ECM 4189-291893
I) Torino, 12 ottobre 2007
II) Venezia, 19 ottobre 2007
III) Pesaro, 9 novembre 2007
Aggiornamenti di igiene urbana:
considerazioni sull’eco-patologia
delle malattie infettive
Stefano Gavaudan
Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche
Malattie infettive
emergenti
• 1415 patogeni per l’uomo:
61% origine zoonosica di cui il 75% emergenti
• eziologia: virus > protozoi > batteri
• Attenzione alla trasmissione vettoriale
• Considerare i fattori: climatici, idrodinamici,
urbanizzazione, dinamica di popolazione e migrazioni,
ovvero i cambiamenti nell’interfaccia eco-patologica...
¾ Daszak et al. (2000) “Emerging infectious disease of wildlife” Science, 287, 443-449
¾(R.G. Bengis,et al.. Infectious animal diseases: the wildlife/livestock interface
Rev. sci. tech. Off. int. Epiz., 2002, 21 (1), 53-65 );
AMBIENTE URBANO
caratteristiche
• Fotoperiodo, temperature, risorse trofiche, nesting:
caratteri peculiari;
• Bassa biodiversità, alta densità di animali sinantropici
(ratto,piccione): struttura di popolazione modificata;
• Alta densità umana: ambienti pubblici, ricreativi, treni,
aule, mense, locali pubblici;
• Alta densità di ectoparassiti, blatte, tra cui nuovi vettori
(Aedes albopictus) di arbovirus (Dengue;
Chikungunya virus, WestNileDisease) e filariosi.
• edilizia storica (talvolta scarsamente controllata in
alcune aree centrali); ponteggi, alterano l’etologia di
specie;
malattie in ambiente urbano
• Zoonosi
segnalate
•
•
•
•
•
•
Salmonella tiphymurium
Escherichia coli ETEC
TBC Mycobacterium avium
Chlamydia
Borrelia/Argas
Dermanyssus
• Zoonosi emergenti
• Patologie proprie
del colombo
•
•
•
•
•
• West Nile Disease
• Chikungunya virus
• HPAI
Newcastle Disease (APMV-1)
Trichomoniasi
Difterovaiolo aviare (pAPV)
Adeno-coli sindrome (piAdV 1-2)
Herpes virus (pHV1)
Salmonella tiphymurium
(Enternet)
• Escrezione fecale, resistente nell’ambiente;
• Adulti portatori asintomatici (reservoir);
• Probabile mutazione dal ratto con adattamento
(differenze genetiche dal ceppo murino e suino);
• Principale sierotipo isolato nelle tossinfezioni
umane con trend in aumento (fonte: enternet);
• Forte antibiotico resistenza;
Presenza di Shiga toxin (STX2f) in E.coli
in piccioni della città di Roma
Stefano Morabito S. et al.(2001) Detection and characterization of Shiga toxinproducing Escherichia coli in feral pigeons. Veterinary Microbiology, 82 (3) 275-283
• 10% di prevalenza media, Due piccioni ricatturati dopo 8
mesi ancora positivi;
• 18% vs 8% > prevalenza in subadulti e giovani animali
rispetto agli adulti
• assenza di segni clinici ma < peso nei positivi.
• Stessa diffusione nelle metapopolazioni.
Forme respiratorie da Guano
• TBC da Mycobacterium avium avium:
quasi sempre clinicamente inapparente;
eliminazione per via fecale;
• Chlamydia psittaci: elevatissima
sieroprevalenza, quasi sempre
clinicamente inapparente, trasmissione
attraverso inalazione di feci e piume
Zoonosi a trasmissione diretta
Pulizia e ristrutturazione
dormitori, cove, posatoi,
aerosolizzazione
guano
RISCHIO DI TRASMISSIONE:
Chlamydiosi; tubercolosi;
Interventi mirati
Nella ZONA di INTERFACCIA!
allontanamento piccioni dai
dormitori/cove
Allergie, irritazioni, eczemi
Infestazione da Dermanyssus
e Argas sull’uomo
rischio
trasmissione
mal.infettive
Interventi mirati
Nella ZONA di INTERFACCIA!
Infestazione da Dermanyssus
• Ematofago, non risiede nel suo ospite (lo frequenta
solo per nutrirvisi);
• Esplosione di popolazione legata a densità e
microclima di nidi e posatoi non naturali;
• Adattamento all’uomo temporaneo: in assenza del loro
ospite si accontentano di frequentarne un altro… (no
salto di specie);
• Scarsa capacità vettoriale rispetto alle zecche;
• buone caratteristiche di elusività ai trattamenti,
resistente nell’ambiente, cicli riproduttivi rapidi.
Infestazione da Argas
• Zecche Molli: Vettore di Borrelia
burgdorferi s.l. (ex Malattia di Lyme:
Borrelia garinii);
• Forme cutanee tipo eritema migrante,
possibile evoluzione in artrosi e forme
neurologiche;
• Problematiche legate alle ninfe più che alle
forme adulte;
Zoonosi emergenti
West Nile Disease
• Arbovirus, flavivirus.
• Reservoirs (e sentinelle): uccelli.
• Diffusa mortalità negli uccelli anticipa l’epidemia
nell’uomo;
• Uomo e cavallo manifestano forma nervosa, sono
ospiti a fondo cieco con viremia transitoria;
• Endemica in America del Nord (ceppo mutato);
sporadica in Europa;
• Focolaio urbano nel 1999 a NewYorkCity: 13.3%
sieroprevalenza in Columba livia;
• Focolaio urbano nel1996 a Bucarest: non indagato
reservoir (polli 41% sieroprevalenza).
• Trasmissione esclusivamente vettoriale (Aedes,
Culex)
endemizzazione di
Aedes albopictus
• Ampia area di interfaccia, ben adattata in aree urbane,
comportamento plastico, attiva durante il giorno;
• Replicazione in piccole raccolte di acqua; alta
resistenza ambientale delle uova;
• Buon collegamento vettoriale tra uomo e uccelli
(WND) per bassa specificità d’ospite;
• Refrattaria a comuni interventi di disinfestazione;
• ottimo vettore per arbovirosi (22): tra cui Dengue,
West Nile Disease, Chikungunya virus, ecc..
Gratz N.G. (2004) Critical review of the vector status of Aedes albopictus. Medical and Veterinary
entomology, 18, 215-227.
Chikungunya Virus
• Agosto 2007: + di 200 casi nell’uomo Castiglione (RA);
Reunion 35% popolazione.
• uccelli potenziali ospiti di mantenimento, non nota la
patogenicità per questi;
• sintomatologia nell’uomo benigna, simil influenzale e
articolare (in alcuni casi protratta).
• In elaborazione una sorveglianza nazionale (ISS)
R Angelini et al..(2007) An outbreak of chikungunya fever in the province of Ravenna, Italy
http://www.eurosurveillance.org/ew/2007/070906.asp#1
Influenza Aviare tipo A
ad alta patogenicità
• Drift antigenico ogni 2-3 anni; shift nel 1918; ‘57; ’65: pandemia
umana;
• Uccelli acquatici (anatidi) reservoir: alta resistenza in acqua.
• Negli uccelli sintomatologia nervosa- digerente, clinicamente
indistinguibile dalla Newcastle;
• Potenziale (?) zoonosi (H7N7; H5N1;H9N2; H10N7; H7N3),
Rischio soprattutto per operatori.
• piccione resistente alla malattia da sierotipo H5N1 e H7N2
…..ma non sono noti i titoli di viremia negli animali infetti…..;
• Gestione dell’emergenza attraverso controllo e monitoraggio
uccelli selvatici, stamping out nei domestici
• Importante sorveglianza delle cause di mortalità non
sporadiche
Malattie proprie di Columba
Livia
• Presenza di malattie denunciabili
• Presenza di malattie trasmissibili a specie di pregio: la
dinamica della Newcastle e la Trichomoniasi nel
piccione e nella tortora dal collare in aree peri-urbane;
• malattie con importanti ripercussioni economiche
bilancia import/export positiva per prodotti avicoli
italiani;
Paramixovirus (Ppmv-1)
Newcastle del piccione
• Sintomatologia nervosa e digerente, soprattutto dei
giovani;
• ceppi lento-meso-velogeni;
• diagnosi differenziale da Influenza Aviare con rt-PCR,
e/o isolamento;
• Picco di incidenza corrispondente al calo di immunità
nei giovani dell’anno.
• Passaggio alla tortora dal collare con letalità altissima
(forma peracuta), di qui passaggio ad altre specie.
• Soggetta a stamping out nei domestici i ceppi velogeni
Marlier D., Vindevogel H.,(2006). Viral infections in pigeons. The Veterinary Journal, 172, 40-51.
ppmv1
• ppmv1
Trichomoniasi
• Malattia protozoaria del gozzo, mediamente
patogena per Columba livia (nidiacei).
• Altamente patogena per la tortora del collare e
da questa trasmissione ai predatori (falco
pellegrino, gufo comune, ecc);
• diagnosi differenziale con corizza (PiHerpesV1)
e diftero-vaiolo aviare (anch’essi trasmessi a
rapaci).
phv
POX
Conclusioni
• Veterinario ha una competenza specifica per la
gestione sanitaria delle popolazioni animali.
• Rete informativa tra i diversi operatori;
• Interventi sanitari specifici, mirati e in
prevenzione degli episodi;
• Importante la formazione degli operatori
ecologici e della cittadinanza;
• Accertamenti diagnostici puntuali
Agenti batterici
di frequente isolamento
•
•
•
•
La Clamidiosi (27-55%)
la Salmonellosi (2-12%)
la Tubercolosi aviare
la Campilobatteriosi (3-56%)
VARIABILI DA CONSIDERARE:
VIA DI ELIMINAZIONE ;
TASSO DI REPLICAZIONE ;
RESISTENZA NELL’AMBIENTE ;
FATTORI DI PATOGENICITA’ .
Agenti virali e parassitari
La pseudopeste aviare (pmv-1):
new castle disease “ceppo piccione” (7%);
La West Nile Disease;
la Trichomoniasi (32%)
La Criptococcosi;
La Toxoplasmosi (4-15%);
La Criptosporidosi (C.bailey); C.meleagridis
Gli ectoparassiti (Argas reflexus, Ceratophyllus columbae,...);