ordine di arrivo? a) BCA b) BAC s = ½ a t2 c) CBA v=at d) ACB e) ABC s = vt t=s/v A: s = ½ · 3 · 9 = 13,5 86,5 v=3·3=9 t = 86,5 /9 = 9,6 12,6 B: s = 1/2 · 5 · 4 = 10 90 v = 5 · 2 = 10 t = 90 / 10 =9 C: s = ½ · 4 · 9 = 18 82 v = 4 · 3 = 12 t = 82/ 12 = 6,8 9,8 11 OSSERVAZIONE Che C fosse più veloce di A era evidente, quindi le risposte b), d), e) si escludono subito. Basta dunque confrontare solo B e C 1) a) b) c) d) e) 2) Nel diagramma della figura a lato è riportata la velocità di un'auto in funzione del tempo. Che cosa rappresenta l'area del trapezio? la velocità del corpo dopo 60 secondi l'accelerazione del corpo al tempo t = 60 s lo spazio percorso dal corpo in 60 secondi la velocità media del corpo fisicamente non rappresenta niente v 60 s I diagrammi che compaiono nella figura in basso sono relativi al moto di caduta libera di un sasso (accelerazione costante). Guardando da sinistra a destra, che cosa metteresti sull'asse verticale? a) accelerazione, velocità, spostamento b) velocità, spostamento, accelerazione c) spostamento, accelerazione, velocità d) spostamento, velocità, accelerazione e) accelerazione, spostamento, accelerazione t t t moti periodici e composti Moti periodici : a determinati intervalli di tempo vengono riprodotte le medesime situazioni di movimento (posizione, velocità, accelerazione) Tale intervallo di tempo è chiamato periodo T MOTO CIRCOLARE UNIFORME Traiettoria: circonferenza v ac velocità costante in modulo ma il vettore velocità cambia in direzione accelerazione centripeta velocità angolare = /t = 2/T costante ALTRE GRANDEZZE DEL MOTO CIRCOLARE UNIFORME |v| = 2r/T = velocità periferica (o tangenziale) ac= 2v/T = v v v = r ac = v è proporzionale ad r 2r v2/r GRANDEZZE TIPICHE DEI MOTI PERIODICI T = periodo tempo impiegato a percorrere un giro dimensione =[t] unità di misura : secondo la frequenza è l’inverso del periodo = frequenza = 1/T dimensione = [t-1] unità di misura : hertz (Hz) Si può esprimere la velocità periferica attraverso la frequenza: |v| = 2r Moto armonico Dato un punto materiale che percorre una circonferenza con moto uniforme, consideriamo il moto della sua proiezione sul diametro: P P Q Q Q Q P P Mentre il punto P descrive la circonferenza la sua proiezione Q sul diametro si sposta avanti e indietro. Questo moto è detto moto armonico Il moto armonico è un moto rettilineo vario , infatti ha velocità e accelerazione variabili, ed è periodico. Il periodo è lo stesso del moto circolare uniforme da cui ha origine Anche velocità ed accelerazione si proiettano sul diametro: velocità Q o Massima al centro, nulla agli estremi accelerazione Q Nulla al centro, massima agli estremi LEGGI DEL MOTO ARMONICO s = r cos(t) r v = -r sen(t) La velocità aumenta verso il centro, dove è massima a = -2r cos(t)= - 2s L’accelerazione è massima agli estremi, L’accelerazione è proporzionale allo spostamento, ma ha verso contrario: a = - 2s Composizione di moti simultanei Quando un punto materiale è soggetto a due o più moti contemporanei il suo spostamento è dato dalla somma vettoriale degli spostamenti dovuti ai singoli moti e la sua velocità è la somma vettoriale delle velocità dei singoli moti. vvento vmotore La composizione di due moti rettilinei e uniformi è un moto rettilineo uniforme Esempio di composizione di un moto rettilineo uniforme e di un moto uniformemente accelerato: moto di un grave lanciato x=v0t y=1/2gt2 y=(g/2v02)x2 parabola v0t 1/2gt2 1) Un disco ruota di moto circolare uniforme intorno al suo centro. I tre punti A, B, C hanno uguali: a) Frequenza e velocità tangenziale b) Velocità angolare e accelerazione centripeta c) Velocità angolare e periodo d) Velocità tangenziale e periodo e) Velocità tangenziale e accelerazione centripeta 2) Quale delle seguenti affermazioni relative al moto armonico di un punto materiale è errata? La velocità è nulla agli estremi di oscillazione L’accelerazione è massima agli estremi di oscillazione L’accelerazione è proporzionale allo spostamento L’accelerazione e la velocità hanno sempre lo stesso verso Il punto materiale accelera quando si muove verso il centro. a) b) c) d) e) 3) A BC Un corpo si muove di moto circolare uniforme su una circonferenza di raggio 10 m con velocità tangenziale 0,5 m/s. qual è la sua accelerazione centripeta? a) 0,025 m/s2 c) 0,05 m/s2 b) 0,005 m/s2 d) 0,5 m/s2 e) 0,25 m/s2