ESAME DI STATO Anno Scolastico 2007 – 2008 PROVA NAZIONALE Scuola Secondaria di I grado Classe Terza ESAME COMPARATO DEI RISULTATI CONSEGUITI DAGLI ALUNNI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “STEFANO D’ARRIGO” DI VENETICO IN RIFERIMENTO ALLA MEDIA NAZIONALE UNA PROVA SORPRENDENTE “La distribuzione geografica dei risultati contraddice gran parte delle evidenze finora disponibili. In particolare sorprende che gli alunni delle regioni meridionali conseguano risultati migliori di quelli dei colleghi del centro-nord”. (INVALSI, La prova nazionale al termine del primo ciclo. Aspetti operativi e prime valutazioni sugli apprendimenti degli studenti) PROVA DI ITALIANO COMPRENSIONE DEL TESTO • Racconto breve di autore contemporaneo su cui sono state elaborate 15 domande tese ad indagare le capacità di riconoscimento di informazioni e di interpretazione di elementi testuali LA VOLPE E IL RICCIO Mimì la volpe dal pelo rosso si è appostata dietro un cespuglio di more. Ha sentito un lieve tramestìo sottoterra, poi anche quel rumore è cessato. La sua preda deve avere intuito il pericolo, qualcosa deve averla insospettita. Mimì la volpe si mimetizza, si finge morta e aspetta. Nemmeno respira. Sa che la sua preda appena si sentirà sicura verrà fuori dal nascondiglio e bisogna lasciarle tutto il tempo che le occorre per muoversi. Il tempo passa…ecc. Nella prova vengono indagate… la capacità di cogliere, in un testo letterario, il punto di vista o i tratti del personaggio (A1 e A14), la loro evoluzione nel corso della vicenda (A13), la motivazione sottesa al loro agire (A4) la capacità di riconoscere informazioni esplicite ed implicite in ambito locale (A2, A5,A11); la capacità di comprendere il significato di una parola e/o di un’espressione in relazione al contesto (A7, A8, A10) la capacità di cogliere il senso generale del testo(A15), nel caso specifico il senso della storia. la morfosintassi attraverso l’individuazione del termine cui va riferita una forma pronominale (A3), l’organizzazione logica entro e oltre la frase (A6, A9, A12). QUESITO A1. La volpe, mentre aspetta paziente, che cosa pensa del riccio? A. Si comporta in modo maldestro. B. È un animale molto stupido. C. Si comporta in modo provocatorio. D. È un animale molto cauto. 100 95 90 85 80 75 70 100 96 9494 95 92 91 3A 3B 3C 3D 3E MEDIA SCUOLA MEDIA NAZIONALE QUESITO A 2. Nelle prime 5 righe del testo, quali sono le azioni che fanno meglio capire la furbizia della volpe? Individuane almeno due e trascrivile di seguito. Si mimetizza, si finge morta, aspetta, nemmeno respira 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 3A 80 75 71 84 69 5956 3B 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION QUESITO A3. Nell’espressione “bisogna lasciarle tutto il tempo” (riga 5) a quale parola del testo si riferisce il pronome le? Trascrivila di seguito. Preda (accettabile anche riccio) 100 100 95 100 100 97 94 91 90 85 85 80 75 3A 3B 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION QUESITO A4. Perché il riccio quando esce dalla tana si guarda intorno circospetto (riga 8)? A. Ha paura della luce del giorno. B. Tende un tranello alla volpe. C. Teme i pericoli all’esterno. D. È appena uscito dal letargo. 100 80 60 40 20 0 100 100 91 86 82 72 71 3A 3B 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION QUESITO A5. Che riflessioni fa la volpe dopo il primo tentativo di catturare il riccio? A. È decisamente meglio cambiare tattica. B. Il comportamento del riccio era molto prevedibile. C. Ci sono forti dubbi sulla riuscita dell’impresa. D. È meglio lasciar perdere vista la reazione del riccio. 100 80 100 94 100 8280 71 65 3A 3B 3C 60 3D 40 3E 20 M SCUOLA 82 0 M NAZION 80 QUESITO A6. Se dovessi inserire una parola per collegare le due frasi seguenti: “Ma il riccio in un attimo si è trasformato in una palla spinosa “ e “La volpe lancia un urlo di sorpresa..” (righe 15-16), quale metteresti? A. Infatti. C. Per di più. B. Ed ecco che. D. Invece. 100 80 60 40 20 0 100 100 88 82 83 67 64 3A 3B 3C 3D 3E M SCUOLA 83 M NAZION 64 QUESITO A7. Nella frase: “Deve avere una carne prelibata...” (riga 18) da quale espressione può essere sostituito il verbo deve? A. È necessario che abbia. B. È obbligatorio che abbia. C. È eventualmente possibile che abbia. D. È molto probabile che abbia. 100 98 96 94 92 90 88 86 84 82 100100100 100 99 94 88 3A 3B 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION QUESITO A8. Quale tra i seguenti aggettivi può sostituire sottile (riga 22) nel significato che ha nel testo detto di artifici, trucchi ed espedienti? A. Originale 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 87 B. Efficace C. Astuto D. Intraprendente 100 94 88 88 73 72 3A 3B 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION QUESITO A9. Nella frase “Eppure ogni volta il riccio si appallottola…” (riga 24) quale termine corrisponde al significato di eppure e può sostituirlo? A. Dunque. B. Ma C. Ebbene. D. Poi. 100 100 100 100 100 3A 96 3B 90 3C 86 3D 81 80 3E M SCUOLA 70 M NAZION QUESITO A10. Come si può rendere con altre parole l’espressione “così appallottolato” (riga 24)? A. Dato che si è appallottolato come si era detto. B. Nonostante si sia appallottolato in modo particolare. C. Nel caso in cui si sia appallottolato come si era detto. D. Tanto più che si è appallottolato in modo particolare. 80 60 40 20 3A 9494 100 3B 70 65 72 57 48 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION 0 QUESITO A11. Quali parole del racconto fanno capire come la volpe si giustifica per non riuscire a catturare il riccio? Ricercale nel testo e trascrivile di seguito. (Dopotutto) un riccio non vale tanto spreco di trovate (prima parte)/ e neppure tanta ostinazione (seconda parte) 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 9494 79 73 83 74 67 3A 3B 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION QUESITO A12. Come sostituiresti il termine “dopotutto” all’inizio della riga 25? A. Dopo tutto questo tempo. C. Tutto considerato. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 B. Dopo tutti questi sforzi. D. Malgrado tutto 3A 78 3B 63646565 65 45 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION QUESITO A13. Come cambia il giudizio della volpe sul riccio nel corso della vicenda? Individua e trascrivi, nell’ordine, almeno due aggettivi che indicano tale cambiamento. Prudente, compunto, strano, ottuso (accettabili anche circospetto, goffo, lento impacciato) 100 80 3A 82 71 3B 3C 60 40 4952 35 30 3E M SCUOLA 20 0 0 3D M NAZION QUESITO A14. Tenendo conto di tutta la storia, come si può definire la volpe? A. Coraggiosa e poco cosciente dei pericoli. B. Aggressiva e ostinata. C. Ingegnosa e poco sincera con se stessa. D. Audace e intraprendente. 100 80 60 100 88 82 81 76 71 56 3A 3B 3C 3D 40 3E 20 M SCUOLA 0 M NAZION QUESITO A15. Quale delle seguenti affermazioni meglio sintetizza il contenuto del testo? A. Tutto è bene quello che finisce bene. B. A furia di insistere si ottiene quel che si vuole. C. Per avere la pancia piena bisogna ingegnarsi. D. La sola prudenza vale più di mille astuzie. 100 100 100 9494 95 91 3A 3B 80 3C 60 53 3D 40 20 0 3E M SCUOLA M NAZION Riflessione sulla lingua CONOSCENZE GRAMMATICALI 10 quesiti sulla conoscenza e sull’uso consapevole di strutture grammaticali e sintattiche. B1 e B9 chiedono di applicare correttamente le conoscenze relative ai modi verbali, coniugando opportunamente il verbo della subordinata in dipendenza dal verbo della frase reggente. B2, B3 e B4 vertono sul riconoscimento e sull’uso corretto di alcune delle principali categorie morfosintattiche: verbo, avverbio, pronome. B5 verte sulla nozione di ‘soggetto grammaticale”, B6 e B7 intendono testare la capacità di riconoscere alcune delle principali relazioni semantiche veicolate entro la struttura della frase da sintagmi preposizionali che sintatticamente sono dei ‘complementi’ (nel senso intuitivo del termine): in particolare le relazioni di fine e di modo (“complementi di fine e di modo”), come si usa dire. B8 e B10 testano conoscenze e abilità relative alla struttura sintattica del periodo B1. Completa la seguente frase coniugando la forma mancante del verbo tra parentesi. Avrei proprio voluto che tu fossi venuto alla mia festa. C’erano tanti amici, ci siamo proprio divertiti! 100 89 80 65 60 39 29 40 20 8 12 0 3A 3B 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION 0 E’ stato il quesito che a livello nazionale ha riportato il secondo maggior numero di risposte errate (57,6%) B2. In quale tra le seguenti frasi è presente un verbo riflessivo? A. Mia madre mi ha lasciato libero. B. Mio fratello Luciano si è iscritto all’università. C. Si sono discussi molti argomenti. D. Durante la riunione Carla mi ha detto che arriverà oggi. 100 100 96 100 94 82 80 60 40 20 0 78 58 3A 3B 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION B3. Per ciascuna delle seguenti frasi trascrivi gli avverbi di tempo nello spazio corrispondente. 1. Non hai mai voluto dirmi perché sei andato altrove. 2. Subito si mise a gridare forte. 1. mai 2. subito 100 100 100100 95 94 88 80 60 40 20 0 80 3A 3B 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION B4. Unisci le frasi inserendo il pronome relativo nella forma corretta. Ho incontrato un comune amico da cui/dal quale ho avuto tue notizie. Non conosco la persona di cui/della quale mi hai parlato. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 100100 73 64 58 59 70 3A 3B 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION B5 . Individua gli elementi che nelle frasi seguenti hanno la funzione di soggetto e trascrivili nello spazio sottostante ad ogni frase. 1. La regina Elisabetta I d’Inghilterra era figlia di Enrico VIII La regina Elisabetta I 2. Secondo numerosi studi, nuotare fa bene alla salute nuotare 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 100 94 85 83 82 74 64 3A 83 3 B 64 3 C 82 3 D 94 3 E 100 M SCUOLA 85 M NAZION 74 B6. Quale di queste frasi contiene un complemento di fine? A. Il mio cane è da guardia. B. Mi piace disegnare a matita. C. Quel film mi ha fatto morire di paura. D. Al gioco non ho fortuna. 100 80 60 100 9494 94 9291 71 3A 3B 3C 3D 40 20 0 3E M SCUOLA M NAZION B7. Quale di queste frasi contiene un complemento di modo? A. Sta per piovere, esco con l’ombrello. B. Con i colleghi mi trovo bene. C. Vado a scuola in autobus. D. Passeggiare con il cane, con calma, mi rilassa. 100 80 100 91 88 83 78 3B 61 60 41 40 20 0 3A 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION B8. Completa le frasi seguenti con un opportuno legame subordinante. Il film era tanto noioso che/per cui mi sono addormentato. Stacco il telefono perchè non voglio essere disturbato. 100 80 60 94 100 88 86 82 81 71 3A 3B 3C 3D 40 20 3E M SCUOLA M NAZION 0 B9. Trasforma ogni frase interrogativa diretta nella corrispondente interrogativa indiretta e trascrivila nello spazio sottostante. 1. Giovanna mi chiese: “Quando verrà il medico?” Giovanna mi chiese quando sarebbe venuto il medico 2. Alcuni turisti mi hanno chiesto: “Qual è la strada più breve per il Duomo?” Alcuni turisti mi hanno chiesto quale fosse la strada più breve per … 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 100 3A 88 76 3B 70 54 40 47 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION B10. Quali delle seguenti frasi contiene una subordinata con valore consecutivo? A. In seguito alla caduta, sentì più dolore di quanto avesse temuto. B. Nella banca le telecamere erano poste in modo che potessero riprendere tutti i clienti. C. Mise le piante all’aperto perché la pioggia le bagnasse. D. Quella mattina era uscito da casa molto presto prima che gli altri si fossero svegliati. 100 80 100 100 75 71 3A 76 3B 3C 60 53 3D 40 20 26 3E M SCUOLA M NAZION 0 E’ il quesito che a livello nazionale ha ottenuto il maggior numero di risposte errate (64,4% + 11,1% risposte assenti) PROVA DI MATEMATICA La sezione di matematica è composta da 22 quesiti riguardanti i principali argomenti studiati nella scuola secondaria di I grado. Gli ambiti di valutazione sono stati definiti a partire da una confronto tra gli OSA (Obiettivi Specifici di Apprendimento) e le Indicazioni per il curricolo. I quesiti a scelta multipla sono stati predisposti con 4 alternative di risposta, di cui una sola corretta. I quesiti a risposta aperta sono stati strutturati nella forma estesa, in cui è stato richiesto al candidato di giustificare la risposta o di riportare il procedimento. La risoluzione di entrambe le tipologie di quesiti ha previsto lo svolgimento di calcoli semplici e pertanto non è stato necessario l’uso della calcolatrice. C1) Il quesito vuole valutare la padronanza di elementi fondamentali della scrittura della matematica: potenze, frazioni, parentesi. Si tratta di un’abilità di base, indispensabile per poter proseguire studi in cui sia presente la matematica. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 100 100 91 85 79 74 65 3A 3B 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION C2) Il quesito vuole valutare la conoscenza di una proprietà fondamentale delle rette parallele nel piano, e la capacità di utilizzarla per una semplice argomentazione. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 100 3A 89 88 77 64 41 62 3B 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION C3) Il quesito vuole valutare la capacità di gestire informazioni espresse attraverso diverse unità di misura, in una situazione in cui occorre padroneggiare anche semplici numeri decimali. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 100 3A 88 3B 62 54 3C 51 3D 45 35 3E M SCUOLA M NAZION C4) Questo quesito vuole verificare la conoscenza di una formula elementare per la determinazione del volume di un semplice solido. Si tratta anche qui di una conoscenza di base. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 100 100 100 88 88 71 3A 3B 68 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION C5) Questo quesito vuole valutare la capacità di gestire una sequenza di informazioni in cui sono coinvolte le percentuali. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 100 3A 3B 3C 3D 35 26 18 12 15 3E M SCUOLA 4 M NAZION C6) Questo quesito, oltre a verificare la conoscenza di nozioni di base come la procedura per la determinazione dell’area e del perimetro di un quadrato, mira a valutare anche la capacità di esporre sinteticamente il procedimento di risoluzione di un problema, individuandone i punti fondamentali. 100 80 100 94 91 88 88 79 3A 3B 67 60 3C 3D 40 3E 20 M SCUOLA 0 M NAZION C7) Il quesito vuole verificare la capacità di leggere e interpretare un semplice grafico in cui siano rappresentati dei dati, derivandone la probabilità di un evento. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 94 88 89 83 82 71 3A 3B 67 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION C8) Si tratta di una domanda di tipo tradizionale con la quale si vuole valutare la capacità di tradurre una situazione in una sequenza di operazioni in cui sono utilizzate le frazioni. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 100 3A 3B 3C 55 3D 41 3635 3E 17 13 M SCUOLA M NAZION C9) Il quesito vuole verificare la conoscenza del teorema di Pitagora, valutando la capacità di riconoscerne l’applicabilità in un contesto specifico. Richiede inoltre all’allievo di ricavare parte dei dati dal racconto e dal disegno. Mette quindi in gioco, oltre alla conoscenza di contenuti, competenze di tipo interpretativo e strategico. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 3A 88 83 78 64 3B 67 55 3C 3D 3E 18 M SCUOLA M NAZION C10) Il quesito vuole verificare la capacità di esporre con chiarezza il procedimento seguito per rispondere a una semplice domanda. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 3A 3B 71 46 56 53 50 36 29 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION C11) Il quesito vuole valutare la capacità di riconoscere una situazione in cui si applica un risultato conosciuto o la capacità di dimostrare questo fatto nel caso specifico, partendo dal teorema che stabilisce relazione tra angoli al centro e angoli alla circonferenza. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 3A 3B 64 50 3C 47 5048 35 3D 3E 25 M SCUOLA M NAZION C12) Il quesito vuole valutare la capacità di vedere una regolarità in una situazione ricorsiva, individuando la “regola” attraverso la quale viene generata la sequenza di configurazioni. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 100 94 75 3A 78 71 55 3B 69 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION C13) Il quesito vuole verificare la capacità di riconoscere una nozione fondamentale come quella di simmetria centrale, e quella di utilizzare correttamente il piano cartesiano per descrivere una situazione geometrica. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 100 94 88 79 3A 79 63 3B 3C 3D 27 3E M SCUOLA M NAZION C14) Il quesito vuole valutare la capacità di passare da un registro di rappresentazione (quello grafico) a un altro (le percentuali). Si richiede inoltre di saper scegliere l’opportuna “unità di misura” (il quadretto) da utilizzare nelle argomentazioni. 100 90 3A 8181 80 70 64 60 50 40 3C 49 46 3D 3E 30 20 10 0 3B 22 8 M SCUOLA M NAZION C15) Il quesito verifica una abilità di base relativa alle frazioni, la capacità di metterle correttamente in ordine. Anche in successive fasi della scolarizzazione molti ragazzi hanno difficoltà su quesiti di questo tipo (fino ai test di ingresso all’università), per cui si ritiene che sia una criticità da sottoporre sistematicamente a verifica. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 3A 88 3B 73 5655 54 39 3C 3D 3E 12 M SCUOLA M NAZION C16) Il quesito indaga la capacità di visualizzare in diversi modi una figura solida, passando dalla rappresentazione in prospettiva allo sviluppo piano, operando razionalmente su queste rappresentazioni. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 100 100 82 75 8991 81 3A 3B 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION C17) Il quesito vuole valutare la capacità, in una situazione semplice, di utilizzare le lettere per rappresentare i numeri e operare su di essi. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 94 89 85 83 82 73 3A 3B 69 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION C18) Al quesito si può rispondere sia risolvendo l’equazione, che verificando quale dei valori proposti la soddisfa. In ogni caso, viene verificata la comprensione del significato e la conoscenza del meccanismo delle equazioni di primo grado. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 100 96 94 91 8889 78 3A 3B 3C 3D 3E M SCUOLA M NAZION C19) Il quesito vuole valutare la capacità di leggere una tabella, interpretando correttamente l’espressione almeno. Con la parte b) si vuole verificare la conoscenza del concetto di media e la capacità di calcolarla esplicitamente in un caso concreto. 3A 3C 3E M NAZION 19 a) 100 100 94 89 59 60 20 78 80 80 40 3B 3D M SCUOLA 60 51 41 36 21 41 40 20 25 18 21 17 6 0 0 19 b) C20) Il quesito vuole valutare la capacità di individuare e formalizzare una relazione. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 100 92 3A 88 3B 6870 3C 3D 3E 22 13 M SCUOLA M NAZION C21) Il quesito valuta la capacità di collegare tra di loro diverse rappresentazioni dello stesso insieme di dati, e di operare con le percentuali per trovare un dato mancante. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 89 76 3A 3B 3C 50 42 41 33 27 3D 3E M SCUOLA M NAZION L’INVALSI HA ELABORATO I DATI secondo diversi parametri: RISULTATI COMPLESSIVI RISULTATI PER AREA GEOGRAFICA (NORD, CENTRO, SUD) E GENERE (MASCHI/FEMMINE) RISULTATI PER AREA GEOGRAFICA (NORD, CENTRO, SUD) E CONDIZIONE DI RITARDO (RIPETENZE) RISULTATI PER AREA GEOGRAFICA (NORD, CENTRO, SUD) E CITTADINANZA (PRESENZA DI ALUNNI STRANIERI) Il calcolo è stato effettuato su un campione iniziale di 240 scuole, successivamente depurato dalle scuole “a rischio” identificate sulla base del metodo della probabilità di “conseguire un risultato migliore” PERCHE’? Pare, anche se in misura più contenuta, riproporsi il fenomeno che si era presentato nelle rilevazioni sugli apprendimenti realizzate dall’INVALSI negli anni passati. Si nota infatti che i ragazzi che frequentano le scuole dell’Italia meridionale conseguono sostanzialmente risultati uguali a quelli che frequentano le scuole delle altre aree del Paese nella prova di matematica e significativamente superiori in quella di italiano. I risultati complessivi andavano in controtendenza con gli esiti delle ricerche internazionali (ricerca OCSE-PISA 2006 che rileva le competenze in lettura, matematica e scienze dei ragazzi quindicenni; ricerca TIMSS che si rivolge a studenti di età molto vicine a quelle dei ragazzi della terza classe della scuola secondaria di I grado). UNA PRIMA RAGIONE DELLE ANOMALE DIFFERENZE TRA AREE PUO’ DISCENDERE DA EFFETTI COMPOSIZIONE Nelle regioni meridionali gli studenti immigrati, che conseguono normalmente risultati più bassi degli altri, sono in minor numero Inoltre nelle scuole centro settentrionali ci sono più ragazzi in ritardo I dati sono stati quindi analizzati tenendo in considerazione la composizione della popolazione scolastica, ma ne è risultato che… le differenze geografiche a favore delle regioni meridionali in matematica e in grammatica sono solo in parte legate alla differenze di composizione perché… al netto di questi effetti in matematica la differenza tra Nord e Sud scende solo marginalmente: da 3 punti percentuali a 2,3 in matematica e da 7,8 a 6,5 in grammatica; Quindi le differenze restano statisticamente significative. ALTRE POSSIBILI SPIEGAZIONI Per cercare possibili altre spiegazioni è opportuno considerare le differenze tra la Prova Nazionale e le ricerche internazionali, specie l’OCSE PISA. Nel caso dell’Esame di Stato si tratta di una prova in cui studenti ed insegnanti avvertono un legame più stretto e diretto con l’esito finale e con la valutazione complessiva fornita al termine dell’istruzione secondaria di I grado. Se da un lato ciò genera certamente una maggiore motivazione e profusione di sforzi nell’esecuzione della prova, rispetto a quanto si possa verificare nel caso delle indagini internazionali che non hanno invece effetti sugli esiti, dall’altro può generare in alcuni casi comportamenti opportunistici non auspicabili. CACCIA ALLE SCUOLE “BRILLANTI”!!! L’idea che guida la ricerca di comportamenti opportunistici è basata sulla ricerca di casi in cui le scuole conseguono risultati così brillanti rispetto alle altre da destare qualche sospetto. Si sono adottate due diverse strategie statistiche di identificazione di queste scuole “a rischio”. Nella prima strategia sono definite “a rischio” quelle scuole che per un numero rilevante di domande hanno tutti gli studenti che rispondono correttamente. La seconda strategia definisce come “a rischio” quelle scuole che hanno ottenuto risultati così buoni che la probabilità di conseguire un risultato migliore del loro è estremamente remota. DALL’ANALISI CONDOTTA SECONDO I DUE METODI STATISTICI RISULTA CHE La distribuzione geografica delle scuole ad elevato livello di rischio, è molto concentrata nel Sud del Paese: sia per l’italiano che per la matematica l’80 per cento delle scuole si trova al Sud, mentre il restante 20 per cento si distribuisce tra il Nord ed il Centro. CHE FARE? Ci sono quindi “indizi molto forti che in particolari aree del Paese siano emersi comportamenti opportunistici in misura maggiore rispetto agli altri ambiti territoriali. Ciò rende necessario cercare di individuare dei metodi statistiche (sic) per stimare i risultati della Prova Nazionale almeno parzialmente depurati dagli effetti distorsivi”. IL VALORE DELLA PROVA Il progetto è costato 700 mila euro. Dalla relazione dell’Invalsi, si evince che non ha soddisfatto pienamente le aspettative, perché gli studenti meridionali non si sono dimostrati somari come ci si attendeva. Al nostro Istituto può servire per comprendere punti forti e punti deboli della nostra didattica. SU UN TOTALE DI 47 DOMANDE In 43 quesiti i risultati del nostro Istituto sono superiori alla media nazionale, in particolare 22/25 in Italiano e 21/22 in Matematica, con diverse differenze tra le cinque classi interessate Nei quesiti A 2, A 13, B 1, C 19a i nostri risultati sono sotto la media. COMPRENSIONE DEL TESTO 3A 3B 3C 3D 3E MEDIA SCUOLA MEDIA NAZION A1 96 91 94 94 100 95 92 A2 75 80 71 59 56 69 84 A3 100 91 94 100 100 97 85 A4 71 86 82 100 100 86 72 A5 71 100 65 94 100 82 80 A6 67 100 88 82 100 83 64 A7 100 100 100 94 100 99 88 A8 87 73 88 94 100 88 72 A9 86 100 100 100 100 96 81 A 10 48 70 65 94 100 72 57 A 11 79 73 94 94 67 83 74 A 12 63 64 65 65 78 65 45 A 13 35 30 82 71 0 49 52 A 14 71 82 76 88 100 81 56 A 15 91 100 94 94 100 95 53 GRAMMATICA 3A 3B 3C 3D 3E MEDIA SCUOLA MEDIA NAZION B1 8 0 12 65 89 29 39 B2 96 94 100 100 78 94 58 B3 88 100 94 100 100 95 80 B4 58 64 59 100 100 73 70 B5 83 64 82 94 100 85 74 B6 92 91 94 94 100 94 71 B7 83 91 41 88 100 78 61 B8 88 82 94 71 100 86 81 B9 54 40 88 76 100 70 47 B 10 75 100 53 71 100 76 26 MATEMATICA 3A 3B 3C 3D 3E MEDIASCUOLA MEDIANAZION C1 79 91 100 65 74 85 74 C2 88 64 41 100 89 77 62 C3 54 45 88 35 100 62 51 C4 71 100 100 88 100 88 68 C5 4 18 12 35 15 26 15 C6 79 91 88 94 100 88 67 C7 71 82 88 94 89 83 67 C8 17 55 13 41 35 36 35 C9 83 64 18 88 78 67 55 C 10 46 36 71 56 50 53 29 C 11 50 64 47 35 50 48 25 C 12 75 55 71 94 100 78 69 C 13 79 27 94 88 100 79 63 C 14 8 64 81 81 22 49 46 C 15 54 73 12 88 56 55 39 C 16 100 82 75 100 89 91 81 C 17 83 73 82 94 89 85 69 C 18 96 91 100 88 89 94 78 C 19a 21 36 41 94 89 51 59 C 19 b 25 18 0 6 78 21 17 C 20 92 100 13 88 22 68 70 C 21 33 27 76 41 89 50 42 LE CLASSI IN SINTESI La 3 A è al di sotto della media nazionale in 12 quesiti: 7 di Italiano (5 Comprensione e 2 Grammatica) e 5 di Matematica La 3 B è al di sotto della media nazionale in 13 quesiti: 8 di Italiano (4 Comprensione e 4 Grammatica) e 5 di Matematica La 3 C è al di sotto della media nazionale in 13 quesiti: 5 di Italiano (2 Comprensione e 3 Grammatica) e 8 di Matematica La 3 D è al di sotto della media nazionale in 6 quesiti: 2 di Italiano (1 Comprensione e 1 Grammatica) e 4 di Matematica La 3 E è al di sotto della media nazionale in 5 quesiti: 3 di Italiano (Comprensione) e 2 di Matematica NOTE La classe 3 E è al di sopra della media nazionale in tutte le domande di grammatica Quesiti A 2 e A 13: una spiegazione degli errori può trovarsi nella stessa formulazione della richiesta (domande a punteggio variabile: individuare almeno due verbi e almeno due aggettivi), che ha indotto gli alunni alla prudenza e quindi a limitare la risposta fornendo solo due verbi o aggettivi Alla domanda B7 diversi alunni della 3 C possono aver sbagliato per fretta o superficialità (individuare la frase con il complemento di modo, in presenza di un’altra frase contenente un complemento avverbiale di modo) LA PROPOSTA DELL’INVALSI: L’ANAGRAFE SCOLASTICA NAZIONALE Al fine di passare dalla misurazione degli apprendimenti degli studenti alla valutazione delle singole istituzioni scolastiche, l’INVALSI propone di predisporre un’Anagrafe Scolastica Nazionale che segua nel tempo tutti gli studenti consentendo di abbinare la loro performance alle caratteristiche delle scuole frequentate e degli insegnanti incontrati, nonché a dati di natura amministrativa sulle caratteristiche demografiche ed economiche delle loro famiglie (secondo il modello di molti Paesi tra cui quelli scandinavi, il Regno Unito e la Francia). SI COMINCIA DALLA PRIMARIA CON ITALIANO E MATEMATICA A cominciare dall’anno scolastico 2008-09, (come previsto nella direttiva del Ministro) gli studenti della seconda e della quinta classe della scuola primaria svolgeranno prove standardizzate di italiano e matematica Le prove saranno predisposte da esperti del mondo della scuola e della ricerca sotto il coordinamento dell’INVALSI Saranno somministrate da valutatori esterni alla scuola e corrette in modo centralizzato a livello nazionale. POI SI PASSA AGLI ALTRI ORDINI DI SCUOLA E ALLE ALTRE MATERIE Negli anni successivi verranno introdotte prove analoghe per la scuola secondaria anche nelle altre materie, e precisamente nelle classi terza del primo ciclo e seconda e quinta del secondo ciclo. E’ preferibile che le prove si svolgano nel mese di aprile, perché a) devono essere somministrate da personale esterno e valutate centralmente, mentre gli esami di stato sono somministrati e corretti localmente; b) la sovrapposizione con l’esame di stato crea stress agli studenti; c) gli studenti non ammessi agli esami non verrebbero valutati se le prove si sovrapponessero agli esami; d) disporre dei risultati delle prove prima dell’estate è importante se devono essere utilizzati dagli ordini di scuola successivi Tuttavia per non rischiare che le prove siano sostenute con poco impegno dagli studenti, si propone che i risultati siano rilevanti ai fini dell’ammissione all’esame di stato LA SOMMINISTRAZIONE DELLE PROVE: PERSONALE ESTERNO Le prove standardizzate aggiuntive dovranno essere somministrate agli studenti da personale esterno, diverso dagli insegnanti di ciascuna scuola. È naturale, infatti, che gli insegnanti locali abbiano un incentivo ad aiutare i loro studenti o a lasciare che si aiutino gli uni con gli altri copiando, e questo evidentemente falserebbe i risultati della valutazione. L’analisi dei risultati della prova nazionale del 2008, nell’esame di Stato al termine del primo ciclo, ha purtroppo messo in luce che questo rischio è reale Nel caso di palesi irregolarità i test andranno ripetuti, penalizzando eventualmente le scuole per le quali si dimostri un comportamento irregolare CHI SARANNO I SOMMINISTRATORI? a) Costituzione di un albo di persone disponibili a somministrare le prove in province diverse da quella di residenza, con essa confinanti. b) I requisiti per accedere all’albo saranno gli stessi che consentono di essere scrutatori o presidenti di seggio nelle elezioni; è auspicabile che vengano invitati a rendersi disponibili i pensionati c) I somministratori dovranno essere opportunamente addestrati dall’INVALSI e compensati dal Ministero con un adeguato gettone di presenza. Essi non dovranno correggere le prove, ma solo riceverle dall’INVALSI, somministrarle agli studenti verificando che tutto si svolga senza irregolarità e riconsegnare all’INVALSI gli elaborati d) Per ridurre i costi, gli Uffici Scolastici Provinciali potrebbero raccogliere gli studenti per lo svolgimento delle prove in luoghi più ampi delle classi (ad es. palestre, aule magne, aule universitarie) I CORRETTORI Le prove saranno corrette centralmente da apposite commissioni predisposte dall’INVALSI. Nel caso di prove a risposta multipla la correzione sarà meccanizzata. Nel caso di prove con domande aperte, il Ministero dovrà reperire i fondi per compensare adeguatamente i correttori che dovranno valutare le prove. Per reperire i correttori si può ricorrere a: a) professori di scuole di altra regione, selezionati casualmente e ai quali non venga comunicata l’origine delle prove da correggere; b) studenti universitari iscritti ai corsi di dottorato. QUANTO COSTA TUTTO IL SISTEMA? • La stima dei costi è compresa • tra 31 milioni di euro (somministratori pagati 250 euro per 50 alunni, nessuna domanda aperta) • e 81 milioni di euro (somministratori pagati 300 euro per 50 alunni, solo domande aperte e correttori pagati 2500 euro per mese-persona). INFORMAZIONI FORNITE DALLE PROVE • Affinché i risultati delle prove diano informazioni utili per la valutazione delle scuole, è necessario che il punteggio ottenuto dallo studente (numero di risposte corrette ponderato per la difficoltà delle domande) sia affiancato da dati per separare: - ciò che nella performance dello studente può essere attribuito specificamente alla sua scuola e ai suoi insegnanti. - ciò che può essere attribuito al contesto socioeconomico e familiare in cui lo studente ha vissuto - ciò che può essere attribuito allo studente stesso. • Ci sono molti metodi statistici per misurare il “valore aggiunto” di ciascuna scuola o in alcuni casi persino di un singolo insegnante COMUNICAZIONE DEI RISULTATI • A ogni studente verrà comunicato il risultato individuale nel test e il suo posizionamento • Ogni scuola riceverà i risultati dei suoi studenti e indicatori statistici per misurare il posizionamento della scuola • Ogni scuola riceverà informazioni sugli studenti appartenenti alle fasce problematiche o alle fasce di eccellenza • L’INVALSI curerà la diffusione dei risultati affinché possano essere utilizzati dalle Direzioni Scolastiche Regionali, dalle scuole e delle famiglie. PRIMA IN FASE SPERIMENTALE POI A PIENO REGIME • Nei primi anni di sperimentazione, è necessario che il Ministro dell’Istruzione annunci che i risultati delle prove, presi da soli, non costituiscono elemento di valutazione delle scuole con conseguenze retributive o di budget, fino a che il sistema non sia portato a pieno regime. Questo affinché tutti gli operatori interessati abbiano tempo di capirne il funzionamento, verificarne l’affidabilità e suggerire modifiche. • I risultati delle prove potranno però essere utilizzati in misura via via maggiore per individuare le aree problematiche del sistema scolastico, nelle quali apportare correzioni, e quelle di eccellenza da imitare e diffondere. EFFETTI DELLA PROVA E DEI RISULTATI CONSEGUITI • Quando sarà raggiunto un consenso sufficientemente diffuso tra gli operatori della scuola (insegnanti, dirigenti scolastici, responsabili degli enti locali, genitori) riguardo all’affidabilità del metodo di valutazione qui proposto, sarà possibile studiare se e come collegare i risultati della valutazione a misure di natura premiante o penalizzante per i budget delle singole scuole. OBIETTIVI CHIARI… PRIMA DI TUTTO SONO PERO’ NECESSARIE 3 CONDIZIONI: a) Definizione chiara degli obiettivi che le scuole devono raggiungere. b) Attribuzione alle scuole degli strumenti e dell’autonomia necessaria per raggiungere gli obiettivi. c) Definizione trasparente dei premi e delle penalità derivanti dal raggiungimento degli obiettivi. • Per definire gli obiettivi si possono usare molteplici criteri: a) Il miglioramento degli indicatori medi della popolazione di ciascuna scuola. b) Il miglioramento degli indicatori relativi agli studenti migliori c) Il miglioramento degli indicatori relativi agli studenti peggiori Cioè… Dirigenti scolastici, insegnanti e altri operatori della scuola dovranno conoscere con chiarezza gli obiettivi su cui saranno valutati e disporre degli strumenti adeguati per ottenere i risultati desiderati E se non si raggiungono gli obiettivi? • Questi i nodi che il Ministero dovrà affrontare per assicurare alle scuole la necessaria autonomia: a) Reclutamento e rimozione dei presidi sulla base della performance ottenuta. b) Reclutamento e rimozione degli insegnanti. c) Formazione e aggiornamento. d) Governance delle scuole. • Va inoltre osservato che una quota significativa degli attuali dirigenti scolastici non è stata selezionata nel ruolo per merito individuale, ma immessa ope legis, creando così problemi di legittimazione all’esercizio effettivo di una funzione dirigente. A parziale e temporaneo rimedio può allora immaginarsi che parte delle responsabilità decisionali su questi temi venga attribuita al corpo insegnante (consiglio di classe e/o collegio docenti), fornendo a questi organi poteri non solo di conferma (accettazione dei nuovi docenti) ma anche di rimozione (nel caso di insegnanti che abbiano dato cattiva prova di sé per un certo numero di anni). A MALI ESTREMI… ESTREMI RIMEDI… • Nel caso di scuole che abbiano largamente mancato il raggiungimento dei loro obiettivi potrebbe paradossalmente essere necessario assegnare risorse addizionali (ovviamente non utilizzabili come premio ai singoli operatori, in questo caso) accompagnandole con un percorso guidato di miglioramento secondo il modello anglosassone che ha dato buoni risultati. • In casi estremi potrebbero essere necessarie misure di riorganizzazione più drastiche, che vadano dalla rimozione del dirigente scolastico e/o degli insegnanti inadeguati fino all’accorpamento o alla chiusura della scuola. Utilizzare la valutazione per incentivare i singoli insegnanti nel lungo periodo A SECONDA DEL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI • Cambieranno le risorse a disposizione delle singole scuole • Dovrà essere consentito alle scuole di distribuire ai singoli insegnanti parte delle risorse ottenute come premio per il raggiungimento degli obiettivi, secondo criteri scelti dalle scuole stesse MISURARE LA QUALITA’ DEGLI OPERATORI DELLA SCUOLA IN BASE ALLA PERFORMANCE DEGLI STUDENTI ??????????????????????????????? • Mediante l’Anagrafe Scolastica Nazionale è possibile, in linea di principio, abbinare il singolo insegnante alla performance degli studenti ai quali ha insegnato nel periodo di riferimento (ponderata per la durata dell’insegnamento e per la qualità iniziale degli studenti). • Analogamente è in linea di principio possibile identificare il contributo alla formazione individuale di dirigenti scolastici, direttori regionali, assessori regionali all’istruzione, fino al Ministro • È quindi teoricamente possibile disegnare un sistema di incentivazione che premi i singoli operatori della scuola in funzione del conseguimento di obiettivi relativi agli studenti con i quali essi siano entrati direttamente in contatto. NOTE PERSONALI TROVO INGIUSTIFICATO E PRESUNTUOSO IL GIUDIZIO DELL’INVALSI SUI LICEI “Prove standardizzate come quelle qui proposte sono state criticate in quanto inducono gli insegnanti a dedicare troppo tempo all’addestramento degli studenti in vista della prova: nel mondo anglosassone ci si riferisce a questo problema con il termine “teaching to the test”. Va però osservato che il problema esiste anche nel nostro attuale sistema di valutazione (pensiamo ad esempio a quanto tempo gli studenti dei licei dedicano a fare versioni di scarso interesse intrinseco)”.