Le succiamele.
Tra le forme di parassitismo vegetale più significative si ascrive la biologia eutrofica delle Orobancacee, famiglia che annovera circa 150 specie, che
vegetano nelle zone temperate dell’emisfero settentrionale. Sono facilmente riconoscibili per i loro
caso della Succiamele del Laserpizio sermontano il
cui nome scientifico Orobanche laserpitii-sileri
Jord deriva dalla sua pianta ospite il Laserpitium
siler L. È una rarissima Orobanche di grandi dimensioni e pianta pioniera degli aridi pendii meridionali delle Prealpi Trevigiane, con rare stazioni
rupestri nei dintorni dei Passi San Boldo e Praderadego.
Orobanche laserpitii-sileri - Passo di Praderadego (TV) (Foto di Luisa De Savi
peculiari caratteri strutturali: il gambo ricoperto di
piccole squame, con portamento eretto, porta dei
piccoli fiori a corolla bilabiata, di vari colori, disposti in una spiga apicale. La fioritura è molto
precoce e, al di fuori di questo periodo, la pianta
risulta invisibile sulla superficie del terreno. Queste piante prive di clorofilla dipendono totalmente
dalle loro piante ospiti: infatti traggono dalle stesse
tutti gli elementi nutritivi che abbisognano al loro
ciclo vitale. Il seme dell’Orobanche emette un germoglio, l’austorio, che si fissa alle radici della
pianta parassitata, ricevendone l’acqua e le sostanze nutritive. Alcune Orobanche possono parassitare
piante di specie e anche di generi diversi; altre sono specializzate e dipendono esclusivamente da
una sola specie ospite e in questo caso da essa
prendono il nome specifico. È rappresentativo il
Luisa De Savi