Manuale per la
REALIZZAZIONE DI STRUTTURE
P E R R E S TA U R I I N M E TA L L O - C E R A M I C A
La realizzazione di restauri in ceramica
supportati da metallo, funzionali ed
estetici, richiede sia conoscenze fondate
che elevata abilità. La valutazione dei
restauri avviene spesso soltanto in funzione
dell’estetica. Tuttavia ciò non è sufficiente
per un restauro funzionale e duraturo.
Questo manuale per la "realizzazione di
strutture per restauri in metallo-ceramica”
tratta le caratteristiche fisiche e merceologiche dei due materiali lega e ceramica da
rivestimento estetico, per illustrare le complesse interazioni. Oltre alle basi teoriche,
viene rappresentata passo per passo la realizzazione di due diverse strutture, in relazione alle caratteristiche della lega. Per evidenziare la correlazione fra il materiale per
struttura e la ceramica da rivestimento
estetico, tutti i rivestimenti sono stati ridotti
a metà mediante fresaggio (vedi immagine
di copertina).
L'obiettivo di questo manuale è di darLe un
supporto tecnico-professionale per il Suo
lavoro quotidiano.
2
Panoramica
Statica della struttura
4
Resistenza delle costruzioni di ponti
5
Connessioni di costruzioni di ponti
6
Connessioni / dinamica del materiale
7
Connessioni / direzione di carico
12
Fattori per la resistenza di leghe e metallo-ceramica
14
Coefficiente di espansione termica CET
15
Termo-resistenza
16
Presupposto basilare della preparazione dei pilastri
17
Realizzazione della struttura in zona marginale
18
Realizzazione della struttura funzionale
per la ceramica da rivestimento estetico 1
21
Supporto funzionale per la
ceramica da rivestimento estetico
23
Realizzazione della struttura per ponti
24
Passaggio dalla lega alla ceramica
25
Realizzazione di elementi intermedi
28
Realizzazione dello spazio prossimale
32
Realizzazione della struttura dal punto di vista estetico
33
Istruzione step by step
38
Cosa fare, se…
48
Bibliografia
50
3
Statica della struttura
Con il carico di masticazione funzionale sulla struttura in lega agiscono forze di
compressione, flessione, taglio e trazione. Il materiale ceramico da rivestimento
estetico tuttavia tollera solo limitatamente movimenti di torsione della struttura
metallica.
Nelle zone di connessione staticamente deboli fra l’elemento intermedio del ponte
ed i denti pilastro deve essere presente uno spessore sufficiente di materiale da
struttura. Poiché la costruzione della struttura deve resistere alle citate
forze.
Per non influenzare aspetti ottici e funzionali
(igiene), le zone della struttura da rafforzare
vengono poste nelle zone di minore disturbo.
Durante l’ossidazione e le successive cotture, le
strutture in lega vengono esposte a forti influssi
termici. In caso di errata modellazione ed insufficiente spessore delle pareti della struttura o
attraverso il trattamento termico, si può arrivare
ad una deformazione con successiva imprecisione di adattamento. La ceramica durante la
sinterizzazione e successiva fase di raffreddamento, esercita una tensione da compressione
sulla struttura. Soltanto una struttura sufficientemente robusta previene una deformazione.
In caso di costruzioni di strutture con spessori sottili e gracili, un trattamento
termico può portare a deformazioni. Ciò può provocare notevoli problemi di
chiusura marginale, in fase di raffreddamento, in seguito ad una tensione
termica residua – creata dalla differenza di CET fra lega e ceramica.
Soltanto se la struttura è realizzata in modo
sufficientemente stabile, è possibile un rivestimento integrale con ceramica.
In assenza di queste condizioni di spazio, le
zone portanti del ponte vengono realizzate in
lega (modellazione interamente anatomica).
4
Resistenza delle strutture
metalliche di ponti
Le leghe idonee ed una metodica mirata sono da scegliere in modo tale che siano
realizzabili costruzioni di strutture stabili per materiali ceramici da rivestimento
estetico.
La resistenza della struttura in lega viene influenzata dalla preparazione, dai denti
pilastro, dal contorno dei denti pilastro, dal tipo di lega e dal design della struttura
stessa.
Struttura di ponte con lega ad alto contenuto aureo
Struttura di ponte con lega a base di palladio
È importante conoscere le proprietà della lega, particolarmente il modulo di
elasticità ed il limite elastico 0,2%.
Quanto più basso è il modulo di elasticità ed il limite elastico di 0,2%, tanto più
spesse devono essere le pareti e le connessioni della struttura.
Se una lega possiede un modulo di elasticità elevato ed un alto limite elastico, è
necessario una forza elevata per deformare la struttura in lega.
Leghe vili con un più elevato modulo di elasticità e limite elastico, nella costruzione di strutture possono essere modellate in modo più sottile.
Poiché le leghe non nobili ossidano più facilmente e maggiormente e possono presentare sulla superficie un ossido più scuro, devono essere mascherate sufficientemente
con uno strato di opaco più spesso.
5
Connessioni nelle strutture di ponti
Poiché un ponte in metallo-ceramica viene pianificato in seguito a valutazioni
estetiche, le connessioni di una costruzione di ponte devono soddisfare determinati
requisiti. L’obiettivo è di modellare le connessioni in modo che da un lato siano
stabili e dall’altro soddisfino anche i requisiti estetici.
I requisiti funzionali di un restauro in metallo-ceramica sono
sempre da anteporre ai requisiti estetici!
Varianti di connessione:
– fusione monoblocco
– connessione ad attacco
– tecnica di saldatura:
– connessioni con saldatura prima e dopo la cottura (guida alla saldatura)
– connessioni con tecnica di saldatura al laser e con puntatrice elettronica
La metodica di fusione unica (monoblocco) è quella più usata, per ottenere la massima resistenza della struttura del ponte. Il reticolo cristallino della fusione deve
essere omogeneo.
CONSIGLIO
Se esistono divergenze fra i denti pilastro, queste si dividono per
mezzo di connessioni ad attacco.
6
Connessioni / dinamica
del materiale
La forma della sezione e le dimensioni della connessione influiscono sulla resistenza
di un ponte. Per leghe dentali si scelgono forme di sezione allungate e rotonde,
poiché la resistenza alla trazione ed alla compressione è generalmente uguale.
Avvertenza
– La flessione di un ponte, che si appoggia su due pilastri, dipende dalla forma
della sua sezione
– La flessione di un ponte può portare ad estremi carichi dei pilastri
Quanto maggiore è la distanza fra i denti pilastro, tanto
maggiore è il pericolo di deformazione della costruzione di
ponte.
La sezione della struttura deve essere dimensionata in modo sufficientemente
forte, in particolare in riguardo alle dimensioni in direzione del carico. Nei settori
latero-posteriori è importante una sufficiente altezza delle connessioni. Nei settori
anteriori è da rispettare inoltre un rafforzamento orizzontale in direzione linguale.
Ampiezza semplice del connettore
= stabilità semplice
Doppia ampiezza del connettore
= doppia stabilità
Doppia altezza del connettore con
ampiezza semplice
= stabilità otto volte superiore
Avvertenza
– Attraverso l’altezza della sezione dell’elemento di connessione si controagisce
al grado di deformazione
– Raddoppiando l’altezza il grado di deformazione diminuisce del fattore 8
– Raddoppiando la distanza fra i pilastri aumenta il grado di deformazione del
fattore 8
h4
b2
h3
b 4.74
h2
b 16
La resistenza alla flessione è uguale in tutti
e tre i campioni prova.
Importante: dal punto di vista clinico l’altezza non può essere
sostituita dalla larghezza.
7
In caso di distanze più brevi fra i pilastri di ponte, la sezione di
connessione deve soddisfare dei requisiti minimi. In caso di
flessione di eguale forza e di metà lunghezza della struttura la
curvatura si quadruplica. La massima tensione da trazione non
dipende soltanto dal valore assoluto della flessione, bensì anche
dalla curvatura.
Carico occlusale = F
Tensione di trazione
In caso di curvatura rafforzata del corpo del ponte e/o in caso di strato di ceramica
più spesso sulla parte inferiore del restauro, aumenta la tensione da trazione.
La sezione della superficie di connessione interdentale ha notevole influsso sulla
stabilità del restauro durante il processo di lavorazione odontotecnica e sul successo
clinico a lungo termine dopo la cementazione. Pertanto, a seconda della lega
utilizzata, (in particolare in caso di leghe ad alto contenuto aureo) la sezione della
superficie di connessione interdentale deve essere sufficientemente dimensionata. Il
comportamento termico della lega scelta durante il processo di lavorazione odontotecnica deve essere tenuto in considerazione nella modellazione.
Ampiezza semplice del
connettore
= stabilità semplice
Doppia ampiezza del
connettore
= doppia stabilità
8
Doppia altezza del connettore
con ampiezza semplice
= stabilità otto volte
superiore
Sezioni delle connessioni
I materiali hanno un limite di deformabilità elastica: il limite elastico. L’elasticità viene
quantificata in base al modulo di elasticità. Il modulo di elasticità descrive la resistenza verso una deformazione elastica.
Per motivi di più facile misurabilità il limite elastico di 0,2 % viene impiegato sostitutivamente come limite tecnico di elasticità. Il limite si trova al di là dell’effettivo limite
elastico, poiché con questa sollecitazione una lega nella prova di trazione viene
deformata plasticamente dello 0,2 % in modo permanente.
Restauri odontotecnici nelle loro sezioni di connessione devono essere modellati in
modo tale che con le usuali forze masticatorie non raggiungano il limite elastico
dello 0,2 %.
Sollecitazione da pressione masticatoria = F
Deformazione = d
Distanza elemento intermedio / lunghezza
=l
Le sezioni di connessione riportate nella tabella sono realizzate in ottemperanza dei
dati fisici delle leghe e della ceramica da rivestimento estetico.
Le sezioni di connessione sono da considerare come requisito minimo e comprendono una duplice distanza di sicurezza rispetto ai valori minimi richiesti.
Ponte in metallo-ceramica
a 3 elementi
Ponte in metallo-ceramica
a 4 elementi
Sollecitazione da pressione masticatoria = F
Sollecitazione da pressione masticatoria = F
Lega:
limite elastico 0,2 %
Distanza elemento intermedio /
lunghezza = I 10 mm
Sollecitabilità in N
Restauro
Sezione di connessione in mm
1000 N
Premolari, molari
600 N
Denti anteriori
1000 N
Premolari, molari
600 N
Denti anteriori
3
3
270 MPa
5
4
5
6
3
3
3
3
360 MPa
4
3
3.2
3
3
3
2.5
2.5
3
2.5
2.5
3.5
4.5
3
3.8
3
3
Il dimensionamento delle sezioni di connessione dipende dalle proprietà fisiche dei
materiali.
Poiché i carichi masticatori sono differenti verticalmente nei settori latero-posteriori
e verticalmente/orizzontalmente nei settori anteriori, anche le sezioni di connessione
possono differire.
9
4
5.5
3
3
500 MPa
700 MPa
Distanza elemento intermedio /
lunghezza = I 20 mm
3
Rappresentazione grafica delle zone di connessione di due leghe con diverso limite elastico di 0,2 % (in MPa) in relazione alla sollecitabilità della
forza masticatoria (in N)
Le sezioni di connessione vengono influenzati oltre che del limite elastico
di 0,2 % anche di diversi fattori:
–
–
–
del modulo di elasticità – quanto più alto è il modulo di elasticità, tanto minore
la deformazione
della estensione del restauro in metallo-ceramica
dello spessore della ceramica da rivestimento – quanto più elevato lo spessore
della ceramica, tanto maggiore la tensione di trazione (in particolar modo nella
zona di appoggio)
Frattura di un ponte latero-posteriore in metallo-ceramica
Esempio di un restauro fratturato a causa di una sezione di connessione sottodimensionata.
Sezione errata della struttura metallica di
1,5 x 2,5 mm = 3.75 mm – verticalmente in direzione
della flessione soltanto 1,5 mm!
Sezione corretta
La sezione di connessione si
trova ampiamente al di sotto
dei parametri minimi richiesti.
Soltanto il corretto dimensionamento della sezione di
connessione conferisce sufficiente stabilità al restauro
funzionale.
10
Per la realizzazione odontotecnica di restauri in metallo-ceramica risultano i
seguenti requisiti:
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
Soltanto quando fra il prolungamento alveolare e gli antagonisti è presente
sufficiente spazio, la struttura in lega può essere rivestita da tutti i lati.
In caso di minore spazio, si cerca di compensare la minore altezza con la
larghezza. Questo spesso non è possibile, senza peggiorare notevolmente le
condizioni per la auto-pulizia e l’igiene orale. Se si arriva ad una riduzione
dell’altezza della struttura in lega, si può ottenere la stabilità grazie ad una
superficie non rivestita (battuta).
Ghirlande in zona non visibile del restauro rafforzano la stabilità.
Se è necessaria maggiore stabilità, si possono lasciare anatomiche le superfici
palatali nel mascellare superiore e quelle linguali nel mascellare inferiore.
Un ulteriore restringimento volumetrico ha come conseguenza che rimane non
rivestita un’ulteriore superficie esterna. Nel mascellare inferiore può essere la
superficie vestibolare o occlusale, nel superiore sarà sempre la superficie
occlusale.
Se in totale si raggiunge soltanto la sezione minima del metallo, il restauro di
ponte non può essere rivestito.
La struttura in lega non deve essere realizzata in modo staticamente troppo
debole, per realizzare una ceramizzazione mediocre.
In caso di ponti con minore estensione devono essere rispettati gli stessi requisiti
minimi.
È auspicabile uno strato uniforme di ceramica.
In caso di spessori non uniformi di ceramica, gli strati più spessi devono trovarsi
sempre nella zona di compressione.
11
Connessioni / direzione di carico
Nei ponti latero-posteriori agiscono maggiormente le forze di occlusione verticali.
Nei ponti anteriori si aggiungono, oltre alle forze occlusali verticali nell’intercuspidazione, nei movimenti di protrusione e lateralità del mascellare inferiore, anche
carichi orizzontali in direzione sagittale.
Le zone di connessione della struttura nei settori anteriori, in
collegamento con la zona latero-posteriore, devono pertanto
essere costruite in maniera sufficientemente stabile oltre che
nell’altezza del connettore anche in direzione linguale
orizzontale.
Estendere le zone di connessione il più possibile
verso la zona labio-palatale ed occluso-cervicale,
senza interferire eccessivamente nei requisiti
estetici. Le zone di connessione devono
provvedere ad una sufficiente resistenza e
stabilità.
Zone di connessione
stabili per sufficiente
resistenza con conformazione ad “U”.
Modellare le zone di connessione
fino alle superfici occlusali.
Estendere le zone di connessione lingualmente e
nella zona prossimale il più possibile fino alle
superfici occlusali ed alle superficie labiali.
Creare gli spazi prossimali
con particolare attenzione
al parodonto.
Conformazione ad “U”
delle zone di connessione.
12
Oltre ai carichi verticali ed orizzontali in particolare sui canini nei punti di
connessione si presentano ulteriori sollecitazioni quali tensioni da trazione e
da torsione.
Le zone di connessione dei canini devono essere
particolarmente accentuate, in quanto sono
esposte ad enormi carichi.
Costruire sempre le zone di connessione in modo sufficientemente stabile. Esguire una conformazione ad “U” in zona
linguale verso la gengiva.
13
Fattori per la resistenza di leghe
e metallo-ceramica
Lo spessore medio di strutture metalliche rivestite ammonta a 1,5-2,0 mm sul lato
vestibolo-linguale, di cui 1,2 – 1,5 mm di ceramica e 0,3 – 0,5 mm di lega. Il carico
principale delle forze agenti (p.es. forze occlusali) viene supportato dalla struttura
in lega.
Ceramica da rivestimento
1.2–1.5 mm
Opaquer
Attraverso il legame omogeneo fra lega e gli
strati di ceramica non si aumenta soltanto la
resistenza delle strutture rivestite in ceramica,
bensì si riduce anche notevolmente la tendenza
a fratture della ceramica. Questo solido legame
fra lega e ceramica da rivestimento estetico permette spessori minimi di lega di 0,3–0,5 mm.
Struttura
0.3–0.5 mm
La resistenza di un ponte in metallo-ceramica dipende principalmente dalla struttura in lega, quando si prevede un carico da trazione sulla superficie della ceramica.
Forza F
Attraverso l’effetto di forza sul lato superiore di
una costruzione di ponte si creano tensioni da
compressione e sul lato inferiore tensioni di trazione. La resistenza alla compressione della ceramica è notevolmente maggiore rispetto alla sua
resistenza alla trazione.
Se la tensione da trazione supera la resistenza
alla trazione della ceramica si arriva ad incrinature con conseguente frattura.
Kraft F
Carico da trazione
Tensione da compressione
h
b
Tensione da trazione
I fattori principali per la resistenza della metallo-ceramica sono
la forza del legame nelle superfici di delimitazione, la resistenza
della struttura nonché i diversi coefficienti di espansione
termica della lega e della ceramica.
14
Coefficiente di espansione termica
(CET)
Il coefficiente di espansione termica è un parametro che indica la variazione
dimensionale di una materia sotto un determinato trattamento termico.
Il CET è un’unità per determinare una possibile combinazione lega-ceramica.
Il CET della ceramica da rivestimento estetico deve di norma
essere inferiore al CET della lega. In tal modo si porta la
ceramica da rivestimento sotto tensione di compressione.
Le leghe e le masse ceramiche devono presentare coefficienti di espansione termica
simili nei campi di temperatura (fra 25-500°C oppure 20-600°C), per mantenere
possibilmente basse le tensioni nelle zone limite createsi in seguito ad oscillazioni di
temperatura. Le leghe ceramizzabili hanno un coefficiente di espansione termica
leggermente superiore delle masse ceramiche. In tal modo in fase di raffreddamento dopo la cottura, si creano nella lega tensioni da trazione, invece nella ceramica
da rivestimento tensioni da compressione.
Si scelgono masse ceramiche con un valore CET che è ca. 1 µm / m k al di sotto
del valore CET della lega. Questo significa, in caso di classiche ceramiche a base di
feldspato, che il valore CET dovrebbe essere almeno il 5 %, tuttavia max. 10% al
di sotto del valore CET della lega.
Di norma sono da rispettare sempre le indicazioni del produttore!
CET elevato della lega /
CET basso della ceramica
Scegliere un ciclo di cottura con
velocità di raffreddamento lento
CET basso della lega /
CET elevato della ceramica
Scegliere un ciclo di cottura con
velocità di raffreddamento veloce
15
Resistenza termica
La resistenza termica descrive la stabilità della forma di materiali sotto l’effetto al
calore.
In fase di ossidazione e cottura della ceramica, la lega deve presentare una sufficiente resistenza termica, in modo tale che la
struttura in lega, in particolare in caso di ponti molto estesi,
non si distorga (resistenza sagittale). Per evitare questo, di
regola si richiede una temperatura di solidificazione, che si
trova ca. a 100°C al di sopra della temperatura di cottura della
ceramica.
Perni prima di un test di resistenza termica. Dimensioni dei perni: lunghezza
50 mm, diametro 4 mm.
Perni in metallo piegati sotto la forza di
gravità, dopo un trattamento termico di
10 min. a 1005°C, 50°C sotto il punto
di solidificazione.
La resistenza termica dipende da:
–
Composizione della lega: in generale leghe ad alto contenuto aureo senza
metalli del gruppo del platino hanno una minore resistenza alla deformazione.
–
Conformazione della struttura: a seconda del tipo di lega, deve essere realizzata una modellazione a supporto della struttura. Ampie estensioni con elementi
intermedi massicci significano un elevato peso proprio e richiedono pertanto
una struttura stabile.
–
Densità della lega: quanto più elevata è la densità della lega, tanto maggiore è
anche la forza del peso.
–
Temperatura: il punto di solidificazione della lega dovrebbe essere il più lontano
possibile dalla temperatura di cottura e di saldatura.
–
Durata del trattamento termico: quanto più lungo è il trattamento termico,
tanto maggiore il rischio di deformazioni.
–
Cottura di ossidazione: per ottenere una struttura di ponte precisa dopo i processi di cottura, la struttura deve essere sufficientemente supportata iniziando
dalla cottura di ossidazione (come anche nelle successive cotture). Supportare
tutti i denti pilastro con perni di sostegno.
–
Calibratura del forno: effettuare regolarmente la calibratura del forno, per
garantire una esatta guida della temperatura.
16
Presupposto basilare della
preparazione dei pilastri
La realizzazione stabile ed estetica di restauri in metallo ceramica viene ottenuta
mediante una preparazione con sufficienti condizioni di spazio.
2.0 mm
≥ 1.2 mm
1.5 mm
≥ 1.2 mm
1.5 mm
1.5 mm
≥ 1.2 mm
2.0 mm
Nella preparazione l’asporto minimo è di 1,2 – 1,3 mm nella parte centrale e
normalmente di 1,5 – 1,6 mm nella parte incisale.
Rispettare nella cementazione convenzionale l’altezza minima dei monconi
preparati di 3 mm ed un angolo di convergenza di ca. 6°.
È sempre preferibile e ideale avere maggiore spazio per il restauro in metalloceramica.
Qualora questo minimo spazio non sia ottenibile, perché il
dente pilastro non può essere ridotto maggiormente (preparato) un restauro in metallo-ceramica è controindicato.
Preparazione in zona marginale:
Quanto maggiore è l’angolazione del bordo, tanto più ideali sono i presupporti,
per realizzare una spalla in ceramica oppure per rivestire correttamente un bordo
metallico con ceramica. In presenza di una piccola angolazione del bordo, a partire
da 50°, il bordo metallico può essere coperto soltanto con un sovracontorno in
ceramica. È quindi inevitabile un bordo marginale visibile in metallo.
31–
60°
0–30°
A punta
Piatto
17
61
–9
0°
Spalla
Realizzazione della struttura in
zona marginale
La conformazione della corona in zona marginale e la precisione sul moncone naturale hanno effetti diretti sullo stato di salute parodontale.
In caso di rivestimenti estetici ceramici, i materiali devono presentare uno spessore
minimo sul bordo coronale, per ottenere una sufficiente stabilità e riproduzione cromatica.
La precisione della struttura in lega deve permanere anche dopo più cotture della
ceramica.
Una deformazione della lega, che potrebbe verificarsi in seguito alla minima differenza fra il punto di solidificazione della lega e la temperatura di cottura della ceramica (ca. 150°C) deve essere evitata grazie ad una struttura stabile e resistente.
Durante il processo di cottura della ceramica non si deve verificare un allargamento
della struttura, soprattutto in zona marginale.
0.5 mm
Spessore della struttura
troppo sottile ≤ 0.3 mm
Spessore della struttura
troppo sottile ≤ 0.3 mm
0.5 mm
Errato
Errato
Errato
Per la conformazione coronale fisiologica valgono le seguenti
regole:
–
–
–
–
–
il bordo coronale deve aderire correttamente al limite della
preparazione
il bordo coronale è stabile contro gli effetti della pressione
masticatoria
il bordo coronale rimane permanentemente stabile a deformazioni
il bordo coronale forma un passaggio liscio, privo di fessure verso il
moncone
il bordo coronale decorre nel solco gengivale
Spessore della struttura
in zona marginale min.
0.3–0.5 mm
Spessore della struttura
in zona marginale min.
0.3–0.5 mm
Soltanto il bordo di chiusura
definitivo viene modellato a
finire.
18
Importante:
Una errata conformazione della corona porta a carie (secondaria) ed a danni al
parodonto marginale.
Opaco
esposto
Sovracontorno
della
ceramica
La struttura in metallo può essere rivestita con ceramica solo attraverso una sovracoformazione.
Una eliminazione del sovracontorno ha come conseguenza l’esposizione dell’opaco.
I bordi coronali restaurativi dovrebbero essere modellati in modo tale da proseguire
il contorno naturale del dente in zona del bordo coronale e nel rivestimento estetico. Sono da evitare bordi coronali sotto e sovracontornati, poiché possono portare
a danni nel parodonto marginale.
È quindi indispensabile una netta chiusura del bordo coronale!
Spalla cotta in ceramica
– preparazione a spalla o a Chamfer
– la zona della spalla viene completata interamente con massa spalla in ceramica
– offre ottimali possibilità per una chiusura marginale precisa
– una spalla ceramica crea minori tensioni in zona cervicale
– in zona esteticamente rilevante si ottiene un’ottima estetica, grazie all’ottimale
situazione di spazio per la struttura e per la spalla ceramica
Errato
Corretto
Spalla in ceramica
min. 0.8 mm
Attenzione
In caso di spalle ceramiche cotte, prestare attenzione affinché la struttura sia supportata dal
dente preparato e non solo il rivestimento estetico.
Accorciare la struttura esattamente fino al bordo interno
della preparazione a Chamfer o spalla. In tal modo si
ottiene un coinvolgimento funzionale del supporto della
struttura sul moncone dentale.
19
Spessore della struttura
in zona marginale min
0.3 – 0.5 mm
Bordo metallico a finire (non visibile)
– preparazione a spalla o Chamfer
– il bordo metallico viene rifinito a finire e rivestito con massa
ceramica
– in seguito al rafforzamento della struttura nella spalla si evita
una deformazione del bordo dovuta alla ceramica
– si ottiene una buona precisione di adattamento con una preparazione a spalla
– il bordo coronale preferibilmente viene posizionato in zona
leggermente subgengivale
Corretto
Bordo metallico
– spalla con smussatura (bisello) oppure preparazione a Chamfer
– a seconda della larghezza della smussatura della preparazione, il bordo della
lega è visibile in zona marginale
– è possibile una buona chiusura marginale con una spalla smussata
– bordo della lega visibile per zone che non richiedono requisiti di estetica
– attraverso il rafforzamento dei bordi a finire, è necessario controagire al piegamento del bordo dovuto alla ceramizzazione
– coprire con uno strato di opaquer di almeno 0,25 mm anche in zona marginale
con massa ceramica. La massa opaquer esposta, a granulosità elevata, porta ad
irritazioni della gengiva e ad accumuli di placca
0.5 mm
0.5 mm
1.0 mm
0.5 mm
Errato
Corretto
Linea di delimitazione tangenziale (preparazione a finire)
– viene rifinita come un bordo a finire, descrive nel caso ottimale la sezione radicolare e la linea di delimitazione del bordo coronale
– è preparata semplicemente e permette la minima perdita di tessuti dentali
– il limite della preparazione è difficilmente riconoscibile sia in bocca che sul
moncone di lavoro
– un bordo coronale preciso è difficilmente realizzabile
– applicabile in denti giovanili con grande cavità pulpare
– evitare un sovracontorno in zona marginale
– evitare l’esposizione dell’opaco (irritazioni della gengiva, accumulo di placca)
Errato
20
Errato
Realizzazione funzionale della struttura
per la ceramica da rivestimento estetico
La conformazione della struttura in lega per la ceramica da rivestimento assume un
ruolo importante. Un equilibrio funzionale e strutturale della costruzione della
struttura è determinante per il successo e l’insuccesso del restauro in metalloceramica.
Le strutture di corone e ponti modellate dovrebbero sempre permettere uno spessore uniforme di
ceramica da rivestimento. Per ottenere un colore
uniforme del rivestimento estetico, lo spessore
ceramico non deve essere inferiore a 0,8 mm e
superiore a 2,0 mm.
Se in zona del bordo coronale non è possibile
rispettare questo spessore, a causa del sovracontorno, l’opaco deve essere ricoperto con
almeno 0,25 mm di ceramica.
Spessore dello
strato di ceramica
0.8 – 2.0 mm
Lo spessore minimo della parete della struttura
dopo la rifinitura delle corone singole deve essere
di almeno 0,3 mm e per corone pilastro di ponti
almeno di 0,5 mm.
I denti pilastro preparati nella loro dimensione vengono compensati sempre mediante modellazione
in cera della struttura.
Spessore della struttura
min. 0.3 – 0.5 mm
Differenti spessori di rivestimento portano a indesiderate differenze cromatiche e ad contrazioni non controllabili con tensioni
nella ceramica.
21
CONSIGLIO
In assenza di un modello da studio, modellare sempre un “full wax up”
del caso da ripristinare. Questo viene ridotto proporzionalmente in
maniera uniforme per il rivestimento ceramico (1 – 1,5 mm; più piccolo
nel contorno). La forma dentale ridotta così ottenuta rappresenta la
struttura staticamente portante per la ceramica da rivestimento.
Le strutture in lega per rivestimenti in ceramica devono corrispondere ai
seguenti requisiti:
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
modellazione in cera dell’idonea costruzione della struttura
impiego di una lega idonea
utilizzare una combinazione compatibile fra lega e ceramica
le sollecitazioni nella ceramica devono essere assorbite dalla struttura
le sezioni delle connessioni della struttura devono essere dimensionate in modo
sufficientemente stabile
le ghirlande rafforzano la struttura e permettono un raffreddamento uniforme
realizzare gli elementi intermedi dei ponti a supporto della ceramica e creare
ghirlande per un raffreddamento uniforme
passaggi metallo-ceramica non devono trovarsi in zone di contatto o zone
funzionali
la struttura nel limite lega-ceramica deve trovarsi verticalmente (ad angolo
retto) rispetto alla ceramica (una concentrazione del carico sul limite legaceramica si riduce e si evita una esposizione dell’opaco nella zona di unione)
la costruzione della struttura viene realizzata in modo tale da permettere uno
spessore uniforme e proporzionale della ceramica
per un effetto cromatico naturale della ceramica da rivestimento estetico deve
essere garantito uno spessore minimo (0,8 mm)
la superficie della struttura non deve presentare spigoli e angoli acuti, la superficie della struttura deve sempre essere liscia e arrotondata
le strutture metalliche fisse non devono presentare difetti quali porosità e cavità
da ritiro
le strutture in particolare in zona marginale devono soddisfare i requisiti di
stabilità di cottura
la struttura portante deve essere modellata il più stabile possibile
22
Supporto funzionale per la
ceramica da rivestimento estetico
La struttura riproduce la forma dentale ridotta. La struttura deve essere modellata
in modo supportante nella zona incisale e occlusale. Si dovrebbe ottenere uno
spessore uniforme e proporzionale in zona incisale, nonché in zona cuspale e fissurale. In tal modo le forze createsi con sollecitazioni statiche e occluso-funzionali
vengono trasmesse principalmente sulla struttura e non solo sulla ceramica.
Corone anteriori
Corretto
Errato
Corretto
Errato
Corone premolari
Corone molari
Corretto
Errato
Il carico principale delle forze agenti, p.es. forze di occlusione e
carichi in direzione vestibolo-linguali vengono supportate dalla
struttura in lega.
23
Realizzazione della struttura
per ponti
Sulle strutture rivestite esteticamente in ceramica durante il processo di cottura
agiscono sollecitazioni termiche e occluso-funzionali dopo la cementazione.
Pertanto queste forze devono essere trasmesse alla struttura e non al rivestimento
estetico. In particolare in caso di costruzione di ponti nelle zone di connessione di
pilastri verso elementi intermedi, la stabilità deve essere garantita dal design della
struttura e dal sufficiente spessore di materiale per struttura.
Corretto
Errato
Corretto
24
Passaggio dalla lega alla ceramica
da rivestimento estetico
I passaggi fra la struttura in lega e la ceramica devono essere definiti chiaramente. I
passaggi delle superfici ritentive della ceramica non devono presentare spigoli
acuti, rilievi, angoli, formazione di fosse o sottosquadri.
Requisiti per le zone di passaggio
– Prestare attenzione ad un sufficiente
spessore nelle zone di passaggio
– Evitare la scopertura dell’Opaquer (formazione di placca dovuta alla massa opaquer
porosa e di granulosità grossa, irritazioni
della gengiva)
– L’angolo esterno fra costruzione della
struttura e ceramica da rivestimento deve
essere di 90°
– Modellare le zone di passaggio con contorni
a decorso convesso
– Un passaggio netto contribuisce a
un’ottimale superficie, favorendo la lucidatura e la pulizia
Preparazione del Chamfer
0.5 – 1.0 mm
0.5 – 1.0 mm
1.0 – 1.5 mm
1.0–1.5 mm
Zona di passaggio lega-ceramica – corretta
Opaco esposto
Ceramica
Opaco
esposto
Contrazione marginale della ceramica
dal Chamfer profondo
Opaquer
Struttura
Fessura
25
I contatti occlusali e prossimali oppure i contatti derivanti da movimenti di escursione
funzionale devono essere in metallo o puramente in ceramica.
Contatti occlusali e prossimali
– Passaggi metallo-ceramici devono distare dai contatti, occlusalmente almeno 2,5 mm e prossimalmente almeno 1 mm.
Punto di contatto
Spessore della struttura
min. 0.3–0.5 mm
Punto di contatto
min. 1 mm
min. 1 mm
≥ 2.5 mm
Passaggio
metallo-ceramica
Spessore della struttura
min. 0.5–0.8 mm
Passaggio
metallo-ceramica
Punto di contatto con susseguente superficie di scorrimento
Nei movimenti di escursione del mascellare inferiore – condotti dalla superficie
palatale del canino superiore – il passaggio verso il rivestimento della struttura non
deve trovarsi su questo tragitto di scorrimento.
Il passaggio metallo-ceramica non deve mai trovarsi su una superficie di scorrimento oppure su un punto di contatto. Le superfici di scorrimento sui denti superiori,
in particolare del canino, devono essere modellate puramente in metallo o puramente in ceramica. A seconda della profondità dell’overbite si modella la superficie
palatale.
Occlusione sul bordo incisale
Superficie di scorrimento puramente
sulla ceramica
Occlusione sul passaggio metalloceramica
Superficie di scorrimento metallo e
ceramica
Frattura
della
ceramica
Corretto
Errato
26
Occlusione in zona cervicale
Superficie di scorrimento solo sulla
struttura metallica
Corretto
Occlusione nella parte mediana
Superficie di scorrimento puramente
sulla ceramica
Corretto
Occlusione in zona cervicale
Superficie di scorrimento puramente
sulla ceramica
Corretto
27
Realizzazione di elementi intermedi
di ponte
Gli elementi intermedi rappresentano una riduzione della forma originaria del
dente naturale da sostituire, con considerazione degli aspetti igienici, funzionali ed
estetici. Un’adeguata igiene orale personale ed un terapia di mantenimento calibrata individualmente sono il presupposto per un successo a lungo termine.
Requisiti funzionali per gli elementi intermedi
Gli elementi intermedi di norma vengono realizzati in modo simile alle strutture dei
pilastri. Formano la struttura portante per la ceramica e pertanto sono impiegabili
gli stessi presupposti di base.
–
–
–
–
–
L’elemento intermedio completa il dente mancante e supporta la ceramica
Le zone di connessione fra elemento intermedio e pilastro devono essere
realizzate in modo stabile
A seconda del tipo di lega, è auspicabile un rafforzamento linguale dell’elemento intermedio attraverso ghirlande modellate
Attraverso le ghirlande, gli elementi di ponte massicci vengono raffreddati uniformemente e pertanto in modo più ottimale
Nelle ghirlande già nella modellazione è necessario prestare attenzione alla
conformazione convessa degli elementi intermedi
Ghirlande
Zona di connessione
Zona di
connessione
Struttura
Ghirlande
Struttura
28
Elementi intermedi 22, 12, 14–16
–
Le cuspidi palatali del
mascellare superiore, attraverso l’intercuspidazione
cuspide-fossa, sono sollecitati maggiormente dalle
forze masticatorie rispetto
alle cuspidi linguali del
mascellare inferiore (masticazione normale). Un
supporto è importante
proprio palatalmente in
caso di cuspidi portanti nel
mascellare superiore.
Sollecitazione da
Frattura
pressione masticatoria
29
Sollecitazione da pressione masticatoria
–
- L’elemento intermedio deve supportare la ceramica sulla superficie basale verso la gengiva. È da
evitare una distanza eccessiva fra struttura e gengiva nella superficie basale. Arrotondare angoli
acuti e spigoli e prestare attenzione ad uno spessore uniforme della ceramica.
Corretto
–
Errato
- In caso di ponti con elementi in estensione, ridurre gli elementi di ponte nella loro dimensione.
L’elemento di ponte in estensione deve essere supportato da almeno due denti pilastro.
L’elemento di ponte massiccio dovrebbe essere raffreddato uniformemente da una ghirlanda.
Quanto minore il modulo elastico (E) ed il limite elastico 0,2 % di una lega, tanto
più consigliabile è una ghirlanda di rafforzamento sugli elementi intermedi del
ponte. In caso di elementi intermedi di ponte massicci la ghirlanda offre una
zona di raffreddamento, che minimizza tensioni createsi nella ceramica.
30
Appoggio degli elementi intermedi sulla gengiva
–
Ponti igienici
Sono indicati per regioni orali, in cui sia la
qualità estetica che la funzione fonetica non
assumono un ruolo primario.
–
Appoggio degli elementi intermedi
puntiforme o a goccia
L’elemento intermedio si appoggia alla gengiva sono in modo puntiforme e presenta
una forma convessa. La morfologia e la funzione fonetica di un restauro di questo tipo
sono limitate.
–
Appoggio ridotto degli elementi intermedi
In zona vestibolare e linguale simile al dente
naturale. La forma linguale dell’elemento
intermedio viene protratto in modo convesso
fino alla zona centrale della cresta alveolare.
Elevata qualità estetica. Autodetersione grazie alla forma convessa dell’elemento intermedio.
–
Appoggio a sella dell’elemento
intermedio
L’elemento intermedio corrisponde alla
forma naturale del dente. Elevata qualità
estetica, grazie all’intero riempimento dello
spazio intermedio. Una gradevole sensazione
per la lingua.
La superficie basale dell’elemento intermedio dovrebbe essere realizzata in ceramica, in seguito al contatto diretto con la gengiva. La ceramica glasata possiede
la massima biocompatibilitá.
È da evitare che i passaggi critici del metallo verso la ceramica vengano a
contatto con il tessuto molle!
Possibilità di igiene dell’elemento intermedio
Appoggio puntiforme o a
goccia
Appoggio ridotto
31
Appoggio a sella
Realizzazione dello spazio
prossimale
Raggiunta la necessaria resistenza in un restauro di ponte dal punto di vista clinico, devono essere
conformati in modo corretto anche gli spazi prossimali. La costruzione e lo spessore della struttura
pertanto devono essere conformati in modo tale da soddisfare i requisiti ottici, funzionali e
soprattutto parodontali-igienici.
Corretto
–
–
–
–
–
Errato
Errato
Le connessioni della forma strutturale nei settori latero-posteriori dovrebbero essere estese fino al
limite occlusale
Una conformazione di questo tipo permette un’idonea creazione dello spazio prossimale fino al
parodonto
Modellare le connessioni verso il parodonto sempre in forma ad “U” e mai a forma di “V”
Il parodonto non deve essere sollecitato da una modellazione dello spazio prossimale troppo
accentuata, in modo tale da essere compresso
In seguito a elementi di ponte conformati convessamente gli ausili per l’igiene vengono introdotti negli spazi interdentali
Modellare le zone di connessione
fino alle superfici occlusali
Conformare gli spazi prossimali a
favore del parodonto
Esecuzione a forma di “U” delle
zone di connessione
Gli spazi prossimali devono permettere un’adeguata igiene orale personale ed una terapia di mantenimento calibrata individualmente.
Nella conformazione della struttura deve essere considerata una sufficiente apertura della zona interdentale, affinché possa essere eseguita l’igiene del parodonto con spazzolini e filo interdentale. Non
devono formarsi triangoli neri.
Possibilità d’igiene con spazzolino interdentale
32
Realizzazione della struttura dal
punto di vista estetico
Nella realizzazione della struttura si deve considerare la trasmissione di luce
(passaggio di luce) nella ceramica da rivestimento estetico.
I requisiti estetici di restauri rivestiti con ceramica sono direttamente collegati con
lo spessore del materiale da rivestimento estetico.
Per ottenere una traslucenza relativamente elevata nelle zone prossimali, mesiali e distali, nonché in
zone incisali della ceramica è auspicabile una costruzione della struttura ridotta in modo corretto dal
punto di vista statico.
Trasmissione di luce
Trasmissione di luce
In seguito alla sufficiente riduzione della struttura la luce incidente viene
favorita in zona interdentale ed incisale.
Senza riduzione della struttura si impedisce la trasmissione di luce.
Per un restauro metallo-ceramico è necessario un bilanciamento equilibrato fra una costruzione
strutturale staticamente sufficiente ed estetica.
Punto di contatto
Spessore della struttura
min. 0.3–0.5 mm
Punto di contatto
min. 1 mm
min. 1 mm
Passaggio
metallo-ceramica
Spessore della struttura
min. 0.5–0.8 mm
Passaggio metalloceramica troppo
sottile
Struttura
troppo debole
Passaggio
della luce
Passaggio
metallo-ceramica
Zona rafforzata
della struttura
33
Zona rafforzata
della struttura
Passaggio
della luce
Per soddisfare i requisiti statici ed estetici, i rafforzamenti della struttura vengono posizionati nelle
zone linguali non visibili.
CONSIGLIO
Per ottenere una sufficiente trasmissione di luce, sono necessari determinati requisiti:
– Chamfer o spalla 1-1,2 mm
– Spazio minimo per la ceramica di 0,8 mm
– Rivestimento occlusale in ceramica, spessore minimo di 1,5 mm
– Spessore della struttura min. 0,3 -0, 5 mm a seconda del tipo di lega e della
costruzione della struttura
– Costruzione della struttura ridotta in modo ottimale, ma sufficientemente stabile
Luce incidente
Qualora la costruzione della struttura si estenda
eccessivamente in zona prossimale ed occlusale,
si formano ombre evidenti.
Grazie ad una corretta riduzione della struttura
si evita la formazione di ombre nelle zone
prossimali ed occlusali della ceramica da rivestimento estetico.
Per ottenere una trasmissione di
luce, si riduce miratamente la
costruzione della struttura.
Importante!
– La riduzione della struttura non deve
portare ad un indebolimento non
ammesso
– Considerare i rapporti di spazio
prossimali ed occlusali, nonché il tipo
di lega
34
Per ottenere un restauro estetico, la costruzione
della struttura in zona linguale non deve essere
modellata eccessivamente in direzione incisale.
La costruzione della struttura deve supportare la ceramica da rivestimento estetico, tuttavia per la realizzazione di restauri estetici viene ridotta staticamente
per quanto possibile.
Zona incisale in ceramica
1.5–2.0 mm
Zona incisale in ceramica
1.1–1.2 mm
Massa Opaquer
0.1–0.2 mm
Massa Opaquer
0.1–0.2 mm
Spessore della
struttura
≥ 0.5 mm
Zona mediana
in ceramica
≥ 0.8–0.9 mm
Massa dentina
1.5 mm
Gerüststärke ≥ 0.3–0.5 mm
Spessore della struttura ≥ 0.3–0.5 mm
Spessori di struttura e ceramica per restauri estetici
Errato
Corretto
Conformazione palatale e linguale della struttura
35
Corretto
Per ottenere una buona estetica, non aumentare troppo verticalmente il bordo
della lega!
Nella zona visibile del lavoro, per motivi estetici, evitare di realizzare un bordo
metallico visibile. In tal caso, per soddisfare i requisiti estetici, si impiega un
Chamfer con bordo metallico invisibile o ancora meglio una spalla in ceramica.
In zona latero-posteriore meno visibile è possibile realizzare un bordo metallico
solitamente subgengivale, che contribuisce al supporto della ceramica.
– Un naturale effetto di profondità si ottiene se la luce può
penetrare profondamente nella ceramica = traslucenza.
–
In un restauro con bassa traslucenza, la luce viene maggiormente
infranta. I raggi di luce vengono riflessi maggiormente, anziché
penetrare attraverso la ceramica.
36
Passaggio spettrale
della luce
Riflesso
diretto
Struttura in lega
Riflesso
diffuso
Nessun passaggio di luce
i n c i d e n t e
La luce incidente in un restauro in metalloceramica viene riflessa attraverso lo strato di
opaco ed infine attraverso la struttura metallica.
A seconda dell’angolazione della luce incidente,
nelle superfici prossimali si formano ombre.
Queste ombre a loro volta possono essere minimizzate grazie all’ottimizzazione nella riduzione
della struttura. Grazie ad una ottimale costruzione
della struttura, la luce viene più o meno riflessa a
seconda dell’angolo di incidenza.
Luce interna diffusa
L u c e
La costruzione della struttura contribuisce in
modo determinante alla riproduzione di restauri
traslucenti. In rivestimenti metallo-ceramici deve
essere considerato il limite delle superfici prossimal-incisali e linguali. Il limiti devono essere
posizionati il più possibile in zona linguale. In tal
modo si impedisce un oscuramento della ceramica
in seguito alla luce che incide in un determinato
angolo.
Passaggio diretto di luce
Riflesso spettrale
Riflesso e passaggio della luce incidente
Diffusione della luce – si parla di riflesso o rifrazione quando in
una sostanza trasparente la luce colpisce un’altra sostanza con
un differente indice di rifrazione.
La luce incidente viene riflessa direttamente
attraverso lo strato di Opaquer e la luce riflessa
viene diffusa. Un passaggio della luce avviene
nelle zone incisali e prossimali della ceramica da
rivestimento estetico.
Luce incidente
Ombre
Stratificazione convenzionale della ceramica
Stratificazione ideale della ceramica
Dente naturale
Effetto avvolgente nei restauri in metallo-ceramica
La traslucenza con effetto di profondità si ottiene con sufficiente applicazione di
massa ceramica (traslucente). Sufficiente massa ceramica significa che il riflesso
diretto dello strato di Opaquer viene sufficientemente ridotto.
37
Istruzione step by step
Situazione iniziale del restauro in metallo-ceramica
Con l’ausilio dell’impronta si realizza come base di lavoro p.es. il modello di lavoro con o senza
monconi sfilabili. La preparazione viene esposta cautamente e definito il margine di chiusura.
L’applicazione di un sigillante serve all’indurimento del gesso del moncone, ma non deve portare ad
una modifica volumetrica (spessore). Infine si può applicare una lacca distanziatrice.
Realizzazione di un modello di lavoro con monconi sfilabili, montato nello Stratos 300 a valore medio
Monconi dopo l’applicazione del sigillante e della lacca distanziatrice
La realizzazione di una struttura in lega per restauri in metallo-ceramica viene illustrata nelle prossime
pagine per due diverse varianti.
38
Realizzazione della struttura
Modellazione completa
La struttura riproduce la forma del dente anatomica ridotta (modellazione a supporto della forma
dentale). In tal modo la ceramica può essere applicata in uno strato uniforme e viene quindi supportata sufficientemente. Si consiglia di norma una modellazione completa e la realizzazione di una
mascherina in silicone per il controllo delle condizioni di spazio.
Modellazione completamente anatomica della forma dentale dalla zona occlusale, vestibolare…
…vestibolare e palatale
39
Modellazione/riduzione
Durante la modellazione è necessario prestare attenzione che dopo la rifinitura le corone singole
presentino uno spessore minimo di 0,3 mm ed i pilastri di ponte 0,5 mm. Queste indicazioni sono il
presupposto per la stabilità della struttura in lega.
Realizzazione della mascherina in silicone per il controllo della modellazione ridotta per la struttura in lega
Riduzione controllata passo per passo dei denti anteriori modellati …
… dei premolari …
40
… e dei molari
Struttura in cera ultimata
Struttura in cera imperniata per la fusione convenzionale a barra
Struttura in lega fusa ed omogenea
41
Rifinitura delle strutture in lega
Le strutture in lega fuse vengono cautamente smuffolate, sabbiate rispettiv. decappate e adattate
sul modello. Dopo la separazione avviene la rifinitura delle strutture con frese per metalli duri e/o
strumenti di rifinitura a legante ceramico. Le ghirlande rafforzano la struttura in lega con minimi
valori fisici e consentono un raffreddamento uniforme.
Realizzazione della struttura per leghe
a base di palladio e non-nobili
Realizzazione della struttura supportata per
leghe ad alto e ridotto contenuto aureo
Adattamento e controllo sul modello di lavoro
Rifinitura con frese per metalli duri e/o strumenti di rifinitura a legante ceramico
Controllo degli spazi con la mascherina in silicone…
…per uno spessore uniforme della ceramica
42
Dopo la rifinitura della struttura in lega sabbiare accuratamente con biossido di alluminio Al2O3. La
pressione di sabbiatura dipende dal tipo di lega, pertanto attenersi alle indicazioni del produttore di
lega. Impiegare soltanto sabbia monouso pura.
Struttura in lega accuratamente sabbiata, dopo la rifinitura, lato vestibolare…
… lato buccale…
… e palatale.
Struttura in lega rafforzata…
… con ghirlande
43
Struttura in lega rifinita e accuratamente detersa pronta per l’ossidazione
Supportare la struttura in lega sul portaoggetti su tutti i denti pilastro ed ossidare secondo
le indicazioni del produttore di leghe
Lavorare e stratificare la ceramica da rivestimento secondo le istruzioni d’uso.
44
Cottura Opaquer
Applicare il primo strato di Opaquer (wash) in strato sottile con un pennello
Applicare il secondo strato di Opaquer a totale copertura
Strutture in lega opacizzate
Dopo l’applicazione delle masse spalla nonché la stratificazione con masse dentina, smalto ed
Impulse, le cotture della metallo-ceramica vengono concluse con una cottura di glasura. Le zone di
lega visibili vengono elaborate rispettiv. decapate ed infine lucidate con usuali gommini e paste per
lucidatura.
45
Restauro in metallo-ceramica ultimato
Restauro in metallo-ceramica dal lato palatale…
… senza e con ghirlande di rafforzamento
Struttura in lega non visibile
dal lato buccale
Struttura in lega rafforzante
dal lato palatale
46
47
Cosa fare, se…
DIFETTO
POSSIBILI CAUSE
SOLUZIONI
Porosità/bolla
I Residui di strumenti di rifinitura
I Utilizzare solo strumenti di rifinitura consigliati
I Pressione di lavoro eccessiva
I Attenersi al numero di giri consigliato
I Sovrapposizioni (trucioli)
I Rifinire la struttura sempre in una direzione
I Sabbia (Al2O3)
I Utilizzare soltanto sabbia monouso pulita
I Fusione porosa
I Rivestire soltanto fusioni omogenee e pulite
I Flux sulla superficie
della lega (disossidante)
I Detersione accurata della superficie della lega
dopo la saldatura
I Struttura non sufficientemente
dimensionata
I Attenersi agli spessori minimi della struttura
di 0.3 – 0.5 mm
I Coefficiente di espansione
termica CET lega/ceramica non
calibrato
I Controllare la compatibilità del del coefficiente di
espansione termica CET lega/ceramica (raffreddamento normale, breve o lento)
I Utilizzo di lega per saldatura
non calibrata
I Impiegare soltanto una combinazione calibrata
lega-saldatura
I Errata conformazione della struttura
I Modellare sempre un wax-up, mascherina in silicone
I Strato di ceramica non uniforme
sulla struttura metallica
I Modellare la struttura a supporto della ceramica,
in modo che possa essere applicata in spessore
uniforme
I Raffreddamento non corretto
(shock termico)
I Attenersi ai corretti parametri di cottura
I Angoli e bordi acuti sulla struttura
I Arrotondare angoli e bordi della struttura
Fratture e incrinature nella
ceramica
Errata conformazio- I Nessun supporto per la ceramica
ne della struttura
da rivestimento estetico
Distacco del rivestimento estetico
dalla struttura
distorsione
I Supportare la ceramica uniformemente attraverso
una conformazione della struttura dimensionata
correttamente
I Struttura troppo sottile
I Conformazione stabile della struttura min. 0.3 – 0.5 mm
I Nessuna ghirlanda di supporto
I Una ghirlanda supporta la struttura durante la
cottura e contribuisce ad un
I Conformazione della struttura
non corretta e stabile
I Attenersi agli spessori della struttura min. 0.3 – 0.5 mm
I Connessioni troppo deboli
I Modellare sufficientemente le connessioni
soprattutto verticalmente
I Nessuna ghirlanda di supporto
I Una ghirlanda è di supporto alla costruzione della
struttura
Errata conformazio- I Nessuna possibilità di igiene a
ne dell’elemento
causa della chiusura degli spazi
intermedio e della
interdentali
connessione in
I Connessione troppo ravvicinata
zona parodontale
alla gengiva, a forma di “V”
I Passaggio metallo-ceramica
non corretto
I Modellare il wax-up per creare un restauro corretto
dal punto di vista parodontale ed igienico
I Modellare la connessione a favore dell’igiene in
forma di di “U”
I I passaggi metallo-ceramica non devono trovarsi
nella zona della gengiva
48
DIFETTO
POSSIBILI CAUSE
SOLUZIONI
Passaggi metalloceramica non
corretti
I Passaggio metallo-ceramica non
ad angolo retto
I Modellare il passaggio metallo-ceramica ad angolo
retto
I Opaquer scoperto
I L’Opaquer deve essere ricoperto di ceramica
I Zone di passaggio metalloceramica porose
I Creare zone di passaggio nette e pulite metalloceramica
I Passaggio metallo-ceramica
nella zona della gengiva
I Il passaggio metallo-ceramica non deve trovarsi
in zona gengivale
I Passaggio metallo-ceramica
in zona dell’antagonista
I Il passaggio metallo-ceramica non deve trovarsi
nel punto di contatto antagonista (distanza min.
occlusale 2,5 mm e prossimale 1 mm)
I Connessione non sufficientemente
stabile
I Modellare mediante wax-up delle connessioni
sufficientemente dimensionate
I Connessione verticalmente
troppo bassa
I La connessione verticale non può essere sostituita
da un allargamento orizzontale
I Connessione a forma di “V”
in zona interdentale
I Modellare la connessione in zona interdentale
sempre ad “U”
I Insufficiente spazio per il restauro
metallo-ceramico
I A seconda dello spazio, la struttura può essere
rivestita con ceramica. In presenza di insufficiente
spazio creare superfici di supporto in metallo
I Connessioni troppo sottili
I Conformare le connessioni sufficientemente a
seconda del tipo di lega
I Tipo di lega controindicato
per ponti estesi
I Utilizzare un tipo di lega idonea in caso di ponti
estesi (attenersi alle indicazioni)
I Fusione non omogenea e porosa
I Impiegare soltanto fusioni omogenee e correttamente deterse
I Conformazione della struttura
non dimensionata correttamente
I Modellare il wax-up, realizzare una struttura
correttamente dimensionata che permette una
stratificazione uniforme della ceramica
I Non è stato rispettato il tipo di
raffreddamento
I A seconda del tipo di lega, valore CET e dimensioni
del restauro, adottare un raffreddamento lento
I Accumulo termico in elementi
intermedi di ponte voluminosi e
massicci
I Modellare gli elementi intermedi di grandi
dimensioni con una ghirlanda per un più facile
raffreddamento
Connessioni non
corrette
Fratture di restauri
in metallo-ceramica
Distacchi della
ceramica
49
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